E così... abbiamo vinto.
La musica, le danze, le risate, le grida. Ho seguito tutto questo da lontano, restando in silenzio, senza partecipare.
So che dovrei sfozarmi per aprirmi di più, so che sbaglio ad isolarmi, ma in determinate situazioni è più forte di me.
Mentre gli altri bevevano, si divertivano e scherzavano, io potevo ancora rivivere le sensazioni vissute durante il mio incubo, non appena chiudevo gli occhi.
E poi... di nuovo quella voce. Quella donna che mi raccomanda di abbandonare qualcosa... ma cosa?
Tutto rimbomba nella mia testa e mi sento estremamente confusa.
Cosa vuole quella donna da me? Perché cerca di mettersi in contatto? Cosa dovrei abbandonare?
Ho infinite domande e nessuna risposta.
Come ho fatto a raggiungerla la prima volta? E perché ora non riesco più a vederla od a parlarle?
Solo messaggi ambigui che non riesco a decifrare e che non si degna di spiegare.
Non so... a volte mi sembra di impazzire.
Un grido mi mette subito in allarme. Ormai i festeggiamenti sono finiti da un pezzo, quindi... cosa succede?!
Senza pensarci due volte esco dalla tenda e mi avvicino a passo spedito al tavolo delle riunioni.
Trovo radunati alcuni dei miei compagni quindi, senza esitare ancora, domando...
"
Cosa succede? Che mi sono persa?"
Spero che qualcuno vorrà darmi una spiegazione, mentre leggerò il foglio presente sul tavolo...
