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  1. #1031
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Lady Blackstone



    La mia falce lo colpisce al ventre nel suo vano tentativo di schivare il colpo. Altro sangue sulla lama della mia Sorella Oscura, altro sangue sgorga a terra dalla ferita dell'uomo che cade a carponi davanti a me.
    Resta fermo a fissare l'erba. Non ce la fa già più? Questo sarebbe un guerriero?



    <<Elen, abbiamo bisogno di te>> fa alzando il tono della voce. Poi mi guarda e mi chiede il nome con un tono confidenziale.
    Indignata, sollevo l'indice della mano destra all'altezza della testa per poi muoverlo a destra e a sinistra.



    "Io non ho ancora finito, Elen." esclamo, guardando di sfuggita la ragazza alle mie spalle.
    Mi chino leggermente verso l'omuncolo con la benda e gli rispondo, scandendo per bene le parole: "Per te sono Mia Lady." Dopodichè, lo colpisco con forza alla testa usando l'asta della falce.



    Infine mi allontanerò di poco, zoppicando, anche se non so se reagirà. In tal caso, gli ordinerò di alzarsi in piedi.



    Terrò d'occhio anche la guaritrice, non deve ancora avvicinarsi. Quest'uomo non ha finito di soffrire.

    Ultima modifica di scarygirl; 14th June 2015 alle 15:29


  2. #1032
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Larieth Slagant

    Attraverso il Glados e mi ritrovo nei pressi della foresta di Brecilian, avanzo velocemente verso il sentiero, man mano che avanzo, la foresta diventa sempre più fitta, sono avvolta dal più totale silenzio, ma non ho paura, sono cresciuta in questa foresta, la conosco come le mie tasche, non c’è angolo che io non abbia esplorato assieme a Beran.
    Svolto a destra ed esco dal sentiero battuto, continuo spedita alzando la gonna affinché non si impigli in qualche cespuglio di rovi, attraverso poi un piccolo ponte di legno non molto stabile, l’antica quercia ormai è vicina, posso sentire la sua forte energia.
    Dopo un po’ arrivo al luogo di incontro, non riesco a trattenere le lacrime alla vista di mio padre e gli corro in contro gettandomi tra le sue braccia come quando ero una bambina.
    << Larieth, piccola mia>> mio padre mi abbraccia forte, sollevandomi da terra.
    Appoggio la testa sulla sua spalla piangendo a dirotto per l’emozione, era da un sacco di tempo che non ci vedevamo.
    <<Larieth>> alzo la testa di scatto quando riconosco la sua voce, ero talmente concentrata su mio padre che non mi ero accorta di lei.
    Mi sciolgo dal suo abbraccio e resto immobile ad osservare la figura così simile a me che si avvicina titubante.
    Alla vista di mia madre, un nodo mi sale alla gola, era da più di sei anni che non la vedevo, da quando mi disse, che se me ne andavo dal regno, per lei ero morta.
    Come pretendeva che restassi dopo aver sentito quella conversazione con Ruth? Quando Drako mi salvò e mi riportò dai miei genitori, capii che il tempo di andarmene era giunto, non so cosa mi desse tutta questa certezza, ma sapevo che era la cosa giusta da fare, anche mio padre lo capì e mi lasciò andare anche se a malincuore.
    Ultima modifica di saphira_84; 12th June 2015 alle 20:18

  3. #1033
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Prendo il ciondolo nella mano destra e ne accarezzo la superficie

    Flash seconda parte di quattro
    Mi vestii, a quell’epoca mi vestivo decentemente, mio Padre non gradiva che io girassi a petto nudo per il castello, anche se le sguattere apprezzavano molto, indossai qualcosa di non formale, volevo essere semplice, ma cercare di piacerle allo stesso tempo, niente profumi, niente oli, solo il mio violino tra le mani e la musica nella mia mente. Ricordavo bene dove abitasse, anche se non ci eravamo mai dati appuntamento là, preferiva che c’incontrassimo in altre zone, non gradiva neanche che l’accompagnassi, tanto che iniziai a pensare che fosse già sposata o che volesse nascondermi qualcosa.



    L’ultima volta che ci vedemmo la seguii di nascosto, avevo fatto ben attenzione a non farmi vedere, l’addestramento da soldato serviva anche a quello dopo tutto, la sua abitazione era piuttosto piccola, probabilmente i miei appartamenti erano il doppio in metraggio, ma non scorsi nessuno oltre le finestre, così decisi di andarmene. Quel pomeriggio mi presentai fuori da quelle quattro mura, mi posizionai frontalmente alla finestra dove riuscivo a scorgere quella sua testa rossa ed iniziai a suonare.



    Chiusi gli occhi, non per imbarazzo, ma in quel modo sentivo di poter attingere maggiormente alle emozioni che avrei voluto trasmettere con la musica, ogni nota voleva parlare di lei, ogni corda toccata voleva essere un messaggio, niente parole, quelle avrebbero potuto essere fraintese, ma la musica… quella ha un linguaggio che non può non essere capito.



    Restai in piedi mentre nota dopo nota lasciavo che il mio messaggio arrivasse chiaro a lei, non so neanche io cosa volessi dirle in realtà, ero giovane ed ancora abbastanza confuso, i sentimentalismi non mi erano mai appartenuti, non ero certo di esserne capace e sinceramente neanche di volerlo, mi sfuggiva tutto dalle mani per due occhi azzurri, non mi sono mai sentito più stupido, eppur così determinato.



  4. #1034
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Lysa -10 di costituzione per il pugnale
    Jarak -10 di costituzione per il fendente

  5. #1035
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti



    "Si, ti raggiungo più tardi, rimango ancora un po' qui in caso anche loro abbiano bisogno del mio aiuto"

    "Sì, hai ragione, è meglio se resti: pare se le stiano dando di santa ragione quei due, quindi non credo sia il caso di allontanarsi troppo. Qualcosa mi dice che presto avranno bisogno anche loro delle tue cure..."

    "...i guerrieri non sono ancora tornati, speriamo non sia successo nulla di grave!"

    "Vedrai che torneranno sani e salvi. E chi li ferma a quei due? Sto quasi in pensiero per i loro nemici, guarda... -abbozzo un altro sorriso - Per qualsiasi cosa, sai dove trovarmi!" concludo per poi dirigermi a passo lento verso il lago.



    Già... chissà come sta andando la battaglia. Staranno bene?
    Che tornino. Vincenti o perdenti, ma che tornino.



    Presa dai miei pensieri, noto la presenza di Occhi di Falco solo quando ho raggiunto la riva.
    Bagno rimandato... per ora.
    L'uomo si immerge nell'acqua senza rivolgermi la parola, meglio così perché non sono in vena di chiacchiere in questo momento, e nel guardarlo... non so... sembra pensieroso. Che sia ancora impensierito circa la morte del Re?
    Forse anche questi hanno un'anima, chissà.
    Mi siedo sulla riva del lago e solo ora mi accorgo che è scesa la sera. Come caspita ho fatto a non accorgermene?



    Resto incantata ad osservare il cielo stellato, mentre la mia mente, ancora una volta, inizia a vagare...



    -Sarai diventata una stella anche tu, Amica mia... mi osservi da li? Chissà come vedrai questo mondo ora.
    Quante crudeltà ed oscenità riuscirai a vedere da lassù? Forse tirerai un sospiro di sollievo, consapevole di aver abbandonato tutto questo schifo... tutto questo dolore. No, no... come posso pensare una cosa simile?
    Tu amavi la vita. Eri sempre così sorridente, allegra e gentile... tu... avresti potuto vivere in questo mondo...
    -

    Il rumore dell'acqua mi riporta alla realtà: l'uomo ha terminato il suo lungo bagno ed ha finalmente abbandonato il lago.
    Mi alzo lentamente, mi spoglio ed entro in acqua.
    Ho bisogno di rilassarmi e distendere un po' i nervi. Impresa impossibile, ne sono consapevole, ma devo almeno tentare. Nuoto fino al centro del lago, dove l'acqua è sicuramente più profonda, ed inizio ad immergermi.

    -Vorrei restare qui. Per sempre- penso prima di chiudere gli occhi.



    Ultima modifica di valuccia85; 12th June 2015 alle 18:51

  6. #1036
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Jarak

    Non leggo nulla negli occhi della donna. Nessuna emozione, niente di niente: sono come un libro bianco, impossibili da interpretare, nascosti da quella spaventosa maschera. "Io non ho ancora finito, Elen", esclama guardando la giovane maga, per poi tornare a concentrarsi su di me. Si china e, scandendo bene le parole come se fossi un idiota, mi comunica che per me lei è Mia Lady. Prima che me ne possa rendere conto vedo il legno del manico della sua falce avvicinarsi fin troppo velocemente alla mia testa, concludendo il suo viaggio con un urto che mi fa sputare qualche dente. Sputo a terra del sangue ed inspiro affannosamente, emettendo versi ad ogni respiro. Sono furioso, ma non ho la forza di alzarmi, i tagli che ho sul ventre e sulla schiena sono troppo dolorosi. <<ELEN!>>, urlo, con il tono di voce pieno d'ira. Come se non bastasse, la donna mi ordina anche di alzarmi in piedi. È pazza? Non vede che sono senza forze? <<Va' all'inferno, stronza>>, le dico digrignando i denti, se potessi le taglierei la gola col mio pugnale in questo istante. Spero che Elen giunga in fretta, un altro colpo ben assestato e sono morto.
    Our wills and fates do so contrary run

  7. #1037
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Flash parte terza di quattro
    Trascorsero pochi minuti, durante i quali restai con gli occhi chiusi, la melodia scandiva il tempo, la musica è sempre stata il mio nascondiglio segreto, immateriale, irraggiungibile a chiunque, era solo mio, la mia isola di pace e tranquillità.

    Non avvertii neanche lo scricchiolio della porta che si aprì, non mi resi neanche conto delle tre figure che la vararono, mi ridestai solo all’ultima nota, quando il violino ebbe compiuto il suo lavoro e la mia mano si fermò.




    C’era una giovane donna dai lunghi capelli castani, dei piccoli ricci ricadevano sul suo semplice abito, gli occhi grandi e verdi mi fissavano senza espressione alcuna, ancora oggi non saprei dire cosa le passasse per la testa in quell’istante.
    Accanto a lei un uomo di mezza età, i capelli bianchi e la barba poco curata, abiti da contadino o manovale, mi osservava curioso con un sopracciglio alzato, a domandarsi giustamente chi io fossi, stessa domanda che mi stavo ponendo nei suoi riguardi in quell’istante, ma presto mi concentrai su altro: Irina.



    Se ne stava in piedi con le braccia morbide lungo i fianchi, la sua figura esile le donava sempre un aspetto così fragile, che avevo quasi il timore di farle del male, anche se non mi aveva mai concesso il lusso di sfiorarla. Mi focalizzai sul suo viso, al contrario di ciò che mi sarei aspettato, non sembrava gradire la mia presenza, l’espressione corrucciata, quasi arrabbiata… anzi, era decisamente arrabbiata, la bocca stretta a fessura e quei due pozzi blu a bruciare nei miei. Avrei voluto dire qualcosa ma vederla così mi fece morire le parole in gola e mi sentii improvvisamente fuori posto ed uno stupido totale. Avanzò con passo veloce verso di me e non riuscii a fare altro che restare coi piedi piantati a terra a fissarla, quando giunse a pochi passi da me caricò la mano destra e mi schiaffeggiò con ira, un colpo alla guancia che mi fece voltare la faccia.



    Restai immobile ed attonito nel fissare il suolo, senza riuscire ad alzare lo sguardo verso di lei non so per quanto tempo “Che ti passa per la testa? Presentarti qui e crearmi imbarazzo avanti la mia famiglia senza il minimo rispetto per la nostra riservatezza” Non capii, il mio agire voleva essere solo un gesto gentile nei suoi confronti “Vattene”

    aggiunse rabbiosa, mi limitai a voltarmi ed andare via senza incrociare il suo sguardo, credo di aver lasciato ogni briciolo della mia dignità disintegrarsi in quel momento.

  8. #1038
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen Nárë Vanya

    <<ELEN, abbiamo bisogno di te>> mi chiama a gran voce l'uomo da terra.


    <<Io non ho ancora finito, Elen>> esclama la ragazza guardandomi di sfuggita prima di assestargli un nuovo colpo alla nuca.


    Mi avvicino a loro di corsa quando Jarak urla per la seconda volta il mio nome.


    <<Arrivo>>
    <<Va all'inferno stronza>> dice digrignando i denti alla donna.
    <<ORA BASTA, non vedi che è gravemente ferito?>> mi rivolgo a lei spazientita prima di infondere un senso di calma e rilassatezza ai due. In questo modo dovrei alleviare parte del dolore a Jarak e dovrei spegnere l'ardore combattivo della donna, sembra pervasa da un odio e un ardore eccessivo.





    <<Questo spirito usalo in battaglia, non qui con i nostri compagni.>>
    Mi avvicinerò poi all'uomo per controllare l'entità delle ferite.

    Aura di luce: Esperto – Si avverte un profondo stato di rilassatezza e ci si sente propensi positivamente verso lui.
    Ultima modifica di albakiara; 13th June 2015 alle 02:32

  9. #1039
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Flash parte quarta di quattro
    Il sole era al suo calare, riuscivo già ad intravedere uno spicchio di luna che risaliva lento dalla parte opposta, mi sentivo come se mi avessero infilzato allo stomaco ed infierito con la lama ruotandola dentro di esso, mi convinsi di essere un totale perdente, che mi ero ridotto a fare la figura dello stupido e per cosa? Per una donna della quale sapevo poco se non addirittura niente, ero arrabbiato con me stesso più che con lei. Avevo ancora il violino nella mano destra, credo che lo strinsi così tanto da provocarmi qualche piccolo taglio, avevo la tremenda voglia di lanciarlo via e vederlo spaccarsi in mille pezzi, così alzai il braccio pronto a scagliarlo contro una roccia “Ryuk” una voce alle mie spalle mi bloccò sul posto, era la sua voce… ancora lei, cosa voleva ancora dopo quello schiaffo. “Non pensi di avermi umiliato abbastanza?”

    Restai fermo senza voltare le spalle verso di lei, ma presi un profondo respiro e ruotai trovandomela a pochi passi di distanza. Il suo sguardo era diverso, il viso diviso a metà tra un sorriso appena accennato e gli occhi tristi, quella donna mi confondeva come nessuno mai aveva fatto.



    Non ebbi il coraggio di dire nulla, restai fermo ad osservarla, ma lei avanzò nuovamente verso di me e si gettò tra le mie braccia, mi strinse e sentii per la prima volta il suo calore sulla pelle ed il suo sapore sulle labbra. Mi baciò… un bacio casto ma così intenso che credo che il sangue mi ribollì nelle vene come il fuoco nel vulcano Solumquae. Avevo quasi il timore di sfiorarla, ma non ce la feci e la strinsi forte a me, avvolgendola in un abbraccio.



    Non so quanto tempo restammo così, se troppo poco o un lasso incalcolabile, persi la cognizione di ogni cosa, ma quando si staccò e mi guardò in quel modo, mi sentii tornare coi piedi per terra con lei che mi faceva da ancora. “Perdonami, non ho ancora parlato di te alla mia famiglia, mio padre è all’antica e vuole decidere della mia vita, vederti là mi ha spiazzata…” Le parole presero voce nuovamente, improvvisamente ogni cosa assunse un significato, ero stato affrettato, avevo sbagliato ogni cosa, avevo calpestato le sue intenzioni. “Perdonami tu… è che volevo farti sentire cosa ho composto per te e pensavo… niente… ho pensato male”




    Mi strinse ancora a sé per qualche istante, ero ancora intontito… non capivo assolutamente nulla, ma ero di una felicità disarmante. “E’ il compleanno di mia sorella, le ho cucinato una torta con quello che avevo in casa, purtroppo non posso permettermi altro e mio padre fa già tanti sacrifici per noi… devo tornare, si chiederanno che fine io abbia fatto” sciolse l’abbraccio e mi sentii incredibilmente vuoto, riuscii solo ad afferrarle il posto giusto in tempo ed a tirare fuori dalla tasca il ciondolo che avevo per lei “Questo era di mia madre, regalalo a tua sorella te ne prego” Le porsi la collana con il cuore argenteo che ne pendeva e lei lo accolse in una mano “E’ bellissimo… ma non…”,“Accetta… accetta per favore”. Strinse la mano e mi sorrise raggiante, mi regalò un ultimo bacio e corse via velocemente, forse iniziai a capire cosa fosse la felicità.


  10. #1040
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Larieth Slagant


    Resto in silenzio a squadrare mia madre, ci assomigliamo molto sia fisicamente, che di carattere, entrambe istintive, testarde e cocciute.
    Osservandola meglio, noto però l’assenza della sua solita compostezza, i capelli sono arruffati, le spalle curvate in avanti come se stesse portando un grosso peso e gli occhi lucidi e gonfi.
    Spalanco gli occhi quando la vedo crollare a terra in ginocchio: << Larieth, bambina mia, perdonami>> esclama con la voce rotta dai singhiozzi << non avrei dovuto dirti quelle cose, sapevo che dovevi andare, Ruth l’aveva previsto, ma come può una madre lasciar andare sua figlia?..... Ti prego perdonami>>
    Mi avvicino a lei e la stringo forte in un abbraccio, avrei molte cose da dirle, ma l’emozione mi toglie le parole. Dei, quanto mi è mancata.
    Finalmente, dopo un po’ il nodo alla gola si scioglie e abbracciandola, riesco a dirle con voce dolce e comprensiva: << Ti avevo già perdonata molti anni fa>>
    Mio padre si avvicina e ci abbraccia entrambe ed esclama commosso: << le mie splendide donne>>.
    Dopo qualche istante ci sciogliamo tutti dall’abbraccio e ci alziamo da terra, mio padre improvvisamente si fa serio e prende di nuovo la parola.
    << Larieth, siamo contenti di vederti, ma come puoi immaginare, questa non è una visita di piacere, non c’è molto tempo da perdere, c’è una cosa che devi assolutamente sapere….>> mio padre mi fissa serio e poi riprende a parlare. << l’altra notte mio fratello con il suo esercito, ha attaccato il nostro regno, è stata una lotta dura e cruenta ma alla fine siamo riusciti a caccialo>>.
    Prende fiato e mi scruta attentamente come a sondare la mia reazione. << Tua sorella, Beran e Ruth stanno bene>> afferma per rispondere alla domanda che mi rimbomba in testa, lui mi conosce troppo bene, riesce sempre ad anticiparmi, sembra quasi che sappia leggermi dentro.
    Allunga una mano verso di me, nel palmo ha quello che sembra un seme color rubino << Ecco quello che cerca mio fratello, quello che ha sempre cercato. Larieth hai con te il ciondolo che ti ha donato Ruth?Me lo puoi consegnare per un attimo?>>
    Mi stacco il ciondolo dal collo e glielo porgo ancora confusa, non ci sto capendo più niente cos'è quel seme? Perchè mio zio lo cerca con insistenza, e cosa centra il mio ciondolo?
    Lui vedendo la mia confusione. riprende a parlare: <<Questo ciondolo è stato creato apposta per te>> e così dicendo, prende la mia mano destra e con un coltellino mi taglia leggermente il polpastrello del dito indice, quel tanto che basta per fare uscire qualche goccia di sangue, poi mi riconsegna il ciondolo dicendo: <<Appoggia il dito ferito contro il lato destro del ciondolo e schiaccialo forte dall'altro lato con il pollice>>
    Obbedisco stringendo il ciondolo tra le dita fino a quando sento un leggero "Click", il monile si apre mostrando al suo interno un piccolo incavo vuoto.
    Mio padre mi porge il seme dicendo <<Mettilo dentro al ciondolo e difendilo con la vita, solo il tuo sangue potrà riaprilo>>
    Prendo il seme e lo inserisco dentro al ciondolo prima di chiuderlo, alzo gli occhi verso mio padre e gli chiedo:<< Perchè io? Cos'è questo seme?>>.
    <<Perchè questo è il tuo destino Larieth, tu sei la custode, solo andandotene dal villaggio saresti potuta diventare un abile guerriera , so che hai ancora molta strada da fare, ma già adesso riesco benissimo a percepire la tua forza, ora non c'è più nemmeno l'ombra della ragazzina che a sedici anni lasciò il regno. Per ora non è importante che tu sappia di cosa si tratta, l'importante è che tu lo custodisca, non farne parola con nessuno>>
    <<Padre ma io....>> ribadisco decisa. << Larieth! Basta!>> Mi blocca mio padre, capisco dal suo sguardo che insistere è inutile. <<Non c'è più tempo, è pericoloso indugiare qui, ora è tempo di ritornare da dove sei venuta e ricorda le mie parole, custodisci quel seme al costo della vita>>.
    Accompagnata dai miei genitori, raggiungo il glados, e dopo un ultimo abbraccio ad entrambi ritorno all'accampamento.
    Ultima modifica di saphira_84; 12th June 2015 alle 20:22

 

 

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