Devon Balythòn
Delle voci provenienti da una distanza non troppo lontana mi ridestano dalla siesta più lunga che abbia mai fatto, o almeno in parte. E’ già ora di alzarsi? Che pizza. Magari ci fosse un modo per bloccare il tempo fino a nuovo ordine, sarebbe fantastico e... no, aspetta. Quanto cacchio ho dormito? La luce solare mi abbaglia fin troppo, più del solito, mi affaccio per un attimo fuori dalla tenda senza badare ai dolori muscolari, quelli vanno via a breve.
Dei... il sole è alto, la giornata è iniziata con l’ora pomeridiana e non mattinale come mio solito! Non c’è tempo da perdere, oggi mi dedicherò pienamente agli addestramenti, non sia mai che il prossimo a scendere in battaglia sarà proprio il sottoscritto. Ma prima, dovrò darmi una decente sistemata e soprattutto... MANGIARE. Inanzitutto mi dirigerò al bagno privato, mi ci vuole un rapidissimo bagno, ho qui con me la boccetta colma di aloe che riempii la sera precedente, prima di buttarmi sul pagliericcio.
Fatto ciò mi rivesto con i medesimi stivali e pantaloni di ieri, dopotutto non sono sudici, a differenza della giacca che dovrà essere lavata, quindi trascino l’indumento fino a quel piccolo laghetto laggiù, dinanzi alla tenda di Kalisi... intravedo dei panni stesi, dovrebbe essere la zona lavanderia.
Una volta giunto lì vi immergo la giacca strofinando energicamente e versandoci sopra una piccola porzione di aloe liquido, giusto per "aromatizzarlo". Ripongo la giacca su una delle tante corde appese e faccio marcia indietro, rivolgendo uno sguardo al Glados: Elen e Jarak non hanno fatto il loro ritorno, mi auguro che se la stiano cavando bene, in mezzo a quell’oscurità solenne che caratterizza il Sinelux come un luogo dall’orientamento tutt’altro che facile. Faccio una veloce capatina in dispensa e ad afferro due mele, mangiandoli avidamente.
Per un po’ mi disintossicherò dalla frittata di funghi. Gettati i torsoli mi ripulisco col dorso della mano, dopodiché passo accanto alle tende, di cui una attira la mia attenzione: l’infermeria. Al suo interno vi trovo Ryuk, Dahmer e la Principessa. Si è trattenuta qui dunque... che intenzioni avrà? Che Drako l’abbia reclutata come nuovo membro di fazione? Osservo per un istante lei e il tizio dalla carnagione lunare, entrambi presentano certe ferite, credo abbiano affrontato un allenamento fresco. Sorrido cordiale ai presenti, anche se la comitiva maschile non meriterebbe la mia attenzione, per poi rivolgermi alla ragazza... si direbbe che al palazzo ho conosciuto gran parte della gente che vi abitava, ma di lei ho avuto poche occasioni di incontrarla di persona, chissà se si ricorda di me, ma ne dubito... è passato fin troppo tempo. Troppo.
«Buongiorno... Esperin, giusto? Mi chiamo Devon, lieto di conoscerti!» le porgo la mia mano destra, in attesa che ella me la stringa come a voler confermare la presentazione, nel mentre alterno lo sguardo da lei a Dahmer, e da Dahmer a lei. Ovviamente non mi sono scordato del mio incarico di guaritore, mi prendo il tempo necessario di capire quali punti dei loro corpi sono stati danneggiati...