Esperin Raeghar
Sage riesce a trascinare Dahmer fuori la tenda, sotto la pioggia, nel fango. Si avventa su di lui iniziando a prenderlo a pugni e l'altro sembra non opporre alcuna resistenza, i pugni sono rapidi, decisi, mentre nel suo sguardo è ancora percepibile quell'odio e quella rabbia che avevo già notato in infermeria.
Il sangue inizia a ricoprire il viso di Dahmer, credo abbia il naso rotto, e non solo, ma decido di non intervenire ancora, è una faccenda personale che devono provare a risolvere senza intromissione alcuna, altrimenti resterà sempre un conto in sospeso tra loro. Elen mi raggiunge fuori dalla tenda preoccupata, così come poco dopo vedo sopraggiungere Devon.
"Sì, sono io e ammazzarmi non ti ridarà il tuo amico. Se hai pensato che dietro quella maschera del boia si nascondesse un mostro disumano, ti sbagliavi, perchè ci stavo io, in tutta la mia umanità. Se comunque vuoi vendetta, non mi tiro indietro ma venderò cara la pelle: sono un uomo e mi difenderò con tutte le mie forze" dice determinato Dahmer ottenendo soltanto una risposta ovviamente astiosa dall'altro che preannuncia in questo modo un probabile ed inevitabile scontro tra di loro, quando d'un tratto vedo il suo viso distendersi ed inizio anch'io a sentirmi più calma e rilassata, la situazione sembra essere sotto controllo, non ho motivo di preoccuparmi.
Dahmer gli propone di parlarne civilmente e Sage addirittura si scusa, sembra molto scosso ed afferma che non era sua intenzione reagire in questo modo, anche se credo non sia necessario giustificarsi, il suo gesto era più che legittimo.
Si sdraia a terra accanto a Dahmer ormai calmo, sotto la pioggia che continua a scendere lavando via il sangue dal viso del boia, ed entrambi non aggiungono altro.
Pochi istanti e Dahmer si alza sputando del sangue, afferma che non si tirerà indietro se vorrà continuare lo scontro ma suppongo che non sia nelle intenzioni di Sage a giudicare da ciò che ha appena detto. Si avvicina a Devon chiedendogli di curarlo in modo da tornare a costruire il tavolo, mentre Sage resta ancora sdraiato a terra. Mi avvicino a lui accovacciandomi prima di chiedergli gentile "Sei ferito alla mano?" guardandolo comprensiva, è coperta di sangue, non riesco a capirlo. Posso capire cosa sta provando, anche se la sua situazione è molto diversa dalla mia, e so cosa ho provato io davanti alla confessione di Niniel, quella notte. Se Dahmer avesse ucciso una persona a me cara, se avesse calato la sua spada sulla testa di Drako com'era previsto, con quel sorriso beffardo e soddisfatto dipinto sul suo viso...non mi sarei fermata a dei pugni. Non è possibile essere razionali quando è coinvolta la propria famiglia.
*Azione di Elen concordata