Esperin Raeghar
Ignoro le reazioni dei presenti, continuando a fissare Jarak, o Valerius, dritto negli occhi. Ascolto impassibile le parole di Dahmer su Aiden, condividendole in pieno ma sapendo anche di non poter fare affidamento sulla sincerità del boia. Il suo incontro con Aiden è ancora una pulce nell'orecchio per me, e lo sarà sempre dato che nessuno dei due ha la mia fiducia. Le loro intenzioni, soprattutto quelle di Dahmer che al momento mi interessano maggiormente, come eventuali accordi che hanno stretto in quel luogo, non possono essere trascurati ma meritano tutta la mia attenzione. Fatico a non andare incontro a Larieth quando, ancora evidentemente frastornata, si avvicina a noi per poi dirigersi verso la tenda bagno. Deve essersi appena svegliata, sembra non essere molto in forma probabilmente per i postumi della sbornia, le darò il tempo di riprendersi prima di andare da lei ad affrontare finalmente quel discorso. Continuo quindi a mantenere lo sguardo di Jarak che lo ricambia, e sebbene non mostri emozioni particolari dal suo occhio lucido riesco a percepire gratitudine, credo, per le mie parole.
E' così diverso da suo fratello, anche se so di conoscerlo appena, eppure a pelle sento che è così, e non potrebbe essere diversamente visto che Drako gli ha concesso la sua fiducia. Potrei sbagliarmi, ovviamente, ma tornare a Dohaeris proprio adesso dopo 26 anni è una chiara dimostrazione delle sue intenzioni, se avesse voluto semplicemente reclamare ciò che per diritto di nascita è suo lo avrebbe fatto molto tempo prima, e non schierandosi con i reietti. Chissà se Drako sa delle sue origini, forse me ne avrebbe parlato per avvertirmi... ma il tempo è volato oggi e potrebbe essergli sfuggito. Sembra riflettere sulle mie parole, quando accenno alla necessità di informarsi sulla sua casata e su ciò che ad essa è collegato, e poi annuisce come se ne avesse compreso l'importanza. <<Sì. Vorrei... parlarne con te. Se vuoi>> mi chiede titubante, ed annuisco a mia volta rivolgendogli un sorriso gentile "Certo, quando ti sarai ripreso dalla battaglia" è palesemente stanco e provato, e qualche ora non cambierà la situazione.
<<Elen?>> chiede poi incuriosito dalle parole di Dahmer sul coinvolgimento della ragazza con la sua casata. Elen... ora che l'ho conosciuta non posso che provare ansia per ciò che so sul suo conto, e sulle reali intenzioni che ha Aiden con lei.
"Si. La madre di Elen, Rose Vanya, era sposata con tuo zio Alistair Urthadar. Elen è nata dal tradimento con un altro uomo, errore pagato con la vita, quindi lei può essere considerata una bastarda Urthadar... con tutte le conseguenze che ne derivano" come ad esempio il fatto che Aiden la voglia morta.
Mi volto poi verso Dahmer, che pochi secondi prima ha chiesto proprio della ragazza. Uno come lui non dovrebbe minimamente avvicinarsi ad una ragazza dolce e buona come mi appare Elen, spero che non voglia infastidirla o peggio approfittare della sua evidente ingenuità e bontà d'animo.
"Elen era molto stanca per la battaglia, ha espresso l'intenzione di riposare nella sua tenda. Forse è meglio che le parli dopo" gli dico, tranquilla.