Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

DAHMER GRAY

Charme, il potere dello charme potrebbe essere alla base dello strano comportamento di Jarak! Tutti consigliano all'uomo di chiedere a Drako, che in quest'arte è maestro. Mi piacerebbe sviluppare un potere del genere, ma non penso sia nelle mie corde: la mia magia è legata profondamente con i poteri di madre terra, entrambe le capacità che ho sviluppato sono infatti elementali.



Non penso che potrei mai governare un potere mentale, anche se mi piacerebbe molto. La luna sta tramontando, penso che l'alba arriverà presto. Mi alzo e poggio il boccale sulle botti ed esclamo sbadigliando: "Vado a farmi un'oretta, tra poco dobbiamo andare a caccia".



Sorrido e saluto tutti ma non mi dirigo prettamente nella mia tenda, ma aspetto fuori quella della falena.



Vorrei dirle giusto due cose, non mi piace come ci siamo lasciati prima, non dovrebbe fregarmene ma ho come un nodo alla gola che voglio sbrogliare. L'attendo un po' finchè non la vedo arrivare, le rivolgo un mezzo sorriso e le dico: "Ti è spuntato un fungo in testa? Torna viva dall'Abgruntis, sei una guerriera di questa fazione e... una mia compagna di lotta. Non mi lascerai uccidere Vicent da solo".



La mia voce è inizialmente scherzosa, poi diventa seria. Ascolterò con un sorrisetto sarcastico ciò che mi dirà eventualmente di stizza e tornerò nella mia tenda, dove prenderò subito sonno sul pagliericcio.

Esperin Raeghar

Jarak sembra condividere il nostro consiglio ed infatti dopo aver riflettuto per qualche altro istante ci ringrazia e si allontana diretto verso la tenda di Drako. Seguendolo con lo sguardo intravedo Niniel che entra nella sua, mi dispiace vederla sempre così isolata, immagino debba essere molto preoccupata per domani. Elen ci da la buonanotte allontanandosi, e poco dopo Dahmer fa lo stesso dirigendosi però proprio verso la tenda dell'elfa, alla quale rivolge qualche parola prima di ritirarsi nella sua.



Mi sento anch'io molto stanca, dovrei cercare di riposare qualche ora, ma continuo a ripensare alla conversazione in sospeso con Niniel, forse dovrei andare a salutarla ed augurarle buona fortuna per domani. Mi volto verso Sage, ormai siamo rimasti solo noi due, gli rivolgo un sorriso gentile prima di congedarmi augurandogli buonanotte.



Mi avvicino poi alla tenda di Niniel ancora incerta, non so se sia il caso di disturbarla, tra poche ore dovrà scendere in battaglia e dovrà essere concentrata e riposata. Non credo stia già dormendo, è appena entrata, forse però la mia visita può infastidirla, non so come comportarmi con lei visto ciò che ha dovuto patire in battaglia e l'astio che leggevo nel suo sguardo e che è normale provi nei miei confronti.



Però sento di doverle parlare, o quantomeno di salutarla, non le ruberò molto tempo. Quando sono vicina all'ingresso della tenda mi fermo, dalle ombre sul tessuto intravedo che forse è distesa sul pagliericcio, ma si muove quindi deve essere ancora sveglia. "Niniel..." la chiamo, con voce bassa per non svegliarla se in caso sia invece addormentata



"Sono Esperin, posso entrare? Se non ti disturbo...altrimenti non preoccuparti" aggiungo poi, titubante.

Entro nella tenda e mi guardo bene intorno.
Ho lasciato qualche panno sporco in giro? No... pare di no. Ovviamente non ho pensato di controllare prima...



-Sei sempre molto sveglia Niniel, complimenti!- penso per poi sedermi sul pagliericcio.

"Ti è spuntato un fungo in testa?"



Sollevo lo sguardo verso la sua direzione. Dovrei essere arrabbiata con lui, visto il modo in cui mi ha risposto poche ora fa, ma stranamente un sorriso affiora sul mio volto.

"Ti piace? Direi che mi dona, no?"

Il suo tono di voce era scherzoso per una volta, quindi... ma sì, perché no?
Forse posso imparare a vivere in maniera civile anche con lui. Forse.

"Torna viva dall'Abgruntis, sei una guerriera di questa fazione e... una mia compagna di lotta. - afferma con tono più serio - Non mi lascerai uccidere Vicent da solo"



Lo osservo in silenzio e per un attimo, un solo attimo, il sorriso svanisce dal mio volto.
Non sono arrabbiata o triste... solo... sorpresa. E' la prima volta che si rivolge a me in modo umano e... mi fa strano.
Abbasso istintivamente lo sguardo, leggermente imbarazzata, ma torno subito a guardarlo...

"Cercherò di non morire. Non posso certo lasciare a te tutto il divertimento. - un sorriso. Il silenzio. - Grazie!"

Non lo conosco benissimo, ma credo che questa breve chiacchierata fosse il suo modo per scusarsi della risposta poco gentile di oggi e, forse, anche di dimostrarmi che... inizia a sopportarmi. Facciamo passi da gigante!
Ok. Meglio non perdere altro tempo e provare a dormire.
Che giornata! Decisamente impegnativa, mi sono data parecchio da fare, eppure... non sono stanca.
Colpa della battaglia imminente?
Sì, credo proprio di sì. Non so esattamente cosa provo: da una parte non vedo l'ora di scendere in campo e combattere, ma dall'altra... e se mi bloccassi?
Se accadesse ciò che si è verificato durante l'allenamento con il beota ed il nonno? (Oh, cavolo! Il nonno?! Tutta colpa del beota! Ci manca solo che, senza ripensarci, me ne esco così e lo chiamo in questo modo assurdo. Mannaggia a lui!) Se quelle immagini di dolore, distruzione e morte tornassero a tormentarmi? Potrei distrarmi... perdere la concentrazione ed a quel punto... NO! Non devo assolutamente pensarlo. Essere negative non porterà a niente di buono. Ora devo solo pensare a trovare una posizione comoda per poi addormentarmi. Certo. Farò così. Devo dormire.
Mi siedo sul pagliericcio di scatto: non ho lasciato dei panni sulla riva del laghetto, vero? Sì, cioè... ho lavato tutto, no?
Forse dovrei controllare... ma no! Chissene! Controllerò domani, una volta tornata dalla battaglia.
Mi sdraio di nuovo e chiudo gli occhi.



E se non tornassi dalla battaglia? Se morissi? Mmm... vabbè, a quel punto il bucato non sarà più un mio problema.
Brava Niniel, così si fa. Pensa positivo. Pensa positivo. Pensa pos...

"Niniel..."

Mi alzo a sedere di scatto. Questa voce mi è familiare... cosa vorrà da me a quest'ora?!
Ora che ci penso... si è appena sposata e non le ho fatto nemmeno gli auguri, i complimenti, i... che cacchio si dice in questi casi?
Sono contenta per il tuo matrimonio? No, non me ne frega nulla e non sono ipocrita, quindi... niente.
Che bella notizia! Ti sei sposata, quindi! Mmm... sì, ma buona notizia per chi? No, meglio di no...

"Sono Esperin, posso entrare? Se non ti disturbo...altrimenti non preoccuparti"

Oh, giusto! Esperin.

"Entra pure - affermo balzando in piedi - Posso... ehm... fare... ecco... ti serve qualcosa?"



Perché cavolo mi sento a disagio adesso?!

Esperin Raeghar

Aspetto giusto qualche secondo, durante il quale vedo Niniel scattare sul pagliericcio, almeno dalle ombre che riesco ad intravedere dall'esterno.



"Entra pure" mi dice dopo un attimo di esitazione, mentre si alza in piedi.



Entro nella tenda un pò a disagio, non so esattamente cosa volevo dirle o ottenere da questa conversazione. Probabilmente niente, non mi aspetto che di punto in bianco mi accetti qui e dimentichi cosa rappresentavo fino a due giorni fa, eppure mi piacerebbe eliminare questa tensione che avverto nel suo sguardo e nella sua voce quando mi incontra.



"Posso... ehm... fare... ecco... ti serve qualcosa?" mi chiede poi, a disagio, e non riesco a capire se lo sia perchè la infastidisce la mia presenza o perchè effettivamente non sa come approcciarsi a me.



"No tranquilla, io...niente, volevo solo augurarti buona fortuna per domani. Prima ero al campo e ti ho vista con Ryuk, sei stata brava, sono certa che ti farai valere" le dico un pò titubante, rivolgendole un sorriso sincero.



Resto un attimo in silenzio, ma poi riprendo a parlarle per spezzare il clima teso che avverto, "Come... ti senti all'idea di combattere?" le chiedo poi preoccupata, sperando di non risultarle indiscreta.

"No tranquilla, io...niente, volevo solo augurarti buona fortuna per domani. Prima ero al campo e ti ho vista con Ryuk, sei stata brava, sono certa che ti farai valere"



Replica con tono gentile, mentre mi rivolge anche un sorriso. E' forse imbarazzo quello che riesco a percepire nella sua voce? E per cosa dovrebbe sentirsi a disagio? Lei è una Principessa, figuriamoci se...



Poi realizzo. E mi blocco. Fisso la giovane negli occhi per qualche istante, senza emettere un suono e poi inizio a guardarmi intorno.



Questa tenda è un porcile!!! Non l'ho mai pulita da quando sono arrivata e lei... oh, santo cielo, ma come si fa ad essere più cretine di così? Ovvio che si sente in difficoltà: lei è una Principessa, solo varcare la soglia le avrà causato un profondo senso di disagio.... guarda che stalla!

"Io... sì... ecco... l'allenamento con tuo marito mi è stato molto utile... - con tuo marito?! ma che caspita ho detto?! - Volevo dire... con Occhi di F... ehm... con Ryuk - respira, Niniel, respira... ma si può sapere che ti prende? - Ti ringrazio. Farò del mio meglio per vincere..."



Però... che risposta originale! Brava Niniel, complimenti.

"Come... ti senti all'idea di combattere?"

La guardo spalancando gli occhi, visibilmente sorpresa. Perché? Perché mi fa questa domanda?
Per quale motivo sembra sinceramente preoccupata per me? Io... non capisco. Mi conosce appena e non sono certo stata cordiale nei suoi confronti. Quindi... perché?

"Sto ancora cercando di comprendere come mi sento, ad essere sincera - affermo abbassando gli occhi per poi sedermi sul pagliericcio - Vuoi... accomodarti?"



Ok, cosa mi sta succedendo? Da quando sono così gentile e disponibile al dialogo? Forse ho qualcosa che non va... magari con quella caduta mi sono rotta la testa. Sì, sarà così. Oppure... forse ho solo bisogno di parlare un pochino?
Ma con lei? E di cosa potremmo mai parlare? Non la conosco nemmeno! Figuriamoci se scambio confidenze con una tipa che conosco appena... tsk! Può essere la Principessa di quello che le pare, ma io...

"A metà tra il terrorizzata e l'esaltata" pronuncio tutto d'un fiato.

Va bene. Come non detto.

Esperin Raeghar

Niniel mi fissa in silenzio senza rispondere ed il suo sguardo mi mette a disagio, non riesco a decifrarlo o a capirne il motivo. Poi inizia a guardarsi imbarazzata attorno, forse stare qui con me la infastidisce? O forse pensa che infastidisca me? Non capisco, ma resto comunque tranquilla guardandola con gentilezza, così che intuisca che almeno da parte mia non c'è alcun problema a stare qui con lei.



"Io... sì... ecco... l'allenamento con tuo marito mi è stato molto utile... Volevo dire... con Occhi di F... ehm... con Ryuk. Ti ringrazio. Farò del mio meglio per vincere..." mi dice poi, mentre io passo dal senso di fastidio nel sentirlo chiamare in quel modo al tranquillizzarmi quando poi si corregge e ne specifica il nome, intuendo il suo nervosismo.



"Ne sono certa" rispondo tranquilla, rivolgendole poi un sorriso gentile e restando in silenzio indecisa su come continuare la conversazione. Ma è lei fortunatamente a riprendere la parola, dopo aver sgranato gli occhi per la sorpresa quando le chiedo come si sente "Sto ancora cercando di comprendere come mi sento, ad essere sincera" mi dice, abbassando lo sguardo e sedendosi sul pagliericcio



"Vuoi... accomodarti?" aggiunge poi, la osservo piacevolmente sorpresa per questo suo gesto ed annuendo prendo posto accanto a lei. Resta per un pò in silenzio e lo faccio anch'io, indecisa su cosa dire, ma d'un tratto esclama tutto d'un fiato "A metà tra il terrorizzata e l'esaltata" come se non volesse dirlo ma sentisse il bisogno di farlo.



"Posso capirlo, mi sentivo allo stesso modo prima dell'Auspex. Comunque ora sei certamente più forte ed hai un soldato addestrato al tuo fianco, devi stare tranquilla" le dico, poggiando involontariamente la mia mano sulla sua, per poi accorgermi di quanto questo gesto sia inopportuno dato il suo astio nei miei confronti



"Scusa..." le dico rammaricata, ritraendo subito la mano e restando ad osservare la sua reazione.

Piano piano, senza sapere perché e come, quella strana sensazione di disagio sembra svanire nel nulla.
La ragazza mi rivolge un sorriso gentile, rassicurandomi sull'esito della battaglia.



Subito dopo accetta il mio invito a sedersi e si accomoda sul pagliericcio, accanto a me.



Sembra a disagio, oserei dire... quasi insicura su come rapportarsi con la sottoscritta. Possibile che abbia il potere di farla sentire a disagio? Mi rendo conto di non essere socievole, però... Non credevo che avrei addirittura potuto mettere a disagio le persone.



"Posso capirlo, mi sentivo allo stesso modo prima dell'Auspex. Comunque ora sei certamente più forte ed hai un soldato addestrato al tuo fianco, devi stare tranquilla" afferma, per poi poggiare la sua mano sulla mia.

Mi irrigidisco istintivamente, ma mi impongo di non muovermi: prima o poi dovrò imparare a convivere con il contatto umano, ma... con lei...
Era una Reale e loro hanno... hanno... Come posso tradirla così?

"Scusa" sussurra rammaricata per poi ritrarre subito la mano.



Ed ora? Cosa faccio? Non so come comportarmi... come agire... cosa pensare. Ora è una mia alleata, Drako si fida di lei, quindi devo imparare ad accettare questa nuova realtà, ma... è stata una reale fino a poco tempo fa e loro... Loro l'hanno portata via da me...

"Non devi scusarti - affermo a disagio, mentre inizio a tormentarmi le mani - non hai... fatto nulla di male..."

Devo sapere. Devo assolutamente sapere. Forse è l'unico modo che ho per andare avanti, per uscire da tutta questa situazione, per ricominciare.
Devo riuscire a superare questo periodo così difficile e forse... No. Non dovrei chiedere niente. Sapere potrebbe solo alimentare il mio malessere e...

"Che fine ha fatto la sua testa?"



Le parole mi escono di getto, non riesco a controllarle.
Non mi importa delle conseguenze... io... devo sapere cosa ne è stato di lei. Ad ogni costo.
Il mio sguardo è fisso negli occhi della ragazza: cosa dirà? E se la risposta non dovesse piacermi? Se fosse troppo dolorosa da affrontare?
Dovrei imparare a tacere... ma quando? Quando imparerò a starmene un po' zitta?!

Esperin Raeghar

Niniel si irrigidisce quando le prendo la mano, so che questo mio gesto è stato forse troppo impulsivo ma mi è venuto naturale e non mi sono resa conto. La guardo con rammarico dopo averle chiesto scusa, mentre inizia a tormentarsi le mani palesemente a disagio "Non devi scusarti, non hai... fatto nulla di male..." mi risponde pacata, e queste sue parole mi tranquillizzano molto.



Le sorrido mantenendo però questa volta le distanze, cosciente che le serve un pò di tempo prima di poter instaurare quel tipo di legame con me. Continuo a guardarla, sembra pensierosa ma non so se è in ansia per la battaglia o se è la mia presenza a causarle questo turbamento, e sto quasi per congedarmi dandole la buonanotte quando le sue parole mi colpiscono come uno schiaffo in piena faccia "Che fine ha fatto la sua testa?".



Mi volto verso di lei guardandola sorpresa, so che si sta riferendo alla ragazza morta a Franthalia ma non mi aspettavo una domanda così diretta, soprattutto non adesso, a poche ore dalla battaglia. Abbasso lo sguardo sulle mie mani, incerta su come rispondere alla sua domanda. Suppongo che sappia delle picche al Castello, lo sa tutto il Regno, quindi immaginerà che si stata portata lì, evidentemente sente il bisogno di sentirselo dire.



Dovrei forse dirle tutto, anche che quella testa è stata rubata e scuoiata per poi essere abbandonata lungo il sentiero Ecate, ma non posso, non ce la faccio e sarebbe sbagliato rivelarle una cosa del genere proprio adesso. Torno a guardarla optando per una mezza verità che non la destabilizzi troppo "E' stata portata al Castello, assieme a quelle dei soldati innocenti uccisi al Giudizio. Mi dispiace Niniel...combattiamo anche per loro, ricordalo sempre" le rivolgo un sorriso gentile, aspettando qualche istante prima di alzarmi, per permetterle di rispondermi se lo vorrà, per poi aggiungere "Si è fatto molto tardi, cerca di dormire qualche ora, ne hai bisogno. Buonanotte" e lascio così la tenda per permetterle di riposare.



Percorro rapidamente la distanza fino alla mia constatando che quella di Drako è ancora aperta e vuota, deve essersi allontanato dal campo, spero si sia calmato. Entrata nella tenda la richiudo alle mie spalle e mi distendo sul pagliericcio senza cambiarmi, sono davvero stremata ed ormai all'alba manca davvero poco... spero di riuscire a prendere sonno per qualche ora.



Chiudo gli occhi, ignorando quel maledetto spuntone di fieno che mi pizzica il lato destro del collo, e provo a dormire.

La mia domanda non la lascia certo indifferente. Inizialmente sembra sorpresa, subito dopo perplessa ed infine mi risponde.



"E' stata portata al Castello, assieme a quelle dei soldati innocenti uccisi al Giudizio. Mi dispiace Niniel...combattiamo anche per loro, ricordalo sempre"



Tu? Combatti veramente per loro? Per lei?
Vorrei domandarglielo. Vorrei veramente sapere, ma...

"Quando vinceremo questa guerra e sarà tutto finito... andrò a riprenderla..."



Il mio tono è duro, forse potrà apparire severo, ma sono decisa.
Deve sapere che non avrò pietà di qualsiasi Reale potrò trovarmi davanti in quel momento.
Lei tornerà a casa con me. Lei riceverà una degna sepoltura. Non mi importa cosa dovrò affrontare e subire, lei troverà finalmente la pace. Costi quel che costi.
La giovane mi guarda lievemente turbata, per poi annuire.

"Si è fatto molto tardi, cerca di dormire qualche ora, ne hai bisogno. Buonanotte"

"Sì, dovrei proprio dormire. Grazie per essere passata..." affermo abbozzando un sorriso, per poi osservarla mentre esce dalla tenda.



Mi sdraio sul pagliericcio, faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi.
Dormi Niniel... dormi...