Inutile. E' tutto inutile. Non riesco a liberarmi di quelle grida, di quei lamenti, del terrore, del panico, del pianto, del dolore, della devastazione, della morte, del silenzio.
Tutto continua a ripresentarsi nella mia mente, nei miei occhi, nelle mie orecchie.
Posso avvertire ogni cosa con ogni fibra del mio corpo e della mia anima.
Un brivido mi percorre la schiena.
Poi, nel preciso momento in cui avverto la presenza di qualcuno davanti a me, riprendo il controllo di me stessa.
La mia solita lucidità.
Elen mi passa accanto, ma con la coda dell'occhio noto il suo sguardo e... sembra... provata.
Dev'essere successo qualcosa...
"
Allora, c'erano altri tuoi amici in quei fogli? Ah già, immagino tu non abbia molti amici"
Sollevo lo sguardo in
sua direzione e solo adesso mi accorgo di... ma cosa caspita si è dipinto sulla faccia?
"
Sì - pronuncio con tono fermo e deciso -
C'erano nomi di persone che conoscevo. Per alcuni di loro... definirli amici è totalmente impossibile, ma... per altri... più che amici erano conoscenti. Sì, effettivamente non ho mai avuto molti amici - continuo con un tono di voce più disteso -
e credo che questa sia la prima ed unica cosa che abbiamo in comune. Non credi?"
Non devo cedere. Devo seguire i
suoi consigli ed imparare a controllare le mie reazioni.
Vorrei chiedergli se ha fatto qualcosa ad
Elen. Perché se la mia sensazione è corretta, potrebbe essere
lui la causa di quel turbamento che mi è sembrato di percepire negli occhi della giovane.
"
Bella la tua maschera - continuo abbozzando un sorriso -
Qualcuno ha organizzato una festa e non sono stata invitata, forse?" concludo ironica.
"
Combattiamo"
La voce dell'
uomo mi fa voltare di scatto e noto immediatamente che stringe un pugnale nella mano destra.
"
Sarà un piacere combattere contro uno dei due vincitori del Sinelux - affermo rivolgendogli un sorriso cordiale -
Anzi... complimenti per la vittoria".
Fiuuu... anche questa è fatta.
"
Non mi tiro mai indietro, nonno" ribatte con i suoi soliti modi spavaldi del cavolo.
E sia. Diamoci da fare.
Nel preciso istante in cui si lancia contro l'uomo, evoco il mio fedele arco, incocco una freccia e la scaglio alle
sue spalle.
Ma non ho finito. Quella servirà semplicemente a distrarre i miei avversari, perché in realtà il mio scopo è quello di colpire entrambi, sfruttando proprio uno dei due manichini alle mie spalle.
Alterazione ed Illusione -Telecinesi - spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente - Esperto - Nel raggio di 5 metri, può sollevare fino a 250kg di peso
A prescindere dall'esito del mio attacco, sarò pronta ad indietreggiare velocemente, fino a ritrovarmi con il secondo manichino alle mie spalle, restando in posizione difensiva. In questo modo dovrei riuscire ad evitare almeno gli attacchi alle spalle... spero...