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  1. #2211
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    Dahmer sembra sapere quello fa ed accetta volentieri di aiutarmi con le mie frecce, stiamo conversando tranquillamente quando d'improvviso qualcosa mi colpisce e mi getta a terra.


    Il cuore comincia a battere al'impazzata, sono al buio e intrappolato da qualcosa: un attacco nemico? Mi hanno seguito al campo? Non potrei perdonarmelo se fosse tutta colpa mia, non potrei ... cerco di calmarmi e faccio un paio di respiri profondi prima di sentire la voce di Dahmer e di Elen, stanno bene per fortuna!
    Scalcio violentemente per liberarmi e finalmente riesco a rimettermi in piedi e a realizzare quello che è successo: la tenda ci è caduta addosso?
    "Tutto ok?" - chiedo ai presenti in tenda anche mi sembra tutto a posto. Sento Elen rispondere a Jarak e strabuzzo gli occhi: "Sai volare? Fortissimo!!! Dev'essere una forza guardare il mondo dall'alto!"



    Mi massaggio un pò il fondoschiena che ha preso una bella botta, ed anche in fronte devo essermi preso un colpo, se non metto un pò di ghiaccio si farà un bozzo tutto viola.
    Jarak e Dahmer sembrano avere una conversazione delicata in sospeso, forse il mio arrivo li ha interrotti prima: "Sei un bastardo dei Dreth? Non me lo aspettavo, devi aver sofferto molto nella tua vita, mi dispiace."




    Elen che raccatta un pò di cose mentre mi chiede se sto bene mi distrae dal discorso, annuisco e l'aiuto poi la seguo nella tenda dell'infermeria salutando i due che continuano la loro conversazione.
    Metto via il cibo e le altre poche cose che sono riuscito a portare con me, poi attivo il potere sulla mia mano.



    Concentro il freddo sulla punta delle dita e me le premo sulla fronte, per cercare di lenire la botta. Il tocco gelido mi provoca una smorfia, ma passa in fretta: è il mio potere, ci convivo da sempre e so come gestirlo.
    "Elen, un giorno dovrai portarmi a fare un giro lassù, oltre le nuvole, promettilo." - le dico serio, ma col sorriso sulle labbra - "Uh, come piove." - mi sporgo un attimo fuori dalla tenda guardando il cielo grigio - "Allora, cosa fate di solito per passare il tempo? Oltre a distruggere le tende, intendo ..." - le chiedo guardandola negli occhi.




    • Allievo Morsa di ghiaccio – Congela un unico arto, causandone la paralisi e lievi danni da congelamento


  2. #2212
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Drako si lascia andare al mio gesto senza esitazione, sento le sue braccia avvolgermi e stringermi a sé con la dolcezza di sempre, come se la discussione di ieri non fosse mai esistita o fosse già superata. Forse è realmente così, forse non è mai stato davvero arrabbiato o deluso da me, forse ho esasperato tutto tormentandomi per un giorno intero quando invece sarebbe bastato raggiungerlo prima, ma non avendolo mai visto comportarsi con me in quel modo non sapevo cosa pensare o cosa fosse giusto fare.



    Stanno cambiando tante cose nella mia vita, ho visto crollare la maggior parte delle mie certezze nel giro di poche settimane, ho dovuto dire addio a persone che amo e prendere decisioni che hanno radicalmente cambiato quello che pensavo sarebbe stato il mio futuro...temevo di aver perso anche il nostro legame con lo scoppio di questa guerra, eppure lui è ancora qui, il nostro rapporto non è cambiato nonostante tutto, e solo gli Dei sanno quanto questo mi renda felice. Mi tiene stretta poggiando la sua testa sulla mia e restiamo in silenzio senza dire nulla, un abbraccio che mi rassicura, che mi tranquillizza, che mi fa pensare che tutto si sistemerà per il meglio, ed è sempre stato così. Non è la sua aura, non è il suo ruolo di Gran Maestro, non sono neanche i suoi modi, è semplicemente lui che come al solito riesce ad infondermi calma e sicurezza. E' sempre stato un punto di riferimento per me, il principale credo dopo mio Padre, quando avevo un problema, quando mi sentivo sola, quando avevo paura per qualcosa, lui aveva sempre il gesto o la parola giusti per me, e sono cresciuta sapendo di poter contare su di lui e su questa sua capacità di farmi stare meglio.



    Lantis mi è sempre stato vicino, siamo stati inseparabili negli anni e fino alla morte di nostra Madre era inconcepibile per me stare troppo lontana da lui, l'amore per lui non è mai stato quantificabile ed ho sempre cercato di esserci quando aveva bisogno di me, del mio appoggio e del mio sostegno, o semplicemente di un mio sorriso. E so che non era colpa sua se non riusciva a lasciarsi andare totalmente a quei sentimenti che io cercavo di trasmettergli con tutte le mie forze, che semplicemente era il suo carattere più cupo e schivo, ma è forse anche per questo che in determinate situazioni mi veniva istintivo cercare Drako invece che lui, perchè era in grado di capirmi anche solo guardandomi negli occhi, non avevo necessità di fingere o di nascondere nulla perchè avrebbe capito tutto in ogni caso, ero come un libro aperto per lui e non sempre ho ritenuto positiva questa sua capacità. Non so neanche come spiegarlo, era qualcosa di inevitabile, di istintivo, sentivo e sento un'affinità particolare con lui che non avevo con Lantis, al di là dell'amore smisurato che mi lega a mio Fratello, o almeno al Lantis con cui sono cresciuta e che negli anni ho sentito sempre più lontano. "Grazie" gli sussurro senza neanche un motivo preciso, mentre lo sento accarezzarmi il braccio e poi darmi un lungo bacio sul capo, come tante volte ha fatto negli anni quando cercavo conforto nella sua compagnia, inizialmente solo nei momenti in cui ero preoccupata per qualcosa o qualcuno, poi sempre più frequentemente quando abbiamo scoperto della presunta malattia di mio Padre.



    L'abbiamo visto aggravarsi senza poter fare nulla giorno dopo giorno, mentendo a noi stessi nel tentativo di convincerci che fosse solo una cosa momentanea, passeggera, e che presto sarebbe tornato l'uomo forte e potente di un tempo. Ero la prima a credere fermamente in quella bugia, ma in quei momenti in cui mi sentivo triste, impotente, sola, sapevo di poter contare su di lui e sul suo sostegno, come quella volta che dopo essere stata nelle stanze di mio Padre ed avergli sentito esprimere il desiderio di lasciarmi Lux dopo la sua morte, ero corsa a dirglielo prima che a chiunque altro, dapprima triste ed arrabbiata per quei pronostici che non accettavo di ascoltare, e poi felice ed orgogliosa della scelta di mio Padre. Mi aveva sorriso ed avevo letto nei suoi occhi lo stesso orgoglio e la stessa fiducia che avevo letto in quelli di mio Padre, e mi ero meravigliata di quanto somigliasse a lui in determinate situazioni e di quanto fosse forte nell'accantonare il proprio dolore per consolare me, che ancora non ero forte e matura come credo di essere ora, anche se sento di non esserlo ancora abbastanza. Sciolgo l'abbraccio quando sento che anche lui inizia ad allentare la presa ma gli resto comunque vicina, stringendogli una mano per mantenere un contatto che in questi giorni non abbiamo avuto e che mi è mancato, prima di esprimere a parole l'ansia e la preoccupazione che mi stanno schiacciando in queste ore.



    "Non sono ancora tornati..." dico soltanto, consapevole che sappia cosa sto pensando, cosa mi preoccupa e cosa succederebbe se disgraziatamente questa giornata dovesse concludersi nel modo sbagliato.


  3. #2213
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Jarak

    Ascolto con attenzione le parole di Dahmer, parole che provano definitivamente che vi è qualcosa sotto alla facciata sbruffona e impertinente che si diverte tanto a mantenere. Sta provando a costruirsi una vita che non dipenda dai Dreth, e lo capisco, ma mi rendo conto che le nostre situazioni, per quanto all'apparenza possano sembrare simili, in realtà sono profondamente diverse. La sua missione è dimenticare il suo passato, la mia... la mia potrebbe essere il contrario. Ciò che dice alla fine mi colpisce come un macigno, è come se qualcuno mi avesse appena preso a pugni nello stomaco e mi avesse tolto il respiro. Una persona capace di rendere questo schifo un posto più sano. Una persona che ha i mezzi, ha il giusto nome, una persona a cui manca solo il coraggio di affrontare i propri fantasmi. Ha ragione. Sono stato un idiota, un emerito idiota. Intorno a me i presenti si muovono al rallentatore, aprono le bocche per parlare ma non sento nulla, assolutamente nulla. Ho... freddo, freddo nelle ossa, e non è colpa della pioggia. Mi allontano dal gruppo senza dire una parola e mi dirigo a passo spedito verso la tenda di Drako, mi dispiace disturbarlo, ma non posso più aspettare. Devo scoprire cosa non riesco a ricordare prima di prendere ogni altra decisione. <<Drako>>, lo chiamo a gran voce quando sono a pochi centimetri dal suo giaciglio, tentando ci controllare l'ansia. <<Ti devo parlare>>. Non è possibile che non sia ancora tornato, ho visto della gente entrare e uscire.
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  4. #2214
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Valerius sembra ascoltare attentamente le mie parole, devo averlo colpito in qualche modo dato che si dirige di gran lena alla tenda di Drako. Ha molte cose da chiarire, certamente Kalisi è la persona adatta per aiutarlo in questo, considerando anche quanto sia potente il suo charme.





    Elen ci propone di seguirla in infermeria, in effetti non posso lavorare bene con queste escoriazioni alle mani ma sorrido al gesto di Devon, quando mi porge un bicchiere d'acqua. Lo prendo e lo tracanno, tutta quella fatica nel bosco mi aveva giusto messo sete. "Grazie Devon" gli dico prima di seguire Sage e la fanciulla volante. Già, Elen vola a quanto pare!



    Sage le chiede se gli farà fare un giro lassù e io inizio a ridacchiare: la cagnetta si è evoluta in una cavalla alata da corriera! Tutta questa passione per il cielo non la condivido: la terra è solida, non ti tradisce, è lì a sostenerti e non ti fa cadere sopra le tende facendoti rischiare di romperti l'osso del collo! Inoltre, anche io potrei sollevarmi in aria con le radici, ma non vedo perchè allontanarmi dal mio amato elemento. Lo farei solo in battaglia o in allenamento, per necessità. Quando vedo il mio amico usare il ghiaccio su se stesso, inizio a ipotizzare che forse questo desiderio che ha per il volo sia legato alla sua natura: acqua o vento? Quel ghiaccio... ha lo stesso potere di Vicent. Chiudo gli occhi e piego il labbro in un mezzo sorriso, poi li riapro su di lui: "Mi... mi ricordi qualcuno. Mio cugino ha il tuo stesso potere e domina il vento... ma oltre lui, l'ho visto solo in Cassandra De Lagun, che padroneggia l'acqua" commento curioso.





    Sage è dunque di animo buono e ha il potere del ghiaccio... se gli tingo i capelli di verde e gli gonfio il mento a suon di cazzotti, potrei ottenere un Vicent redivivo.

  5. #2215
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    Anche Dahmer ci raggiunge nella tenda infermeria e, mentre mi tampono il bozzo in fronte col ghiaccio, vedo il suo sorriso accennato poco prima di dirmi: "Mi... mi ricordi qualcuno. Mio cugino ha il tuo stesso potere e domina il vento... ma oltre lui, l'ho visto solo in Cassandra De Lagun, che padroneggia l'acqua"
    La frase mi coglie di sorpresa, non pensavo di sentire ancora quel nome, non qui per lo meno.
    "Conosci Cassandra? Come fai a sapere di lei?" - l'ultima volta che ci siamo visti, tanto tempo fa, è stato un pò ... strano, eppure le devo tanto. Spero che sia lei che il fratello stiano bene. Senza che Dahmer o qualcun altro mi chieda delle spiegazioni decido di parlare io - "Ci siamo conosciuti da bambini, poi ci siamo persi di vista per mille motivi che non saprei nemmeno spiegare" - o meglio, forse si, però adesso non mi va di parlarne - "Mi ha molto aiutato nell'uso dell'arco, spesso e volentieri ci allenavamo insieme, anche se lei è diventata molto più brava di me col tempo."
    Faccio vagare lo sguardo nella tenda, non so perchè ma l'argomento mi sta mettendo un pò a disagio, quindi decido di chiudere rivelando l'elemento da me dominato, in fondo siamo tra alleati ognuno di noi deve conoscere i punti di forza e le debolezze dell'altro: "Il vento, il mio elemento è il vento. Sembra che io e tuo cugino abbiamo delle cose in comune!"
    Mi affaccio per vedere se piove ancora e mi stupisco di vedere Devon impalato sotto la pioggia fitta. Corro subito da lui mettendomi alle sue spalle: "Che cavolo fai sotto l'acqua? Ti prenderai un bel raffreddore!!!" - detto questo cercherò di spingerlo, delicatamente, all'interno della tenda poggiando le mani all'altezza delle sue scapole. Di solito con i tori funzionava, anche se loro, beh, dovevo spingerli dalle natiche ... ma non credo che Devon sarebbe d'accordo.


  6. #2216
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Resta sorpreso quando gli nomino la merluzza figlia di Lord Jubert e in effetti, noto solo ora che utilizzano anche la medesima arma, cioè l'arco. Fa riferimento ad un'infanzia, da bambini giocavano insieme e mi vien la ridarella a immaginare la De Lagun come una tenera bimbetta senza lo sguardo di ghiaccio che la caratterizza oggi. Chissà se aveva anche allora la mania di calciare le virilità dei maschietti... forse per invidia? Quella ginocchiata che diede a me fu rapida e precisa: forse faceva pratica anche con il povero Sage.



    L'uomo, però, domina il vento, proprio come i Dreth di Aeglos, come Ryuk, come molti a Nord. "Ho prestato servizio al Castello per qualche anno..." dico abbassando lo sguardo che poi riporto dritto nel suo "... facevo il boia... ho conosciuto così Cassandra De Lagun... ora è il Primo Cavaliere del Re".





    Ho detto tutto con apparente leggerezza, come se stessi facendo una lista per l'armeria. Non mi interessa più cosa potrebbe pensare Sage o chiunque altro, ero quello che ero, sono quello che sono, nessuna maschera o finzione potrà mai nasconderlo. Se poi voglio seguire il mio cammino, se voglio iniziare ad agire da uomo, devo liberarmi dei segreti e delle identità fasulle, mi sento soffocare al sol pensiero di ritrovarmi un'altra sceneggiata eventuale per aver disilluso un'altra persona. Se Sage vorrà avere a che fare con me, se chiunque altro vorrà avere a che fare con me, non deve farmi storie sul mio passato.



    E' la mia vita, i Dreth me l'hanno giudicata e usata da quando sono venuto al mondo... ora voglio essere libero. Dopo aver parlato con mio padre e saputo la verità su mia madre, dopo la strage di Aeglos... sono pronto per chiudere, per distruggere davvero questo ponte con loro? Le idee si fanno sempre più chiare... sì, è una cosa che devo fare. Abbozzo un mezzo sorriso, probabilmente sia Sage che Elen saranno a disagio. Non è cosa che mi interessa. "Ti allenavi con lei da bambino? Sei stato a Gaearmir?" chiedo curioso, ma anche per cambiare argomento. "Dicono che sia un posto bellissimo, così come meraviglioso sia il Castello dei De Lagun, ma io non ci sono mai stato" commento sorridendo, avvicinandomi all'aloe e iniziando a spalmare la pomata sulle mani.



    Elen vorrà curare prima Sage, che ha un bel bernoccolo in testa, io posso aspettare. Ma il ragazzo raggiunge Devon, che sta impalato sotto la pioggia e lo invita a raggiungerci sotto la tenda. Che tipo strano, il nostro guaritore, sarà perchè è un elfo. Quando Sage sarà tornato in infermeria gli parlerò ancora... se è stato a Gaearmir, deve essere un elfo. "Vicent è un mago, come tutti i Dreth, immagino che in questo non ti somigli" dirò continuando a strofinarmi le mani, chiudendo un occhio per il dolore delle escoriazioni.

  7. #2217
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen Nárë Vanya


    Sage dopo avremi raggiunto con delle vettovaglie in infermeria mi chiede di portarlo un giorno a volare fin sopra le nuvole.
    <<
    Promesso!>> gli rispondo sorridente, anche se prima dovrò migliorare l'atterraggio.
    <<Allora, cosa fate di solito per passare il tempo? Oltre a distruggere le tende, intendo ...>> Beh, a parte azzuffarci, ubriacaci e fare arrabbiare Drako non facciamo molto in effetti.
    Non faccio in tempo di rispondere che lascia la tenda per afferrare Devon che è rimasto sotto la pioggia.
    <<Se vuoi ci penso io... Ora posso curare due persone insieme!>> dico orgogliosa a Dahmer quando lo vedo trafficare con l'aloe. Se vorranno, appena sage rientrerà attiverò il mio potere curativo e lo userò sia sulle mani di Dahmer che sul bernoccolo di Sage.
    Nel frattempo ascolto Dahmer parlare col mago del suo passato alla torre, quando faceva il boia e m
    i sforzo di non pensarlo con la maschera pittata sul volto mentre esegue le decapitazioni, ma è difficile.
    <<
    Ti allenavi con lei da bambino? Sei stato a Gaearmir? Dicono che sia un posto bellissimo, così come meraviglioso sia il Castello dei De Lagun, ma io non ci sono mai stato>> Chiede curioso e sorridente a Sage: come può una persona compiere certe atrocità, che io neppure riesco ad immaginare, e riuscire ancora a essere spensierato?


    Rigenerazione: Rigenera ferita di entità grave o mortale


  8. #2218
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    C'è stato un tempo in cui non riuscivo più a reggere lo sguardo di Esperin, leggevo un sentimento che non potevo corrispondere, qualcosa che andava al di là di me, al di là del mio ruolo, al di là di ogni cosa, qualcosa che non doveva esistere. Non nego di aver sofferto molto con la consapevolezza che Lantis mi avrebbe voluto accanto a lei, probabilmente anche Margarete lo aveva desiderato nei suoi ultimi istanti di vita, Richard non si sarebbe opposto, ma nelle nostre lunghe chiacchierate mi aveva confidato che accanto ad Esperin avrebbe desiderato qualcuno che fosse diverso da lei, diverso da me, qualcuno che le facesse conoscere le sfumature della vita e non la trattasse come se fosse il più delicato e fragile fiore al mondo. Non sarà Ryuk questa persona, lui che questo fiore lo calpesterebbe con gli stivali sporchi senza remore. "Grazie" Mi sussurra piano, non so neanche a cosa attribuire questo ringraziamento, ma probabilmente dovrei essere io a ringraziare lei, perchè è qui, perchè grazie a lei abbiamo forti probabilità di vincere, perchè siamo legittimati al trono o semplicemente perchè... perchè ha avuto il coraggio di schierarsi per i suoi ideali, perché nonostante tutto ha scelto di allontanarsi da Lantis ed io solo so quanto le sia costato, probabilmente nessuno lo ama quanto lei. Quando sciogliamo l'abbraccio le rivolgo un sorriso gentile, mentre lei prende la mia mano, la stringo a mia volta con delicatezza, non voglio ancora sciogliere questo contatto."Non sono ancora tornati..." la osservo mesto, immagino cosa stia pensando, se Ryuk dovesse perire, il peso dell'Adamantem ricadrebbe interamente sulle sue spalle, un peso troppo gravoso per lei, come per chiunque altro, anche per l'attuale Lord. "Ryuk ha combattuto numerose battaglie, l'ho visto con i miei occhi: è feroce, senza rimorsi, non gl'importa chi deve abbattere per raggiungere il suo scopo, tempo fa il suo unico intento era divertirsi, ora ha un obiettivo, non si farà mettere sotto tanto facilmente, lo conosco... purtroppo. Torneranno, ne sono certo, c'è solo da pazientare" Passo il pollice sulle sue dita per rafforzare la carezza ed infonderle calma, sa quanto le voglia bene, che la proteggerei al costo della mia stessa vita "In ogni caso, anche se dovesse accadere il peggio, non ti lascerò sola, conta sempre su di me." Ripenso agli ultimi avvenimenti, alla morte di Tywin che ha portato con sè mille accadimenti, tra i quali il più imprevisto: Lantis è il nuovo cerimoniere, il nuovo Gran Maestro, colui che rappresenta Raiden in terra. "Come stai Esperin? So che è una domanda sciocca, ma non ne abbiamo ancora parlato, Lantis è tuo fratello prima che il Re ed il Gran Maestro, credimi quando ti dico che so cosa provi, perchè è lo stesso che sento io, non lo stiamo abbandonando e ti prometto, che se c'è un modo per fargli recuperare la ragione, lo troveremo" Sento la voce di Jarak, entra in tenda, sembra agitato, mi rivolgo ad Esperin "Continuiamo dopo, scusami" ed invito l'uomo a raggiungermi, che cosa sarà accaduto.

  9. #2219
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Jarak

    Kalisi mi fa segno di entrare e lo raggiungo dubito: non lo trovo però solo, bensì con Esperin, spero di non aver interrotto nulla... anche se ormai è troppo tardi per preoccuparsene. <<Scusa. Scusate>>, affermo subito con lo sguardo basso, sono leggermente in imbarazzo... ma non ce la faccio più ad aspettare, devo parlargli. Nonostante la Raeghar sappia perfettamente cosa sto per chiedergli preferisco aspettare che ci lasci, chissà cosa succederà quando Drako userà il suo potere su di me, anzi... non so nemmeno se sia possibile recuperare i miei ricordi. Esperin ed Elen non ne erano sicure, devo prima assicurarmi che Kalisi possa effettivamente aiutarmi. <<Devi aiutarmi>>, lo incalzo subito, per poi stringere i denti come se mi fossi pentito di quello che ho detto. Devo resistere all'ansia e scegliere bene le parole. <<Ho motivo di credere>>, continuo, più calmo, indicando con la mano destra l'occhio rosso, <<di essere stato vittima di charme. Esperin ed Elen credono che tu possa aiutarmi. Non riesco più a fidarmi dei miei ricordi e non posso andare avanti così>>.
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  10. #2220
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    <<Scusa. Scusate>>
    L'uomo ci guarda un attimo in imbarazzo, la situazione in cui ci trova è facilmente fraintendibile, ma non mi scompongo, così come Esperin, la quale si alza repentinamente dal letto rivolgendo un sorriso gentile ad entrambi, prima di congedarsi "Certo, vi lascio soli" esclama varcanado la tenda. <<Devi aiutarmi> Jarak è molto agitato, frettoloso, solo ora pongo attenzione al suo viso, non ha più la benda, il suo occhio... <<Ho motivo di credere>> Sembra sforzarsi di mantenere la calma, a sua volta mi indica ciò che già sto osservando con attenzione,: l'occhio è rosso, totalmente diverso dall'altro, sembra seguire i movimenti di quello sano, credevo fosse cieco, da quello che intuisco sembra essere funzionante, non sono esperto in questo campo <<di essere stato vittima di charme. Esperin ed Elen credono che tu possa aiutarmi. Non riesco più a fidarmi dei miei ricordi e non posso andare avanti così>> Mi sollevo dal pagliericcio e mi avvicino a lui, osservo l'occhio con maggior attenzione, per poi alzare la mano destra ed evocare una piccola fiammella sul dito indice e portarlo ad una distanza tale da poterlo illuminare bene, ma senza scottarlo col calore del fuoco. "Puoi seguire i movimenti della fiamma?" Dico spostando la mano leggermente a destra e poi riportarla a sinistra "Spiegami bene cosa credi sia accaduto, se i tuoi ricordi sono compromessi è facile ricondurre il tutto allo charme, proverò ad aiutarti per quel che posso" Gli dirò poi ritraendo la mano, per invitarlo a sedere al tavolo


    *L’incantatore è in grado di generare una quantità controllata di fuoco, la quale può essere lanciata contro l’avversario:
    Allievo - Dardo di fuoco – La fiamma è alla pari di una piccola sfera di 20 cm di diametro, provoca ustioni di secondo grado - dimensione pari a 2 cm di diametro
    *frase di Esperin concordata

 

 

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