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  1. #1731
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen Nárë Vanya

    Sorreggo l'uomo fino in infermeria senza troppa fatica visto che riesce a camminare sulle sue gambe e lì vi troviamo solamente Ryuk e la principessa, gli altri saranno già a dormire.




    <<Abbiamo vinto>> annuncia atono Jarak mentre io resto immobile perchè, anche se ho assistito al suo arrivo e conosco la sua identità, la sua figura mi intimorisce.


    Continuo a guardarla intimidita, ma a quanto pare è lei ad essere più spaventata perchè, alla nostra presenza, indietreggia e urta Ryuk alle sue spalle <<S-scusate... Scusami, io non so cosa mi sia preso. E' che...somigli incredibilmente ad una persona>>


    Deve essersi confusa con un altra persona perchè poi si calma e si ricompone <<Complimenti per la vittoria, ad entrambi. Io...sono Esperin, sono arrivata la scorsa notte al campo.>>


    Inclino leggermente il capo, come un inchino, quando ci guarda titubante: non so come ci si debba comportare in queste situazioni così alterno lo sguardo sui presenti per seguire il loro esempio.
    <<Raeghar>> sussurra, sorpreso, con un fil di voce poi biascica qualche parola <<La ba-battaglia è stata imp-egnativa>>
    Quando si stacca da me per stendersi sul pagliericcio mi ritrovo senza il suo supporto psicologico <<S-si, è stata ehm impegnativa, ma il t-tuo aiuto mi è servito molto - le parlo guardandomi spesso i piedi. Mi riferisco alle informazioni di Drako sui reali, deve essere stata lei a riferirgliele, credo. In caso contrario mi correggerà o non capirà a cosa alludo. - le t-ue informazioni su-sui reali erano giuste...>> Oh, non dovevo darle del tu... La prossima volta le darò del Voi...
    Le rivolgo lo sguardo e abbozzo un timido sorriso, poi sbadiglio rumorosamente ricordandomi troppo tardi di coprire la bocca con la mano <<Scu-scusa>>
    Ultima modifica di albakiara; 30th August 2015 alle 00:02

  2. #1732
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti


    Devon Balythòn

    La donna non se lo fa ripetere due volte nel replicare alla mia domanda, con i suoi soliti atteggiamenti tetri.



    Il suo essere strega mi ricorda vanamente Lucynda, è come se stessi interloquendo proprio con ella. Ricordo ancora quando, dopo aver acquisito una certa confidenza, mi rivelò la sua vera identità. Di certo non è cosa da tutti frequentare costantemente una meretrice, finché non arriverai al punto di divenire parte importante della sua vita. Sì, perché fino a quel giorno lei assunse un altro appellativo, giusto per confondersi tra la folla: la prudenza non è mai troppa. In confronto alla donna dallo sguardo seducente, questa non è una che apprezza granché la presenza maschile, a giudicare da come mi abbia trattato sinora: per un lasso di tempo alleggia un silenzio piuttosto inquietante, solo dei passi che si distanziano leggermente dalla mia figura, credo che la donna stia indossando nuovamente la sua buon vecchia protezione facciale. D’un tratto la mia benda viene sfilata via con uno strappo secco, un lieve sussulto si sprigiona involontario dalla mia bocca come reazione improvvisa. Il dolore è passeggero, fortunatamente. La vista riacquista la sua nitidità normale, nonostante sia ancora buio riesco comunque a decifrare la sagoma della medesima donna, la quale mi indica l’uscita della tenda senza prima fatto una sorta di avvertimento. Mi sta giudicando secondo le sue aspettative, pensa che io sia uno zoticone come gran parte della gente che rappresenta questa fazione ma non è così, non mi conosce affatto



    «A differenza degli altri uomini che combattono al nostro fianco, il sottoscritto non è come essi. Magari ho dato una mala impressione nelle Vostre grazie, se ho reagito indiscretamente l'ho fatto per difesa personale e non per arrecarVi danno appositamente.
    Intravedete un bastone infuocato tra le mie mani, intento a lacerarvi le vesti? Oppure dei volatili che picchiettano la Vostra bella maschera? Aprite gli occhi mia Signora, poiché dimostrerò che le accuse da Voi esplicitate siano delle stolte illusioni.»
    mantengo il tono basso, in modo da prevenire certe orecchiacce indiscrete al di fuori di questo luogo privato



    «In precedenza chiesi venia, se avessi ignorato il Vostro richiamo di certo non mi troverei qui. Sono consapevole di risultare anonimo ai Vostri occhi, ma diamo tempo al tempo. Ad ogni modo, se necessitate di altre cure, potete contare sul mio sostegno!
    »
    concluso il discorso mi congedo con un’azione degna di un Lord, un raffinato baciamano, afferrando delicatamente il polso destro di costei e stamparci sopra un delicato bacio. Oltre che fornire prove della mia natura reale, il mio è un gesto sincero: nonostante tutto, ho il forte presentimento che la donna non abbia avuto una vita facile. Tale supposizione nasce dal fatto che la medesima non ha alcuna intenzione di mostrare le vere sembianze, celare l’identità dietro una maschera laminata è come non voler condividere il proprio denaro con chiunque.



    La donna sembra apprezzare, non mi strattona o non mi riferisce mali responsi, rimane immobile godendosi il gentile atto… Assegno il baciamano con un breve inchino piegando il busto in avanti, per poi allontanarmi dalla tenda. Non appena varco la soglia, delle presenze in infermeria attirano la mia attenzione: i guerrieri, Elen e Jarak, sono tornati dalla battaglia al Sinelux. Un breve sorriso si dipinge sul mio volto, anche se non lo davo a vedere ero in pensiero per loro, sono felice che abbiano fatto il ritorno qui, al Lacrima Mundi. Mi avvicino presso quella tenda e li scruto attentamente, sono entrambi distesi nei pagliericci ed ognuno presenta ferite di entità differente.



    Entrambi si scambiano parole con Esperin, da quel poco che riesco a cogliere posso constatare che il Sinelux è nostro… i Reietti hanno portato a casa la vittoria, è una bella notizia e ciò non può che risollevare i nostri animi inquieti da stamani. «Elen, Jarak... i miei complimenti, vi siete fatti onore!» dico ad entrambi sorridendo sinceramente, per poi riprendere contegno assumendo uno sguardo serio «Dove siete feriti?»

    *Azione concordata con scary.
    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 9th September 2015 alle 21:00


  3. #1733
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Mentre io mi tranquillizzo, cosciente di aver semplicemente preso un bruttissimo abbaglio, la reazione dell'uomo mi lascia alquanto stranita. Mi sembra faccia pressione sulla spalla di Elen, per poi spalancare l'occhio sano guardandomi terrorizzato, quasi come...come io avevo guardato lui pochi istanti prima, come se avesse davanti un fantasma.



    <<Raeghar>> sussurra d'un tratto, o almeno questo mi sembra di intuire dal labiale, visto che lo fa con appena un fil di voce. Non si muove, non reagisce, ed io non so che fare...cosciente che il mio nome rappresenti qualcosa che qui tutti odiano e con cui nessuno vorrebbe avere a che fare.



    Stringo i pugni, rattristata dal fatto che non dovrebbe essere così... mio Fratello non è degno di rappresentare la mia casata, i Raeghar sono tutt'altro, io sono tutt'altro, ed avrò modo di dimostrare a tutti che non è il mio vessillo ad aver causato questa guerra, ma la follia di chi al momento lo rappresenta. "Si, Esperin Raeghar. Mi sono unita alla vostra causa" rispondo, con voce pacata ma determinata, senza distogliere lo sguardo da lui. <<La ba-battaglia è stata imp-egnativa>> biascica ad un certo punto, confuso forse, o infastidito...non saprei decifrarlo dal suo viso contrito.



    Si avvicina ad un pagliericcio e si distende, voltando il viso verso la tenda, probabilmente non vuole interagire con me oppure semplicemente è distrutto...dopo una battaglia così lunga è normalissimo. Sto per avvicinarmi, chiedendogli come posso aiutarlo, quando è Elen a catturare la mia attenzione <<S-si, è stata ehm impegnativa, ma il t-tuo aiuto mi è servito molto, le t-ue informazioni su-sui reali erano giuste...>> mi volto verso di lei e la vedo molto in imbarazzo. Si guarda spesso i piedi quasi come se non riuscisse a reggere il mio sguardo, non capisco se per timore oppure per indecisione su come rapportarsi a me. Ad un certo punto sbadiglia, palesemente distrutta <<Scu-scusa>> mi dice, e la guardo un attimo perplessa prima di capire che si riferisce al fatto di non aver coperto la bocca.



    E' una ragazza molto giovane e molto dolce, mi fa una grande tenerezza. Mi avvicino a lei sorridendole prima di prenderle la mano "Non devi scusarti, siamo noi a dovervi ringraziare per l'impegno che avete dimostrato oggi, e per la vittoria conseguita. Sono felice che le mie informazioni vi siano state utili in quel campo così ostico" le sorrido ancora, prima di lasciare la sua mano quando vedo Devon entrare nella tenda <Elen, Jarak… i miei complimenti, vi siete fatti onore! Dove siete feriti?>>. Jarak... Dahmer mi aveva già detto il nome dell'altro combattente sceso al Sinelux, avrei dovuto ricordarlo , così avrei evitato la scena inopportuna di prima, e magari anche di spaventarlo...o contrariarlo, sebbene non abbia ben capito cosa è successo. Guardo Elen, sembra stare discretamente bene nonostante la stanchezza e lo zigomo, mentre Jarak sembra decisamente più provato. Devon ha proposto le proprie cure ma non si è avvicinato a nessuno dei due quindi nel frattempo sento anch'io il bisogno di fare qualcosa, di rendermi utile "Posso... fare qualcosa? Non so... posso prendere dell'acqua?" mi sento totalmente impacciata, non sono abituata a provvedere personalmente alle cure dei feriti, alla Torre con tre guaritori non è mai stato necessario un intervento di noialtri. Guardo prima Elen, per poi avvicinarmi al pagliericcio, prima di aggiungere "Jarak... come ti senti, sei ferito? C'è...quella pozione" ripenso alla sostanza giallognola che mi ha spalmato Ryuk sulla caviglia, aveva un aspetto disgustoso...ma effetti miracolosi.



    Mi guardo intorno, ma tra le tante boccette non riconosco quella in particolare, forse è quella bianca, o quella blu... non ne ho idea! "Ryuk, muoviti, prendi quella pozione!" gli ordino, lievemente agitata, per poi aggiungere con tono più basso, dopo un attimo di esitazione "...per favore" abbassando lo sguardo e tornando a guardare Jarak. Devo mostrarmi meno altezzosa, anche se non mi sembra di esserlo ma comunque...forse questo è un passo avanti, credo.

  4. #1734
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Lysa recupera 20 punti costituzione
    Jarak recupera tutta la costituzione persa in battaglia

  5. #1735
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Jarak

    Da quello che sento, anche Elen sembra essere a disagio nel parlare con Esperin Raeghar, anche se credo per tutt'altro motivo: d'altronde è pur sempre una principessa, e se la ragazzina è davvero cresciuta in una tribù di elfi non dev'essere abituata ad avere a che fare con persone di così alto rango.


    Prima che la reale possa risponderci, Devon fa la sua comparsa e si preoccupa immediatamente delle nostre ferite. Decido di ignorarlo fino a quando non parlerà Esperin, anche se mi sento in colpa dato che l'ho giudicato troppo in fretta: pensavo fosse andato a dormire senza aspettarci, e invece era probabilmente nei paraggi ad aspettare che tornassimo, forse ad allenarsi.


    Finalmente la donna prende parola e la sento rivolgere un accorato ringraziamento alla giovane maga, sottolineando quanto apprezzi il suo impegno e la sua felicità nell'essersi resa utile grazie alle informazioni fornite. Ora ha senso che Drako fosse a conoscenza di così tanti dettagli sui nostri avversari reali, probabilmente riferirglieli è stata la prima cosa che Esperin ha fatto appena giunta al Lacrima Mundi. Sembra... sincera, e gentile, e assolutamente non il mostro descritto da Dahmer e Zagarth. È vero, la battaglia dell'Auspex, me ne ero quasi dimenticato. Dai resoconti dei nostri guerrieri, Esperin si è battuta duramente in quel campo ed è stato proprio grazie a lei se i Reali hanno conquistato il territorio: possibile che abbia cambiato idea sulla guerra in meno di due giorni? Un momento... due giorni fa... è morto suo padre.


    Dei, forse è per via della stanchezza, ma sono talmente confuso che ogni volta che penso a una cosa, automaticamente la collego ad un'altra come tanti piccoli pezzi di un puzzle che capisco sempre meno. Ciò che è certo è che ora la Raeghar si trova qui, e che fino a poche ore fa era probabilmente a stretto contatto con sangue del mio sangue, una persona che mi assomiglia abbastanza da portarmi a credere che si tratti di un parente stretto, forse addirittura di mio fratello. Perché sì, non mi aspetto che i miei genitori siano ancora in vita, e che non abbiano tentato di dare vita a un nuovo erede il prima possibile. Il Fulmine prima di tutto, vero, madre? "Posso... fare qualcosa? Non so... posso prendere dell'acqua?", sento la voce della principessa paurosamente vicina.


    "Jarak... come ti senti, sei ferito? C'è...quella pozione", oh Raiden, oh Raiden, prendimi ora. Stringo la paglia sotto alla mia mano cercando di mantenere il controllo, al momento vorrei solo teletrasportarmi il più lontano possibile da qui. Perché la verità è che ormai non posso più vivere nell'ombra, almeno non qui al Lacrima Mundi: presto la Raeghar comincerà a farsi domande, noterà sempre di più la somiglianza, soprattutto quando scoprirà che dominiamo lo stesso elemento, e Jarak diventerà solo un lontano ricordo. Devo... devo uscire allo scoperto, avevo già in mente di farlo durante la riunione con Kalisi, l'arrivo della principessa non è che l'incentivo finale. Ma devo gestire bene il tutto, con la giusta calma, e la prima cosa da fare è sistemare la questione con Esperin, confermare in privato i suoi sospetti, in modo che non vada a riferirli a qualcun altro e che possa essere io a comunicare la notizia a Drako per primo. Il problema è che appena i miei compagni lo sapranno, la notizia probabilmente uscirà e raggiungerà... no. Non devo pensarci.


    Mi giro e mi siedo sul pagliericcio, cercando il suo sguardo. <<Non serve>>, affermo, spostando lo sguardo su Ryuk e poi tornando a osservare la reale. <<Ho usato molte energie per illuminare il Sinelux, e ho avuto un mancamento. Fisicamente sto bene>>. Nonostante i miei sforzi non riesco a sostenere il suo sguardo, per quanto innocente e sinceramente preoccupato sembri, e abbasso il mio verso i suoi piedi. <<Benvenuta>>. Lo rialzo poi per guardare Devon. <<Elen non si è ancora curata>>.
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  6. #1736
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Finalmente Jarak si gira sul pagliericcio tornando a guardarmi, e nuovamente sento quella strana sensazione di poco prima. C'è qualcosa nel suo sguardo che mi ricorda incredibilmente Aiden, anche se sono cosciente che non sia lui. Non mi sono mai trovata davanti ad una somiglianza così accentuata tra due persone totalmente distinte, che non hanno legami di parentela o altro, e la cosa mi lascia alquanto basita nonostante cerchi di celarlo. Ho avuto paura, temevo che i Reali avessero trovato il campo e che quindi avrebbero distrutto tutto col loro esercito... per fortuna è stato solo un attimo, mi sono subito resa conto dell'assurdità dei miei pensieri, anche se quella sensazione di ansia non è andata ancora via. <<Non serve>> mi dice ad un certo punto, guardando poi Ryuk, per evitare probabilmente che prenda la pozione che gli avevo chiesto.



    <<Ho usato molte energie per illuminare il Sinelux, e ho avuto un mancamento. Fisicamente sto bene>> aggiunge poi, prima di distogliere lo sguardo dal mio e rivolgerlo verso i suoi piedi.



    Vorrei... evitare che tutti si comportassero così con me, che si sentissero in imbarazzo o altro nel rapportarsi a me, ma credo - spero - che sarà solo questione di tempo, se riuscirò a mostrarmi più... vicina a loro, come asseriva Ryuk prima, probabilmente. <<Benvenuta>> mi dice infine, ancora senza guardarmi, prima di rivolgere la parola a Devon suggerendogli di curare Elen.



    "Grazie" mi limito a rispondergli, sorridendo gentile prima di allontanarmi un poco da lui, suppongo voglia riposare. Ripenso alle sue parole, al fatto che questa battaglia sia stata decisamente impegnativa. Combattere lo è già di per sé, farlo poi al buio dovendosi anche preoccupare di illuminare l'ambiente circostante richiede un dispendio di energie ancora maggiore.E' ottimo che entrambi avessero poteri in grado di produrre luce dato che Elen è fuoco e, a come Dahmer mi ha detto, Jarak è... fulmine. Fulmine. Assurdo... è davvero assurdo tutto questo.



    "Io...suppongo abbiate sete, vado a prendervi dell'acqua mentre terminate le cure" dico rivolta ad entrambi, prima di uscire dalla tenda e andare in dispensa. Faccio un respiro profondo, cercando di scacciare quest'ansia... è tutto un buffo scherzo del destino che si prende gioco di me, è tutto ok... siamo al sicuro. Prendo due boccali di quelli grandi, in modo che vi entri una quantità maggiore d'acqua, e li riempio fino all'orlo, portandoli poi con passo incerto fino alla tenda, senza riuscire ad evitare che un pò mi caschi a terra e sul vestito. "Ecco" aggiungo, porgendo l'acqua prima alla ragazza e poi a Jarak.


  7. #1737
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Jarak

    Proprio come avevo previsto, appena incateno i miei occhi ai suoi rivedo l'inquietudine di prima, un vago terrore che tenta di mascherare e che probabilmente riesce a celare agli altri, ma non a me, perché so esattamente a cosa sta pensando.


    Mi ringrazia per la tiepida accoglienza con un sorriso gentile, vorrei sforzarmi e dirle di più ma proprio non ce la faccio, non fin quando non avrò sistemato la questione.


    E dovrei anche riposare, non ho mentito prima, la battaglia è stata veramente sfiancante in termini di energie usate: nonostante tentassi di utilizzarlo il meno possibile non ho mai dimenticato come domare il Fulmine, è parte di me come io sono parte di lui, ma ricominciare a sfruttarlo dopo così tanti anni richiede decisamente molto impegno. "Io...suppongo abbiate sete, vado a prendervi dell'acqua mentre terminate le cure".


    Rimango con lo sguardo fisso sul pavimento mentre la donna abbandona l'infermeria, per poi alzarlo e cercare quello di Ryuk: cosa starà pensando di tutto questo? Avrà notato qualcosa di strano?


    Lui... paradossalmente è quello a cui ho meno paura di rivelare la verità, perché anche lui ha rinnegato le sue origini, proprio come me. Riflettendoci anche la Raeghar è nella nostra stessa situazione, forse quando le parlerò mostrerà una comprensione che non mi aspetto, chissà. Forse a nessuno fregherà nulla che sono un Urthadar e la vita al campo continuerò come prima. Forse mi sto facendo troppi problemi. "Ecco", la voce della ragazza mi ridesta dai miei pensieri, sollevo lo sguardo e la vedo porgermi un boccale d'acqua bello grande. <<Grazie>>, affermo atono, per poi afferrarlo e berlo tutto d'un sorso: non mi ero nemmeno reso conto di essere così assetato. Finita l'acqua, stacco il boccale dalle labbra e le asciugo con una mano alla bell'e meglio.


    Questa ragazza è davvero gentile, non riesco a immaginarla sorella del re che tutti descrivono come una bestia... a volte dimentico il mostro che avevo come madre. <<Devo parlarti>>, sputo le parole perché non riesco più a sopportare la tensione. <<In privato. Quando vuoi>>.
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  8. #1738
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Jarak accetta volentieri l'acqua per poi berla tutta d'un fiato, sembra davvero assetato e sono contenta di essergli stata di aiuto. Continuo ad osservarlo, pur volendo non riesco ad ignorare questa somiglianza, anche se ora sono più calma e non provo più terrore bensì curiosità. E' davvero paradossale... non mi è mai capitata una cosa simile.



    Finita l'acqua stacca il boccale dalle labbra bagnate, forse avrei dovuto portare anche dei tovaglioli, o dei panni o... niente, visto che si asciuga le labbra semplicemente con le mani. Resto impassibile, non devo mostrare contrarietà...è una cosa normale qui, sono io abituata diversamente e devo adattarmi...si. Ma ha le mani sporche di sangue... ok, basta, non pensarci Esperin. <<Devo parlarti>> esordisce ad un certo punto, quasi di getto <<In privato. Quando vuoi>> lo guardo perplessa per un attimo, stranita per la sua richiesta.



    Non mi conosce, cosa può volere da me? Già... probabilmente vuole solo chiarimenti sulla mia posizione, posso comprenderlo. Non è semplice ritrovarsi al campo la sorella del Re che sta distruggendo Dohaeris, la sorella del loro principale nemico, capisco il suo bisogno di spiegazioni e certezze. "Si...certo" gli rispondo, cercando di restare tranquilla, sapevo che non sarei stata accolta a braccia aperte da tutti, quindi la cosa non mi stupisce. "Penso che abbiate bisogno entrambi di riposo ora, avremo certamente modo in giornata di parlare" gli sorrido affabile, prima di aggiungere "Credo sia il caso di avvertire Drako del vostro rientro e della vittoria, torno subito".



    Esco nuovamente dalla tenda raggiungendo quella di Drako, sono certa che non si perdonerebbe di essere stato assente al rientro dei suoi combattenti quindi preferisco avvertirlo subito.



    Mi affaccio trovandolo ancora a dormire e con un colpo di tosse provo a svegliarlo "Drako... sono tornati i combattenti dal Sinelux, abbiamo vinto! Siamo in infermeria..." esclamo sperando che mi abbia sentita, in genere non ha il sonno molto pesante quindi dovrebbe essere così, e poi torno spedita da loro. Entro nuovamente nella tenda, osservandoli, prima di chiedere "Quindi... vi siete scontrati entrambi con le Reali? Abbiamo nuove informazioni?" chiedo, curiosa, sperando che lo scontro sia stato utile anche per collezionare nuove informazioni sui nostri nemici.


  9. #1739
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti


    Devon Balythòn

    Le mie parole non hanno accolto particolare credito e interesse dai presenti, questi proseguono nell’articolare frasi e termini vari come se nulla fosse, mettendo da parte l’esistenza di un misero elfo che cerca di rendersi utile per il bene di tutti secondo i propri limiti, nonostante le esigenze dell’ultimo secondo richiedono ben altro. Nel mentre valuto nei dettagli la situazione generale, Esperin offre la sua cooperazione avviandosi in dispensa per scovare un recipiente colmo d’acqua dopo aver preteso da Ryuk un suo aiuto, appoggio nel procurarsi la tanto agognata pozione rigenerativa. Tuttavia mi rendo conto in ritardo della mia sbadataggine, non ho dato peso alla partecipazione del tizio che non ha ancora proferito verbo… non che io sia un grande conversatore, ma il silenzio che lo circonda è a dir poco inquietante. Jarak mi suggerisce, in primis, di dare la precedenza ad Elen in fatto di cure, essendo l’unica che al momento presenta delle cure urgenti. Fino a poc’anzi l’uomo era messo malamente in confronto alla fanciulla, probabilmente quest’ultima ha approfittato delle poche forze che disponeva per usufruire della rigenerazione su di lui. Passo rapidamente con gli occhi sul corpo dell’uomo e realizzo che è come nuovo, non vi sono danni superficiali, tantomeno escoriazioni o contusioni di entità media. Distolgo l’attenzione da egli mirando alla ragazza argentata, posso ben constatare che il suo zigomo è danneggiato, seguito a ruota da un braccio praticamente lussato. Il suo è un caso che vacilla nella norma, non è lieve ma neanche tanto grave… beh, come si dice: più ti spicci, meglio è. Colloco i palmi all’altezza dell’arto slogato e serrando le palpebre faccio mente locale al dono naturale a cui non mancherò di apportare dei miglioramenti data la sua scarsa efficacia, il calore emanato dal mio organismo è più vitale del solito, segno che le fiamme irraggianti stiano assumendo un’estensione nettamente superiore, equiparandoli alla loro solita conformazione. Le fiamme nivee travolgono il braccio della fanciulla rimettendolo in sesto nella propria completezza, esse non si sgretolano all’istante ma continuano ad irradiare buona parte della tenda, dunque ne approfitto per risalire sul volto della ragazza e far sì che la pelle risanata dello zigomo sia anch’esso ripristinato.

    Difesa e Recupero (Allievo):
    Rigenerazione (Avviene tramite tocco)
    - Rigenera da Escoriazioni, Graffi, Contusioni e Piccoli danni da elemento.
    Non appena realizzo che per la prima volta il mio lavoro è stato portato a termine con successo, senza dover passare la palla ad Elen per concludere l’opera, rivolgerò un sorriso sincero alla fanciulla tentando di accarezzarle la gota risanata come un usuale gesto di affetto…
    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 17th August 2015 alle 12:17


  10. #1740
    sim dio
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Zagarth Sovengard

    Mi strofino, mi strofino e mi ri-strofino... Dei, perché ho aspettato così tanto per lavarmi? Levare tutta questa sporcizia dal mio corpo fantasmagorico si sta rivelando un'ardua impresa. A Furia di strofinare mi stanno uscendo le squame, me lo sento. Rimango nella vasca per un bel po', lasciandomi cullare dall'acqua calda. L'accampamento è stranamente silenzioso, a quanto pare nessuno è nei pressi della toilette, meglio così. Mi insapono di nuovo il corpo, le mie mani scorrono su ogni centimetro del mio corpo, passando sopra ogni mia cicatrice. Mi alzo dalla vasca, sento l'acqua scorrermi sul corpo e sui muscoli, i quali sembrano più tonici del solito. Tutti questi allenamenti, e la guerra stessa, sembrano proficui.
    Esco dalla vasca, completamente nudo, dirigendomi verso il baule per vedere se ci sono alcuni vestiti da indossare. Lo apro e fortunatamente li trovo alcuni, non mi metto a sceglierli, per me uno vale l'altro. Alzando i vestiti, noto sul fondo del bauletto delle forbici ed uno specchietto scheggiato e mal ridotto. Mi balena un'idea. Prendo entrambi gli oggetti, con la sinistra mi porto lo specchietto davanti a me e con l'altra apro le forbici, le immergo nell'acqua ancora insaponata e, con la lama, la passo sulla mia barba, cercando di darmi una ripulita. Dopo questo, le immergo nuovamente nell'acqua insaponata e le avvicino verso i miei capelli. Fisso il mio riflesso nello specchio, lo sguardo impassibile e la mano, decisa, si trova sopra la mia testa. Questi capelli... Non li ho mai toccati in vita mia... Ma forse è giunto il momento di darci un taglio... In tutto. Con decisione, taglio ciocca per ciocca, accorciandoli notevolmente. Mi guardo di nuovo nello specchio e, soddisfatto, ammiro il risultato: mi piace.
    Con irruenza, getto forbici e specchietto dentro il baule, toccato il fondo di questo, il vetro dello specchio sembra rompersi... Sette anni di disgrazia? Che Raiden sia lodato!
    Mi vesto ed esco dalla tenda per dirigermi in infermeria, sperando di trovare i due combattenti e sapere l'esito della battaglia. Una volta giunto a destinazione, varcherò la soglia della tenda, orgoglioso del mio "nuovo me", per poi salutare con un cenno i presenti ed esordendo con un <<Chi ha vinto?>>.

    Foto del nuovo taglio di capelli e del vestito entro stasera
    Ultima modifica di mettiu; 17th August 2015 alle 14:08

 

 

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