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  1. #1421
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Larieth Slagant

    Non sento alcun rumore, ma dove sono finiti tutti? Forse sono al campo ad allenarsi, io per il momento non ne ho voglia, preferisco stare sola un altro po'.


    Quello che ho appreso prima alla riunione mi ha un' po scossa, sia per il fatto che Esperin sia scesa in guerra, che per la decisione di Drako, continuo a pensare che sbagli a voler cacciare Ryuk.
    Chissà se è già andato via, spero proprio di no, perchè prima che vada, devo fare assolutamente una cosa, ci ho pensato molto e alla fine, anche se è rischioso, credo che sia la cosa giusta da fare. Con uno slancio, mi alzo dal pagliericcio, frugo nel baule, estraggo un pezzo di carta ci scrivo due righe e me lo metto in tasca.


    Esco dalla tenda, vado in dispensa a prendere due carote per il cavallo e mi incammino verso il lago.


    Arrivata, mi avvicino ad Auspex che sta trotterellando vicino alla riva e lo accarezzo dolcemente.


    <<Ciao sono tornata, guarda cosa ti ho portato?>> Gli dico porgendogli le carote, il cavallo non si fa pregare e le divora in un lampo, poi con una spazzola vecchia, che ho trovato prima nel baule, mi metto a spazzolarlo.


    Auspex sembra apprezzare le mie attenzioni, infatti resta fermo immobile mentre io continuo a strigliarlo, questo gesto mi rilassa, cerco di svuotare la mente e lascio che il mio braccio continui a muoversi da solo.
    Ultima modifica di saphira_84; 15th July 2015 alle 22:58

  2. #1422
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Jarak

    Elen non se lo fa ripetere due volte e libera tutto il suo fuoco sulla spada che impugna: è uno spettacolo davvero mozzafiato, a prima vista non avrei mai detto che una ragazzina come lei nascondesse una simile energia.


    Le fiamme divampano, mangiano il metallo e si librano intorno ad esso selvagge, e... ma a che diamine sto pensando? Non devo distrarmi. Improvvisamente la vedo scattare dritta verso di me con la spada salda nelle mani, ho intenzione di teletrasportarmi per evitare il colpo, ma... assurdo, non faccio nemmeno in tempo a concentrarmi che me la ritrovo già davanti, ed è ormai troppo tardi.


    La prima cosa che sento è la puzza di bruciato, un odore insopportabile che mi provoca conati di vomito. Poi arriva il dolore: è lancinante, la lama bollente mi penetra carne, budella e sfiora la spina dorsale. Non capisco se mi abbia trafitto o meno, sinceramente non me ne importa, al momento vorrei solo buttarmi a terra e urlare per la sofferenza.






    Ma non c'è tempo nemmeno di gridare, devo reagire e devo farlo in fretta: istintivamente afferro con la mano sinistra le mani di Elen che si trovano ancora intorno all'elsa della spada per immobilizzarla ed impedirle di allontanarsi. Voglio approfittare dell'effetto sorpresa, perché ho la vaghissima impressione che la giovane sia molto più veloce del sottoscritto. Se riuscirò ad immobilizzarla evocherò nella mano destra il mio pugnale, permettendo alle scintille elettriche di avvolgerlo e di trasformarsi in un tutt'uno con la lama.

    Arma - Pugnale in forma attiva - Fulmine
    Simmiller knife - Kajeet-Kivar
    Quindi, con un'unica mossa che spero sia abbastanza rapida, tenterò di infilzarle il fianco destro, scavando il più possibile in profondità.
    Altrimenti, se non riuscirò ad afferrarle le mani, non evocherò la mia arma e mi limiterò ad allontanarmi il più possibile.
    Our wills and fates do so contrary run

  3. #1423
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen Nárë Vanya

    Contrariamente alle mie aspettative Jarak non si teletrasporta e la mia spada infuocata penetra in profondità nel suo corpo liberando nell'area l'odore acre e nauseabondo di carne bruciata.


    Come mai non si è teletrasportato? Non avrà fatto in tempo o avrà in mente qualcos'altro? Mentre mi pongo queste domande sento prima afferrarmi il polso e poi una fitta al fianco destro dove mi ha appena conficcato il suo pugnale carico di elettricità.


    Il dolore provocato dalle scariche elettriche è lancinante, ma stringo i denti e continuo a rigirare la mia spada ormai priva di fiamme nella sua ferita, nello stesso tempo mi connetto al mio elemento e avvolgo il corpo con le fiamme.


    Queste saranno luminose, intense e bruceranno entrambe le sue mani, sia quella con cui sta affondando il pugnale sia quella che trattiene il mio polso, se non mollerà velocemente la presa e non si allontanerà da me.


    Nell'evocare lo scudo avverto una nuova e strana sensazione, una maggiore affinità con il fuoco, ma forse è solo dovuto agli intensi allenamenti con i compagni.
    <<Ecco, questa è la mia magia, purtroppo non possiedo molti attacchi offensivi, ma ti prometto che domani ce la metterò tutta... e torneremo a casa insieme.>> gli dirò una volta evocato lo scudo, voglio mostrargli fin dove si spinge il mio potere e voglio fargli capire che non mi tirerò indietro difronte al nemico: la sua esperienza sicuramente ci sarà d'aiuto e chissà, potremo anche tornare vittoriosi.


    Scudo di Efesto: protegge integralmente
    Ultima modifica di albakiara; 26th July 2015 alle 18:50

  4. #1424
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    "Ahi!" Ops... che sarà mai questa piccola fitta alla testa? Ehehehe "Oh, è facile far incazzare la sottoscritta... le persone non devono impegnarsi granché, purtroppo..." Ma dai? Non me n'ero resto conto che scatti con facilità, ma forse quelle sfere che hai evocato al tavolo erano solo per grattarti il sedere. Osservo la ragazza, mi sembra che cambi espressione, diventa più seria ed abbassa il tono della voce..."



    Vorrei chiederti un favore..."



    Vuoi un assaggio del Ryukmaister prima che vado via? Potrei immolarmi per la causa "Premetto che so perfettamente che non mi devi nulla e che sei liberissimo di rifiutare e mandarmi a quel paese, ma non conosco nessun altro a cui posso chiedere e... io ci provo."



    Ma sì dai provaci, te lo do non ti preoccupare, capisco che non hai molti uomini ai quali rivolgerti, ma oggi sei fortunata... ho anche bevuto" Vorrei potermi allenare con te fuori da qui. Io... ecco... ho molto da imparare e tu sei un guerriero decisamente abile. Voglio diventare più forte... devo diventare più forte e so che sei l'unico a cui posso rivolgermi..."



    Mi spiazza... la guardo per qualche secondo con espressione dubbiosa, prima di bere ancora dalla bottiglia ed in fine grattarmi la testa "Non temi che io possa avere una reazione come quella di oggi in campo e non di non riuscire a fermarmi? Potrei anche accettare, ma questo vuol dire che dovresti allenarti secondo mi miei metodi e potrebbero non piacerti"


  5. #1425
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti



    L'uomo mi guarda dubbioso per qualche secondo, beve un altro sorso di idromele e poi mi risponde...

    "Non temi che io possa avere una reazione come quella di oggi in campo e non di non riuscire a fermarmi? Potrei anche accettare, ma questo vuol dire che dovresti allenarti secondo i miei metodi e potrebbero non piacerti"



    Domanda ovvia, certo. Probabilmente penserà che sono pazza, che non ho tutte le rotelle a posto, ma, per quanto mi scocci ammetterlo, il suo aiuto è indispensabile in questo momento. Devo migliorare ed in fretta.



    "Non ho paura di morire. E' un lusso che finora non mi sono mai potuta concedere, quindi se i tuoi metodi riusciranno a farmi migliorare come combattente ed allo stesso tempo ad infondere in me anche un minimo di preservazione per la mia stessa vita... ben venga..."



    Pronuncio queste parole, mantenendo un tono di voce basso e fissando la punta dei miei stivali.
    Solo ora mi sono resa conto di aver parlato troppo... di essermi aperta un po' troppo e questo non è da me.

    "Sì, ecco... insomma... sono disposta ad accettare i tuoi metodi. Qualunque essi siano. Magari farò scorta di quella pozione miracolosa... - continuo abbozzando un sorriso - ...direi che con te mi servirà..."

    Spero con questa battuta di essere riuscita a distogliere la sua attenzione dalla patetica frase che ho pronunciato solo pochi secondi fa. Ma come mi è venuto in mente?



    "Allora... che ne pensi? Si può fare?"

    Alzo lo sguardo ed incrocio i suoi occhi.



    -Per favore... dimmi di sì...-
    Ultima modifica di valuccia85; 19th July 2015 alle 03:45

  6. #1426
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Ad Aeglos

    La neve è già alta in questo fottuto posto dimenticato dagli dei, i passi miei e del mio compare affondano fino alla caviglia e il vento gelido del Nord ci attacca con mille aghi di ghiaccio sul viso. Eppure, resto affascinato come da fanciullo alla vista di Aeglos illuminata dalle torce, pare un vecchio spigoloso abbarbicato su uno scoglio sperduto nel mare. Alle nostre spalle la foresta oscura, l'ululato dei lupi sovrasta tutta la valle, accompagnato dal fragore delle onde impetuose del Mare Ghiacciato che si infrangono sugli scogli.



    La luce della luna risplende sugli isolotti di iceberg al largo, dove l'acqua è più calma, più fredda, più letale. Prendendo una nave da qui e costeggiando la costa frastagliata verso sudest, è possibile raggiungere Gaearmir, la patria dei De Lagun, ma prendendo, invece, la rotta più a nord è possibile attraccare persino alle foreste dei Bruti, che portano alla Barriera di Adamantem. Bisogna essere marinai esperti, perchè questo mare è il mare del Nord e non conosce pietà. Un'immensa tomba d'acqua che travolge anime di eroi, diceva la vecchia Nan. Tutto bianco e grigio intorno a noi, così come le mura dell'enorme fortezza, così come la mia casacca. Decisamente, c'è bisogno di un poco di colore. "Zag, stiamo per entrare nella storia... qualcuno potrebbe pure farci una canzone. Hai visto come fa freddo? Non pensi che dovremmo riscaldare un po' l'ambiente? Il piano è semplice... avvicinati alle mure del castello e dà fuoco ad ogni cosa, che respiri o no non ha importanza. Sarà bello vedere dei soldatini reali correre come torce umane urlanti" dico ghignando. "Io mi occuperò degli abitanti all'interno... conosco ogni palmo di questo fottuto castello... entrare per me sarà facilissimo" gli spiego con un mezzo sorriso sulle labbra. "Bene, scateniamo l'inferno" replica divertito lo stregone, evocando già il suo fuoco e ridacchiando sguaiatamente. Guardami Raiden, questa notte avrai dei sacrifici graditi! Mi allontano furtivamente da Zagarth, prendendo la via per il passaggio segreto che porta direttamente al corridoio interno che sbocca sulle stanze di Ulfric. Il passaggio non è presidiato, sennò che segreto sarebbe? Ogni castello ne ha uno, perchè non si sa mai se una folla inferocita o un nemico riesca ad espugnare il forte e venire direttamente nelle tue camere a tagliarti la testa. Tra i rovi e le sterpaglie, mi avvio verso lo stretto e buio cunicolo, so che alla fine vi troverò due guardie e una porta, che superati mi daranno accesso all'interno. Evoco Ripper e ne stringo l'impugnatura, potrei morire ora e l'adrenalina mi scorre nelle vene. I sensi sono attivi e quando li scorgo, li prendo alla sprovvista, li taglio da parte a parte, un taglio netto e orizzontale all'altezza del ventre. Chissà che parte di un uomo sceglierebbe una signora in questo momento... se il tronco o il bacino. Sulla mia casacca è schizzato il loro sangue, che inizierà a cancellare questo grigio del cazzo dalla mia vita. Avanzo lentamente per questa strada che conosco a memoria, con i passi che meccanicamente mi portano a destinazione. Tante volte ho dovuto alzarmi all'alba e portargli la colazione usando questa via, perchè sia mai che Lord Ulfric Dreth, detto Manto della Tempesta, perdesse del tempo a recarsi nella sala pranzo.





    Ed ogni volta, mentre camminavo celere verso i suoi appartamenti privati stringendo il vassoio con il suo solito latte, miele e focaccia, sognavo di stringere uno stiletto con cui sgozzarlo. Apro lentamente il finto pannello del muro e... lo vedo... è davanti a me. Sdraiato nel suo letto, addormentato, malato... moribondo? No, non sarà una stupida malattia a strapparti via da questo mondo. Anche tu, anche tu dovrai conoscere il dolore. E avrà la mia faccia.



    "Nonnino... mi han detto che sei malato" cinguetto malignamente al lato del suo letto. Si volta, il vecchio, respira a fatica, sgrana gli occhi rugosi e penso sia esterrefatto nel vedermi qui. Gli sorrido malignamente quando lo sento sussurrare il mio nome. Sì, brutto stronzo, sono proprio io. "Già, Ulfric, chi non muore si rivede" esclamo mettendomi ai piedi del letto. "Ho combattuto con onore sul campo dell'Auspex, per i colori di Kalisi... certo, non mi hanno dato un soprannome altisonante come il Mietitore di Franthalia, ma ho fatto il mio dovere" continuo a parlargli con un tono canzonatorio. Un'altra macchia sulla bandiera dei Dreth, io che combatto per i reietti.



    Mi muovo ancora e mi metto dall'altro fianco del letto, mi avvicino ancora di più e pianto a terra la mia claymore. Gli occhi grigi del Lupo del Nord la fissano, in loro posso leggere tutto lo sgomento di un uomo che sa bene cosa accradrà. "Bella, vero? L'ho forgiata al Castello, dopo che m'hai cacciato... l'ho chiamata Ripper Blade... lo so, lo so, non è una lama... è uno spadone, ma io ho sempre avuto il senso dell'ironia e poi la maneggio come fosse una spada ad una mano" gli spiego gentile, accondiscendente. "Ripper... bhe Ripper era il cognome di mia madre, l'unica cosa che quel bastardo di tuo figlio mi ha mai detto di lei... fino ad oggi. Avevo chiamato Ripper anche lui, sai?" domando retoricamente, con calma, devo sembrargli davvero inquietante. Non ha paura di me, non ha paura della morte... lo so bene questo. Il terrore che vedo nei suoi occhi è rabbia per la sua impotenza, per l'umiliazione che sta per subire. Perchè sarò io a calare la spada su di lui, il più indegno degli uomini mtterà fine alla sua onorata esistenza. E' questa la mia tortura finale, il dolore più grande che potrò mai infliggergli. Il suo orgoglio, è quello che sto uccidendo. Oltre il suo cuore, è quello che sto trafiggendo ad ogni mia parola. Ma quel nome a me tanto caro... non sa a cosa mi riferisco, posso leggerglielo in faccia. "So bene che non ti ricordi del giorno in cui hai strappato dal mio corpo ogni fibra della mia umanità... quel giorno ti ho urlato vendetta. Non per le botte, non per le vessazioni, non per le violenze e le umiliazioni. Per lui, per la sua innocenza. Amavo quel lupo... quel cucciolo mi aveva dimostrato che avevi torto su di me, che non ero un abominio, che ero in grado di voler bene a qualcuno. Ma la tua ascia... la tua ascia mi ha tranciato il cuore, quel giorno. Mi pare giusto ricambiare il favore" dico malevolo, con la voce bassa e cupa. Lo guardo serio mentre estraggo la claymore dal pavimento e la punto sul suo cuore. Cerca di alzarsi il vigliacco... coi bambini è più facile fare il gradasso eh? "Oh non sforzarti, sono più giovane e più in salute di te! Quel giorno mi dimostrasti quanto eri forte e cazzuto... bhe fattelo dire nonno, oggi non sembri nè forte nè cazzuto... alla fine sto solo mettendo in pratica i tuoi insegnamenti... sto eliminando dal mondo qualcosa di inutile e debole" mormoro guardandolo dall'alto in basso. Di scatto lui chiude gli occhi... no, non te lo permetterò. Con la mano libera, ingabbio quel suo mento così famoso e gli torco il viso verso di me, stringo forte sulle guance ed egli riapre gli occhi... mi fissa... oh sì, ora va meglio. "Guardami bene, vecchio bastardo, perchè la mia faccia sarà l'ultima cosa che vedrai di questo mondo infame... non pregare la tua dea, questa notte è tutta per Raiden" concludo le mie parole con il mezzo sorriso che ha sempre odiato, che mi ha sempre rimproverato.

    Parte particolarmente violenta



    Ripper Blade -> forma passiva

    Post 1 di 3

    Permesso per i post concordato con i Masters
    Storyline concordata con Damnedgirl.
    Azioni di Zagarth concordate con Mettiu

  7. #1427
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien


    "Non ho paura di morire. E' un lusso che finora non mi sono mai potuta concedere, quindi se i tuoi metodi riusciranno a farmi migliorare come combattente ed allo stesso tempo ad infondere in me anche un minimo di preservazione per la mia stessa vita... ben venga..."



    non mi guarda, beh... belle parole, ma siamo tutti bravi a recitare il copione del guerriero tosto, che non teme neanche la morte, solitamente sono quelli che non hanno mai incontrato il mietitore da vicino ad atteggiarsi maggiormente o ad improvvisarsi filosofi sulla vita e la guerra."Sì, ecco... insomma... sono disposta ad accettare i tuoi metodi. Qualunque essi siano. Magari farò scorta di quella pozione miracolosa ...direi che con te mi servirà..."



    Alza nuovamente quegl'occhi enormi sui miei. Che dovrei dire? No, perchè tanto non serve a niente, no è tempo perso per me, no non mi frega nulla, no tanto muori con tutto il resto dell'accampamento, quando verrò con bottiglie stracolme di altofuoco tra le mani. Ed invece... mi vien da tirare un sospiro profondo
    "
    Allora... che ne pensi? Si può fare? "Beh sbagli, devi aver paura della morte, il mietitore non è un tuo amico, se vuoi migliorare è perchè hai uno scopo da raggiungere, non credo che tu ti voglia allenare per puro scopo agonistico e se muori, beh... addio ad ogni cosa che ti sei prefissa nella tua esistenza. E' la paura, che ti insegna come restare in vita."



    C'è rimasto un solo goccio di idromele e purtroppo non sono brillo quanto sperassi, questo dito di alcool non mi concerà di certo per le feste, tanto vale lasciarlo a lei, quindi le porgo nuovamente la bottiglia col liquido restane



    "Finiscila pure" Torno ad osservare il gruppetto che ormai si è sfoltito "Va bene, ma ad una condizione: smettila di frignare per la tua amica, anche se magari tenti di non mostrarlo, è chiaro dalla tua reazione alla riunione. E' un tuo punto debole e noi non vogliamo punti deboli vero?"







  8. #1428
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Lady Blackstone



    Quando la riunione volge al termine, abbandono i presenti per tornare in infermeria. Cerco quella pozione, devo curare la gamba. Non posso restare ancora così vulnerabile.
    Una volta trovata, ne bevo dei sorsi e ne faccio cadere un po' sulla gamba. Esco dall'infermeria mentre avverto già i primi effetti del potere rigenerativo.
    Ritorno nella mia tenda, mentre in lontananza sento delle urla, i soliti schiamazzi. Sospiro pesantemente, irritata. Ne seguono tre colpi di tosse. Quel liquido nero fuoriesce ancora dalla mia bocca.
    Mi risciacquo velocemente ed esco dalla tenda. Non voglio dare importanza a ciò che mi sta accadendo. Percorro il viale fino a quando non scorgo di spalle l'ultimo ragazzino arrivato.
    Mi avvicino silenziosamente per poi sbucargli lentamente alle spalle, fermandomi alla sua sinistra, senza proferire parola.
    Assisterò all'allenamento volgendo di tanto in tanto uno sguardo a Ryuk e all'elfa che è con lui.


  9. #1429
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Dahmer - 10 punti per i graffi
    Elen - 45 punti per (20 per le radici e 25 per il pugnale attivo)
    Jarak - 25 punti per la spada attiva

    Devon - 15 punti per il naso rotto, ma li recupera per la rigenerazione
    Lysa recuperata tutta la costituzione e l'uso della gamba




  10. #1430
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Ascolto il suo discorso con attenzione, totalmente rapita dalle sue parole, mentre continuo ad osservarlo.



    "Beh sbagli, devi aver paura della morte, il mietitore non è un tuo amico, se vuoi migliorare è perchè hai uno scopo da raggiungere, non credo che tu ti voglia allenare per puro scopo agonistico e se muori, beh... addio ad ogni cosa che ti sei prefissa nella tua esistenza. E' la paura, che ti insegna come restare in vita"



    Ha ragione. Sono sbalordita, lo ammetto. Non avrei mai creduto che uno come lui potesse proferire parole tanto sagge e vere. Deve sapere di cosa parla ed ammetto che ciò mi incuriosisce: come avrà vissuto quest'uomo per diventare la persona che è adesso? Cosa può aver affrontato nel suo passato?



    Quella furia cieca che ha letteralmente coinvolto tutti noi solo qualche ora fa... a cosa è dovuta?
    Vorrei tanto rivolgergli queste domande, ma no... non devo. Sono la prima a non tollerare una simile invadenza, quindi non lascerò che la curiosità abbia la meglio sul buon senso e sul rispetto.

    "Vorrei davvero aver paura della morte, credimi. E sì... ho un obiettivo ed attualmente non riesco a pensare a nient'altro. Forse avere degli obiettivi non è sempre cosa positiva... a volte... possono distruggerti - oh no! ci sono ricascata di nuovo, maledizione! ma cosa mi prende stasera?! - Comunque... sono sicura che con il tuo metodo di allenamento... imparerò ad aver paura della morte. Questo è poco, ma sicuro..."



    Mi porge di nuovo la bottiglia e mi invita a bere l'ultimo sorso. Non me lo faccio ripetere due volte e mando giù.

    "Va bene, ma ad una condizione: smettila di frignare per la tua amica, anche se magari tenti di non mostrarlo, è chiaro dalla tua reazione alla riunione. E' un tuo punto debole e noi non vogliamo punti deboli vero?"

    Per un attimo, ma solo per un attimo, una sensazione di euforia mi attraversa tutto il corpo. Ha accettato di aiutarmi negli allenamenti... non ci avrei mai sperato! Poi, tuttavia, l'euforia svanisce ed ora è il dolore a prendere il sopravvento. Le sue ultime parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco.
    Ha ragione. So che ha ragione, ma... io... non so come fare...

    "Come? - domando guardandolo insistentemente negli occhi, quasi a voler scovare una verità nascosta - Come posso fare per non avere questo punto debole?"

    La mia domanda è sincera, quindi spero di non ricevere una sciocca battuta per risposta. Vorrei comprendesse che questo è davvero un problema serio per me. So che sbaglio. So che non devo reagire alle provocazioni, so che non devo frignare, come dice lui, ma... non so davvero come fare. Non ne ho la minima idea.

    "So che la mia è una domanda indiscreta e ti chiedo scusa, ma... devo rivolgertela per poter comprendere come posso fare per liberarmi di questo punto debole. Nella tua vita... hai mai avuto a cuore qualcuno al punto tale da essere disposto a dare la vita per quella persona? Una volta che perdi qualcuno con cui hai un legame così forte... come fai a liberarti del dolore? Come fai a strapparlo via?"



    Forse mi scoppierà a ridere in faccia, ma non mi importa. Se ha detto che devo liberarmi di questa mia debolezza, forse sa anche come posso fare. Forse anche lui, in passato, ha dovuto convivere con un grande dolore.
    Se sì... deve insegnarmi come fare per tenerlo a bada. Magari, chissà, addirittura trasformarlo in un punto di forza, piuttosto che in una debolezza. Forse... o forse non sarà in grado di fare tutto questo ed in quel caso... mi basterà allenarmi duramente con lui, imparare a combattere e diventare più forte ed abile.
    Ultima modifica di valuccia85; 19th July 2015 alle 03:55

 

 

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