Devon Balythòn
Per un’istante fisso i miei piedi avvolti da molteplici goccioline che vanno ad infrangersi contro la pavimentazione della tenda già segnata dalle impronte che rilasciai e soltanto ora mi accorgo che non sono rinchiusi dagli stivali, di fretta e furia mi è passata di mente l’idea di indossarli ed ora me li ritrovo nuovamente nudi, scoperti, in bella vista. Vabbè, perlomeno colgo il lato positivo della questione: le lacrime dei Siamesi me li hanno purificati alla perfezione. Già, è questo il nomignolo che ho assegnato alla pioggia nell’età della puerizia, ormai credevo di averlo messo da parte ma sorprendentemente mi è ancora rimasto, come una sorta d’abitudine. Alzo lo sguardo su Kalisi, il quale si dimostra affabile nell’articolare un’esauriente risposta e propenso ai lievi sorrisi, fuorché al ricambio del gesto della mano sulla spalla. Ritraggo velocemente il braccio e lo porto sulla gamba, rendendomi conto di essermi pietrificato dapprima. Non ci siamo Devon, non ci siamo proprio. Dovrò cacciarmi il vizio di affezionarmi velocemente alle persone che mi stanno a cuore… forse la donna mascherata aveva ragione sul fatto che per me non ci sarà nessuno e che, per ogni evento futuro che andrà a coinvolgere la mia vita, sarò costretto a cavarmela con le forze di cui sono disposto. La bontà non porta da nessuna strada, me ne sono reso conto troppo tardi. Ora capisco perché la Mellow sfoggia di rado uno dei suoi migliori sorrisi… quelli d’acqua e sapone s’intende. Meglio non dilungarmi oltre con i pensieri, potrei smarrire il filo della realtà.
«Sì, sono solo un pò stanco e non ho mangiato nulla da ieri, tutto qua. E dimmi, come prosegue con gli allenamenti? Se non erro i tuoi poteri si erano indeboliti molto, visto che non li praticavi da quando hai lasciato l'esercito» eh… se ti rivelassi come ho vissuto gli ultimi anni nella più completa solitudine, finirai col disprezzarmi nel peggior dei modi. Quel giorno è stato l’inizio di una lunga battaglia, ho dovuto lottare contro ogni angoscia inimmaginabile e mai ne sono uscito vittorioso… almeno finché non conobbi perdutamente Lucynda, l’unica donna che seppe rendermi un uomo al settimo cielo… a modo suo. No, non parlo del piacere fisico. Quella è una cosa a parte che ho fatto e rifatto una miriade di volte, sia con lei che con altri clienti che ebbi a che fare in precedenza.
«La rigenerazione sta recuperando il suo autentico potenziale, me lo sento...» dico con una sfumatura di adrenalina nella voce, socchiudendo la visuale e portandola alternativamente sui palmi delle mani ben distesi dinanzi ai miei occhi
«...lo sento come l'aria che respiro e...» non faccio in tempo nel concludere la frase che di colpo una sorta di prurito mi compromette naso e gola, quest’ultima si arroventa inspiegabilmente divenendo una sensazione piuttosto strana, possibile che abbia preso un colpo d’aria da nemmeno dieci minuti?
«eh...eeeh...eeeeh...EEEEEEH...» la bocca è spalancata in un forno che produce dei lamenti involontari, mi volto in prossimità dell’ingresso in modo che possa risparmiare a Drako uno starnuto in faccia… ho il presentimento che non sia esattamente così, la laringe è innaturalmente se…
«...EEETCIUUUUUUU'!!!» …cca. La bomba è sganciata. Visuale serrata ma udito più che attivo, il fragore dirompente del fuoco ha preso vita nelle fauci, un fuoco dalla lunghezza esagerata viene spinto in avanti con la forza di tutto il fiato che ho in corpo. Scatto in piedi allontanandomi presso l’uscio della tenda, il percorso lo conosco a memoria, perfino ad occhi chiusi, in questo modo dovrei prevenire il fatto che una scintilla indiscreta possa piombare sul pagliericcio di Drako appiccandolo in un attimo.
Distruzione (Esperto):
Lingue di fuoco - La fiamma si propaga per 5 metri di lunghezza e provoca ustioni di secondo/terzo grado.
Non è il momento di analizzare da cima a fondo un'improvvisata come questa, l'istinto mi suggerisce che dovrò lasciar scaricare la bomba verso l’esterno della tenda finché non si sarà affievolita, spero vivamente che nessuno si trovi nei paraggi, la potenza del fuoco è altamente distruttiva se non adoperata cautamente…