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  1. #1241
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    La mia cagnetta si lecca le ferite, dice che non sono gravi, l'importante è che riesce a svolgere il suo ruolo. Mi accarezza i capelli, stranamente è un gesto piacevole, sarà che sto ridotto uno straccio e quindi predisposto per essere patetico come tutti gli altri esseri umani che mi circondano.







    Non mi dice nulla dei semi: non li avrà ancora lavorati? Preferisce comunque andare a curare la falena che ha... ohoh ha le gambe tranciate di netto!



    Ammazza, la falce di Ryuk è davvero affilata se è riuscita a tagliare senza difficoltà quei prosciuttoni! Elen urla il nome del nuovo arrivato... il riso che mi scatena la cosa è incontrollabile e mi fa pure sputare sangue. "Quel bastardo vigliacco se l'è data a gambe quando ha visto che Ryuk mi ha attaccato col piatto in faccia... ma tutti questi moribondi da curare mi sembrano la giusta punizione per lui" dico ridacchiando.



    Accidenti se il petto mi fa male. Tossisco ancora, da quando sono tornato dalla battaglia sembra che io non faccia altro.

  2. #1242
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Niniel per altri 30 di costituzione per le gambe mozzate, ma ne recupera 45 per l'intervento di Elen. Le gambe sono parzialmente attaccate

  3. #1243
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Jarak

    Ryuk è veloce, dannatamente veloce, e si abbassa prima che possa affondare il colpo senza troppi problemi.


    È in quel momento che vedo la donna mascherata e la sua falce correre dritte verso di me, ed è questione di istanti prima che la lama mi apra un largo taglio sul braccio destro, quello che ho usato per attaccare l'uomo.


    Istintivamente mi allontano, digrignando i denti per il dolore, ma la fuga dura poco. Mi sento cadere a terra, non capisco cosa sta succedendo, stavo indietreggiando e... un dolore lancinante si diffonde per tutto il corpo, non riesco a non urlare, credo che sia la sofferenza più intensa che abbia mai provato da quando mi hanno cavato l'occhio.


    Spalanco quello che mi è rimasto, incredulo, quando avvicino le mani alle ginocchia e non tocco niente di solido, solo l'aria. Il cuore inizia a battermi all'impazzata a causa del panico, tento di sedermi ma non ci riesco, quindi alzo semplicemente la testa sforzando troppo il collo, e non riesco nemmeno a descrivere ciò che sento quando le vedo: le mie gambe tranciate all'altezza del ginocchio, la destra completamente staccata, la sinistra attaccata con deboli lembi di pelle, muscoli e osso completamente spezzati.


    E sangue, sangue, sangue, tantissimo sangue. Devo fare qualcosa, devo fare qualcosa prima di svenire, non posso dissanguarmi. Non può finire così. Ho perso troppo, ho già perso troppo! Con non so quali forze strappo con il braccio sinistro, quello sano, un largo lembo di stoffa dalla manica destra della mia veste, rimanendo con il braccio parzialmente scoperto, e lo lego poco sopra al ginocchio della gamba destra per bloccare l'afflusso del sangue. Ripeto il procedimento con l'altra gamba, stringendo i denti e morsicandomi l'interno della bocca per via della ferita ancora aperta sul braccio destro. Spero che sia abbastanza per resistere fino all'intervento di Elen, o di quell'altro. Ma dove si è cacciato? Finisco con un nodo e mi accascio a terra, debolissimo, controllando i respiri per tenere a bada il panico.

    Our wills and fates do so contrary run

  4. #1244
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    A posto, la tenda è pronta, ben piantata a terra, il pagliericcio è piazzato, così come il tronco col lume e tutto il resto... il poco resto. Mi asciugo il sudore dalla fronte, oggi fa decisamente caldo, fin troppo, dovrei togliermi la maglia, ma odio denudarmi, lo faccio proprio quando gli abiti sono d'intralcio come in allenamento. "Devoooon, hai una tenda tutta per t..." non finisco la frase, sento delle urla, una serie di voci ed ancora tutto quel caos nella mente, avevo avvertito strane vibrazioni, ma dannazione, sono lontani, non sento un accidenti di preciso. Devo correre, lascio gli attrezzi e mi precipito al campo di allenamento, girando attorno la tenda e sbucando alle spalle dei manichini, ciò che mi ritrovo ad osservare mi lascia spiazzato, non... non so cosa diamine sia accaduto, un agguato? Qualcuno è riuscito ad entrare qui al Lacrima Mundi ed ha fatto tutto questo? Dahmer è a terra, privo di forze, strisciante verso Elen, la quale si sta prodigando per Niniel, le sta... le sta riattaccando le gambe? Saraswaty...
    I miei occhi si spostano su di una pozza di sangue in espansione e là ritrovo Jarak immerso nel proprio sangue, anch'egli senza le gambe, trinciate di netto al di sotto del ginocchio. Corro il più velocemente possibile verso di loro, mi avvicino a Dahmer e cerco di posizionarlo al meglio in terra, steso con il ventre in alto, sembra che abbia una frattura profonda, è molto provato ed in agitazione "Elen non muoverlo, curalo qui, basta uno spostamento, un movimento sbagliato per comprometterlo ulteriormente" mi sposto verso Niniel, mi assicuro che le gambe possano essere ricomposte, sembra di sì, l'intervento è stato tempestivo. Jarak, con sangue freddo invidiabile, sta provando a stringere dei lembi di stoffa poco al di sopra dei tagli, in modo da arrestare l'afflusso del sangue, ma devo intervenire, prima che ne perda troppo, in modo che Elen abbia il tempo di provvedere anche a lui. Mi sfilo la maglia e gliela porgo, cercando il suo sguardo "Metti in bocca e stringi forte, ti farà male" Porto entrambi i palmi sui tagli, dove l'osso fuoriesce e la carne è dilaniata, richiamo a me il mio elemento, il fuoco che mi domina, palesandolo in due piccole sfere, che andranno a cauterizzare i tagli profondi, così arresterò la fuoriuscita del sangue. "Resta sveglio, tra poco sarà tutto finito" Continuo ad alternare lo sguardo tra i suoi occhi e le ferite, non deve assolutamente perdere i sensi. "Cosa è successo? Gli altri dove sono? Larieth, dov'è Larieth?" Non pongo la domanda a nessuno in particolare, spero solo che non sia cosa penso...

    Tempestadi fuoco – L'incantatore genera una colonna di fuoco manovrabile nell'area di 10 metri, alta al massimo tre metri e larga due, dove l’incantatore non ne è il fulcro, ma nelle sue immediate vicinanze, provoca ustioni di terzo/quarto grado - piccole sfere di fuoco


  5. #1245
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen Nárë Vanya

    <<Quel bastardo vigliacco se l'è data a gambe quando ha visto che Ryuk mi ha attaccato col piatto in faccia... ma tutti questi moribondi da curare mi sembrano la giusta punizione per lui>> ridacchia Dahmer tossendo sangue.


    La cosa non mi piace per niente, è dal ritorno della battaglia che gli succede e credevo di essere riuscita a curarlo, ma forse ha qualcosa di più grave che ho sottovalutato.
    <<Shhh! Conserva le forze per dopo...>> lo zittisco <<Vedrai che arriverà presto... Se solo avessi già preparato l'infuso potrei provarlo, ma...>>.


    Un movimento accanto mi fa voltare verso Jarak, anche lui ha le gambe mozzate e rischia di dissanguarsi se non intervengo al più presto.
    <<Devon! - esclamo quando lo vedo raggiungerci - Potresti occuparti di Dahmer?>> parlare a tono alto mi provoca una fitta acuta alle costole che mi blocca il respiro.


    Calma Elen, calma.
    Per fortuna arriva Drako e mi sento risollevata.


    <<Elen non muoverlo, curalo qui, basta uno spostamento, un movimento sbagliato per comprometterlo ulteriormente>> mi dice prima di assistere Jarak.
    <<Cosa è successo? Gli altri dove sono? Larieth, dov'è Larieth?>>


    Cos'è successo? Come tanti flash le immagini di violenza mi balenano nella mente.
    Scuoto la testa con lo sguardo perso nel vuoto, non oso rispondergli.

    NOTA: Arrivo di Devon concordato con Rosy
    Ultima modifica di albakiara; 19th July 2015 alle 12:42

  6. #1246
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Ecco che arriva l'eroe dalla sua armatura lucente, con le sue ali lucenti e i suoi occhi lucenti a illuminare il buio di tutti noi non abbastanza lucenti.





    Che caro però, si preoccupa di adagiarmi delicatamente a pancia in su, davanti le ferite di Jarak arriva persino a denudarsi! L'eroe dei ritardi, ecco che sei! Che è successo? E' successo che mentre raccoglievi margheritine, Ryuk ci ha letteralmente massacrato! "Ryuk era un poco nervosetto e... bhe ha massacrato tutti i tuoi uomini. E il campione di coraggio qui se l'è data a gambe appena in tempo" dico sarcastico rivolgendomi a Devon.





    "Ma abbiamo combattuto con onore, te lo posso assicurare... Larieth lo ha fatto smettere in qualche modo... se l'è portata via, non so dove" concludo con un bel colpo di tosse sanguinolento.



    Ora curami, ragazzino, cosa pensavi di ottenere fuggendo? Potevi solo avere questo: più moribondi da resuscitare.

  7. #1247
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti


    Devon Balythòn

    Sto bene.



    Ho ritrovato quella calma interiore che desideravo tanto riconquistare, ora non c'è nulla che possa alterarmi. Mi ricompongo in piedi ed infilo nuovamente lo zaino in spalle, quando mi sembra di sentire delle voci in lontananza, il primo è Drako che mi annuncia di aver costruito una tenda tutta per me.



    Perfetto, almeno risparmierò le pennicchelle in infermeria, lo ringrazierò come si deve! Mi dirigo nella direzione in cui penso di aver captato la sua voce, quando un qualcosa di terribile mi costringe a fermare il passo. Sangue... sangue dappertutto. Rimango per un attimo interdetto nel vedere gran parte del suolo non più verde ma rosso cremisi . Subito dopo mi ricompongo: non devo lasciarmi impressionare da questa orribile visione, dovrò abituarmi nel vedere scene del genere, la guerra non ci regalerà di certo rose e fiori, tantomeno nessuno mi consolerà. Sono un uomo ormai, e come tale devo comportarmi. Elen mi chiama a gran voce, non posso fare a meno di correre a più non posso verso di lei, assumendo sempre uno sguardo serio e neutro. Dentro di me sono tranquillo, non devo rovinare i risultati di una meditazione dalla durata di una o forse più ore.





    La fanciulla mi consiglia di occuparmi prima di Dahmer, le rispondo con un veloce «D'accordo!» prima di voltare lo sguardo verso il ragazzo. Entrambi sono ridotti malissimo, figuriamoci poi come saranno gli altri, alcuni li ho intravisti dalla finestra dell'infermeria distesi sui pagliericci. Chi è stato a provocare una strage così tremenda? La voce del ragazzo mi ridesta dalle mie domande, mi da addirittura del bastardo vigliacco e si riferisce con un certo sarcasmo, in particolare, al fatto che io mi sia allontanato come se nulla fosse, mentre era impegnato a menarsi con Ryuk. Irriverente che non sei altro, ho avuto i miei motivi per farlo. Dovrebbe ringraziarmi invece che sono qui per lui e per gli altri, potrei anche lasciarlo lì a poltrire con quella forte tosse, a trovarsi faccia a faccia con il vero dolore finché gli Dei non se lo chiameranno per trasferirlo nell'aldilà. La meditazione, in questo caso, mi ci voleva proprio. Grazie ad essa sono capace di autocontrollarmi di più.



    Non rispondo a nessuna delle sue provocazioni, le ignoro totalmente e limitandomi a dire con voce atona «Non muoverti...» passo con gli occhi su tutto il suo corpo per analizzare le ferite che tiene. In caso accettasse le mie cure, evocherò a me il potere dei Balythòn, lo sentirò scorrere fluente come non mai nel mio sangue puro, diramandosi dalla mia mente fino ai palmi delle mie mani, attraverso i quali faranno l'apparizione di due grosse fiamme bianche, le quali non bruciano né pizzicano, ma si prodigano nel medicare ogni lesione, ogni bruciatura di egli... scagliandosi fugaci su tutto il corpo.

    Difesa e Recupero (Allievo):
    Rigenerazione (Avviene tramite tocco)
    - Rigenera da Escoriazioni, Graffi, Contusioni e Piccoli danni da elemento.
    Una volta che le ferite saranno risanate e ben cucite, almeno quelle di entità lieve, lo controllerò nuovamente, dopodiché vedrò di fare una capatina anche in infermeria, rendendomi utile anche per gli altri...


    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 12th August 2015 alle 10:58


  8. #1248
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Riesco a trasportare Larieth in infermeria, ma quando ne varco la soglia, noto con la coda dell'occhio Drako spuntare dall'ultima tenda in fondo, per fortuna fa il giro passando per dietro... mi darà il tempo di stare un pò qui, prima che gli dicano cosa è accaduto
    << Sai è… è me…meraviglioso vederti com….combattere, sei agile e for…te>>
    Ha ancora la forza di scherzare, dopo la botta che ha preso, dopo il modo in cui l'ho colpita, mi aspettavo che mi sputasse in viso e mi mandasse al diavolo ed invece mi guarda quasi con compassione, già... in quale altro modo potrebbe dopo tutto, se non c'è l'odio è questo che suscito nelle persone, la compassione per quel che sono e per quel che faccio << ma cre..credo che non non ti sia ben chi..aro chi sia il nem nemico>>


    Vorrei sorridere anche io, ma questa è una delle poche volte in cui mi sembra fuori luogo, sono sempre il primo a mostrare un sorriso, sopratutto nei momenti più sconvenienti, ma mi rendo conto che probabilmente è la fine... Drako mi ucciderà, me la sono cercata, sono stato uno stupido, uno stupido come sempre, non riesco ad agire in un modo diverso, io sono questo, io sono violenza, sono sangue ed ossa rotte, nient'altro, non dovono pretendere che io diventi una persona diversa o che mi omologhi, non ce la farei e se anche decidessi di trattenermi ad un certo punto esploderei, causando anche più danni di ora.



    Immergo lo straccio nella tinozza e lo strizzo, facendo scivolare via il sangue che le ho lavato via, poi con cura torno al suo viso, cercando ancora di ripulirlo, anche se ormai non c'è più traccia del liquido cremisi "Il nemico... ho sempre e solo avuto nemici, fin da quando sono nato" Continuo sulle braccia, per portarle un minimo di sollievo "Ho perso il controllo..." è l'unica cosa che riesco a dire "Ma tra poco non sarò più un pericolo, penso che Drako mi ucciderà" ed eccolo il mezzo sorriso, ma è quasi di rassegnazione. "Noi stregoni siamo tutti dei sopravvissuti, nasciamo con la possibilità di essere sacrificati sull'altare dell'Abgruntis, ma se non tocca a noi, ci aggrappiamo alla vita con le unghie e con i denti, mio Padre mi ha concepito in modo che nascessi proprio in quel giorno, ma gli è andata male..."



    Non so neanche perchè sto parlando a ruota libera, ma se devo morire, non ho voglia di tenermi niente per me "... sono lo scarto di un sacrificato, sono uno scarto e nulla più per Tywin Leithien, sono uno scarto per il resto del mondo perchè porto il suo cognome, ma non sono degno del Casato, sono uno scarto perchè... perchè sono così, non so essere diverso. Credimi... per me sono tutti nemici ed anche se non lo sono, lo diventano. Ora che ho rinnegato il casato ed ho rinunciato ai miei averi, ora che... che mio figlio mi ha rinnegato, posso morire... così"

    Mi bruciano gli occhi in maniera incontrollabile, mi odio, odio queste lacrime che mi tagliano gli occhi e mi scavano sul viso, odio mostrarmi così, come quando ero solo un ragazzino. Mi porto un braccio al viso e strofino, spero non le abbia viste, ho gli occhi rossi per la stanchezza... sì.

  9. #1249
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti



    Buio ed oscurità.
    Questo è tutto ciò che riesco a percepire intorno a me.
    Vorrei restare qui, in questa pace, in questo silenzio, per sempre.
    Lontana dalla guerra, lontana dalla morte, lontana da tutto.

    "Niniel..."



    Una voce familiare, in lontananza, pronuncia il mio nome.
    L'ho già sentita prima, ne sono certa, ma è così lontana... giunge alle mie orecchie così ovattata che non riesco a comprendere: chi mi sta chiamando?

    "Niniel... devi abbandonarlo Niniel... devi lasciarlo andare..."



    Vorrei gridare e chiedere chi è e di cosa sta parlando, ma sono troppo debole e stanca. Non ce la faccio.

    "Ti prego... Niniel... ti prego..."



    La voce sembra sempre più lontana. Mi guardo intorno e non riesco a vedere nulla.
    Sono circondata dal buio... c'è buio ovunque ed inizia a fare freddo. Sempre più freddo.

    "Il tuo cuore. Pensa al tuo cuore ed alla tua anima..."

    Ma costa sta succedendo?! Chi è che parla? Perché non riesco a vedere nulla?
    Poi, improvvisamente, avverto uno strano calore ed una luce, luminosa e confortevole, appare nell'oscurità.



    Chiudo gli occhi: è una sensazione talmente piacevole... vorrei non svegliarmi mai...

    "Non muoverti, le gambe non ti reggeranno ancora".

    Elen?! Ma dove... cioè... cosa? Dove mi trovo?

    "Cosa... cosa succede?!" biascico con un filo di voce.

    Mi sento incredibilmente debole e dolorante, ma riesco comunque ad avvertire una sensazione di sollievo.
    Sono sdraiata a terra. La testa continua a girare.
    Volgo lo sguardo in direzione della giovane donna e solo ora mi accorgo che è intenta a curarmi.

    "Grazie..." sussurro debolmente per poi chiudere gli occhi ed affidarmi alle sue cure.

    Ultima modifica di valuccia85; 5th July 2015 alle 19:22

  10. #1250
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Larieth Slagant


    Ryuk continua a occuparsi di me, pulendomi il viso con delicatezza. << Il nemico... ho sempre e solo avuto nemici, fin da quando sono nato>> risponde poi alla mia provocazione continuando a passarmi lo straccio sulle braccia, mi lascio sfuggire un gemito di piacere per il contatto dell’acqua fredda sulla pelle martoriata.


    << Ho perso il controllo...>>Ma dai? Davvero? Ti giuro che non me n’ero accorta <<Ma tra poco non sarò più un pericolo, penso che Drako mi ucciderà>> afferma rassegnato.



    <<Noi stregoni siamo tutti dei sopravvissuti, nasciamo con la possibilità di essere sacrificati sull'altare dell'Abgruntis, ma se non tocca a noi, ci aggrappiamo alla vita con le unghie e con i denti, mio Padre mi ha concepito in modo che nascessi proprio in quel giorno, ma gli è andata male sono lo scarto di un sacrificato, sono uno scarto e nulla più per Tywin Leithien, sono uno scarto per il resto del mondo perchè porto il suo cognome, ma non sono degno del Casato, sono uno scarto perchè... perchè sono così, non so essere diverso. Credimi... per me sono tutti nemici ed anche se non lo sono, lo diventano.




    Le sue parole, il suo tono e lo sguardo triste e rassegnato, mi fanno più male delle costole rotte, lo so sono un’idiota, ma non riesco a non soffrire per lui, non so cosa significhi esser figlia di Tywin Leithien, ma credo che qualunque cosa possa pensare, non si avvicini minimamente alla realtà.
    <<Ora che ho rinnegato il casato ed ho rinunciato ai miei averi, ora che... che mio figlio mi ha rinnegato, posso morire...
    >>
    Figlio? Ho capito bene? Lui ha un figlio che l’ha rinnegato? Chi l’avrebbe mai detto!
    L’ osservo mentre si strofina il viso con un braccio per cacciar via le lacrime che gli scendono lente lungo il viso. E’ la seconda volta che lo vedo piangere e non so come mai, ma questo riesce sempre a disorientarmi, forse perché non riesco a far combaciare l’assassino e lo stupratore del quale ho sempre sentito parlare, con l’uomo che è ora al mio fianco.
    Mi impongo di non osservarlo come una stupida con la bocca spalancata, preferisco montare sul mio viso uno sguardo impassibile anche se dentro di me si sta scatenando una tempesta di emozioni.
    Un lato vorrebbe alzarsi e abbracciarlo, anche se credo che non lo apprezzerebbe per niente, l’altro lato invece vorrebbe prenderlo a calci, troppo facile dare la colpa agli altri per i propri errori, anche mio zio ha dato la colpa a mio padre per la carneficina che ha compiuto al castello la notte della morte di Layla.
    Rifletto ancora incredula per un attimo sulle sue parole, ma ha detto davvero figlio? Ryuk è padre?
    Cerco di mettermi seduta, ma il dolore al petto mi impone di rimanere sdraiata.
    << E no Ry..uk, que…questo non lo accetto>> gli dico con tono duro, anche se la voce tremante non mi aiuta per niente.


    << E’ troppo comodo dare la colpa a tuo padre o alla tua razza dei tuoi errori>> . Prendo una boccata d’aria e riprendo a parlare anche se mi sento soffocare << Sei tu quello che mi ha scaraventata a terra e poi mi ha calpestato come fossi una foglia secca, non tuo padre o altri stregoni, impara a prenderti le tue responsabilità!>> gli urlo rabbiosa, mentre un colpo di tosse mi fa uscire altro sangue dalla bocca.
    << Dici di non esser degno del casato di tuo padre, be io se fossi in te sarei orgogliosa di non esserlo, dici di essere uno scarto per il resto del mondo e di chi è la colpa? Tua Ryuk, solo tua, impara a controllarti, sei un uomo, non sei più un ragazzino che cerca disperatamente il consenso del padre, se vuoi puoi essere diverso, ma è una cosa che dipende da te, ma per te è più facile essere così vero?>>


    Lo fisso negli occhi con sguardo furente, sono cosciente che avrei dovuto usare maggior tatto, ma se una cosa che non sopporto sono i codardi, e lui si sta dimostrando tale, nascondendosi dietro a delle stupide scuse.
    Ultima modifica di saphira_84; 29th July 2015 alle 21:36

 

 

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