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E dai, non scappare!>> sbuffai imbronciata quando per l'ennesima volta, in quella mattinata soleggiata del I mese delle Rose, vidi il nuovo gattino saltare giù dal gradino sul quale si era appisolato per fuggire lungo il sentiero, infilandosi infine in un cespuglio di fiori. Accidenti! Lo seguii con gli occhi per poi corrergli dietro non appena lo vidi sbucare dall'altro lato dell'aiuola, ormai era diventata una questione di principio, dovevo prenderlo. A momenti sarebbe iniziata la lezione di storia con la Septa, quindi dovevo assolutamente sbrigarmi, altrimenti mi avrebbe bacchettato le mani se non di peggio, ma non volevo rinunciare. Quel micio era così bello e piccino, tutto bianco con gli occhi di due colori, magari avrei potuto tenerlo, perché si rifiutava di giocare con me?
Continuai a corrergli dietro ormai col fiatone, finché non vidi che rallentava, ed accelerai convinta che avesse finalmente deciso di cedere. Un'ombra però mi bloccò all'istante, facendomi alzare il viso verso l'alto ad osservare la persona che avevo davanti. Lo riconobbi subito ovviamente, il figlio di Lord Tywin, e nonostante sapessi poco di lui, dato che quando parlavano delle sue gesta prestavo sempre poca attenzione non sopportando la violenza gratuita che lo caratterizzava, mi incuteva ovviamente molto timore. Quello che pensai non fu cosa poteva fare a me, sapevo che non mi avrebbe fatto nulla, non nei giardini di Luna di Diamante, ma cosa avrebbe fatto a quel micetto indifeso che, da sconsiderato, si era avvicinato alle sue gambe. Pensai che era davvero un gatto stupido, io gli ero corsa dietro invano per ore, e lui preferiva avvicinare un essere così malvagio che probabilmente lo avrebbe ucciso senza remore. Indietreggiai di qualche passo con quasi le lacrime agli occhi, non sapevo se scappare o mettermi ad urlare per far scappare il gatto, per salvarlo. Lui mi guardò per qualche istante con un mezzo sorriso ironico sul viso, mentre il micio ingrato continuava a strusciarsi attorno alle sue gambe, poi lui lo prese dietro il collo con una sola mano e lo alzò per aria, all'altezza del suo viso, per guardarlo meglio. Ecco, pensai, ora lo lancia via... o lo sbatte per terra e lo uccide, o se lo mangia come la Septa...non mi avrebbe stupito in ogni caso, ed invece ci riuscì. Lo prese anche con l'altra mano per tenerlo meglio, accarezzandolo un paio di volte, prima di porgermelo <<
E' tuo ragazzina? A Deirdre piacerebbe... non farglielo vedere>> mi disse con tono quasi gentile, sorridendo. Ricordo che aveva ancora i denti sani, non come ora, altrimenti avrebbero sentito le mie urla probabilmente fino alla Torre della Mezzaluna. Sbattei le palpebre un paio di volte incredula, poi facendomi coraggio mi avvicinai titubante prendendo il gattino e stringendolo forte al petto con entrambe le mani, <<
N-no...non è mio>> risposi impaurita, per poi voltarmi per scappare via. Feci pochi passi ed il gatto cominciò a dimenarsi, finché non dovetti lasciarlo scendere per non essere graffiata, e lo vidi tornare indietro da lui. <<
Stupido di un gatto!>> esclamai stizzita, voltandomi e rientrando subito al Castello. Ricordo che mentre correvo mi chiesi se quel ragazzo fosse davvero così mostruoso come tutti lo descrivevano, e per un pò pensai anche che non lo fosse...la mia ingenuità non aveva limiti, devo ammetterlo.