Drako Kalisi
<<Pensi di non essere saggio. Ma le mie orecchie raramente odono parole così sagge>>. Jarak mi osserva, ma c'è qualcosa nel suo animo che lo tradisce, c'è qualcosa di strano in quest'uomo, un tormento che si agita nel suo interno, percepisco vagamente la sua aura, devo allenarmi maggiormente, devo cercare di potenziare e sfruttare al meglio questo immenso dono che mi è stato fatto<<Il solo fatto che tu abbia questi dubbi ti rende un gran maestro migliore di quanto altri maghi anche più potenti di te sarebbero stati. Io non... non comprendo ciò che voi provate per la Dea, ma se ha scelto te, avrà avuto i suoi buoni motivi>>. Il suo sguardo si posa nuovamente sulla ciotola, forse questa conversazione lo mette a disagio, ho capito che non è un uomo che ama esporsi o esprimere apertamente le proprie idee, mi rincuorano le sue frasi, è un uomo vissuto, non è a digiuno della vita, avrà conosciuto molti uomini, molti luoghi, ha visto probabilmente più cose di me, anche e sopratutto per via della sua età <<Sei giovane. Hai tutta la vita davanti per diventare un gran maestro ammirato e amato da tutti. Dubito che Rickard fosse sicuro di sé il suo primo giorno da servo della Dea>> Riesco a mostrare un sorriso smorzato, anche se il peso sulle mie spalle è enorme, le sue parole non possono che rasserenarmi, non ho mai chiesto a Rick come sia stato diventare Gran Maestro, come l'ha vissuto, il suo percorso, quando l'ho conosciuto riestiva già quella carica da diversi anni. Posso farcela... devo farcela, solo ora noto la presenza di Lady Blackstone, ma mi rivolgo ancora a Jarak "Ti ringrazio, potresti essere un ottimo consigliere un giorno, non sei di certo uno sprovveduto, alla nuova Dohaeris servirà un uomo come te"