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  1. #1701
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Lady Blackstone è decisamente uno degli elementi della fazione con cui ritengo più complicato interagire, infatti nonostante i miei sforzi di mostrarmi gentile o determinata nel perseguire i suoi stessi obiettivi, ammesso che i suoi coincidano effettivamente con i miei, vedo ben poca collaborazione da parte sua. Posso comprenderlo certo, ma spero ugualmente che col tempo rapportarsi con lei divenga più semplice. Non mi segue, ma anzi mi supera ribadendo che si unirà a me solo in caso di allenamento, e che venendo qui ho voltato le spalle ad amiche ed ancelle, come se alla Torre avessi mai condotto quel genere di vita che lei immagina. Non ho replicato, considerato soprattutto che si è allontanata in maniera spedita, ed ora eccomi davanti la dispensa totalmente spaesata. Mi guardo intorno, ci sono vari tipi di alimenti, ma tutti rigorosamente...crudi.



    Da un lato della tenda vedo della selvaggina ancora credo da pulire, beh si insomma...ci sono ancora i peli! E...è sangue quello che cola a terra?! Presto comunque attenzione a restarne ben distante, qualcuno deve averla cacciata da poco, anche se dubito sia sufficiente per sfamare tutto il gruppo. Dall'altro lato vedo vari sacchi con legumi di ogni tipo, ovviamente andrebbero bolliti (?!) conditi (?!) lavati (?!) e probabilmente non in quest'ordine. Dei... mi sento totalmente fuori luogo. Accanto ai sacchi vedo degli ortaggi... ma anche questi non credo siano buoni crudi, forse solo le zucchine...non sono quelle che si tagliano ed uniscono all'insalata? Non sono sicura, meglio lasciar stare.



    Su un ripiano però vedo una grossa forma di formaggio, bene... almeno questa è commestibile senza ulteriori elaborazioni. Mi avvicino titubante, intenzionata a prenderne un pezzo, ma non vedo posate, o simili... dovrei, forse, prenderlo con le mani? Non è per nulla igienico, non esiste proprio! Trovo più in là una ciotola, sembra pulita...spero, ed aiutandomi con questa stacco un pezzo di formaggio e la lascio cadere al suo interno, afferrando poi anche del pane. Ok... ce la posso fare, non mi piace neanche il formaggio, soprattutto se stagionato, ma devo adattarmi. Esco dalla dispensa con la ciotola in mano e mi siedo da sola al tavolo, prendendo poi con la punta delle dita (!!!) il formaggio e provando ad addentarlo senza toccarlo troppo.



    Ma... è durissimo! Non mi piacciono stagionati così tanto...e poi è salatissimo, non ne ho mai mangiati dal sapore così forte! Mi sfugge una smorfia di disappunto, ma mi sforzo ancora, mordendone un altro pò, facendo attenzione ad evitare di respirarne l'odore, dovrò pur mangiare qualcosa.



    Tuttavia ad un certo punto rinuncio, lasciandone quasi la metà nella ciotola... non ce la faccio. Finisco il pane, anche se non è fresco come quello a cui ero abituata, ma ho fame, devo mantenermi in forze e...devo adattarmi, si...adattarmi. Poi mi alzo, perplessa, e getto via gli avanzi riponendo poi la ciotola su un ripiano della dispensa, non saprei neanche come e dove lavarla.



    Afferro una mela, almeno vado sul sicuro, e mi dirigo spedita verso la tenda di Drako. Devo farlo, non posso più rimandare...devo scrivergli.


  2. #1702
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien


    "L'avessi mai avuto un orsacchiotto, certamente mi mancherebbe"
    l'ho detto che è un frocetto, ormai non me lo levo dalla testa, fa tanto lo spaccone con le donne perchè non lo vuole ammettere a se stesso "E metti che quell'autorità contro tu hai lottato tutta la vita, venga meno improvvisamente? Dicono che mio nonno sia molto malato..." Prego ogni notte Raiden perchè ciò avvenga, da quando avevo sette anni "Scegliere in cosa credere... io penso di sapere in cosa credo, ma la solitudine che ne deriva a volte è insopportabile... per questo mi trovo a mentire" Sono tutte giustificazioni che un ragazzino come lui si propina ogni giorno allo specchio per convincersi di essere figo, mi vien da ridere mentre l'osservo fare il serio, come se il suo discorso fosse seriamente profondo, come se io non lo giudicassi banale "Sei vuoi fare lo stronzo, non trovare scuse alle quali appellarti, che cos'hai? Dieci anni? Hai bisogno di attirare attenzione con le tue marachelle? Comportati da uomo e smettila di fare il ragazzino che propina le bugie perché gli fa comodo, se vuoi essere fiero di te stesso, allora devi semplicemente essere te stesso." Lo fisso negli occhi con la rabbia che inizia a ribollire, è evidente che sto perdendo la calma, anche se devo sforzarmi di respirare e mantenere il controllo "Al di là di quello che rappresento, al di là del mio casato, io sono solo Ryuk, non un Leithien, non il figlio di Lord Tywin, io sono quello che dimostro di essere. Non do la colpa a nessuna autorità, a nessun nome altisonante, non mi nascondo dietro a nulla, questo sono io e basta. Quelli come te si nascondono dietro i vorrei ed i se, non sono degni di nulla, prendi una posizione e sii fiero della tua scelta, solo in questo modo avrai rispetto per te stesso, che è l'unica cosa che conta"

  3. #1703
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Quando entro nella tenda sento che la stanchezza sta ormai prendendo il sopravvento, anche se non credo riuscirei a dormire come non sono riuscita a farlo all'alba, ho troppi pensieri per la testa e fin quando non troverò la forza di comunicare la mia decisione a Lantis temo non riuscirò a farlo.



    Vedo Drako dormire sul pagliericcio e sorrido contenta che mi abbia ascoltata, muovendomi in modo da fare meno rumore possibile per non rischiare di svegliarlo. Prendo una candela e mi avvicino al tavolo su cui sono cosparsi vari fogli, poggiandola accanto a me dopo averla accesa, così da non disturbarlo con la sua luce, e prendo della carta per scrivere. Faccio un respiro profondo, cercando di elaborare i pensieri e metterli su carta, so già che non sarà affatto semplice farlo.



    E' così difficile ridurre tutto a poche parole, mi sembra di banalizzare ogni cosa. Le mie scelte, i miei ideali, il mio amore per Lantis che purtroppo ho dovuto mettere in secondo piano di fronte alla necessità di contrastare la sua follia. La paura, anzi certezza, di aver perso per sempre un fratello che amo, ma la determinazione ad andare avanti nonostante questo, perchè Dohaeris ha bisogno di me, ha bisogno di persone come Drako che si oppongano alla corruzione ed all'avidità che ormai ruota attorno a Lantis ed al trono, avidità che mio Fratello non ha fatto altro che favorire. Leithien, Urthadar, Feralys... è gente come loro che ha diffuso il marcio tra la nobiltà Dohariana, ed è contro gente come loro che lottiamo per far tornare Dohaeris allo splendore di un tempo. Sarà così, ne sono certa, ma Lantis non potrà mai comprendere queste mie parole, a cui probabilmente non darà credito riducendo il tutto al capriccio di una ragazzina, come sono sempre stata per lui.



    Torno a guardare Drako, probabilmente Lantis penserà che sono scappata per lui, per ciò che provavo o che in realtà pensavo di provare, considerato che adesso, dopo tutto quello che è successo, mi accorgo di guardarlo con occhi totalmente diversi. Forse è per il suo ruolo di mia guida, forse è perchè in lui vedo rispecchiati gli ideali di mio Padre, forse è perchè sono cambiate tante cose che mi hanno costretta a crescere, ma ora vedo quei sentimenti per quello che erano davvero, ossia le fantasie di una bambina che ha trasformato l'affetto che proverò sempre nei suoi confronti in qualcosa di diverso.



    Chiudo gli occhi stanchi e per un momento rivivo quei ricordi di quando io e Lantis eravamo così vicini, di quando non concepivo di stargli lontana più di poche ore e vedevo ancora quella luce nei suoi occhi che lentamente si è spenta negli anni, fino ad essere totalmente avvolta dalle tenebre. Vorrei tanto riviverli, tornare ad essere solo la sua sorellina, ma non posso... e devo smetterla di deprimermi o pensare ad un passato che non tornerà più e che non può più essere modificato, e decidermi invece a scrivere, perché lui deve sapere, al più presto. Afferro la piuma d'oca, la immergo nell'inchiostro e cerco di esprimermi a parole...

    Fratello,
    Sono ben cosciente che queste mie parole saranno per te difficili da accettare la decisione che ho preso non
    No...no. Con un gesto rapido accartoccio il primo foglio e lo getto sul tavolo, sbuffando, prendendone poi un altro. Non so cosa scrivere, non so come spiegare con banali parole le mie intenzioni e le mie motivazioni. O semplicemente vorrei non doverlo fare, perché sebbene sia determinata nella mia scelta, so che quando leggerà queste parole lo perderò per sempre e dirgli addio mi fa troppo male. Ma devo... devo essere forte. Sospiro ancora, riprovandoci...

    Fratello,
    Avrei preferito incontrarti parlarti di persona, ma temevo per la tua incolumità al Valmorghuli davanti a ciò che sto per dirti, quindi ho deciso di ripiegare su una missiva, per quanto la reputi insufficiente. Sono queste le parole più difficili, ma anche le più sincere, che ho mai dovuto scrivere in vita mia e so bene quale effetto avranno per noi, se ancora esisterà un noi. Ho dovuto prendere una decisione, non l'ho fatto a cuor leggero o senza remore, ed anzi sento il cuore a pezzi per ciò che ho lasciato, ma non potevo più restare alla Torre. Troppe cose sono cambiate in queste settimane, troppe verità sono state svelate, che mi hanno fatto dubitare delle tue decisioni e delle tue scelte. Ti sono sempre stata vicina nonostante la tua indole, ma non potevo più ignorare i dubbi che lentamente sono nati nel mio cuore, ed i miei ideali che Ti sono sempre stata vicina, nonostante i tuoi modi di fare, nonostante non approvassi le tue decisioni e le tue dimostrazioni di forza, sperando di riuscire a contenere la tua indole, a deviare i tuoi passi lungo il sentiero più giusto. Ma non potevo più ignorare quelli che sono i miei ideali, e gli ideali di nostro Padre, non davanti alla consapevolezza di non poter riuscire nel mio intento restandoti accanto, e soprattutto davanti alla prospettiva del mio Regno consegnato nelle mani sbagliate.
    Cancello ancora, poi rileggo, modifico qualcosa, ma non riesco a ritrovarmi in quello che gli sto scrivendo. E' così difficile parlargli di questo, aprirgli il mio cuore quando so che a malapena leggerà le prime due righe per poi strappare il resto dandomi della traditrice e cancellando tutto ciò che ci lega, come se non fosse mai esistito. So che dovrei solo proseguire per la mia strada, ma come posso ignorare l'affetto che provo per lui? Lui lo farà, e posso anche comprendere il suo punto di vista, ma io so bene che ciò che sto facendo è giusto, ed è anche per il suo bene, perchè lui non si rende conto di cosa sta facendo. Non posso incontrarlo di persona, dirgli queste cose guardandolo negli occhi, non voglio rischiare che commetta qualche imprudenza in quel luogo neutrale, facendosi così fulminare dai Saggi. No, non potrei mai perdonarmelo, sono qui anche per salvarlo da se stesso, prima che perda la ragione del tutto, non per rischiare di farlo ammazzare accecato dall'ira, eppure mi sento stupida ad affidare questi pensieri ad un banale pezzo di carta.



    Sbuffo, poggiando nuovamente la piuma d'oca sul foglio ormai asciutto, lasciando in sospeso la lettera. Mi porto entrambe le mani al viso, stropicciandomi gli occhi stanchi, e nel riaprirli casualmente alcuni nomi familiari, scritti su un foglio poco distante da me, catturano la mia attenzione...

  4. #1704
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti


    Devon Balythòn



    Zagarth sorride. Finge, ma sorride. Egli si solleva dal pagliericcio e al contempo mi fa sapere che i rimasugli delle ferite saranno spazzati via dalla pozione di Sephyra, non esita a pigliarla dal tavolino e a tracannarla fino all’ultima goccia... facendo concorrenza a un pover’uomo disperso nel deserto in preda alla miserevolezza nel rintracciare una fonte liquida, per lenire il desiderio della sete. Con comodo eh, mica te la rubano. In seguito si allontana dalla tenda poiché constatava il bisogno di dedicarsi alla propria igiene, senza prima avermi rivolto un secondo ringraziamento e... un secondo grossolano errore nel pronunziare il mio nome.



    Sbuffo irritato e prendo l’iniziativa di incamminarmi fuori, posso già sentire il silenzio tombale che aleggia nell’aria, in lontananza giungono i versi di qualche rapace notturno, ma del resto nulla di nuovo. E’ notte inoltrata, e mi stupisco dell’idea di non essere pienamente assonnato. Beh… vorrà dire che stanotte si faranno le ore piccole, magari al campo. Sempre se qualcuno non metta i bastoni tra le ruote. E chi potrebbe guastare il momento se non la tizia funebre in maschera e mantello?



    Ogni volta che m’imbatto in lei, decifrare in pieno le sue espressioni facciali è un’impresa titanica, tre buchi non bastano a indagare oltre nonostante le loro dimensioni. Sul palmo sinistro regge un tessuto scuro, e al contempo mi fa cenno di seguirla presso la sua tenda.



    Inclino la testa di lato con aria interrogativa, a che punto intende arrivare? Vuole che gli sistemassi la manica lacerata del suo abito? No aspetta, quella è... una benda. «Perdonatemi Lady, ma giocare a nascondino è un'attività più che puerile per la Vostra età, non credete?» dico dando voce ai miei pensieri, trattenendo pur sempre un tono discreto che utilizzavo ai vecchi tempi con la gente di corte. Voglio proprio vedere se con questa donna funzionano le buone maniere... non so ma qualcosa mi dice che non devo fidarmi, mi conviene tirar fuori l’asso della manica per tagliare corto: il silenzio della donna potrebbe essere un trucco per giocarmi uno scherzo di pessimo gusto, e di certo non è la prima volta che succede in vita mia. I miei fratelli me ne hanno combinate tante, c'era di peggio. Continuando a esaminare quelle fessure cercherò di sfruttare il dono dei Siamesi per stabilire un legame psichico con una razza comune di volatile notturno, visualizzando ogni dettaglio dei suoi lineamenti fisici: i chirotteri.

    Simbiosi - Allievo
    Avverte le sensazioni ed emozioni altrui, è dunque difficile ingannarlo, se chi gli sta di fronte cerca di celare le proprie intenzioni.
    Uno stormo basato da una dozzina di esemplari planeranno alle spalle della donna, mutamente; secondo i miei ordini dovranno deconcentrarla dalle sue reali intenzioni nei miei riguardi. Le daranno pan per focaccia: le offuscheranno la vista, s’intrufoleranno all’interno delle fessure e azzanneranno la carne scoperta.



    Ignorando l’esito dell’azione ne approfitto per fuggire, confondendomi tra una tenda e l’altra finché non sbocco nella mia, attraverso la quale inizia il sentiero che condurrà al campo. Senza indugiare oltre proseguo e riprendo l'allenamento in sospeso. Ho già speso mezza giornata nel ricoprire il dovere di infermiere a tempo pieno, ora lasciatemi in pace. Ho i miei spazi da dedicare...


    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 14th August 2015 alle 19:58


  5. #1705
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Allungo la mano per prendere la pergamena sulla quale riconosco la scrittura di Drako, posso facilmente intuire cosa sia da una rapida occhiata quindi non temo possano essere documenti riservati. Leggo i vari nominativi di quelli che erano i miei alleati, con le descrizioni dei loro poteri ed elementi, tra in quali, in cima alla lista, il mio. Torno ad osservarlo, posso immaginare quanto sia stato difficile per lui espormi in questo modo, e so di dover essere altrettanto forte nel farlo anch'io, perchè questa guerra lo esige, non fa differenze tra amici, fratelli o sconosciuti. Torno a prendere la piuma d'oca, intingendola nell'inchiostro prima di portarla sulla pergamena e cancellare con una linea netta il mio nome dalla lista dei Reali, per poi andare ad aggiungere tutte le informazioni in mio possesso sui restanti nominativi. Mi trema la mano e sento un forte magone, soprattutto quando sono costretta a farlo per Alinor, o per Gildas, per i quali i campi erano ancora vuoti, ma mi faccio forza... è un mio dovere, nonostante l'affetto che sempre mi legherà a loro ed il senso di colpa che mi accompagna in questo gesto, seppur sappia che non debba essere così. Perchè questa è la mia causa, questa è la mia guerra, tutto questo lo faccio per il mio Regno, quindi il fine è giusto ed è superiore a tutti noi, alle nostre vite ed ai nostri affetti, non devo dubitarne.



    Faccio poi lo stesso per i ribelli, aggiungendo le informazioni mancanti, questa volta in maniera più spedita. Quando ho terminato rileggo ciò che ho scritto, la calligrafia è pessima soprattutto in alcuni punti a causa dell'agitazione e del tumulto interiore che sento, ma è leggibile ed è questo che conta. Lascio la pergamena sul tavolo, in modo che l'inchiostro possa asciugarsi bene e che Drako al suo risveglio possa notarla, accanto alla lettera che ho rinunciato a scrivere ed ai fogli accartocciati, ed accenno ad uscire dalla tenda.



    Butterò tutto dopo, terminando anche quella lettera, ora ho bisogno di un pò d'aria. "Non vieni a dormire?" chiede Drako alle mie spalle, con voce assonnata.



    Mi volto e vedo che si è girato, probabilmente era in dormiveglia "Scusa, non volevo svegliarti. Non credo riuscirei a dormire, preferisco prendere un pò d'aria..." gli rispondo tranquilla, cercando di non dare a vedere quanto scrivere quelle informazioni mi abbia scosso. "Ti faccio spazio allora, così quando vuoi non mi trovi ad X" aggiunge, ridendo, ed io sorrido in risposta ed annuisco, per poi voltarmi nuovamente verso l'uscita. Faccio un altro passo, ma poi mi blocco "Drako..." gli dico, voltandomi ancora.



    "Se puoi preferirei avere una tenda tutta mia, per avere i miei spazi" mi mette a disagio dividere la tenda con un qualcuno, anche se di lui so che posso fidarmi, ma è comunque imbarazzante.



    "Preferirei averti qui, ma se è quello che desideri domani avrai una tua tenda" mi risponde, e lo ringrazio vedendo poi che torna a dormire, mentre io esco dalla tenda. Raggiungo quindi nuovamente il lago, passando dietro le tende per non incontrare nessuno e stringendomi con le braccia quando sento di avere la pelle d'oca per la frescura notturna, e mi siedo in un angolo pulito accanto ad un cespuglio, poggiando la schiena contro un tronco. Chiudo gli occhi e per un momento libero la mente da qualsiasi pensiero...

    *Frasi di Drako concordate con Eclisse

  6. #1706
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Le parole del Leithien mi colpiscono come proiettili di pietra, di quelli delle catapulte usati per espugnare i castelli. E sarò anche stupido, ma so riconoscere la verità. Mi sono sempre comportato come un ragazzino irresponsabile, ho sempre dato al colpa di quello che sono alla mia natura, alla mia indole e a come sono cresciuto. Eppure tanti altri hanno avuto infanzie peggiori della mia e non sono tutti dei mostri. La maggior parte, in realtà, lo è diventata, anche se in modi diversi, ma io... sono un caso eccezionalmente crudele in tanta spietatezza. Mia madre voleva sacrificarmi all'Abgruntis e io subito ho giustificato ancora me stesso usando questa cosa. Mi alzo dal pagliericcio, so che non gliene importa niente di me, così a me di lui, ma... mi ha aiutato comunque. Forse, conta solo ciò che si fa e non l'intenzione che c'è dietro. "Hai ragione. Per questo cercherò di parlare con Elen appena tornerà dal Sinelux" dico serio, avvicinandomi all'uscita della tenda. Vorrei aggiungergli che la sua non è prettamente la realtà: certo, è Ryuk e basta, lui se ne frega del mondo ma è il mondo a non ignorare mai te. Se vivi nel mondo, ci devi fare i conti... in effetti, non sarebbe male vivere in isolamento ma siamo uomini, sentiamo sempre l'esigenza degli altri. "Ti ringrazio... so che non te ne frega niente... ed è proprio per questo che ti ringrazio" aggiungo andandomene verso la dispensa. Rompere col passato, in fondo sono andato ad Aeglos proprio per questo, per chiudere i conti. Ne resta uno aperto con Vicent e uno con mio padre, però, ma devo smetterla di frignare per Ulfric, per quello che mi ha fatto. Ormai è andata, devo guardare avanti. Devo comportarmi da uomo. Mentre guardo per un poco di formaggio e pane, noto che qualcuno ha rosicchiato, gettato, sporcato. Assottiglio gli occhi: siamo in un accampamento, dobbiamo andare a caccia per il cibo e c'è qualcuno che si permette di sprecarlo? E perchè usare la ciotola, che non è stata manco rilavata, per mangiare del pane e formaggio? Soprattutto, perchè rimettere la ciotola sporca tra quelle pulite, rischiando che qualcuno mangi nelle bave altrui? Esco come una furia dalla tenda: noto Lysa e Devon che giocano a... bho non so manco che stanno facendo, lei gli porge una benda. Hai capito la donna mascherata, le piace farlo strano! Non dovrei fare questi pensieri, mi sono impegnato a diventare più maturo, più uomo, più posato... naaaa, non sarò mai quel genere di uomo. Devo solo essere me stesso sempre, senza bisogno di maschere o bugie. Posso farcela. Magari qualche bugia la dirò. Piccola piccola però. Di certo, non fingerò più di essere chi non sono, e io sono un bugiardo cronico, posso dire le bugie. Accidenti, di nuovo la testa confusa. Sto per interrogare i due birbanti quando, d'un tratto, uno stormo di pipistrelli prova ad attaccare la donna. Nel frattempo, il nostro coraggiosissimo guaritore se la dà a gambe, nascondendosi tra le tende. Evoco immediatamente la mia Ripper e con una falciata ben indirizzata, faccio fuori metà delle bestiacce. "Ehi grand'uomo! Ma se volevi allestire uno zoo ti bastava andare alla Capitale rinunciando a fare il guerriero, dato che non sai farlo!" gli urlo dietro, schernendolo. Do un'altra sfalciata ai restanti bastardelli e sorrido pimpante alla donna: "Non ci sono più i baldi giovani di una volta! Se volete giocare con la benda, conosco molti modi per divertirci". La guarderò con fare da sciupafemmine, ma da quel che ho potuto conoscere di lei, non penso apprezzerà. O magari sì, la fame in questo posto si fa sentire.

    Ripper Blade -> forma passiva

  7. #1707
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien


    Dahmer mi osserva come fossi uno dei saggi alla zona neutra, tra poco gli chiedo di mettersi in ginocchio e mi atteggio come Elanor "Hai ragione. Per questo cercherò di parlare con Elen appena tornerà dal Sinelux" Parlale guardandola in faccia mi auguro, non mettendola a novanta, bah.... che m'importa "Ti ringrazio... so che non te ne frega niente... ed è proprio per questo che ti ringrazio" "Mh!" Gli faccio un cenno con la mano, prima che esca. Da quando sono diventato un padre confessore? E sopratutto da quando non prendo a pugni la gente in bocca quando mi girano? Sto diventando vecchio, è l'unica soluzione... spero che non sia così pure per il mio amico, da quel che io sappia a mio padre funziona ancora. Mi alzo dal pagliericcio e mi gratto il culo, pizzica, non questo maledetto coso che non ha aghi, ma spuntoni. Dovrei farmi una bella sciacquata, quindi esco dalla tenda, cercando di non badare al caos che mi trovo avanti, tra animali volanti di dubbia origine, spade sferzanti e gente varia. Mi dirigo al lago con passo pesante, cercando di respirare a pieni polmoni. Arrivato in riva mi fermo qualche istante e getto il capo in dietro facendolo roteare qualche volta su se stesso, sento i muscoli decontrarsi man mano, ma niente è più rigenerante dell'acqua fresca di notte. Con l'ausilio del piede destro, faccio scivolare lo stivale sinistro e viceversa, ritrovandomi così a calpestare il suolo umido. Porto le mani alla cintola che scorre via, per poi liberarmi anche dai calzoni e l'intimo che ricascano al suolo. Avanzo piano verso il pelo dell'acqua immergendomi lentamente ed assaporo il fresco che risale lungo il corpo, una sensazione piacevole come poche. Mi tuffo interamente per poi compiere qualche bracciata e ritornare in dietro. Con l'acqua che supera di poco l'inguine, ne raccolgo un pò con la mano e la porto al pettorale strofinando, fino a risalire sulla spalla destra e poi scivolare lungo il bicipite, gesto che ripeto anche per l'altro lato. Applico un pò di pressione sulla pelle, mentre la mano scende al di sotto dei pettorali insistendo sulla pancia, per poi immergersi nell'acqua ancora. Continuo insistendo sul viso, inizio a sentirmi meglio...

  8. #1708
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti


    Devon Balythòn



    Bene, finalmente un po' di libertà. Se non soddisfo i miei bisogni, potrei divenire irritabile... molto irritabile. Dall'altra parte sento un vociare familiare, è quel bastardo di Dahmer, come al solito crede che io sia il solito vigliacco e via dicendo.



    Lui non è consapevole che ho dovuto reagire con la simbiosi per il punto che sentivo la forte esigenza di starmene un po' sulle mie, volendo potevo anche seguire la donna nella sua tenda, ma il richiamo della solitudine era troppo forte per non esser preso in considerazione. Senza badare ad ulteriori ciance indistinte inizio a compiere movimenti rotatori con la spalla sinistra per dieci volte, facendo lo stesso con l'altro lato. Fatto ciò divarico le gambe per poi fare resistenza con la destra piegando l'incavo del ginocchio in avanti per un certo numero di volte, per poi passare all'altra gamba.





    Ruoto il busto a destra, sinistra, destra, sinistra, destra, sinistra... continuando per circa due minuti. Corro per tutto il campo in senso antiorario e viceversa, e poi un'altra volta e ancora un'altra. Posso avvertire un leggero stato di spossatezza che coinvolge ogni muscolo del mio corpo, significa che l'acido lattico sta facendo il suo lavoro, come è giusto che sia. Ripeterò la sessione di esercizi ancora per un po', dopodiché faccio una piccola sosta posizionando le braccia dietro la nuca accanto al manichino, sempre voltando le spalle alle tende,



    e mi perdo nell'osservare i salici piangenti che celano alcune porzioni del manto stellato che sorveglia l'intera Dohaeris...


    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 14th August 2015 alle 20:05


  9. #1709
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Resto per un pò ad occhi chiusi, allontanando da me i pensieri di poco prima e cercando di distendere i nervi tesi. Non penso più a Lantis, all'odio che proverà per me, alle persone che ho dovuto lasciare e che mi riterranno una traditrice, al rimorso per quello che ho dovuto fare ed alla consapevolezza di dover lottare un giorno anche contro di loro in battaglia. Non penso più a nulla, lasciandomi cullare dal silenzio che avvolge il lago, lontano dai rumori provenienti dalle tende dove probabilmente qualcuno si sta allenando ancora. Respiro profondamente, ormai più calma e rilassata, quando un tonfo, seguito subito dopo da un altro, mi fa aprire di scatto gli occhi. Mi volto distrattamente nella direzione da cui ho sentito provenire i rumori, ma dalla mia posizione non vedo nulla di anomalo anche perché ho un cespuglio parzialmente davanti.



    Sto per chiudere nuovamente gli occhi convinta che fosse solo qualche animaletto di passaggio, quando per sicurezza controllo ancora una volta la situazione e mi accorgo di una figura che sta avanzando di spalle nell'acqua, credo sia... si, quel tatuaggio è inconfondibile, è Ryuk. Resto ferma, ignorandolo, ma poi mi volto di scatto dall'altra parte interdetta, distogliendo lo sguardo, quando mi accorgo che è nudo e che si sta tuffando in acqua, maledicendo il pessimo tempismo di questo suo bagno notturno.



    Ma io dico... è questo il momento? Possibile che non si possa neanche stare tranquilli al lago senza essere infastiditi da queste scene indecorose in piena notte? Un minimo di pudore e rispetto degli altri, non chiedo molto! Devo andarmene...si, devo andare via da qui. Un movimento dell'acqua mi avverte però che sta già tornando indietro, quindi desisto dal muovermi, arriverebbe a pensare dall'alto del suo egocentrismo che lo stia spiando, si...figuriamoci! Mi appiattisco nella mia posizione, ma lo sguardo mi cade nuovamente in quella direzione, ovviamente SOLO per controllare che se ne sia andato visto che non sento altri rumori, ma constatando purtroppo che è ancora lì, frontalmente a me, nudo. Con estrema e snervante calma si sta portando l'acqua addosso premendo poi sulla pelle e scendendo verso il basso, seguendo il movimento dell'acqua che scivola lenta sul suo corpo, e... abbasso lo sguardo, mentre sento crescere il nervosismo ed il fastidio per la situazione in cui mi sono accidentalmente ritrovata.



    Solo uno zotico, un villano, un - non so cos'altro! - si mostrerebbe apertamente...così! Continuo a guardare altrove sentendomi estremamente in imbarazzo ed innervosendomi ancora di più per questo, e decido di fregarmene ed andarmene. Si, non voglio restare qui un minuto di più! Mi alzo di scatto e provo a muovere un passo, senza guardare nella sua direzione, ma qualcosa mi blocca. Il vestito...dannazione! Si è incastrato a della sterpaglia, ci mancava solo questo!



    Mi abbasso e con uno strattone lo libero, fortunatamente senza notare danni nel tessuto, ma proprio mentre mi rialzo, a causa del movimento brusco, mi ritrovo tra le mani uno dei bottoncini che chiudono la parte superiore del vestito, che di conseguenza si apre un pò di più. Oh...no.



    Dopo un attimo di sconcerto, in cui resto a guardare il bottone senza alzare lo sguardo, mi volto di spalle e mi incammino verso le tende, indispettita, cercando di utilizzare il poco filo rimasto attaccato al punto in cui era il bottone per unire i due lembi di stoffa. Questo dannato vestito, non avrei mai dovuto accettarlo, mi sta creando solo problemi! Raggiungo velocemente l'infermeria, intuisco che i rumori di prima erano dovuti a Dahmer e Lady Blackstone che si stanno allenando a giudicare dalle armi che hanno in mano, circondati da - sono pipistrelli quelli? - tutt'intorno. Senza intromettermi mi infilo nell'infermeria chiudendomi la tenda alle spalle e camminando poi per un paio di volte avanti e indietro per calmarmi. Devo trovare un altro abito...subito! E sistemare questo bottone...

  10. #1710
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Lady Blackstone



    Solitamente mi compiaccio quando riesco a spaventare qualcuno col mio solo aspetto. Ma non è questo il caso. Il ragazzino dai capelli lanuginosi evoca alle mie spalle un branco di pipistrelli prima di scappare. Crede forse di spaventarmi?



    Vado subito per abbatterli, mentre accanto a me compare Dahmer che, con la sua arma, stermina i piccoli mammiferi neri. Stranita, mi volto verso di lui. Perchè l'avrà fatto? Si annoiava?
    "Non ci sono più i baldi giovani di una volta! Se volete giocare con la benda, conosco molti modi per divertirci". Non potevo immaginare altra risposta alle mie domande.
    Nascondo la benda sotto il mantello, mentre con lo sguardo cerco di individuare il piccolo curatore.





    Non vedendolo nei paraggi, comincio ad innervosirmi. Lascio alle mie spalle Dahmer e il suo sorriso ebete e percorro il sentiero che conduce al campo d'addestramento.



    Lungo il tragitto sbircio velocemente in ogni tenda che oltrepasso, fino a quando trovo il ragazzo, proprio alla fine del sentiero. Di spalle.
    Senza provocare alcun rumore mi avvicino, ma dubito che mi sentirebbe comunque, sembra assorto nei suoi pensieri.



    Gli punto la lama della falce alla schiena, facendolo sussultare. "Non mettere alla prova la mia poca pazienza ragazzo." gli consiglierò con la mia voce metallica, facendolo dirigere infine verso la mia tenda dal lato opposto, per non essere visti dagli altri.
    Una volta all'interno, chiudo la cerniera alle sue spalle e lo bendo, assicurandomi che non veda niente. Mi tolgo poi il mantello e, una volta accartocciato, lo incastro nella fessura della piccola finestra in modo tale da non permettere a qualcuno di ficcare il naso e per rendere ancora più buio lo spazio.
    Accendo solo una candela, in lontananza, tenendo sempre d'occhio il ragazzo bendato. Dopo un lungo sospiro, pronuncio alcune parole, sussurrandole.
    Mi volto verso il guaritore e pian piano sgancio la maschera fino a toglierla e posarla delicatamente sul pagliericcio.
    Le ombre che provoca la luce della candela danzano intorno al cerchio di acqua e sangue disegnato a terra. Posso udire i loro sussurri, le loro risate.
    Avvicinandomi al ragazzo, gli punto ancora la falce addosso, spingendolo a sua insaputa, all'interno del cerchio.
    Lo faccio inginocchiare, di fronte a me. Sistemo Dark Sister accanto a me, nel caso servisse e infine gli prendo le mani e le poso delicatamente sul mio viso nudo. Non ho avuto modo di vedere le bruciature provocate dalla sfera infuocata del compratore di cavalli, ma so che ci sono, le sento. Il volto brucia ancora, così come gli occhi. Non m'importa se percepirà le numerose cicatrici.
    Le sue mani, le mani di qualcun'altro, che affondano lentamente sulla mia pelle...Una sensazione che mi appare del tutto nuova, come se fosse la prima volta che accadesse. Mi sento strana, restia, ma devo farlo. ...Voglio che termini il prima possibile.
    "Devi curarmi." mormoro alla fine.



    P.S. Azioni concordate con Rosy.
    Ultima modifica di scarygirl; 13th August 2015 alle 20:31


 

 

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