Non appena le radici scompaiono, un intenso dolore si irradia dalla mano sinistra fino al centro del petto.
Dolore che si unisce a quello al ventre. Stringo i denti, con ancora
Earine tra le mani ed in un attimo...
Di nuovo quei lamenti, quelle grida, quel dolore.
Earine si dissolve e nella mano destra resta soltanto il sangue.
Il mio sangue. Il loro sangue.
Ancora immagini di distruzione, disperazione, morte.
Resto ferma, immobile, mentre quelle scene continuano ad affollarmi la mente.
Devo assolutamente venire a capo di questo... dono... altrimenti non avrò pace.
Pensandoci bene... inizio ad aver timore di addormentarmi: se dovessi sognare altro?
Inoltre... quella voce... quella donna,
Carnil... perché cerca di mettersi in contatto con me? E perché non riesco più a parlarle? Devo abbandonare qualcosa... ma cosa?
E se fosse coinvolta in tutto questo? Nel sogno... nell'incubo che ho avuto?
"
Devo curarmi"
Le parole dell'
uomo mi riportano alla realtà e solo ora mi rendo conto di essermi totalmente estraniata dalla battaglia. Questo è... assurdo.
No, non posso permettere che ciò accada di nuovo e, soprattutto, non durante uno scontro.
Se dovesse succedere contro un avversario vero... potrei anche morire. Anzi... morirei sicuramente.
"
Ora posso capire come abbiamo fatto a vincere al Sinelux... sei un ottimo guerriero"
"
Concordo - affermo alzando la voce per permettere all'
uomo di udire le mie parole -
Ancora complimenti, Jarak..."
Chissà perché il
beota mi lancia questo sguardo. Che sia un rimprovero perché mi sono assentata dallo scontro?
Potrei anche comprendere. Non è sicuramente un comportamento consono ad un guerriero.
Ok, basta così. Ormai l'allenamento si è concluso, quindi devo solo pensare a curarmi.
Ricambio il cenno di saluto dell'
uomo e decido di cercare un guaritore. Vorrei recarmi da
Elen, ma forse ha bisogno di restare da sola... forse non mi vuole tra i piedi... Ok, sarà meglio cercare
Devon.
Mi dirigo così verso la sua tenda e da fuori lo chiamo...
"
Devon... scusa il disturbo, sono Niniel. Mi spiace svegliarti, ma avrei bisogno del tuo aiuto..."