...Epilogo di Reneè e Lantis
Ovviamente non ci fu alcun matrimonio quel giorno, fu difficile spiegare a tutti gli invitati cosa fosse accaduto, chi aveva vissuto le conseguenze della guerra sulla propria pelle conosceva già il trascorso mio e di Lantis, per molti fu una gioia vederci finalmente assieme, altri storsero il naso, ma non ce ne importò nulla. Per poco scoppiò la guerra con il Regno di Azeroth, si sentirono profondamente offesi dal mio gesto e come dargli torto, ma riuscimmo a salvare la situazione promettendo loro un cospicuo aiuto finanziario, le cave dell’Adamantem traboccavano di diamanti ed il commercio di minerali era decisamente florido, donammo loro alcuni territori per espandere i confini e questo bastò per sottoscrivere un trattato di pace, nessuno di noi aveva il desiderio di rivestire l’armatura.
Dopo qualche settimana festeggiammo il compleanno di Shen come una vera famiglia, compì undici anni e quello stesso giorno Lantis decise di farmi una sorpresa, ci condusse fuori dal castello dove aveva fatto sellare tre cavalli, i nostri due ed uno per nostro figlio.
Cavalcammo per mezz’ora fino a raggiungere le alte montagne assolate, attorno a noi una miriade di aceri dalle foglie brillanti, il lago a far da cornice al cielo ed un arco di fiori.
Guardai sorpresa quello che stava accadendo sotto i miei occhi
Shen scese dal suo cavallo, corse a prendere un bouquet di fiori e me lo portò correndo col fiatone, lo raccolsi dalle sue mani ancor più incredula
Lantis mi afferrò di peso con un sorriso a riempirgli il volto e solo in quel momento capii.
Un viso conosciuto sbucò alle spalle di un tronco imponente, lo stesso Septon che sposò Esperin, Lantis mi condusse fino a lui tenendomi ancora tra le braccia, con Shen che saltellava al posto di camminare.
Tornai con i piedi in terra ed il Septon cominciò a recitare la formula “Vuoi tu Lantis prendere in sposa Reneè, per amarla ed onorarla per il resto dei tuoi giorni?”
lui mi sorrise, sorrise a Shen e rispose felice come non lo avevo mai visto “Sì, lo voglio”
“Vuoi tu Reneè prendere come tuo sposo Lantis, per amarlo ed onorarlo per il resto dei tuoi giorni?” Non ci fu esitazione, non ci fu nient’altro a cui pensare “Sì, lo voglio”
Il Septon ci porse le fedi e ce le scambiammo con le mani tremanti “Vi dichiaro Marito e Moglie” se c’è un momento per dire ”…e vissero felici e contenti”, è proprio questo.
“SIIIII” urlò Shen pieno di una felicità incontenibile