Devon Balythòn
Per un istante mi viene da pensare che il tempo si sia fermato. Nessuno dei presenti, compreso me, può capire fino in fondo cosa stia accadendo, se non fosse per Kalisi a quest'ora la tenda era un luogo accessibile a tutti. Ad un certo punto intravedo degli stivali sbucare da essa,
stivali che appartengono all'ex-compagno di fazione. Costui ci ordina quasi stizzito di non infierire sulla situazione,
nel mentre se ne va altrove prendendo una boccata d'aria fresca. Che tizio bislacco. Non mi aspettavo che ritornasse tra noi, spero almeno si sia messo la testa a posto, altrimenti farò in modo che quella dannata falce sparisca dalla sua vista fino a tempo indeterminato o, meglio ancora, piglierò il miscuglio di Sephyra o come si chiama e glielo cospargerò per tre volte consecutive, fino a privarlo dei poteri per una giornata intera.
Solo ora mi rendo conto che sta albeggiando, il cielo è pronto a rischiararsi per poi illuminare l'intera Dohaeris. Larieth si ritira avvisandoci con uno strano tono secco, sarà la spossatezza che le permette di comportarsi così...
in effetti anche a me conviene rimettermi in sesto, è stata una giornata piuttosto pesante e dovrò prepararmi a quella successiva, poichè sarà una di quelle più dure: mi allenerò seriamente. Dovrò mettere alla prova la soglia del dolore, e ho già in mente come fare, adesso pensiamo a dormire. Raggiungo la tenda a passo moderato, dove qui rimuoverò gli stivali ed i pantaloni restando esclusivamente in mutande,
poggiandoli sul baule assieme alla giacca lorda, dovrò ricordarmi di lavarla. Fatto ciò mi accascio a peso morto sul pagliericcio rannicchiandomi tutto, ora non mi resta che chiudere gli occhi e disattivare la macchina del pensiero...