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Discussione: FILM DRAMMATICI

  1. #1
    sim onniscente L'avatar di edalina
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    FILM DRAMMATICI

    SEZIONE FILM DRAMMATICO , TUTTI QUEI FILM CHE PER contenuto o genere si possono definire tali , io mi riferisco sempre a quello che c'è scritto dietro al dvd o sulle schede che trovo in rete , esempio stupido l'ultimo samurai io lo avrei messo storico ma la scheda o l'etichetta dietro il dvd lo da drammatico quindi qui ci possiamo mettere tutti questi film denominati tali
    INDICE
    CRUEL INTENTION
    DEATH SENTENCE
    ALPHA DOG
    REMEMBER ME
    ESPIAZIONE
    THE TRUMAN SHOW
    IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI
    L'UOMO BICENTENARIO
    VI PRESENTO JOE BLACK
    V PER VENDETTA
    ROMEO E GIULIETTA (DI FRANCO ZEFFIRELLI)
    FREEDOM WRITERS
    L'ATTIMO FUGGENTE
    HACIKHO (il tuo miglore amico)
    OGNI COSA è ILLUMINATA
    IL MIGLIO VERDE
    L'ULTIMO SAMURAI
    EDWARD MANI DI FORBICE
    MEMORIE DI UNA GEISHA
    MAN OF HONOR
    THE LAST SONG
    SETTE ANIME
    AMERICAN BEAUTY
    JANE EYRE ADATTAMENTO 2011
    A
    MABILI RESTI
    C
    AVALLI
    Q
    UALCUNO VOLò SUL NIDO DEL CUCULO
    UN ALTRO MONDO
    LA CUSTODE DI MIA SORELLA
    IL PADRE E LO STRANIERO
    MAN OF HONOR
    PERFECT STRANGER
    L'INCREDIBILE STORIA DI WINTER
    QUALCOSA DI STRAORDINARIO
    IL MIO NOME è KHAN
    L'IMPERO DEL CRIMINE
    SCARFACE
    UN PONTE PER TERABITHIA
    IL LUNGO POMERIGGIO DELLA MORTE
    Ultima modifica di edalina; 26th October 2012 alle 09:38
    VORREI ESSERE NATA AL CONTRARIO X VEDERE DRITTO QUESTO MONDO STORTO
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  2. #2
    sim onniscente L'avatar di edalina
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    CRUEL INTENTIONS

    ME lo dà* drammatico









    TRAMA FILM

    Il film si apre con una vista di New York, sulle note di Every you every me dei Placebo. Sebastian Valmont (Ryan Phillippe), un giovane studente ricco, viziato e playboy celebre per le sue avventure amorose, si trova dalla psicologa Regina Greenbaum (Swoosie Kurtzcon), con cui discute dei suoi problemi esistenziali. Dopo essersi congedato, la dottoressa scopre che poco prima lo stesso ragazzo aveva ferito i sentimenti di sua figlia Marci (Tara Reid), illudendola ed infine pubblicandone le foto a luci rosse su internet; fra le urla della psicologa, Sebastian se ne va, non prima di aver fatto colpo su un'altra ragazza, Clorissa (Ginger Williams). A casa incontra la sorellastra e coinquilina Kathryn Merteuil (Sarah Michelle Gellar) intenta a dialogare con Cecile Caldwell (Selma Blair), sua futura compagna di scuola, e sua madre Bunny (Christine Baranski), intenzionata ad inserirla nell'alta società*. Intanto si scopre la duplicità* della personalità* di Kathryn, mentre Sebastian le annuncia di voler conquistare la giovane Annette Hargrove (Reese Witherspoon), figlia del futuro preside della sua scuola e vergine dichiarata; "impresa" che gioverebbe non poco alla particolare fama di Sebastian. Kathryn dubita del successo del fratellastro, tanto da fare una particolare scommessa con lui sul buono o cattivo esito della conquista. Kathryn, nel frattempo inizia a prendersi "cura" di Cecile, che ha da poco iniziato una relazione con il suo maestro di violoncello, un suo ex che non l'ha mai particolarmente apprezzata; il suo intento è di rendere l'innocente Cecile una ragazza completamente disinibita grazie ai suoi insegnamenti subdoli, fra cui anche un bacio saffico[1].
    Inizia così la "caccia" di Sebastian ad Annette; ma durante la stessa, dopo varie vicissitudini, pian piano il ragazzo inizia ad innamorarsi seriamente, ricambiato, di lei, perdendo quindi ogni voglia di semplice conquista a scopo sessuale e di "trofeo".
    La cosa infastidisce non poco la sorellastra Kathryn, che inizia quindi a mettere il bastone fra le ruote del nascente amore.
    Nonostante questi ostacoli, alla fine Sebastian riesce definitivamente a gettarsi alle spalle una vita di superficialità* sentimentale e squallore ed a conquistare Annette.

    Titolo originale Cruel Intentions
    Paese USA
    Anno 1999
    Durata 97 min
    Colore colore
    Audio sonoro
    Genere drammatico
    Regia Roger Kumble
    Soggetto Roger Kumble, Choderlos de Laclos (romanzo)
    Sceneggiatura Roger Kumble
    Fotografia Theo van de Sande
    Montaggio Jeff Freeman
    Effetti speciali Matthew Pope
    Musiche Ed Shearmur
    Scenografia Jon Gary Steele
    Ultima modifica di edalina; 7th November 2011 alle 21:12
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  3. #3
    sim dio L'avatar di MartaSim
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    Re: SEZIONE FILM DRAMMATICI

    Riporto qui un trailer ke avevo postato nel vecchio topic di Edalina


    DEATH SENTENCE

    Genere drammatico/thriller
    Trama:
    Nick Hume é un affettuoso padre per i propri figli, ma quando vede con i suoi occhi il figlio che viene assassinato durante una rapina, la sua vita cambia. Riesce ad identificare uno della banda, ma durante il processo viene rilasciato. La rabbia e le minacce per lui e la sua famiglia lo inducono a trasformarsi in uno spietato vendicatore...

    E'bellissimo e ve lo consiglio nuovamente!





    ALPHA DOG

    e poi giacchè ci sono, un altro film, sempre consigliatissimo,
    genere drammatico

    Trama:
    Johny Truelove, uno spacciatore di droga si scontra con Jake Muzursky, a causa di un debito di droga non pagato, i due personaggi dalla forte personalità* entrano in collisione e la situazione precipita velocemente. Dopo una serie di vicende, mentre si dirigono ad una festa nel deserto, Johnny, insieme alla sua banda, rapisce il fratello più giovane di Jake, per ottenere in cambio il pagamento di tutti i debiti. Inizialmente, i ragazzi non hanno alcuna intenzione di far male al quindicenne Zack e lui non ha alcuna coscienza del grave pericolo che sta correndo, anzi partecipa alle feste dei ragazzi, lasciandosi trascinare dallo splendido stile di vita del gruppo. Dopo qualche giorno non riuscendo a parlare con Jake, Johnny si rende conto della gravità* della sua situazione e si fa prendere dal panico, l'atmosfera si surriscalda e inizia a temere di dover passare il resto della sua vita dietro alle sbarre per rapimento, perciò, nel disperato tentativo di evitare qualsiasi associazione con il crimine commesso, ordina l'uccisione di Zack. Il film trae ispirazione dalla storia di Jesse James Hollywood, uno dei ricercati più pericolosi, in cima alla lista dell'FBI fino a poco tempo fa.




    a pensare che è una storia vera... fa rimanere davvero male
    Ultima modifica di edalina; 6th November 2011 alle 19:27


    ci sono cose che se dici ad alta voce poi si consolidano, diventano reali e ci devi fare i conti.forse è per questo che preferisco soffocare il rumore che fanno..


  4. #4
    sim onniscente L'avatar di edalina
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    Re: SEZIONE FILM DRAMMATICI

    GRANDEEEE MARTA grazie in chiedo ammenda appunto mi scusavo per le cose perse grazie per averlo rimesso bello bello
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  5. #5
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    REMEMBER ME ( con Robert Pattinson)

    REMEMBER ME
    un dramma uno dei tanti che ogni persona ha potuto vivere e lo sconvolgente prima e dopo dell undici settembre ragazzi questo film è la somma di tutto questo può non piacere ma a me ha toccato molto ma solo perche sono una pazza sentimentalona






    New York, 1991. Una donna viene uccisa sulla banchina di una metropolitana davanti agli occhi della sua bambina. Sopravvissuta alla morte della madre e all'affetto apprensivo del padre, dieci anni dopo quella bambina è una diciannovenne fragile ma determinata a farcela. Studentessa di sociologia col vizio del dessert a inizio pasto, Ally incontra e si innamora dell'introverso Tyler Hawkins, figlio arrabbiato di un ricco uomo di affari, che ha perso il primogenito in circostanze tragiche e ha dimenticato di corrispondere gli altri "eredi". Travolti da amore e passione Ally e Tyler condividono un lutto doloroso e la voglia di ricominciare. Ma il destino deciderà* altrimenti, ferendo per sempre al cuore la loro vita e la loro città*.
    Questo è un dramma sentimentale all'ombra delle Twin Towers nove anni dall'undici settembre, Remember me riflette sullo smarrimento di un ragazzo e della sua famiglia prima del crollo fatale, invertendo tendenza e intenzione del cinema americano del dopo. Quello inteso a mettere a fuoco colpe e responsabilità* all'indomani della tragedia e dirimpetto alla voragine. Remember me si presenta come un film del prima ma è evidentemente una riflessione postuma che prova a rimettere insieme i cocci di ieri e di oggi e a risolvere una crisi familiare nella reiterazione di una tragedia sproporzionata e nell'ostensione del cratere scavato dal collasso del WTC.



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    FILM a mio avviso che và* visto gli attori danno il meglio di sè in questo film drammatico ma anche realistico e commovente ne sono completamente innamorata ma non per l'interprete ma per la storia ci sono cose che ricordano ad ognuno di noi in questo film cosa voglia dire fare i conti con i propri traumi se siete sentimentali ve lo consiglio
    Ultima modifica di edalina; 6th November 2011 alle 18:11
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  6. #6
    sim dio L'avatar di SingforAbsolution
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    Re: FILM DRAMMATICI

    Non ho visto Remember me... Ammetto di avere una certa avversione per Robert Pattinson... appena mi passa lo guarderò!
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  7. #7
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    Re: FILM DRAMMATICI

    Volevo poi segnalare un film che trovo molto ma molto bello. Intenso. E James McAvoy è sensazionale. Per chi capisce l'inglese, guardatelo direttamente in lingua originale, in italiano perde un po' nonostante i nostri favolosi doppiatori!

    Espiazione


    Trama:
    Nell'estate del 1935, la tredicenne Briony Tallis è testimone della relazione tra Robbie (James McAvoy), il figlio di una serva, e la sorella maggiore Cecilia (Keira Knightley). Briony, (Saoirse Ronan) causa della giovane età* e della sua fervida immaginazione, fraintende drammaticamente parole e atti di Robbie, credendo che il ragazzo sia un maniaco sessuale e che cerchi di abusare della sorella. Lo proverà* quando vedrà* la violenza del ricco e giovane proprietario di una fabbrica di cioccolata (ospite a casa sua) su una sua amica, accusando Robbie di essere il violentatore. Ciò causerà* infauste conseguenze per Robbie, il quale, invece di restare a marcire in una prigione, sceglierà* di partire per la guerra sul fronte francese dove morirà* poco tempo prima che le navi salpino per l'Inghilterra. Cecilia invece morirà* annegata dopo il bombardamento della metropolitana in cui ella si trovava. Briony, (Romola Garai) dovrà* affrontare un doloroso cammino di pentimento ed espiazione durante i terribili anni della Seconda guerra mondiale fino a diventare una scrittrice di successo. Ella, (Vanessa Redgrave) ricorderà* la sorella e il suo amato nell'ultima storia che scriverà* (appunto Espiazione) dandole un finale diverso dalla realtà* ovvero coniugando Robbie e Cecilia insieme per sempre.

    Trailer:
    Ultima modifica di edalina; 6th November 2011 alle 18:15
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  8. #8
    sim onniscente L'avatar di edalina
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    THE TRUMAN SHOW

    film che adoro letteralmente dove il mio amato jim carrey da prova non solo di essere svirgolato nel suo modo di recitare come sempra ma dove dà* al suo personaggio una realtà* e una profondita incredibile dovete vederlo lo amerete questo film



    Christof: Truman, parla ti ascolto.
    Truman: Chi sei tu?
    Christof: Sono il creatore............ di uno show televisivo che da speranza, gioia ed esalta milioni di persone.
    Truman: E io chi sono?
    Christof: Tu sei la star!
    Truman: Non c'era niente di vero...
    Christof: Tu... eri vero! Per questo era così bello guardarti! Ascoltami Truman: là* fuori non troverai più verità* di quanta non ne esista nel mondo che ho creato per te... le stesse ipocrisie, gli stessi inganni... ma nel mio mondo tu non hai niente da temere... io ti conosco meglio di te stesso!
    Truman: Non ho una telecamera nella testa!
    Christof: Tu hai paura... per questo non puoi andare via. Stai tranquillo... ti capisco. Ho seguito ogni istante della tua vita. Ti ho seguito quando sei nato. Ti ho seguito quando hai mosso i tuoi primi passi. Ti ho seguito nel tuo primo giorno di scuola. Il momento in cui hai perso il tuo primo dentino... come fai ad andartene? Il tuo posto è qui, con me! Dai... dì qualcosa... accidenti Truman, vuoi parlare?, siamo in televisione! Sei in diretta mondiale!
    Truman: Casomai non vi rivedessi... buon pomeriggio, buona sera e buona notte!







    The Truman Show è un film drammatico del 1998, diretto da Peter Weir e interpretato da Jim Carrey in un ruolo non più comico, premiato con il Golden Globe e riconosciuto come una delle sue prove attoriali più apprezzate. Il film si ispira alla moda allora nascente di raccontare la vita in televisione attraverso i reality shows, immaginando una situazione paradossale portata all'estremo.



    Truman Burbank , una persona di neanche trenta anni, ignora che la sua esistenza è il centro di uno spettacolo televisivo incentrato sulla sua stessa vita, ripresa in diretta, sin da quando fu prelevato da una gravidanza indesiderata. Il paese dove "abita", Seahaven, situato su un isolotto, è infatti un gigantesco studio televisivo. Tutte le persone che Truman incontra e con le quali si relaziona sono degli attori, compresi i genitori, il migliore amico e sua moglie, e tutte le sue vicende sono decise e pianificate dalla produzione; anche il dì e la notte sono artificiali, così come il "cielo" (dipinto sulla cupola del mega-studio), il mare ed i fenomeni atmosferici. Nonostante la sua vita scorra tranquilla e agiata, c'è in Truman un desiderio di conoscere il mondo al di fuori del suo habitat. Questa voglia di fuga, incompatibile con il progetto televisivo, metterà* in difficoltà* sempre maggiore gli sceneggiatori del programma, costretti ad inventare nuove soluzioni per dissuaderlo ad allontanarsi da casa. Alcuni inconvenienti tecnici, uniti alle gaffe di alcune comparse alle prese con un Truman sempre più ingestibile, trasformeranno presto i sospetti in una atroce certezza. Truman rilegge alcuni episodi della sua giovinezza con altri occhi, tra i quali l'incontro con una giovane ragazza, Lauren, nel ruolo di un suo flirt adolescenziale, la quale si era ribellata all'inevitabile omertà* dello staff, e aveva cercato invano, prima di essere bandita bruscamente dal "copione", di mettere in guardia Truman, provando compassione per lo stato disumano a cui era stato sottoposto.
    Superando la paura dell'acqua, che gli era stata inculcata ad arte, e fatta coincidere con la perdita del "padre" che poi sarebbe ricomparso anni dopo, Truman si sottrae alla routine delle telecamere, e trova la via d'uscita, in senso letterale, per il mondo reale, congedandosi con il regista e ideatore dello show, quel Christof che aveva deciso sulla sua vita fino a quel momento.
    La storia del film si dipana mediante una serie di flashback sui ricordi di Truman, alternati con la visione di alcuni telespettatori del mondo reale mentre guardano, più o meno con interesse, il programma, diventato un vero e proprio fenomeno mediatico con tanto di merchandising: inoltre un servizio giornalistico spiega l'antefatto attraverso una doviziosa intervista a Christof, illustrandone il successo ottenuto presso il pubblico televisivo. Tra gli spettatori, c'è anche Sylvia (Lauren nella finzione del "Truman Show"), la ragazza "ribelle" di cui si era innamorato Truman, che esulta e si precipita ad incontrarlo quando egli acquista la libertà*. Il punto di vista narrato è dalla parte del protagonista e della sua graduale presa di coscienza nel vedere i suoi affetti più cari, genitori moglie e amico del cuore, scolorare nei volti di perfetti estranei.




    Il film è innanzitutto una lucida ed amara visione, profetica per l'epoca in cui il film è uscito, del potere incontrollato del medium catodico, del notevole impatto che da lì a breve avrebbero avuto i reality show, sempre più sovrapponibili alle soap opera, della crescente invadenza del mezzo nella sfera intima degli individui, poiché sempre più ormai a fare spettacolo sono le vicende private di persone qualunque, del sempre più labile confine che ormai divide il mondo della finzione televisiva dalla realtà* umana.
    Al potere televisivo si sovrappone quello pubblicitario: ogni cosa che si vede nello spettacolo è uno sponsor, spesso ostentato dalle inquadrature e al di fuori dello show, nella vita reale, si è creato un merchandising enorme e tutto ciò che concerne Seahaven è in vendita e per altro parecchio apprezzato dai fan di Truman.
    La sferzante ironia di Peter Weir non condanna solo il mezzo televisivo e i suoi manovratori, ma anche il pubblico, che per anni segue ipnotizzato in tv le vicende di Truman, fa il tifo per lui durante la sua fuga, solo perché vuole uno spettacolo più appassionante, mentre per 30 anni, ormai assuefatto allo spettacolo, non si è mai indignato per ciò che è stato fatto al giovane, a sua insaputa. Alla fine dello show, parte del pubblico si chiede cosa avrebbe potuto guardare ora che il Truman Show si era concluso, come se prima non vi fosse stato null'altro in televisione.
    Dietro l'apparenza di una commedia vivace e originale il film presenta in realtà* l'intreccio di numerosi e complessi temi culturali ed elementi antropologici: l'essere umano nasce libero ed è sempre in costante ricerca di libertà* e della verità*, il desiderio di poter essere artefici del proprio destino, il rapportarsi con il prossimo, il superamento delle proprie paure (come farà* Truman nel film, quando supererà* la paura per l'acqua e sfiderà* "l'oceano" in cerca della libertà*). Dunque, il finale offre un riscatto liberatorio, come se un individuo, per quanto lo si possa ingabbiare, non può essere imprigionato ad oltranza.



    Non sono mancate tuttavia le più svariate interpretazioni del film, anche di tipo teologico e ontologico. Alcuni ritengono che il film tratti temi vicini alla corrente dello gnosticismo, secondo la quale il mondo in cui viviamo è essenzialmente falso, ed è il risultato del processo di creazione che il Demiurgo, ha portato a termine. Un altro paragone religioso potrebbe essere connesso ai temi del Libro di Giobbe, in cui Satana impone a Giobbe una serie di dure prove per vedere se egli rinuncerà* alla sua fede.
    Un'altra allegoria religiosa potrebbe rifarsi al Giardino dell'Eden, da cui Adamo (Truman), avendo mangiato dall'albero della conoscenza (aver scoperto dove sta vivendo), se ne vuole andare (dalla città* perfetta in cui vive). In questo caso, Truman decide di andarsene da quella vita apparentemente perfetta per ricominciarne un'altra, scegliendo in prima persona il suo futuro e non lasciandolo in mano a un artefice. Tuttavia Truman sceglie di andarsene, mentre Adamo viene essenzialmente costretto a farlo, secondo una prima visione.
    àˆ significativa la frase con la quale Christof apre il dialogo con Truman «Io sono il Creatore (breve pausa) di uno show televisivo». Sea-heaven Island è l'Eden in cui nulla può succedere ad Adamo/Truman, "protetto" dagli abusi e dalla malvagità* del mondo. Ma presto si scopre che un mondo così non può che essere la cosa più deleteria per l'uomo. Secondo una seconda teoria, l regista oppone quindi la sua critica alla cacciata di Adamo (ed Eva) dall'Eden: non sono stati mandati via da Dio, hanno invece fatto di tutto per andarsene perché non potevano sopportare di vivere in quel mondo. Andandosene, Adamo dice che il destino esiste solo nell'Eden. Weir dice che il peccato mortale non può esistere, se l'uomo non fosse fuggito dall'Eden non sarebbe sopravvissuto, ma sarebbe morto di noia, impazzito nella visione di una vita senza prospettive. Andarsene è stato il primo atto morale dell'uomo cristiano: il libero arbitrio non è un dono di Dio, ma una conquista dell'uomo. L'Eden non è più quindi un giardino dell'uomo creatura di dio, ma il parco di divertimenti di Dio stesso, una gabbia dove fa nascere l'uomo per soddisfare il proprio piacere: dirige la sua vita, impone la sua sposa, uccide e poi resuscita il padre, e si diverte a vederne gli effetti senza provare rimorsi, ma con profondo convincimento della bontà* del proprio operato, quasi pieno d'orgoglio. Arriva persino a scaricare su di lui la sua ira (fino quasi ad ammazzarlo) quando scopre che questi sta cercando di fuggire.
    La teoria dei cristiani anarchici infine crede che il film sia un'analogia con il cammino individuale verso l'illuminazione, verso la ricerca della verità* e della libertà* da qualsiasi potere terrestre. Dopo aver scoperto che il mondo in cui vive è un'illusione, dove ogni cosa succede seguendo un ordine perfetto, un copione predeterminato, Truman è costretto a superare le sue paure e insicurezze per riuscire a scappare. Il finale è quindi l'arrivo ai cancelli del Regno dei Cieli.
    Un'attenta analisi rileva riferimenti a molti temi dalla televisione (The Prisoner?) classica fino alla Bibbia. Per esempio il numero della barca (139) rappresenta il Salmo 139, in cui il salmista spiega come Dio conosca ogni suo pensiero. Christof (Ed Harris), il creatore dello show, cerca di impersonare il ruolo di Dio, ma Truman rifiuta questa prospettiva ("Non ho una telecamera nella testa").
    Sono inoltre evidenti i riferimenti a George Orwell: la figura di Christof non può non far tornare alla mente infatti l'occhio onnipresente del Grande Fratello del suo più famoso romanzo 1984: Come il Grande Fratello Orwelliano controlla l'uomo per il proprio potere, così Christof usa Truman per la propria fama. La critica alla televisione trova probabilmente il suo apice nella scena in cui Truman quasi viene assassinato in diretta con una tempesta. Nel bar da dove alcuni spettatori seguono la trasmissione nessuno pone la questione morale di quello che vede, addirittura vengono fatte delle scommesse tra chi crede che «ce la farà*» e chi no. E' una visione dell'odierna società* in cui nei reality show si mette a nudo il protagonista sotto gli occhi indiscreti, invadenti ed insaziabili telespettatori, quasi se vedere il prossimo in quella situazione aiutasse ad avere più autostima, grazie a un subdolo divertimento nel vedere l'altro im mano alle decisioni di un creatore. Spesso affrontiamo queste cose con lo stesso cinismo che spesso si prova quando si vedono apparire in televisione omicidi, disastri, guerre o carestie: è in TV, quindi è uno show, punto.



    Una estrema cura è stata posta in The Truman show nella scelta dei nomi dei personaggi e dei luoghi, scelta mai casuale e sempre carica di significati simbolici.
    Truman Burbank: Truman è composto da due parole inglesi: "True" (vero) e "Man" (uomo). Questo indica subito che Truman è l'unico ad essere reale nello show, ed ogni altro è un falso. Il suo cognome Burbank fa riferimento alla città* di Burbank in California, sede di molti studi televisivi e cinematografici.
    Meryl: La moglie di Truman è così chiamata in riferimento a Meryl Streep, un'attrice. Infatti non è altro che un'attrice che recita il ruolo di qualcuno che ama Truman, ma lei, almeno inizialmente, non ha sentimenti per lui.
    Marlon: Il miglior amico di Truman prende il nome da Marlon Brando. Anche lui, come Meryl, è solo un attore che non ha veri sentimenti di amicizia per Truman.
    Sylvia: Non a caso, fra i molti attori che attorniano la vita di Truman, la persona che non riesce a fingere, la ragazza che si dimostrerà* l'unica vera amica di Truman, non ha il nome di un attore famoso, ma un nome comune. Il nome del suo personaggio invece è Lauren Garland, ottenuto mescolando il nome di due grandi attrici hollywoodiane: Lauren Bacall e Judy Garland.
    Christof: Il creatore dell'universo di Truman è evidentemente un'allusione a Cristo. Christof osserva il suo mondo dal cielo, all'interno della falsa luna dove ha sede lo studio. Un ulteriore punto di vista propone "Christ"-""of(f)" cioè l'assenza di Cristo, per sottolineare come il personaggio sia una sorta di diabolico burattinaio.
    Ogni strada o piazza nella città* di Truman ha il nome di un attore (es. Lancaster Square).
    Il nome della barca con la quale Truman decide di affrontare il mare per fuggire dalla città*, è la Santa Maria, come una delle caravelle di Cristoforo Colombo che uscirono dal mondo allora conosciuto varcando l'ignoto per approdare ad un nuovo
    mondo.
    La città* artificiale nella quale vive si chiama Seahaven, letteralmente "rifugio di mare", "porto sicuro", riferito ad un luogo che doveva apparire a Truman il più rassicurante possibile (in tutta la vicenda il protagonista viene continuamente dissuaso dal tentare di uscire dalla città*), e il nome inoltre, con la sua assonanza con heaven (paradiso) richiama a un'idea di luogo ameno e idilliaco.

    Ultima modifica di edalina; 26th October 2011 alle 11:35
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  9. #9
    sim dio L'avatar di SingforAbsolution
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    Re: FILM DRAMMATICI

    Bello! e' il primo film che ci fecero vedere alle elementari, mi aveva abbastanza inquietata!
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  10. #10
    sim dio L'avatar di SingforAbsolution
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    Re: FILM DRAMMATICI

    Titolo:: Il mandolino del capitano Corelli


    Quando si accende l'amore è una pazzia temporanea. L'amore scoppia come un terremoto e in seguito si placa. E quando si è placato bisogna prendere una decisione. Bisogna riuscire a capire se le nostre radici sono così inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile il solo pensiero di separarle perchè questo è...l'amore. E' questo. L'amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata. Non è restare sveglia la notte immaginando che lui sia li a baciare ogni parte del tuo corpo. No, non arrossire. Ti sto dicendo delle verità*. Questo è semplicemente essere innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo. L'amore invece è quello che resta del fuoco, quando l'innamoramento si è consumato. Non sembra molto eccitante vero? Ma lo è.



    Trama:
    Durante la Seconda guerra Mondiale, la Grecia viene invasa dalle forze dell'Asse e il sud del paese viene affidato all'Italia. La giovane Pelagia, figlia del medico Iannis, si fidanza con il pescatore Mandras ma questi, poco dopo, parte per combattere gli italiani sul fronte albanese. Le lettere che Pelagia gli invia restano senza risposta e il sentimento di lei si affievolisce. Occupata Atene dai tedeschi, gli italiani entrano di lì a poco a Cefalonia e a casa di Pelagia si stabilisce il capitano Corelli, un ufficiale più appassionato, come i suoi soldati, alla lirica che alla guerra. Mentre tra Pelagia e Corelli nasce una forte simpatia, Mandras, tornato sull'isola, si unisce ai partigiani e si dà* alla macchia. Arriva il 1943 e, dopo l'armistizio dell'8 settembre, la Germania chiede che gli alleati italiani consegnino le armi come condizione per il loro rimpatrio. Nessun accordo viene trovato, e arriva lo scontro. Gli stuka tedeschi devastano la difesa italiana, Corelli e i suoi combattono coraggiosamente ma vengono circondati e portati in un campo isolato, e fucilati. Grazie al suo amico Carlo, che gli fa da scudo, Corelli si salva. Trovato da Mandras sul luogo della fucilazione, verrà* portato in casa di Pelagia e lì curato. Poiché i tedeschi scatenano perquisizioni per trovare gli ultimi italiani nascosti, Corelli parte per l'Italia con l'aiuto dei partigiani greci e dà* il suo addio a Pelagia. Nel 1947, a guerra finita, Pelagia ha intrapreso la carriera di medico seguendo le orme di suo padre, quando arriva per posta un disco a settantotto giri con le musiche che Corelli aveva composto per lei. Il padre di lei vuol farlo tornare, ma un terribile terremoto devasta l'isola. Solo alla conclusione di questo altro terribile evento, Corelli sbarca sull'isola, rivede Pelagia e insieme cominciano a pensare al futuro.
    Ultima modifica di edalina; 6th November 2011 alle 18:20
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