Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

Esperin Raeghar

Attraverso l'accampamento assieme a Sage, mostrandogli la disposizione delle tende e delle aree che lo compongono, cercando di essere il più precisa possibile anche se ancora non ho le idee chiarissime neanche io, soprattutto su chi occupa le varie tende. Il ragazzo mi dice di non voler disturbare Drako preferendo dormire all'aria aperta dato che la serata è piacevole e condivido con lui, si sta davvero bene nonostante sia già calata la notte. Mi dice anche che preferirebbe la compagnia di una donna a quella di Drako, affermazione quasi scontata per un uomo, e rispondo con un sorriso mentre continuiamo a camminare. Quando arriviamo nei pressi della mia tenda mi guarda stranito, forse si sta chiedendo per quale motivo sia più grande delle altre e se siano stati fatti dei favoritismi nei miei confronti, ma ignoro il suo sguardo indicandogli la lavanderia.



Ci spostiamo poi verso il lago, mentre gli chiedo della sua vita e delle sue motivazioni, lo vedo per un attimo perplesso, si gratta la testa prima di iniziare a parlare "Vengo da Beslim Akosh, è un bel viaggio si. Prima aiutavo mio padre a mandare avanti il nostro allevamento di tori, ma poi è successo che ..." abbassa lo sguardo, sembra nervoso e non capisco per quale motivo. Continuo a guardarlo in silenzio quando poi riprende a parlare "Ecco, per farla breve, mia sorella Erin è rimasta sola con una bambina di 3 mesi appena, per colpa di questa guerra e io non potevo continuare a guardare, a fingere che tutto fosse come prima." conclude poi, e capisco il motivo del suo turbamento.



Probabilmente si sentiva in imbarazzo a parlarne con me, data la mia posizione prima di giungere in fazione. Rialza lo sguardo, sembra aver preso coraggio di affrontare la questione, e mi spiega che ha paura che l'orrore che Lantis sta diffondendo arrivi anche nella sua casa, alla sua famiglia, a quella che mi sembra di aver capito sia sua nipote, e che non poteva convivere con questa paura senza fare nulla, limitandosi a guardare. Ha deciso di schierarsi per evitarlo, per scongiurare l'eventualità che altra gente innocente soffra per colpa di mio Fratello e di questa guerra, e non posso che condividere in pieno le sue parole giuste e determinate.



Ha iniziato a parlare lentamente acquisendo poi sempre più fervore, è evidente che crede davvero in quello che dice e che non si è pentito della sua scelta, è bello vedere questa sicurezza e determinazione in chi combatte al nostro fianco. "Non volevo essere così cupo, è stato più forte di me, mi sono lasciato prendere la mano. Quello laggiù è il lago?" mi chiede poi, interrompendo un discorso che probabilmente gli fa tornare alla mente brutti ricordi



"Non scusarti, condivido in pieno le tue parole e...mi dispiace per la tua famiglia" resto un attimo in silenzio, rattristata, prima di continuare "Si... quello è il lago" evitando di chiedergli altro per non infastidirlo e voltandomi ad osservare lo specchio d'acqua "Quanto sei veloce, Esperin?" mi chiede poi, con sfida



"Veloce? Abbastanza, credo... perchè?" gli rispondo senza capire, continuando a guardarlo interrogativa.

Jarak

Non so da quanto tempo sono qui. Il sole è calato e il cielo è ormai scuro, probabilmente dovrei andare a riposare, ma non ho voglia di dormire... anzi, sono sicuro che non riuscirei proprio a chiudere occhio. Non finché non avrò preso una decisione. Ripeto nella mente la conversazione con Esperin, le sue parole mi rimbombano nelle orecchie, ancora e ancora: il quesito non è quindi se rivelare la tua identità o meno, quello accadrà ugualmente presto o tardi, quanto capire se preferisci lottare dall'esterno per distruggerli rinnegando ciò che eri, oppure se riprendere il tuo vero nome e reclamare ciò che ti spetta per diritto di nascita. In un moto di rabbia afferro un sasso da terra e lo lancio nel lago con tutta la forza che ho. Non so nemmeno a chi sia rivolta questa furia, forse a me stesso, forse a mia madre o a mio fratello, forse a Lantis, o forse alla mia coscienza che mi ha costretto a uscire dalle tenebre. "Ehi Jarak? Ti disturbo?", la voce di Dahmer mi fa sussultare, mi giro e lo seguo con lo sguardo mentre mi si avvicina. Gli dico di no con la testa, d'altronde non sto facendo nulla, e comunque avevo in mente di parlargli. Anche se penso che mi abbia cercato per un motivo. "La storia è lunga del perchè te lo chiedo ma... che hai fatto all'occhio? Come mai porti una benda?", mi chiede infatti a bruciapelo, al che sgrano l'occhio per la sorpresa. <<L'ho perso>>, rispondo istintivamente, ma forse si aspetta qualcosa di leggermente più elaborato. <<Viaggiavo con un gruppo di banditi. Rubavamo alle carovane oro e cibo. Sono stato con loro per qualche mese>>, non mi preoccupo che mi giudichi, l'ho fatto per sopravvivere. E poi non mi sembra proprio il tipo. <<Il nostro capo non aveva intenzione di dividere un bottino particolarmente ricco. Perciò ha tentato di uccidermi. Ma ci ho rimesso solo l'occhio>>. Rimango a fissarlo quando ho finito di parlare, mi domando il perché di questa domanda. Ha detto che è una storia lunga... mi sono perso qualcosa? Oltre all'occhio, intendo.

Elen Nárë Vanya

<<Di regola sì, dovrebbe essere il mio unico cruccio quello di assicurarmi che avresti continuato a curarmi... ma non è così... non so perchè ma... ci tenevo.>>

Rimango silenziosa in ascolto<<Anche se non so bene cosa. Sai mio padre... non è un uomo di molte parole ma una volta mi ha detto che aspettiamo una battaglia mentre stiamo già combattendo. Forse sto facendo già questo, sto già combattendo per il mio futuro>>

Mi fanno molto piacere queste parole, ma saranno vere? Come faccio ora a capire se è sincero o no? Mi ha già ingannata una volta, non avrebbe problemi a farlo una seconda... O sta cambiando veramente? In effetti se ha voluto rivelarmi la sua identità è perchè già è cambiato... Si potrebbe essere così, come al contrario potrebbe essere stato l'arrivo di Esperin a farlo confessare... Uffa, perchè devo tormentarmi così? Quanto vorrei avere il dono della simbiosi in questo momento.
Dahmer se ne va lasciandomi più confusa di prima, ma almeno abbiamo chiarito dei punti: prima vengono i Reietti poi tutto il resto.
<<Elen? Ho sentito Niniel urlare, dovresti andare al campo d'allenamento, forse è ferita>>

Dahmer si riaffaccia nella tenda <<Cosa?... Uh, si... Corroooo>>
Mi fiondo fuori e raggiungo il più velocemente possibile il campo in soccorso di Niniel, la vedo molto affaticata sorreggersi al suo arco, probabilmente ha una gamba rotta.

Mi chino su di lei richiamando il mio potere su entrambe le mani <<Dove sei ferita?>>
<<Credo di essermi rotta la gamba destra ed anche le costole non stanno messe meglio...>>
<<Ok... E' meglio rimanere qui... Ti aiuto a sederti...>> le dico, poi mi volto verso Ryuk e solo adesso mi accorgo della freccia al collo <<Ryuk, riesci a venire fin qui? Vorrei sperimentare una cosa...>>
La mia idea è provare a curare entrambi contemporaneamente: è solo un tentativo, ma ora mi sento più forte e gli effetti della rigenerazione mi sembrano più efficaci, spero solo che le energie non mi abbandonino.
Quando Ryuk si avvicina a noi poggio la mano sinistra sul costato dell'elfa, prima di scendere verso la gamba rotta, mentre la destra sulla gola dello stregone, il quale provvede a sfilarsi la freccia facilitandomi il lavoro.
<<Grazie>> gli dico con un sorriso <<Tranquillo, non brucia!>>
Anche questa volta delle fiammelle si sprigionano al tatto e vanno ad agire sulle lesioni di entrambi, sembra proprio che il mio tentativo funzioni sebbene mi richieda maggiore sforzo.
Quando la magia avrà terminato i suoi effetti chiederò ad entrambi, passandomi una mano sulla fronte imperlata <<Come vi sentite?>>
Se staranno entrambi bene esclamerò emozionata guardandomi le mani <<Evviva... Ha funzionato! Il mio potere è più potente!>>
Vorrei saltellare per la gioia, buttarmi tra le loro braccia, fare capriole, ma non è il caso.

Rigenerazione: Rigenera ferita di entità grave o mortale

NOTA: frase di Niniel concordata con Vale e azione conclusa di Ryuk concordata con Ecli.

Ryuk Leithien

Elen sente le urla di Niniel ed arriva immediatamente, senza farci attendere troppo, anche perchè, con un buco in gola, non posso fare molto se non:
a) crepare
b) minacciare Devon tra i cespugli di guarirmi
c) correre a spalmarmi quella poltiglia in infermeria sulla gola



<<Dove sei ferita?>> Domanda la maga, puntando subito Niniel. Grazie eh!



<<Credo di essermi rotta la gamba destra ed anche le costole non stanno messe meglio...>> Su, dai veloci. Volete il tè coi biscottini? Intanto mi avvicino a loro, mentre spezzo la punta della freccia



<<Ok... E' meglio rimanere qui... Ti aiuto a sederti... Ryuk, riesci a venire fin qui? Vorrei sperimentare una cosa...>> Sì, già sto venendo e no, purtroppo non posso imprecare ad alta voce con sta cosa nella gola<<Grazie>> De che?<<Tranquillo, non brucia!>> Sicuramente ho il terrore di un pochino di bruciore! Al tocco di Elen avverto un forte formicolio pervadermi il corpo, è diverso dal solito, sembra più intenso e forte



<<Come vi sentite?>> Ed infatti con un solo tocco sento che ogni ferita nel mio corpo si è rigenerata ed a quanto pare anche a Niniel, questo vuole dire una sola cosa: anche Elen ora è maestra.



Porto una mano al collo e constato che è tutto a posto, ma devo provare la gola, così ne sarò certo. Contraggo il diaframma ed ingoio aria, pochi istanti ed un rutto prolungato esplode come un boato. "Funziona. Benissimo"
<<Evviva... Ha funzionato! Il mio potere è più potente!>> "Yuhu!" alzo le mani al cielo scimmiottando Elen. "Grazie. Niniel, raggiungimi in tenda, devo parlarti" E così dicendo, m'incamminerò, per poi sedermi sul mio pagliericcio.

DAHMER GRAY

Sorprendentemente, non devo pregarlo per farmi dire la storia che cela dietro la sua benda: Jarak era con dei banditi, il loro capo li ha traditi, un occhio perduto per sempre. "Si può sempre fare affidamento sull'avidità umana, eh?" commento sarcastico.





Immagino che dei banditi non abbiano dei guaritori al seguito, quindi l'uomo non ha potuto far nulla per il suo occhio. Ma magari non è troppo tardi, i poteri di Elen sono aumentati, l'ho potuto avvertire mentre mi curava la gamba. "Hai pensato di chiedere ad Elen se riesce a curarlo? In battaglia non deve essere l'ideale potervi vedere solo da un occhio" gli propongo perplesso. Tutto sommato, è ciò che farei io. "Ryuk si è fatto Larieth" dico improvvisamente "e con me e Zag aveva scommesso su sta cosa. I due perdenti dovevano rubare due oggetti: la maschera di Lysa e... la tua benda. Prima, mentre mangiavate lo stufato, sono riuscito a strappare via la maschera alla donna... uno spettacolo che non auguro a nessuno. Una cozza senza eguali" aggiungo incrociando le braccia sotto il petto.





"Purtroppo quella meschina se l'è ripresa, se voglio mantenere la mia parola d'onore... Jarak, mi serve la tua benda" concludo, guardandolo serio nell'occhio.



Ammetto di essere curioso come un riccio in calore... l'occhio sarà spappolato? La sclera danneggiata? O la cavità oculare completamente svuotata e quindi pullulante di meraviglioso e fetido pus? Continuo a guardarlo in attesa, spero me la voglia consegnare con le buone, perchè sono disposto pure alle maniere cattive per vedere tutta quella materia flatulenta!

Fortunatamente Elen non si fa attendere a lungo e corre immediatamente in nostro soccorso.





Riesce addirittura a curarci contemporaneamente.



"Wow - affermo sinceramente sorpresa - Complimenti Elen! Sei migliorata davvero moltissimo..."

Tralasciamo il rutto e l'imitazione di Elen, che ammetto mi ha fatto sorridere, e concentriamoci su cose più importanti. Sono nella sua tenda. Ha espresso il desiderio di parlarmi e non ho perso tempo: ho salutato e ringraziato la curatrice e mi sono precipitata subito qui.

"Sono tutta orecchie - dico con tono scherzoso, mentre mi indico un orecchio - Di cosa volevi parlarmi?"

Concludo con espressione più seria. Forse vorrà darmi qualche suggerimento per la battaglia di domani?
Mi siedo a terra, ma tengo lo sguardo fisso su di lui. Sono concentrata.
Ascolterò cosa mi dirà ed al termine del suo discorso, gli domanderò se ha qualche consiglio da darmi e/o correzione da suggerirmi. Basandosi anche sull'ultimo allenamento che si è appena concluso, ovviamente.

Jarak

Questa strana curiosità di Dahmer non mi piace. Annuisco al suo commento sull'avidità umana, anche se in realtà fui io stupido a fidarmi, ma d'altronde ero giovane, inesperto... e disperato. Mi chiede poi se ho considerato l'ipotesi di chiedere aiuto ad Elen, gli rispondo quindi proprio come ho risposto alla guaritrice. <<Non c'è più nulla>>, affermo atono, <<La Rigenerazione sarebbe inutile. Ho adattato il mio stile di combattimento all'angolo cieco. Non ci faccio più caso>>, continuo sincero, ci ho messo un sacco ad abituarmi alla nuova visione... ma non è che potessi fare molto altro. Fortunatamente non sono mai stato bravo con l'arco, quindi non ho mai coltivato quell'arte e non ho risentito del peggioramento della mia mira. "Ryuk si è fatto Larieth", mi dice improvvisamente il ragazzo, e non riesco a non alzare le sopracciglia, "e con me e Zag aveva scommesso su sta cosa. I due perdenti dovevano rubare due oggetti: la maschera di Lysa e... la tua benda. Prima, mentre mangiavate lo stufato, sono riuscito a strappare via la maschera alla donna... uno spettacolo che non auguro a nessuno. Una cozza senza eguali". Ryuk e Larieth? Una scommessa? Ma quando è successo tutto questo? Forse dovrei prestare più attenzione alla vita del campo. La scommessa... ora capisco dove vuole andare a parare. Termina infatti il suo discorso chiedendomi di consegnargli la benda. <<No>>, affermo di getto, senza nemmeno pensarci. <<No>>, ripeto ancora, con il cuore che inizia a battere un po' più forte. Senza nemmeno accorgermene ho iniziato ad arretrare: dovrà uccidermi prima di avere questa benda.

Niniel e Ryuk recuperano tutta la costituzione

SAGE BLOODBORNE

"Non scusarti, condivido in pieno le tue parole e...mi dispiace per la tua famiglia"- ecco lo sapevo, l'ho intristita e non volevo, poi sposta lo sguardo nella direzione che ho indicato e mi risponde: "Si... quello è il lago"
Quando le chiedo se è veloce mi risponde "Veloce? Abbastanza, credo... perchè?" - bene, sgranchiamoci un pò le ossa, dopo quella cena abbondante ci sta una piccola corsetta.

"Perchè ti sfido a chi arriva prima" - le dirò, poi afferrandola per una mano e trascinandola con me per pochi metri, continuerò - "E l'ultimo dovrà esaudire un desiderio del vincitore!" - e la lascerò andare.
Era un gioco che facevo spesso da piccolo con i miei amici e spesso ero io a perdere, ma adesso mi sono allenato molto, sono cresciuto, è tutto diverso.

Correrò più velocemente che posso verso il lago e, una volta arrivato sulla riva, che io vinca o perda non importa, continuerò a correre nell'acqua e poi mi tufferò a testa in giù, riemergendo dopo pochi secondi.
Mi ci voleva proprio un bagno!