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Cyrodyll-
Non appena varcato il Glados, mi trovo in una delle tante foreste di Cyrodill, una terra verde e fertile, ricca di acqua e foreste immense. L'aria frizzante mi provoca un brivido lungo la schiena ed istintivamente stringo più forte il recipiente.
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Noi conosciamo bene questa foresta... vero, Amica mia? Quante volte abbiamo giocato in questa fitta boscaglia? Trascorrevamo qui interi pomeriggi e ricordo le occhiatacce che ci lanciava tua madre quando tornavamo a casa con i vestiti strappati o rovinati. Ci avrà ripetuto infinite volte di non correre nella foresta, ma... non l'abbiamo mai ascoltata - penso, mentre un sorriso spontaneo affiora sul mio viso -
Come farò adesso? Sai dirmelo? Come farò a distruggere le loro vite? La loro felicità? Come?-
Continuo a camminare nel bosco, prestando la massima attenzione a non fare il minimo rumore e con tutti i sensi in allerta.
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Sono ufficialmente schierata con i Reietti ormai. Se un nemico mi dovesse riconoscere, perderei del tempo prezioso nel combattimento e metterei a rischio... te. Ciò che resta di te. Non posso permetterlo. Ormai... non posso più girare liberamente per questa foresta. Non potremo farlo più. Entrambe...-
Una folata di vento porta con sé un altro brivido: qui la temperatura è decisamente diversa, molto più fredda e pungente. Mi fermo dietro un albero e mi guardo intorno: a quanto pare non c'è anima viva nel bosco... meglio così.
Non manca molto per raggiungere l'abitazione, quindi devo prendere le giuste precauzioni. Se conducessi dei nemici a casa
tua... non potrei mai perdonarmelo.
Ho già un rimorso enorme con cui dover convivere ogni giorno... direi che basta ed avanza.
Completamente concentrata sul nascondere le mie tracce e nel controllare di non essere seguita, resto di sasso quando mi rendo conto di essere giunta a destinazione.
Un altro brivido corre lungo la schiena, ma stavolta è diverso. Il cuore inizia a battere nel petto all'impazzata, le gambe iniziano a tremare, la testa mi gira e gocce di sudore mi imperlano la fronte.
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No... non di nuovo...-
L'aria... che fine ha fatto l'aria? Fatico a respirare: un dolore intenso mi martella il petto, mentre avverto una stretta micidiale allo stomaco ed alla gola. Il tremore diventa sempre più intenso, finché non sono costretta a sedermi accanto ad un albero.
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Devo calmarmi... io... io devo... riprendere il controllo... di me stessa...- continuo a ripetermi nella testa, mentre un forte senso di nausea attanaglia il mio corpo.
Non posso presentarmi così da loro... cosa mi sta succedendo? Perché... perché mi capita tutto questo? Non devo già sopportare abbastanza? Ora ci si mette anche questo?
E' come se il mio corpo si rifiutasse di collaborare... come se... stesse cadendo a pezzi.... Sto forse impazzendo? Sto... sto forse morendo? Cosa mi sta succedendo?!
Improvvisamente un conato di vomito si fa strada nella mia bocca, così poso il recipiente alla mia sinistra e mi libero. Bile. Solo bile. Il tremore ormai è molto forte, quasi insopportabile.
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Basta... basta...basta... BASTA... BASTA...BASTA!!!-
Un masso, un grande masso, si solleva davanti ai miei occhi.
La rabbia... tutta quella rabbia che affiora dentro di me... possibile sia la chiave per questo nuovo potere?
L'adrenalina cede il passo ad un forte senso di spossatezza quindi, con un rapido gesto della mano destra, lascio che il masso si scagli contro un albero poco distante.
Alterazione ed Illusione -Telecinesi - spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente - Esperto - Nel raggio di 5 metri, può sollevare fino a 250kg di peso
Ora mi sento... meglio. E' incredibile.
Possibile che tutto questo sia causato dalla... paura?
Mi alzo lentamente ed a fatica, con di nuovo il recipiente tra le mani: il corpo ha quasi smesso del tutto di tremare e l'aria raggiunge liberamente i miei polmoni.
Dovrò assolutamente lavorare su questo problema una volta tornata all'accampamento, ma ora... non ora.
Mi avvicino lentamente alla grande porta di legno massello e dopo un grande respiro, busso energicamente.
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Elwing... ti prego... stammi accanto...- penso per poi poggiare il recipiente accanto alla finestra.
"
Chi è?"
La voce di Victor tuona da dietro la porta. Che fosse ancora sveglio? Eppure le luci erano tutte spente...
"
Victor sono io..."
Non faccio in tempo a finire la frase, che la porta si apre davanti ai miei occhi ed, in un istante, l'uomo getta le sue braccia intorno al mio collo per stringermi in un forte abbraccio.
"
Niniel... finalmente!!! Sei proprio tu, vero?!" domanda iniziando a squadrarmi da capo a piedi.
"
Sì, Victor... sono... io..." rispondo titubante, ricambiando l'abbraccio.
"
Si può sapere cos'è successo?! Dov'è Elwing?!"
Eccola. La domanda che temevo più della morte. Avrei preferito scendere in battaglia domani, piuttosto che dover fare questo. A loro. Perché? Perché il destino è stato così crudele con noi,
Amica mia?
Perché?
"
Victor... - enuncia una voce melodiosa -
Cosa succede? Chi era alla porta?"
"
E' Niniel! - pronuncia l'uomo raggiungendo le scale -
Niniel è tornata!!!"
In un attimo la donna scende le scale e raggiunge l'ampia cucina. Oh cielo... non ce la faccio... non ce la posso fare...
"
Niniel!!! - grida la donna per poi stringerla in un forte abbraccio -
Finalmente siete tornate! Eravamo così in pena per voi! Dove... dov'è Elwing?"
Le gambe iniziano a tremare ed ecco di nuovo quella maledetta stretta allo stomaco.
"
Victor... Amarante... ho bisogno di parlarvi..."
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Dammi la forza, Amica mia... Ti prego, dammi la forza...-