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  1. #1661
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi


    A volte resto fermo a fissare il vuoto e non so per quanto tempo ci rimanga, ultimamente più del solito, la testa è talmente colma di pensieri che sento che potrebbe esplodere da un momento all'altro. La visita di Niniel e ciò che mi ha raccontato, non fa altro che rafforzare l'idea che già avevo, sulle conseguenze del gesto di Esperin, ma non la condanno per questo, sono sollevato dal fatto che si sia schierata dalla mia parte, che una Raeghar voglia ricostruire il proprio regno. Sarebbe stata solo una questione di tempo, con o senza il suo allontanamento dal castello e dalla torre, Lantis avrebbe seguito lo stesso percorso di distruzione. Sono seduto sul pagliericcio, questa volta a fissare il ritratto di Ric, ho una morsa al petto, non ho più lacrime da versare, non lo avrebbe voluto, era un uomo tanto forte quanto buono e meritava il rispetto di ogni persona lo circondasse, non era questione di ciò che rappresentava, ma di ciò che era effettivamente, se non fosse stato Re o Gran Maestro, avrebbe sortito lo stesso effetto su tutti, ne sono certo.
    <<Scusami, non volevo disturbarti>> Alzo lo sguardo dal foglio di carta e mi rendo conto della presenza di Esperin, la quale si avvicina e prende la spada di Ric <<Vado al lago a togliere questo sangue, non lo sopporto più. Se hai tempo potresti raggiungermi per incantarla, ma se hai da fare non sentirti obbligato, posso aspettare>> Mi sorride prima di uscire dalla tenda, resto per qualche minuto seduto, devo ancora mettere a fuoco tante cose, ne sono successe troppe in queste ultime due settimane, Elen e Jarak stanno mettendo a repentaglio la loro vita, come tutti qui, tutte persone alle quali devo la mia stessa vita, anche... ad Efrem, maledetto Efrem.
    Mi alzo e mi dirigo verso il lago, Ryuk è nella sua tenda, solo... tranquillo, che abbia imparato la lezione? Ne dubito fortemente. Avanzo tra i cespugli e vedo un gruppo di persone impegnate a lottare: Zagarth, Lady Lysa e Larieth... sembra tutto nella norma, sembra... decido di non intromettermi e passo oltre, ma li terrò comunque d'occhio, nel caso qualcuno tenda ad esagerare. "Esperin..." Mi avvicino a lei, sta lavando la spada di Ric, ormai mi sembra pulita, ma il movimento della mano della ragazza attira la mia attenzione, sembra che stia tremando. Mi accovaccio e poggio la destra sulla sua "L'ho visto tante volte mentre si allenava con Lux, sembrava un prolungamento del suo braccio, m'incantavo a guardarlo, ho imparato molto da lui" Mi tiro indietro sedendomi "Vuoi parlarne un pò? Dubito che tu abbia avuto una spalla ultimamente" Le sorrido, cerando di rassicurarla, non voglio forzarla, ma sa che ci sono, l'ho vista crescere non potrei mai negarmi o fregarmene, è come una famiglia per me, la famiglia della quale pensavo di far parte e che ormai è andata distrutta.

  2. #1662
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Larieth Slagant


    Riesco a colpire Zagarth al ginocchio con la mia freccia, ma prima di cadere riesce ad aggrapparsi alla spada. Mi alzo a terra a fatica digrignando i denti per il dolore alla schiena, nello stesso istante, Lady Blackston avanza verso di lui minacciosa, l’uomo riesce a schivare il suo colpo e le risponde scagliandole addosso una sfera di fuoco che la colpisce in pieno viso, per poi cadere a terra per la mia falciata alla caviglia.
    No cavolo! Perché si è intromessa, non ho bisogno del suo aiuto, me la so cavare benissimo anche da sola.
    L’attenzione di Zaghart ritorna su di me, lo vedo impugnare la spada e un sasso e lanciarmeli addosso, istintivamente mi giro di lato, portando in dietro il piede destro, riesco a schivare il sasso, ma non la spada, che mi colpisce al fianco destro procurandomi un taglio appena sopra la gonna, questa volta, l’arma non si conficca nella mia carne, ma cade poco distante da me.
    Alzo gli occhi e noto la donna che si avvicina di nuovo a Zagarth brandendo la sua arma circondata dall’acqua, l’uomo è preso male e io non voglio di certo che questo allenamento diventi un bagno di sangue.
    Tengo premuta la mano destra sul fianco ferito e stringendo i denti, scatto verso la donna gridando << Fermati!>> tento di afferrarle il braccio con il quale sta impugnando l’arma, con la mano sinistra, prima che colpisca l’uomo. La stringerò con forza impedendole di usare l’arma, non la lascerò andare finchè non riassorbirà la falce e le dirò calma: <<Ora basta, Zagarth ha bisogno di cure, e anche io>>.
    Ultima modifica di saphira_84; 4th August 2015 alle 18:38

  3. #1663
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Continuo a passare l'acqua ed a strofinare energicamente la mano sulla lama di Lux, mentre milioni di pensieri ed emozioni contrastanti continuano ad affollarmi la testa. Cosa dovrei pensare, cosa dovrei sentire, cosa gli altri si aspettano da me per il nome che porto. Non ero pronta a tutto questo, come non ero pronta ad uccidere, come non ero pronta a perdere mio Padre. Eppure è successo, sono cambiate tante cose e seppure abbia un miscuglio indecifrabile di emozioni nel cuore sento che la mia determinazione non è mai stata così salda, non ho mai voluto qualcosa come adesso che ho deciso di prendere le redini della mia vita e portarla in una direzione che per la prima volta non mi viene imposta da altri.



    Eppure...so che è una sciocchezza, so che è solo la bambina che è in me a parlare, ma avrei così bisogno di sentirmi dire che non sto sbagliando, che non ho preso un abbaglio, che sono davvero in grado di contribuire, che il dolore che ho dato a Lantis servirà davvero a migliorare le cose, a ristabilire la pace. Lo so che è così, altrimenti non avrei preso questa decisione, ma se mi fermo a pensarci mi sento così piccola ed impotente. "Esperin..." la voce di Drako mi ridesta da questi malinconici pensieri, non pensavo mi avrebbe raggiunta così presto.



    Lo vedo avvicinarsi e rimango a fissare la lama sperando che così che non veda gli occhi leggermente arrossati "L'ho visto tante volte mentre si allenava con Lux, sembrava un prolungamento del suo braccio, m'incantavo a guardarlo, ho imparato molto da lui" aggiunge, poggiando la sua mano sulla mia. Mi perdo per qualche istante anch'io nei ricordi, guardare mio Padre allenarsi era come ritrovarsi ad osservare meravigliati una forza della natura, era così forte ed invincibile ai miei occhi che non avrei mai pensato di vederlo un giorno inerme sul suo letto. Lux era parte di lui, parte della sua forza, ed ora è parte di me come lo è il suo ricordo. Mi rassereno con questo pensiero, e mi lascio sfuggire un sorriso malinconico <<Era un esempio sia come guerriero che come persona per tutti noi. Se solo Lantis... >> lascio cadere la frase, è inutile ribadire l'ovvietà dei fatti. Se solo Lantis fosse come lui, se avesse seguito i suoi ideali, i suoi insegnamenti...come ha fatto Drako, come cerco di fare io. Passo un'ultima volta l'acqua sulla lama per poi rialzarla controluce, osservando i riflessi del sole che si infrangono sulla superficie liscia della spada....è perfetta. "Vuoi parlarne un pò? Dubito che tu abbia avuto una spalla ultimamente" mi dice poi, dopo essersi seduto <<Sicuro? Temo che se iniziassi a parlarne ora finirei domattina>> gli rispondo con un sorriso, ironizzando anche per stemperare un pò la tensione che ho accumulato. Quando sono agitata tendo a diventare logorroica, chi mi conosce bene lo sa. Torno ad osservare la superficie del lago, prima di continuare <<La verità è che non lo so. Mi sento confusa, e credo di avere...paura. Paura di quello che ho provato quando ho ucciso quella donna, paura di averlo deluso... perchè lui non avrebbe voluto vendetta per la sua morte, ma giustizia. Forse avrei solo dovuto avvisare Lantis ed aspettare il Giudizio, ma non sono riuscita a fermarmi, l'ho odiata con tutta me stessa, ho odiato che respirasse ancora mentre lui non c'era più...ed ho provato piacere, sollievo, quando è morta. Sento che dovrei sentirmi un mostro per questo... ed ho paura, perchè non mi sento tale e questo potrebbe significare che lo sto diventando davvero>> mi asciugo ancora una lacrima, non dovrei lasciarmi andare così, ma ormai è tardi e con lui non riesco a fingere, è sempre riuscito a leggermi dentro come poche persone riescono a fare.



    <<Ho paura della scelta che ho preso venendo qui, anche se sono fermamente convinta che fosse l'unica cosa giusta da fare. Paura della reazione di Lantis e dell'odio che proverà per me, che lo amo così tanto. Non è...facile per me, tutto questo. Ma sono una Raeghar anch'io, e dovevo fare qualcosa per fermarlo, era tutto così...sbagliato. Vorrei solo...non lo so, probabilmente ho solo bisogno di tempo>> concludo, abbassando lo sguardo. Mi sento tremendamente in imbarazzo per le mie parole, quindi cambio argomento.



    <<Ma parlo sempre di me, tu come stai? Non deve essere stato facile ricoprire quello che era il suo ruolo così, all'improvviso...e dubito che anche tu abbia con chi parlarne in questo momento>> gli sorrido più serena, dare voce ai miei pensieri mi ha fatto bene. So che non si confiderà più di tanto, non ama parlare di sé... ma voglio che sappia che sono sua amica e che gli sono vicina.


  4. #1664
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    Esperin ha gli occhi rossi, non lo avevo notato in un primo momento, mi ero ripromesso di non versare lacrime, ma vederla così... <<Era un esempio sia come guerriero che come persona per tutti noi. Se solo Lantis... >> Lantis... guardo altrove, cercando di non farle vedere i miei occhi, bruciano, è chiaro che potrei cedere da un momento all'altro, ma devo dimostrarmi forte, non sono qui per piangere sulla sua palla, quindi abbasso le palpebre per un attimo, dando tregua agli occhi, cercando di cacciare le lacrime indietro <<Sicuro? Temo che se iniziassi a parlarne ora finirei domattina>> Torno ad osservare il lago avanti a noi, ho riacquistato un pò di autocontrollo e sospiro profondamente "Abbiamo tempo..." <<La verità è che non lo so. Mi sento confusa, e credo di avere...paura. Paura di quello che ho provato quando ho ucciso quella donna, paura di averlo deluso... perchè lui non avrebbe voluto vendetta per la sua morte, ma giustizia. Forse avrei solo dovuto avvisare Lantis ed aspettare il Giudizio, ma non sono riuscita a fermarmi, l'ho odiata con tutta me stessa, ho odiato che respirasse ancora mentre lui non c'era più...ed ho provato piacere, sollievo, quando è morta. Sento che dovrei sentirmi un mostro per questo... ed ho paura, perchè non mi sento tale e questo potrebbe significare che lo sto diventando davvero>> Le porto una mano sulla spalla, girandomi verso di lei, tutte queste insicurezze... tutte queste paure... non dovrebbe sentirsi così, è stata rinchiusa nella sua gabbia dorata per tanto di quel tempo, io stesso ho aiutato ad erigerla attorno a lei, che ora non sa gestire i propri sentimenti. So che è più forte di quel che ho sempre pensato, è che non l'ho mai voluto ammettere, ho preferito continuare a proteggerla come fosse una bambola di porcellana, perchè Lantis preferiva così, piuttosto che rendermi conto che anche lei stava diventando adulta, con tutte le conseguenze legate ed ora che la realtà le si sta riversando addosso tutta insieme, deve essere un peso insopportabile per lei. <<Ho paura della scelta che ho preso venendo qui, anche se sono fermamente convinta che fosse l'unica cosa giusta da fare. Paura della reazione di Lantis e dell'odio che proverà per me, che lo amo così tanto. Non è...facile per me, tutto questo. Ma sono una Raeghar anch'io, e dovevo fare qualcosa per fermarlo, era tutto così...sbagliato. Vorrei solo...non lo so, probabilmente ho solo bisogno di tempo>> Vorrei poterle dire che il tempo aiuta in certe cose, ma non è così, per me non lo è stato, è che si cambia e s'impara ad osservare le cose da un altro punto di vista, o si cresce o ci si arrende e lei ha scelto di crescere, sono fiero di lei <<Ma parlo sempre di me, tu come stai? Non deve essere stato facile ricoprire quello che era il suo ruolo così, all'improvviso...e dubito che anche tu abbia con chi parlarne in questo momento>> Riporto la mano sulla spada "Posso?" le chiedo mentre cerco di prenderla tra le mani. "Sai... da quando sono diventato Gran Maestro riesco a sentirlo ancora, è come se una parte di lui fosse qui con me. Quella notte all'Auspex è successo qualcosa che non saprei spiegarti, l'ho visto... sembrava reale, era ancora l'uomo sano e forte che avevo conosciuto tanti anni prima" Questa volta non riesco a trattenermi ed una lacrima scivola via dagli occhi, infrangendosi sulla lama di Lux "Ci siamo abbracciati ed in quel momento è come se ci fossimo confessati ogni cosa a vicenda, ma senza parole, semplicemente io ho avuto più consapevolezza di lui e viceversa e poi..." Le porgo nuovamente la spada, questa volta guardandola in viso senza vergogna per la mia commozione "... è poi è scomparso, ma non mi sono mai sentito tanto sereno come in quel momento. Ho commesso tanti errori nella mia vita e Ric mi ha perdonato, lo so con certezza, come sono certo del fatto che sia fiero di te e delle tue scelte" Mi sforzo di sorriderle, non ho intenzione di rattristarla ancora "Beh qui c'è Larieth che mi dimostra il suo affetto, ho bisogno anche io di queste cose, nonostante sia molto schivo e chiuso, lo sai bene, mi rendo conto di non dar modo alle persone di conoscermi, non l'ho mai fatto neanche con te, lo capisco solo ora"

  5. #1665
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Non so decifrare esattamente il susseguirsi di emozioni che leggo nei suoi occhi mentre gli parlo. Dapprima, quando parlo di Lantis, lo vedo schivo e titubante, come se volesse evitare di toccare un argomento che sono certa sia molto doloroso per lui, come lo è per me. Si sforza di mantenere l'autocontrollo, e ci riesce, come fa sempre in queste situazioni, ed è questo il lato del suo carattere che mi ha sempre infuso calma e sicurezza, anche davanti ai problemi. Poi, quando inizio a parlare di Niniel poggia una mano sulla mia spalla, ma non dice nulla, anche se ne avrei bisogno, e forse è meglio così, forse le mie sono solo sciocchezze... devo probabilmente essere io, da sola, a superarle. "Posso?" lo sento chiedermi ad un certo punto, e lascio che prenda la spada tra le mani, osservandolo.



    "Sai... da quando sono diventato Gran Maestro riesco a sentirlo ancora, è come se una parte di lui fosse qui con me. Quella notte all'Auspex è successo qualcosa che non saprei spiegarti, l'ho visto... sembrava reale, era ancora l'uomo sano e forte che avevo conosciuto tanti anni prima. Ci siamo abbracciati ed in quel momento è come se ci fossimo confessati ogni cosa a vicenda, ma senza parole, semplicemente io ho avuto più consapevolezza di lui e viceversa e poi... è poi è scomparso, ma non mi sono mai sentito tanto sereno come in quel momento. Ho commesso tanti errori nella mia vita e Ric mi ha perdonato, lo so con certezza, come sono certo del fatto che sia fiero di te e delle tue scelte" non ho il coraggio di interromperlo, mentre una lacrima scivola sulla sua guancia nel raccontarmi dell'incontro con mio Padre ed io sento un magone al cuore e gli occhi farsi nuovamente lucidi, nel sentire le sue parole. L'emozione è grande, così come il sollievo di apprendere che sta bene, che è sereno...anche se i Saggi mi avevano già rassicurato di questo. Spero che sia come dice lui, che sia fiero di me, delle mie scelte, delle mie azioni...perchè è seguendo i suoi insegnamenti che cerco di muovere i miei passi. Lo spero davvero, e voglio crederci <<Grazie di avermelo detto, di aver condiviso con me questo vostro momento>> mi limito a dire, un pò incerta, abbassando lo sguardo sulla spada che mi ha restituito, anche se sono milioni le cose che vorrei chiedergli.



    Tra tutte, ovviamente, per quale motivo volesse il perdono di mio Padre, proprio lui che molto più di altri ha sempre seguito i suoi ideali, ma non è il momento <<Forse è un'illusione... ma lo sento anch'io, vicino a me, e spero che continui a guidarmi come ha sempre fatto>> aggiungo, abbassando la voce. Forse è una sciocchezza, forse sono le farneticazioni di una ragazzina...ma lui sarà sempre vivo nel mio cuore, questo è certo. "Beh qui c'è Larieth che mi dimostra il suo affetto, ho bisogno anche io di queste cose, nonostante sia molto schivo e chiuso, lo sai bene, mi rendo conto di non dar modo alle persone di conoscermi, non l'ho mai fatto neanche con te, lo capisco solo ora" mi volto a guardarlo, non gli ho mai sentito pronunciare discorsi di questo tipo.



    Lui è sempre stato quello forte, quello che sapeva ascoltare e consigliare, quello che schivava i discorsi troppo personali deviandoli su questioni più concrete. <<Ma io ti conosco Drako>> mi limito a rispondergli, sorridendo, ma con tono sicuro.



    <<Non conosco il tuo passato, non so per cosa chiedessi perdono, e non so neanche cosa ti tormenta, è vero. Ma conosco la persona che sei>> lo guardo negli occhi, arrossati come i miei, fermamente convinta delle mie parole <<Sono cresciuta con te, ti ho visto maturare e diventare uomo, ho visto la mia Famiglia, ed ora anche la mia Dea riporre piena fiducia in te e renderti parte di essa. Ti ho visto reagire agli eventi più svariati e lottare per gli ideali in cui credo anch'io. So chi sei Drako, conosco il tuo carattere, e se e quando vorrai sarò qui ad ascoltare anche il resto>> non gli sto dicendo queste cose con un qualche fine, ma semplicemente per fargli capire che ci sarò se avrà bisogno e voglia di confidarsi, ma anche solo di chiacchierare del nulla, come lui è sempre stato presente per me...e per Lantis, loro due sono ciò che resta della mia famiglia e nonostante il diverso schieramento ci sarò sempre per entrambi, nel cuore. Torno poi ad impugnare la spada, ruotando il polso e la lama un paio di volte.



    <<Sembra fatta su misura per me, non trovi?>> aggiungo, sorridendo allegra, per smorzare la tensione.

  6. #1666
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    E' sera
    (in ritardo u_u malus a me)

  7. #1667
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi


    <<Ma io ti conosco Drako>> Esperin mi guarda, forse come non aveva mai fatto fino ad ora, o probabilmente come non avevo mai fatto io. C'è qualcosa di diverso in lei, è determinata, nonostante la tristezza, è più adulta <<Non conosco il tuo passato, non so per cosa chiedessi perdono, e non so neanche cosa ti tormenta, è vero. Ma conosco la persona che sei>> Vorrei poterle dire qualcosa in merito, vorrei poterle spiegare tante cose, ma non posso. E' vero... Rickard mi ha perdonato, ma io non ho ancora perdonato me stesso ed ammettere certe cose ad alta voce, raccontare ogni cosa, credo che potrebbe compromettere tutto, non sono pronto... credo che non lo sarò mai <<Sono cresciuta con te, ti ho visto maturare e diventare uomo, ho visto la mia Famiglia, ed ora anche la mia Dea riporre piena fiducia in te e renderti parte di essa. Ti ho visto reagire agli eventi più svariati e lottare per gli ideali in cui credo anch'io. So chi sei Drako, conosco il tuo carattere, e se e quando vorrai sarò qui ad ascoltare anche il resto>> Queste parole... queste parole sono come ossigeno, non conosce cosa c'è alle mie spalle, ma sa chi sono veramente, cosa ho cercato di rappresentare, il mio affetto è sempre stato sincero nei suoi confronti e della sua famiglia, ma non posso dirle altro "Sai tutto quello che devi sapere" le sorrido cercando di confortarla, sa la verità sulle mie intenzioni, è la verità più grande <<Sembra fatta su misura per me, non trovi?>> Osservo la spada nuovamente, la osservo tra le sue mani, è vero... sembra fatta su misura per lei "Evoca Fidelia..." le dico alzandomi in piedi, per poi porgerle una mano ed aiutarla a fare lo stesso "Da oggi in poi Lux sarà la tua arma, puoi anche ribattezzarla se preferisci, ma sono certo che le lascerai quello che scelse lui. Quando sei pronta posso procedere, me le devi solo porgere entrambe"

  8. #1668
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Drako continua a guardarmi mentre parlo, mi sembra titubante, sollevato dalle mie parole ma anche pensieroso, e per un attimo arrivo a pensare che potrebbe aprirsi maggiormente a me, credo gli farebbe bene, se non fosse per le parole che poi fuoriescono dalle sue labbra "Sai tutto quello che devi sapere" accompagnate da un sorriso confortante, che ricambio con dolcezza. Lo conosco bene, conosco il muro che ha realizzato tra sé e gli altri, ma conosco bene anche la sua indole e le sue intenzioni. Ricordo le volte in cui è stato fermo e paziente a subire i colpi di Lantis per permettergli di sfogarsi, ricordo la calma con cui cercava di insegnarmi un nuovo tipo di affondo con la spada nonostante la mia testardaggine, e ricordo il suo istinto di protezione nei miei confronti, come in quelli di Lantis...non avrebbe mai permesso a nessuno di farci del male, a costo della propria vita.



    E ricordo...ricordo lo sguardo che gli riservava sempre mio Padre, l'intesa e l'affetto reciproco così palese dai loro occhi, pur senza che lo esplicitassero con gesti o parole, un'intesa che non credo di aver mai visto con Lantis. "Evoca Fidelia..." mi dice poi, in risposta alla mia battuta, porgendomi una mano per rialzarmi e facendo lo stesso. Accetto il suo aiuto e mi riporto in piedi accanto a lui, richiamando poi per l'ultima volta la mia Fidelia, che assume consistenza nella mia mano fino a poterne stringere l'elsa.



    "Da oggi in poi Lux sarà la tua arma, puoi anche ribattezzarla se preferisci, ma sono certo che le lascerai quello che scelse lui. Quando sei pronta posso procedere, me le devi solo porgere entrambe" . Osservo per l'ultima volta la mia arma, compagna di tanti allenamenti e della mia prima battaglia vera, non avrei mai pensato di poter un giorno rinunciare alla spada di lady Olenna, ma sono tante le cose che in questi giorni sono cambiate nel mio modo di affrontare le cose e nelle mie priorità. E soprattutto, non posso ignorare l'affinità che sento con Lux.



    La custodirò con amore anche se non sarà più la mia arma, ricordando la Esperin che ero e che la impugnava prima dell'inizio di questa guerra, prima che gli eventi stravolgessero in maniera così drastica la mia vita.



    Ne accarezzo la lama, malinconica, prima di tornare a guardare Drako <<Lux è perfetta così>> gli dico, riferendomi alla spada ed al nome che mio Padre ha scelto di darle. Resterà quello, non potrei mai darle un nome diverso o cambiare altro. Gli porgo poi la mia Fidelia, restando ad osservarlo ammirata mentre procede ad incantare l'altra.




    Fidelia - Arma in forma dormiente

  9. #1669
    sim dio
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Zagarth Sovengard

    La fata turchina riesce ad evitare il sasso ma non la mia spada, la quale le taglia il fianco, mentre la palla di fuoco riesce a prendere in pieno il volto di Lady Blackstone. Subito dopo il mio attacco si dirige velocemente verso il lago, con la maschera in fiamme.
    Mi ritrovo a terra, le forze cominciano a mancare, poggio entrambe le mani a terra per poi richiamare a me Winterhold. Non voglio cedere, non è da me, ma le forze cominciano a mancare, ancor di più, mi sento come se stessi per morire. Il fiato si fa sempre più corto, pesante e far arrivare aria ai miei polmoni è un'impresa titanica. Vedo Larieth correre verso di me, gridando un <<Fermati!>> che non lascia presagire nulla di buono. Per tutti gli inferi, dev'essere la donna corvo, a quanto pare alla bastarda non le è bastata la mia sfera di fuoco.
    Grazie all'"allarme" lanciato da Larieth, mi butto d'istinto alla mia sinistra, facendo forza - ed uno sforzo immenso - con le mani e la gamba destra, l'unica ancora "funzionante" e senza una freccia conficcata nella rotula, ed al contempo lancio un urlo straziante dato dal dolore.
    La vista si appanna, i muscoli si rilassano e poi... il buio.
    Raiden, sono tuo.
    Ultima modifica di mettiu; 6th August 2015 alle 00:43

  10. #1670
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Lady Blackstone



    Come un animale rabbioso che individua la sua preda. E' così che mi sento avanzando verso le spalle dell'omuncolo con i capelli color melanzana.





    Nelle mie mani sento la forza, la potenza dell'attacco che sto per sferrare con la mia Dark Sister.
    Ormai gli sono alle spalle, non mi ha sentita arrivare. Quindi mi preparo a colpire usando tutte le mie forze. L'acqua impura che bagna la lama della mia falce ruota vorticosamente, sempre più veloce.





    Sono pronta a colpire. Sferro l'attacco, ma è proprio all'ultimo istante che Larieth afferra con forza il mio braccio, fermandomi.
    La fisso rabbiosa, ma anche stranita. << Fermati! Ora basta, Zagarth ha bisogno di cure, e anche io>>.
    Stupida. Avrei dovuto colpire anche te.
    "E' a causa degli stolti come te che questi mostri calpestano la nostra stessa terra." le bisbiglio in un orecchio, prima di strattonarla per farle lasciare la presa.



    Se lo farà, le volterò le spalle per poi svanire nella folta vegetazione. In caso dovesse opporre resistenza le darò una ginocchiata sulla ferita. Mi allontanerò comunque da questi due, ne ho già abbastanza.
    Ultima modifica di scarygirl; 6th August 2015 alle 02:03


 

 

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