Continuo a camminare, avanti ed indietro, nel vano tentativo di calmarmi, ma non ci riesco.
Vorrei solo capire cosa mi sta succedendo e, soprattutto, perché adesso. Perchè a me.
"
Questo è il campo di addestramento, come puoi notare e quella laggiù è la Niniel che ti ho citata prima"
Oh no. Non
lui. Non adesso.
Mi volto in
sua direzione, pronta a dir
gli di lasciarmi in pace perché oggi non è proprio aria, ma... no.
Anche
lei no. Non ora. Non in questo momento.
Chiudo gli occhi solo un attimo e le immagini del mio sogno, o quello che era, affiorano vivide nella mia mente.
Tutto quel dolore... quella distruzione... No, non può essere stato solo un sogno. Non so spiegarmelo, ma devo parlarne con qualcuno. Assolutamente. Ma con chi? Mi prenderanno per pazza... me lo sento...
"
Allora mi dicevi, Esperin , di quanto quel guerriero forte e coraggioso di mio cugino Vicent si stia fregiando del suo ben meritato titolo... Mietitore di Franthalia, una cosa che rende davvero pieni di orgoglio"
Le
sue parole mi colpiscono come un pugno in pieno stomaco. E' così?! Quel
mostro si sta vantando di aver ucciso qualcuno?! Beh, non mi sorprende... del resto sono parenti, no?
La rabbia inizia a pulsare dentro di me, pronta a squarciare il mio animo. Posso avvertire chiaramente il sangue ribollirmi nelle vene. Non posso. Non posso cedere alle
sue provocazioni.
Di nuovo quelle parole tornano ad echeggiare nelle mie orecchie: non devo avere punti deboli. Non devo.
Mi muovo verso la loro direzione, decisa più che mai ad allontanarmi dal campo di addestramento. Devo andarmene da qui e subito. Quando passo accanto al
beota, tuttavia, non riesco proprio a trattenermi...
"
Tuo nonno potrà essere orgoglioso di un nipote, almeno - affermo abbassando la voce per permettere solo a lui di udire le mie parole -
Non avevi paura di lei? Attento a camminarle così vicino... potrebbe farti la bua..." concludo alzando la voce, così anche la
giovane donna potrà ascoltare quest'ultima frase.
Ok, brava Niniel. Ce l'hai fatta.
Mi allontano con passo deciso ed una volta raggiunta la dispensa, noto la presenza di
Drako. Sta uscendo dalla tenda di
Occhi di Falco. Ma certo! Quelle immagini... quella... distruzione...
Drako non aveva forse detto qualcosa a riguardo qualche giorno fa?! Sì,sì, certo! Quando ci aveva detto di avvertire le nostre famiglie di allontanarsi dalla città. Ovvio. Non può... non può assolutamente essere una coincidenza. Devo parlar
gli. Mi prenderà per pazza, ma devo. Non posso tenermi questo peso sul cuore... se fosse... tutto vero?
"
Drako... - pronuncio alzando leggermente la voce per attirare la sua attenzione -
...ho bisogno di parlarti con urgenza. Scusami... è possibile farlo ora?"
"
Certo. Parliamo nella mia tenda..."
Lo seguo senza proferire parola ed una volta raggiunta la tenda, dopo essermi assicurata che nessuno potrà ascoltare ciò che sto per dirgli, inizio il mio discorso...
"
So che potrà sembrarti strano e che probabilmente io ti sembrerò strana... - sussurro guardandomi intorno -
... ma... ecco... ho fatto un sogno terribile. Forse è solo un sogno e non dovrei dare peso alla cosa, ma... io... ecco... dovevo parlarne con qualcuno... - calma, Niniel, stai calma... sei troppo agitata e tesa... ti prenderà davvero per pazza se continui così... -
Ho visto... era... un demone. Un enorme demone alato, con delle piume nere. Stava... distruggendo ogni cosa. Potevo percepire l'odore di morte impregnare l'aria ed il sapore del sangue colare nella mia gola. Io... io non so perché... cioè... non so se è reale... forse non lo è, ma... era terribile. Credimi... lo era. Alle sue spalle c'era una tempesta... con fulmini che si abbattevano sulla terra... distruggendo ogni cosa..."
Resto in silenzio per qualche secondo, respirando a pieni polmoni. Mi sento ancora tremendamente stanca e spossata. Alzo gli occhi fino a trovare i
suoi e concludo il mio discorso...
"
Io... non sono pazza Drako... non lo sono... Vero?"
Inizio ad avere paura, lo ammetto. Cosa mi sta succedendo?
Il sogno di Niniel, le parole e le azioni di Drako sono concordate con i Master.