Ryuk Leithien
Finalmente Esperin sembra abbassare la cresta o semplicemente non ha più argomenti da mettere in mezzo a sostegno della sua puzza sotto al naso, sta di fatto che mi palesa l'intenzione di cercare di moderarsi, in modo da adeguarsi al reietto medio che si trova in questo luogo, insomma: meno palo nel culo.
Sta per poggiare i suoi regali piedini fuori dalla tenda, ma due figure si parano avanti a lei, Elen e Jarak sono tornati ed hanno vinto... HANNO VINTO! Mi sento pervaso da un senso di euforia che non riesco a nascondere e sorrido come fossi un bambino di dieci anni, Esperin indietreggia e sbatte contro il mio petto, ma la scanso in malo modo per dare la precedenza ai guerrieri. Non sembrano riportare grosse ferite, Jarak a prima vista è solo un pò ustionato al viso, ma probabilmente Elen si è già prodigata per lui con il proprio dono della guarigione, alla giovane maga ci pensa Devon invece, appena avrà terminato non esiterò a prenderla tra le braccia ed adagiarla sul pagliericcio, anche se non avrà più ferite, si deve riposare, è giusto che recuperi tutte le forze.
Mi soffermo per un istante ad osservare Esperin, è strana, il suo sguardo su Jarak è incerto, sguardo ricambiato da lui, che si conoscano già? L'uomo le dice che le deve parlare e questo non mi piace per niente, mi spiace babbione, hai la faccia da brav'uomo, ma tutto ciò che riguarda la Principessina riguarda anche me. Nel momento in cui Esperin esce dalla tenda per chiamare Drako, mi avvicino a Jarak fissandolo negli occhi... hem nell'occhio con tutta la serietà che possiedo
"Sono certo che qualunque cosa tu debba dirle, non avrai problemi a farlo in mia presenza" Mi allontano giusto in tempo, prima che la Principessa ci raggiunga nuovamente, accompagnata anche da Zagarth, il quale domanda dell'esito della battaglia Ma che ha fatto ai capelli? "Noi" gli rispondo alzando il pollice verso l'alto.
"Elen, Jarak... perdonatemi se non vi ho atteso al Glados, ho sentito bene? Sinelux è nostra?" Ed eccolo Drako con gli occhi del sonno, i guerrieri a combattere e lui a poltrire.