Devon Balythòn
Sto bene.
Ho ritrovato quella calma interiore che desideravo tanto riconquistare, ora non c'è nulla che possa alterarmi. Mi ricompongo in piedi ed infilo nuovamente lo zaino in spalle, quando mi sembra di sentire delle voci in lontananza, il primo è Drako che mi annuncia di aver costruito una tenda tutta per me.
Perfetto, almeno risparmierò le pennicchelle in infermeria, lo ringrazierò come si deve! Mi dirigo nella direzione in cui penso di aver captato la sua voce, quando un qualcosa di terribile mi costringe a fermare il passo. Sangue... sangue dappertutto. Rimango per un attimo interdetto nel vedere gran parte del suolo non più verde ma rosso cremisi . Subito dopo mi ricompongo: non devo lasciarmi impressionare da questa orribile visione, dovrò abituarmi nel vedere scene del genere, la guerra non ci regalerà di certo rose e fiori, tantomeno nessuno mi consolerà. Sono un uomo ormai, e come tale devo comportarmi. Elen mi chiama a gran voce, non posso fare a meno di correre a più non posso verso di lei, assumendo sempre uno sguardo serio e neutro. Dentro di me sono tranquillo, non devo rovinare i risultati di una meditazione dalla durata di una o forse più ore.
La fanciulla mi consiglia di occuparmi prima di Dahmer, le rispondo con un veloce
«D'accordo!» prima di voltare lo sguardo verso il ragazzo. Entrambi sono ridotti malissimo, figuriamoci poi come saranno gli altri, alcuni li ho intravisti dalla finestra dell'infermeria distesi sui pagliericci. Chi è stato a provocare una strage così tremenda? La voce del ragazzo mi ridesta dalle mie domande, mi da addirittura del bastardo vigliacco e si riferisce con un certo sarcasmo, in particolare, al fatto che io mi sia allontanato come se nulla fosse, mentre era impegnato a menarsi con Ryuk. Irriverente che non sei altro, ho avuto i miei motivi per farlo. Dovrebbe ringraziarmi invece che sono qui per lui e per gli altri, potrei anche lasciarlo lì a poltrire con quella forte tosse, a trovarsi faccia a faccia con il vero dolore finché gli Dei non se lo chiameranno per trasferirlo nell'aldilà. La meditazione, in questo caso, mi ci voleva proprio. Grazie ad essa sono capace di autocontrollarmi di più.
Non rispondo a nessuna delle sue provocazioni, le ignoro totalmente e limitandomi a dire con voce atona
«Non muoverti...» passo con gli occhi su tutto il suo corpo per analizzare le ferite che tiene. In caso accettasse le mie cure, evocherò a me il potere dei Balythòn, lo sentirò scorrere fluente come non mai nel mio sangue puro, diramandosi dalla mia mente fino ai palmi delle mie mani, attraverso i quali faranno l'apparizione di due grosse fiamme bianche, le quali non bruciano né pizzicano, ma si prodigano nel medicare ogni lesione, ogni bruciatura di egli... scagliandosi fugaci su tutto il corpo.
Difesa e Recupero (Allievo):
Rigenerazione (Avviene tramite tocco) - Rigenera da Escoriazioni, Graffi, Contusioni e Piccoli danni da elemento.
Una volta che le ferite saranno risanate e ben cucite, almeno quelle di entità lieve, lo controllerò nuovamente, dopodiché vedrò di fare una capatina anche in infermeria, rendendomi utile anche per gli altri...