Devon Balythòn
Il sorriso di Dahmer mi spiazza, decisamente. Credevo di scorgere uno di quei attesi ghigni malefici tra le labbra, quando l’interpretazione visiva mi comunica tutt’altro. Che gli succede? Perché non prende a ingiuriarmi come ha sempre fatto? Magari avrà menato con la testa sull’orlo di un manichino, potrebbe essere quello il movente… o semplicemente si è reso conto del suo schifoso carattere. Ad ogni modo, sento che in me si è riacceso il barlume colmo di speranza, colmo della profetica convinzione nel trovare il lato effettivo su qualcosa di avverso. In fin dei conti non è affatto male quando sa come comportarsi… positivamente, s’intende. So già che questa sarà la prima e ultima volta che tra noi due si è stabilita una sorta di tregua, conoscendolo potrei aspettarmi tutto da lui… perché Dahmer è sempre Dahmer. Il dispendio consecutivo magico mi ha messo un certo appetito, potrei fare giusto giusto una capatina in dispensa, perché no? Sto per avviarmi ma qualcosa m’impedisce di dare inizio al cammino: sento la gola occludersi, non respiro, mi manca l’aria, che mi sta succedendo? Tossisco violentemente di getto, mi sto sentendo male, ma non devo cedere… è solo un malore passeggero, tra poco sarà tutto apposto. Dopo essermi ripreso per un breve lasso di tempo, noto con la coda dell’occhio la donna in maschera intenzionata ad avvinghiarsi contro il ragazzo puntandogli la falce a pochi millimetri dalla carotide. Ma cos… è ammattita per caso? Vuole ammazzarlo, dopo averci messo tutto l’impegno nel curargli la zona collo? Non posso permetterle di compiere una carognata del genere, per quanto Dahmer sia uno stronzo è pur sempre un nostro alleato e, come tale, va rispettato, come tutti gli altri d’altronde.Con uno scatto afferro il polso della donna, quello che regge l’asta della falce, con l’intenzione di disarmarla strappandole l’arma delle mani e lanciarla sul suolo, a pochi metri dal punto d’origine. Se ci riuscirò, esclamerò
<<Ehi! Si può sapere che Vi prende?>>