Le parole della ragazza mi colpiscono come un pugno nello stomaco.
"
Noi non siamo come loro, non combattiamo per questo"
Non siamo come loro. Non sono come loro.
Davvero? Perché sento che mi sto perdendo. Che sto diventando esattamente come loro. Un mostro.
"
vogliamo giustizia, non vendetta"
Eccola. Eccola la conferma dei miei pensieri. Vogliamo giustizia, non vendetta.
Giustizia. Non vendetta.
Non vendetta.
Non vendetta.
Non... vendetta.
Quanto vorrei che fosse vero. Quanto vorrei abbandonare questo dolore, questo tormento che mi dilania l'anima.
Ma è più forte di me. Se li avessi davanti e potessi ucciderli tutti... lo farei senza esitare.
So che lo farei. Dopo quello che ho visto. Dopo tutto l'orrore, il dolore, il tormento, la morte.
Non è ciò che voglio. La giustizia non mi basta, non può bastare. Non ora. Non ancora.
Deve pagare per ciò che le ha fatto.
Devono pagare per non aver impedito quel massacro.
Per ogni singola vita che hanno spezzato, devono pagare.
"
scusami, porto questo in dispensa, possiamo... parlarne dopo, magari"
Si alza e si allontana.
In cosa ti stai trasformando, Niniel?
Cosa stai diventando?
Non sei così. Non... non puoi...
"
Grazie..."
Sollevo istintivamente lo sguardo, interrompendo il flusso dei miei pensieri, e noto solo ora che hanno preso posto intorno al tavolo.
"
Le mie congratulazioni ai guerrieri che hanno conseguito una ulteriore vittoria, procedete con un resoconto"
Decido di alzarmi e di sedermi accanto alla
ragazza.
Non so nemmeno il perché. Mi starà odiando in questo momento, eppure mi sono seduta accanto a lei come per istinto.
"
Io e Niniel ci siamo battuti con forza di volontà e coraggio, si è trovata sola circondata da due ribelli ed il decimo Hydra, ha tenuto duro e ce l'ha fatta"
Lo stomaco è stritolato in una morsa. Cosa caspita sta raccontando?!
Non è andata così. Non è assolutamente andata in questo modo!
Diglielo. Racconta la verità. Racconta a tutti come hai dovuto trascinarmi via perché sono una povera incapace.
Avanti.
La rabbia torna ad impossessarsi del mio cuore e del mio animo, ma chiudo gli occhi solo per un secondo e faccio un respiro profondo. Devo restare calma. Non è questo il momento per perdere il controllo.
Senza nemmeno rendermene conto, stringo forte la stoffa del mio abito nelle mani, poggiate sulle mie gambe, e respiro ancora una volta. Lentamente.
Il
suo sguardo si posa su di me e vorrei ricambiare, ma... mi sento impotente.
Delusa, ferita ed amareggiata. Con me stessa. Solo con me stessa.
Alla fine so che ha agito per il bene della fazione e che mi ha salvato la vita. Dovrei esser
gli solo riconoscente.
Se non avessi avuto accanto un guerriero abile come
lui, probabilmente a quest'ora avrebbero acceso una pira anche per me.
"
Ho ragione di credere che tra le schiere dei reali vi fosse Deirdre dell'Ovest... ringiovanita, la stessa reale che ipotizzo si sia unita alle schiere di Targaryus"
Sollevo lo sguardo incredula.
Deirdre dell'Ovest? C'era anche lei in battaglia?
Ma... com'è possibile? Dunque era la rossa?!
"
il problema principale del presunto ringiovanimento di Deirdre e della sua fuga è la possibilità che abbia recuperato i propri poteri, assieme alle informazioni che può aver fornito ai ribelli. Sul primo punto sono abbastanza ottimista, se ci fosse riuscita sarebbe stato più che evidente in battaglia"
Ha pienamente ragione. Ho letto moltissimi libri sulla famosa
Strega dell'Ovest e se avesse recuperato tutti i suoi poteri... quasi sicuramente ora le pire accese sarebbero due. La mia di sicuro.
"
i ribelli invece siete riusciti ad identificarli? Volti noti?"
Decido che è il momento di prendere la parola. Non sarò un'abile combattente, ma posso almeno rendermi utile ora.
"
Mi sono scontrata con una ribelle dalla pelle ambrata. Non ho visto bene il suo volto, coperto dal cappuccio, ma ha usato una spada, quindi potrebbe essere la stessa donna che è scesa in campo a Solumquae. Elen potrebbe confermare o meno questa mia ipotesi. Ha il potere del fulmine ed ha materializzato anche dei cloni - proferisco tutto d'un fiato -
L'altra donna ha i capelli rossi. Sono riuscita chiaramente a notarli quando eravamo entrambe accanto al Primo nel tentativo di colpirla. Occhi grigi. Era veloce quasi quanto me ed usava un pugnale - resto in silenzio per pochi secondi, faccio un respiro profondo e concludo -
Ad un certo punto della battaglia ero scossa, probabilmente sotto l'effetto di qualche potere illusorio... non ne sono sicura perché è stato improvviso e si è svolto tutto rapidamente, ma sono abbastanza certa che padroneggiasse il fuoco."
Rivolgo lo sguardo in direzione del mio
compagno e con tono fermo, che non fa trasparire alcuna emozione, domando:
"
Mi sbaglio?"