Esperin Raeghar
da qualche parte a Dohaeris...
Ryuk riflette su quanto gli ho appena rivelato per qualche istante, sembra molto pensieroso, come se i due neuroni nel suo cervello stessero urtano a ripetizione tra di loro per cercare di arrivare alla conclusione a cui le informazioni che probabilmente possiede lo stanno conducendo. Non sopporto più di stare legata ed imprigionata in questo posto, non sopporto di dover sottostare inerme ai soprusi di quest'uomo, di un Leithien.
Siano maledetti tutti, dal primo all'ultimo, cominciando da suo Padre.
“Capisco, soprattutto non mi sorprende la presenza di mio Padre e neanche che la consigliera sia stata scagionata, quella donna è degna figlia di suo Padre, è degna erede della sua casata, li conosciamo bene noi Leithien e quel potere dello charme oh beh… è una vera manna dal cielo se associato a quello scudo così fastidioso che gli avvolge la mente, già. Peccato che io non sia esattamente degno di mio Padre o della casata alla quale, purtroppo, appartengo, perché altrimenti… non potrei mai dirti che Niniel è una nostra infiltrata, i suoi avi lo sono da generazioni. Immagino che con questa mia piccola ed insignificante notizia, riuscirai a collegare diverse cose, cose che magari io neanche immagino, non c’ero a quel processo, eppure tutto mi pare così chiaro come la luce del sole. Io non mento mai, credo tu abbia avuto modo di verificare la veridicità delle ultime informazioni che ti ho rivelato, non farai fatica a credere anche a questo. Comunque… sono certo che tuo fratello non ne sapesse nulla, credo… ma Lumen probabilmente sì, beh almeno ci è arrivata col tempo, non penso che Niniel sia stata così stupida da gridare ai quattro venti le sue intenzioni ” mi dice, pensieroso, e le sue informazioni mi colpiscono come un fiume in piena.
Sgrano gli occhi sconvolta, e nonostante stia cercando di mantenere il controllo e la calma temo che il mio stupore sia più che evidente. Cerco di razionalizzare quanto mi ha appena detto: la consigliera Niniel, la bocca della verità, discendente della casata che da sempre si è contraddistinta per la lealtà e fedeltà incondizionata ai Raeghar, è in realtà un'infiltrata, come tutti i suoi predecessori. Una sporca serva dei Leithien, una sporca serva di Tywin come probabilmente metà delle persone vicine alla famiglia Reale, se non la maggior parte. Non so se credere alle sue parole, ma non trarrebbe alcun beneficio dal riferirmi una simile informazione nel caso fosse falsa. Mi informa anche dei suoi poteri, lo charme già deducibile dalle precauzioni usate durante il processo, quando le hanno coperto gli occhi, ma soprattutto lo scudo mentale di cui non ero a conoscenza. Cerco di non trarre conclusioni affrettate, ogni condanna so che deve essere supportata da prove per essere ritenuta giusta, eppure il dubbio si fa strada inevitabilmente nel mio cuore. Abbiamo commesso un errore? Ci siamo lasciati sfuggire indizi importanti? Cerco di respirare lentamente per calmarmi, mentre ripenso a quanto emerso dal processo. Cosa ha scagionato Niniel? Principalmente lo scambio di missive con Drako, sulla salute di mio Padre. Parole semplici, discrete, parole da cui traspariva l'intenzione di indagare a fondo sul mistero del veleno e sulla reazione di Callien nella stanza del Re. Sembrava sinceramente preoccupata, e non accennava alla guerra in corso altrimenti sarebbe stata condannata immediatamente...guarda caso. Riflettendoci a posteriori... quelle lettere non sono mai arrivate a destinazione, Drako è totalmente all'oscuro di queste vicende. Una coincidenza? Semplice sfortuna? Eppure... eppure qualcosa non torna.
Affidare la missiva ad un topo, sapendo che nel giardino di Luna di Diamante gira indisturbato il gatto di Lumen... non sarebbe stato più semplice e sicuro utilizzare un volatile? E se...fosse stato solo un piano architettato per far giungere quelle missive nelle nostre mani? E soprattutto...per quale motivo parlare a Drako del disturbo di Callien? Quasi a voler far emergere questo dettaglio, o magari...a volerlo incastrare. Ma non ha senso, Callien ha confessato, quindi non vi è motivo di dubitare che sia stato lui ad avvelenare quel dolce. Potrebbero essere stati complici, ma in quel caso Callien avrebbe certamente parlato a causa dell'agitazione, oppure... Niniel potrebbe averlo raggirato, magari usando lo charme su di lui. Sarebbe così assurdo...eppure possibile, credo. Dubbi, idee, particolari... mille ipotesi diverse si affollano nella mia testa, mandandomi in confusione. <<Anche se fosse come dite, Niniel sarebbe una serva dei Leithien come tanti altri, questo non implica necessariamente che sia coinvolta nell'avvelenamento di mio Padre>> rispondo pensierosa, parlando più a me stessa che a lui, non sapendo più cosa sia vero e cosa sia frutto della mia fervida immaginazione. Non voglio trarre conclusioni affrettate, non voglio credere che siamo stati così stolti. Devo parlarne immediatamente con Lantis, questa informazione è troppo importante per essere tralasciata.
"Deve essere molto appagante vivere al Castello ora come ora per te, vero?" aggiunge poi ironico, provocandomi un'altra ondata di fastidio "Tuo fratello che ti manda in battaglia nonostante tuo padre sia morto, o è stata una tua volontà? Mh…!" gli rivolgo un altro sguardo carico di risentimento, voglio che la smetta di intromettersi nella mia vita e nelle faccende che riguardano solamente me e Lantis. Lui non è nessuno, non deve permettersi di giudicare o di trarre conclusioni senza fondamento. "La Regina Madre che farà sicuramente di tutto per levarti di mezzo o per cercare di insinuarsi nel letto di tuo fratello il Re, il quale è tanto simile a tuo padre… non è vero? Così ligio, così retto, così dedito al proprio regno, al benessere del suo popolo, della sua famiglia! Dopotutto ha solo condannato a morte il suo più caro amico, lo avrebbe fatto anche tuo Padre… ne sono sicuro, non è vero Esperin?" continua a sputare veleno su mio Fratello, enfatizzando le differenze tra lui e mio Padre ed inserendo anche Lumen nei giochi di potere che certamente diverranno ora ancora più pericolosi. Sento il nervosismo crescere sempre più, raggiungendo l'apice quando nomina Drako e la sua condanna a morte. Vorrei urlargli di stare zitto e di smetterla, che non voglio ascoltare più queste sue insinuazioni, che certamente Lantis aveva le sue ragioni per agire in quel modo, ragioni nascoste, non quelle ufficiali che sono palesemente menzogne, ragioni che non conosco ma che so che ci sono, ci devono essere. Non gli do tuttavia la soddisfazione di vedermi alterata e mantengo il suo sguardo adirata, ma composta "Ah no… scusami, tuo Padre è quello che si è sacrificato per permettere a Lantis di inseguire una ninfa qualsiasi, mai vista da nessuno tra l’altro, lo stesso Lantis che non ha fatto una piega, quando mio padre ti ha trattata come merce di scambio, a lui interessano solo le tue ovaie, devi farli tu i sacrifici, mentre lui sceglie cosa è meglio fare per tutti… o per se stesso. Correggimi se sbaglio!" e qui basta, qui non riesco più a trattenermi <<Smettetela!>> sbraito, risentita <<Smettetela di parlarmi con questa supponenza, con questa presunzione. Voi non sapete nulla, di certo non avete il diritto di mettere bocca in vicende che riguardano esclusivamente la mia famiglia! Conosco mio Fratello, conosco la sua indole e la sua natura. So che è diverso da mio Padre, ma sarà anch'egli un buon Re, come ogni Raeghar che l'ha preceduto>> gli urlo, con fierezza ed orgoglio nella voce, sono stanca di dover ripetere sempre le stesse cose. <<Non è vero ciò che dite, mio Fratello non mi ha mai considerato come merce di scambio, semplicemente si è trovato nella situazione di dover fare una scelta per il bene del Regno, e non crediate... affronterà sacrifici anche lui, in prima persona. Siete un ignorante, parlate a vanvera quando semplicemente non sapete nulla, Sir Ryuk>>. Riprendo fiato, nervosa, mentre lui continua a parlare <<Ah… in tutto ciò, bello scherzo del destino, Drako Kalisi è il successore di Rickard, non ti sono venuti i dubbi su chi sia giusto seguire eh Principessa? Perché se Lantis è erede di sangue, Drako è il prescelto della Dea per succedere a Rickard>> un altro magone mi coglie in pieno, ripensando a quel momento di dubbio che mi ha fatto vacillare all'Auspex durante il funerale.
Un fugace attimo di smarrimento compare nei miei occhi, ma è solo un istante prima di tornare fiera ed orgogliosa della mia posizione <<No>> rispondo convinta, e lo sono davvero , sono certa che la mia confusione fosse dovuta semplicemente al dolore ed all'aver rivisto in Drako quella luce così simile a quella di mio Padre <<Essere Gran Maestro non vuol dire essere migliore come Re. Ci sono numerose questioni da affrontare, alleanze politiche da stipulare, il popolo da sfamare, le tasse da pagare. Tutto questo necessita di risorse, e Lantis sta cercando di destreggiarsi come meglio riesce, non è facile. Posso anche appoggiare gli ideali di Drako, come so gli appoggiava mio Padre, ma bisogna anche essere pratici e pensare al bene di Dohaeris ora. Le sue verità le ha portate con sé tenendole segrete, non vedo quindi perché dovrei seguire lui invece del mio sangue, il mio posto sarà sempre accanto a Lantis. E non vedo cosa possa importarne a Voi in ogni caso, quindi ora se avete finito di fare insinuazioni liberatemi da queste funi!>> concludo, stizzita ed esausta, non so neanche perché sto perdendo tempo a rispondergli.
Dalle piccole finestre del fienile vedo che sta spuntando il sole, è ormai l'alba. Devo uscire al più presto da qui.