Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

Elen Nárë Vanya

Ignorando il richiamo di Devon corro via in direzione dei tavoli quando finalmente le fiamme che avvolgono il mio corpo si affievoliscono fino ad esaurirsi.

Sarà solo stata una reazione alle parole di Ryuk e a tutta la tensione accumulata, ma non ne sono sicura.
Mi calmo, faccio respiri profondi, Larieth ha ancora bisogno di me, poi raggiungo Devon e Niniel <<Temevo di dar fuoco al pagliericcio, ho già rischiato di farlo una volta - alludo alla volta in tenda con Dahmer - Non so cosa mi è preso... Torniamo dagli altri, ci sono ancora dei feriti.>>

Entro in infermeria <<Inizia dal chiamare Elen, o se non la trovi Devon, se hanno deciso di lasciare i feriti in questo stato, che almeno trasmettano la propria magia ai semi>>

<<Non ce n'è bisogno...>> dico arrivando alle loro spalle.

Zagarth Sovengard

Kalisi mi chiede di andare a chiamare Elen o Devon, poiché ci servono dei guaritori per iniziare l'esperimento. Non faccio in tempo a dirigermi verso l'esterno che vedo la ragazzina palesarsi dietro di noi. Deve aver sentito le parole di Drako, ma nonostante ciò rimane lì ferma come un mammalucco. <<'Mbè? Che ci fai ferma lì? Muoviti.>> le dico, facendole un cenno con la mano così da esortarla ad avvicinarsi ed iniziare così l'esperimento. <<Procediamo.>> dico atono. Trafficare le erbe mi è sempre risultato noioso, preferisco fumarle. Ma qualcosa dovrò pur fare dentro 'sto benedetto accampamento.

Lady Blackstone

Le tenebre mi circondano. Spalanco gli occhi, ma attorno a me solo una profonda oscurità.
Mi sembra di sentire qualcosa però...in lontananza. Sembra...uno scroscio forse di un ruscello.
Cerco di seguire il fragore, avvicinandomi a piccoli passi. Davanti a me, all'improvviso appare una luminosa ma contenuta cascata d'acqua. Limpida, pura, trasparente.
Man mano che mi avvicino, diventa sempre più opaca e quando sfioro l'acqua con un dito essa diviene subito nera, putrida. L'acqua scorre in modo più violento, mentre indietreggio intimorita.
L'oscurità attorno a me inghiotte infine la cascata e la luce che emanava.
Perchè? Perchè mi succede questo?
Cerco di guardarmi le mani, ma il buio non me lo permette.
Alle mie spalle, all'improvviso, un violento battito d'ali.
Spalanco gli occhi, ritrovandomi sul pagliericcio. Mi volto in direzione della finestrella della tenda. Era il gufo?
Sospiro profondamente quando i miei pensieri vengono interrotti dal chiasso che proviene da fuori. Mi metto seduta sul pagliericcio e provo lentamente a scendere con l'intenzione di provare a camminare.

Devon Balythòn

Continuo a gridare il nome della ragazza, ma di lei nemmeno una risposta.



Intanto Niniel mi raggiunge porgendo i suoi ringraziamenti, per poi passare alle presentazioni. Non ho il tempo di riprendere fiato per ricambiare che pochi istanti dopo mi domanda sul conto di Elen. Con un gesto della mano indico la direzione in cui sta procedendo quest'ultima. A prescindere dalla reazione di Niniel, mi prodigo nel seguire la fanciulla.



Nel momento in cui interrompe la corsa fino al tavolo ed il manto focoso si affievolisce, tiro un sospiro di sollievo... finalmente si è data una calmata. Ryuk non la passerà liscia, non gli permetterò di insultare Elen che, oltre ad essere una guaritrice come me, è la più giovane della fazione. Sarà anche un'estranea per me, ma non sopporto l'idea che vi prendiate gioco di lei.





La ragazza ci esorta nel fare marcia indietro, annuisco in silenzio e avanzo verso l'infermeria a passo adagio, quando la voce di Drako mi giunge chiara, anche se una parte del discorso mi sembra spezzata... avevo l'attenzione sulla fanciulla che non seguivo alla grande ogni parte del medesimo discorso



<<...Se hanno deciso di lasciare i feriti in questo stato, che almeno trasmettano la propria magia ai semi.>> Ah già, quei famosi semi... e se la vista non mi delude, credo di aver intravisto uno zaino con dentro svariati generi di erbe. Aspetta... se Drako ci chiede una parte della nostra magia curativa da trasmettere ai semi, quest'ultima sarà fondamentale per creare una specie di pozione alternativa, in grado di risparmiarci buona parte delle nostre energie! Se ho centrato in pieno, allora potrò dormire felice! Zagh, il tizio barbuto, esorta la ragazza nel procedere, con i suoi modi di fare meschini. Già, quest'accampento è abitata da gente decisamente fuori di testa. Mi dispiace per Drako, non dev'essere facile seguire le redini del Leader di fazione... anzi, dovrò scusarmi per la mia improvvisa svignata, spero capirà le mie motivazioni. Guardo l'uomo, cercando di fargli capire tramite la mia espressione colpevole le mie scuse più sincere. Alterno lo sguardo tra lui e i semi, incrociando le braccia sul petto in attesa che egli mi desse la conferma sul mio intervento. Quando vuole io sono qui, disponibile per il bene di tutti...

Elen Nárë Vanya

<<'Mbè? Che ci fai ferma lì? Muoviti.>> al cenno della mano mi avvicino a loro <<Procediamo.>>

Drako mi pare scosso, arrabbiato, vorrei parlargli di cosa è appena successo, dei cambiamenti che sto avvertendo in me e degli strani sogni che ormai sono ricorrenti la notte, ma ovviamente non è il momento adatto, per cui mi fingo imperturbata e mi concentro su loro.

Noto che stanno trafficando con le erbe per preparare la pozione quindi estraggo dalla tasca la lettera con le istruzioni e mi unisco per aiutarli.
<<Secondo il procedimento bisogna sottoporre i semi di Sepyra alla magia bianca affinchè si carichino del potere curativo>> spiego e intanto eseguo i vari passaggi.

Sento i semini prendere vita al tocco dei miei palmi incantati, spero soltanto che assorbano un quantitativo sufficiente di magia rigenerativa. Terminato l'incantesimo li metto momentaneamente da parte e separo i vari ingredienti <<Ora servono 10 semi, tre fiori di passiflora, due foglie di equiseto e una radice di artiglio del diavolo. - li conto e ne faccio un mucchietto - Il tutto va tritato e mescolato in una ciotola assieme a 3 litri d'acqua... Non sembra molto complicato.>>
Inizio a tritare il tutto e mescolarlo in una ciotola poi chiedo indistintamente ai presenti <<Qualcuno potrebbe andare a prendere l'acqua?>>

Nell'attesa leggo le fasi successive, poi se nessuno mi porterà l'acqua andrò a prenderla io stessa <<Il tutto va lasciato riposare per un ora e conservato in un barattolo.>>.

Rigenerazione: rigenera ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento.
(usato per i semi della Sepyra)

Non c'è bisogno di chiamare Elen, infatti la giovane donna torna sui suoi passi e fornisce una spiegazione riguardo ciò che le è accaduto poco fa.



"Se in quel momento hai percepito difficoltà nel controllare il tuo potere, hai fatto bene ad allontanarti. Meglio evitare ulteriori incidenti..." concludo cordiale.



La giovane donna propone di tornare ancora una volta nella tenda ed accetto volentieri di seguirla.



Tuttavia Drako ha chiesto di uscire e lasciare il campo libero, quindi mi limito a rimanere all'entrata, così da essere disponibile qualora avessero bisogno del mio aiuto, ma non essere comunque un intralcio.



Resto incantata ad osservarla usare i suoi poteri su quei semi e presto la massima attenzione alla procedura: non si sa mai... sempre meglio essere pronti ad ogni evenienza.
Quando chiede dell'acqua, mi schiarisco la voce e mi faccio avanti:

"Se vuoi... non c'è bisogno di recarsi al lago per prendere dell'acqua. Sì, insomma... posso pensarci io..."



Non mi sono mossa di li, non ho fatto nemmeno un passo. Se accetteranno il mio aiuto, sarò felice di aiutare, ma in caso contrario mi allontanerò e mi recherò al lago.

Devon Balythòn



In tutto quest'arco di tempo, Drako non ha notato il mio scambio di occhiate su di lui, magari la sua mente è talmente affollata da una miriade di pensieri da non averci fatto caso. Pazienza, succede anche a me.



Torno con gli occhi su Elen, la quale sta dando una ripassata alle istruzioni prima di adoperare la Rigenerazione, più potente quanto efficace della mia. Quindi, ricapitolando: dieci semi, tre fiori di passiflora, due foglie di equiseto, una radice di artiglio del diavolo... i quali vanno tritati e mixati in un recipiente contenente tre litri d'acqua... infine bisogna lasciar riposare il composto all'interno di un barattolo per circa un'ora. In effetti sembra un gioco da ragazzi. Se mi offrissi come volontario nel recuperare una sufficiente quantità d'acqua, è già qualcosa.



Niniel è la prima ad occuparsi dell'incarico, se ci aiutassimo a vicenda potremmo anche concludere prima del previsto: più si è, meglio è.



«Vi supporterò anche io... se lavoriamo in squadra, risparmieremo un sacco di tempo.» esordisco con un tono neutro. Non so come ho fatto ad aprirmi socialmente nella durata di due giorni, tendenzialmente mi reputo un uomo di poche parole, che reagisce solo quando lo ritiene strettamente necessario. Sarà l'atmosfera pacifica del momento, boh... non saprei.



Non appena Niniel si allontanerà dalla tenda, la seguirò senza ulteriori indugi...

Larieth Slagant

Ryuk risponde alle mie scuse con un secco: << Ne parliamo dopo>>.

Cosa voleva insinuare? Io non ho altro da dirgli, le mie scuse gliel'ho fatte e di sicuro non gliele ripeto, comunque mi limito a guardarlo e ad annuire.
Anche se Drako ha ordinato a tutti di uscire dall'infermeria, Zagarth non si muove, ma si offre per aiutarlo con la pozione. << Inizia dal chiamare Elen, o se non la trovi Devon, se hanno deciso di lasciare i feriti in questo stato, che almeno trasmettano la propria magia ai semi>>, afferma Drako visibilmente alterato, di sicuro non ha apprezzato il comportamento dei due curatori che se ne sono andati lasciando me e Ryuk ancora feriti.
Fortunatamente, Elen rientra in tenda e si appresta a preparare la pozione, certo avrei preferito che prima guarisse me invece di dedicarsi alla pozione, se le costole rotte mi avessero perforato un polmone a quest'ora probabilmente sarei già morta.

Elen chiede a qualcuno di andare a prendere l'acqua, Niniel si offre volontaria ma non si schioda dall'entrata della tenda.
«Vi supporterò anche io... se lavoriamo in squadra, risparmieremo un sacco di tempo.» interviene Devon ma anche lui parla, parla, ma se ne resta li impalato.

Ho capito devo fare da me, questi due, sono utili come un calcio nel sedere, sto perdendo la pazienza, non riesco più a stare ferma qui.
A fatica mi metto a sedere, il dolore all'addome mi toglie il fiato, stringo i denti e finalmente riesco a mettermi in piedi, appoggio una mano allo stomaco e cerco di prendere fiato, << Santo cielo, vi proponete di aiutare ma non muovete un dito, allora farò io>> sbraito arrabbiata rivolgendomi a Niniel e Davon, ormai sono esasperata, non riesco a trattenermi.

Mi allungo verso un tavolino e prendo un contenitore vuoto, evoco il mio potere, solo una piccola parte, l'acqua scorre nelle braccia e sfocia nella mano sinistra, riempio il recipiente e glielo porgo a Elen. << Ecco prendi L'acqua>>

• Esperto Tempesta acquatica – Ogni mano genera una sfera di acqua dal diametro di un metro, le quali roteano in sensi opposti. Vengono lanciate contemporaneamente e quando colpiscono, stringono l’avversario in una morsa schiacciandolo e strisciandoci contro con forza. Provoca escoriazioni, danni da urto e contusioni. Molto ridotta.

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Elen Nárë Vanya

Larieth, dopo una sfuriata a Devon e Niniel per i loro tentennamenti, riempie un recipiente d'acqua evocata con la sua magia e me lo porge.

<<Grazie!>> le dico mentre verso il contenuto della brocca nella ciotola col composto facendo attenzione alle dosi, poi mescolo il tutto e lascio la pozione sul bancone a riposare.

Mi avvicino a Larieth e cerco di aiutarla ad adagiarsi sul pagliericcio per verificare le sue condizioni fisiche.

Devon Balythòn

Sto per avviarmi verso il lago, dato che Niniel sembra immersa nei suoi pensieri, ma la voce adirata di Larieth mi costringe a fermarmi, facendomi sussultare per un istante



<< Santo cielo, vi proponete di aiutare ma non muovete un dito, allora farò io>>



Non muoviamo un dito? Forse non si è resa conto che è da stamani che faccio avanti e indietro con la Rigenerazione, forse non si è resa conto che il mio organismo ne sta risentendo ma nonostante ciò cerco di non darlo a vedere per farmi forza in qualche maniera.



Ma che parlo a fare, era meglio se mi tatuavo un cerotto in bocca, tanto loro non sanno cosa significa essere un guaritore principian... no, basta. Non devo lasciarmi prendere dal nervoso. Non devo pensare. Adesso plachiamo ogni malore che inquieta i nostri animi, prendiamo un bel respiro profondo e tutto andrà meglio. Sono tranquillo, di nuovo. Larieth provvede al nostro posto evocando dalle sue mani dell'...acqua? L'elemento a me avverso, ma a vederlo dal vivo è qualcosa di magnifico. Non pensavo che la ragazza sapesse dominare un elemento così bello, a prescindere dall'efficacia contro il fuoco. L'acqua riempe fino all'orlo un recipiente, il quale finisce tra le mani di Elen, che la unisce con il miscuglio della pozione all'interno di un barattolo. Questo, infine, si ritrova sul bancone a riposare.



Intanto Elen adagia la ragazza blu sul pagliericcio, sicuramente provvederà a curarle quelle ferite che "soggiornano" ancora nel suo corpo. D'accordo, ho deciso: mi farò perdonare per la mia lentezza nell'offrire il mio aiuto. Utilizzerò quelle poche forze che mi sono rimaste solo perchè non voglio avere altri sensi di colpa.



Mi avvicino a Larieth e sono pronto a richiamare il potere curativo, lo sento circolare pulsante e fluente nelle mie vene, finché la magia non si tramuta in due fiamme candide e piacevoli al tatto, ricoperte da un bagliore intenso che illumina i visi di me e del duo femminile.

Difesa e Recupero (Allievo):
Rigenerazione (Avviene tramite tocco) - Rigenera da Escoriazioni, Graffi, Contusioni e Piccoli danni da elemento.

Dal viso di Larieth traspare una specie di sorriso, sembra che accetti con piacere la mia guarigione. Le fiamme investono sul corpo della ragazza, andando a riparare specialmente sulla zona polmonare, dove i danni sono maggiormente influenti. Rivolgo un sorriso stanco ma sincero ad entrambe, cosciente di aver fatto un buon lavoro...

*L'azione di Larieth che si fa guarire è concordata con Saphira.