Ryuk sottrae 40 punti costituzione (2 affondi di spada)
Ryuk sottrae 40 punti costituzione (2 affondi di spada)
Quando realizzo cosa sto facendo, ritiro velocemente la mano. Ma cosa caspita mi è preso?
Contemporaneamente il beota si sveglia e... non sembra messo per niente bene.
"Ehi Valerius o come ti chiami, ha vinto Ryuk, giusto?"
Valerius? Ed ora chi sarebbe questo Valerius? Credo che sia ancora sotto l'effetto dell'alcool, quindi mi affretto a correggerlo...
"Ehm... è Jarak. Chi sarebbe Valerius?"
In realtà la domanda è rivolta più al nonno che al beota, infatti ho rivolto il mio sguardo in sua direzione.
"Ti tocca baciare Niniel ora, devi tenere fede alla scommessa"
Sì... è decisamente ancora sotto l'effetto dell'alcool. DECISAMENTE.
"Non fare caso a lui - mi affretto a replicare - ovviamente è ubriaco e non sa cosa dice..." concludo accennando un sorriso.
Mi sento improvvisamente osservata, così mi volto verso di lui e noto che... ANCORA?! STA ANCORA GUARDANDO DOVE NON DEVE?! Incrocio istintivamente le braccia nel tentativo di coprire il petto.
"Anzi sai che ti dico, prova ad avvicinarti a lei e ti prenderò a calci nel sedere!"
O...k. Resto di sasso. Perché ora ha avuto questa reazione? Lo fisso sbigottita. Non dovrei, lo so, ma non posso farne a meno. Non riesco a distogliere lo sguardo.
Anche mentre inizia a chiamare Elen e ad accarezzare il tavolo.
"Allora, me lo dai quell'intruglio o no?" mi domanda con un sorriso.
Distolgo lo sguardo, imbarazzata.
"Va bene. Aspetta solo un secondo..."
Mi alzo e raggiungo velocemente la dispensa e noto... ma che roba è?! Mah, magari qualcuno ha cucinato qualcosa e non ha avuto tempo di cuocere questo... questo... intruglio?!
Vabbè, non ha importanza, meglio concentrarsi su quello che devo fare.
Lascio lo zenzero in infusione, preparo la ciotola con dentro l'avena e prima di portare tutto a tavola, riempio una brocca d'acqua, ricorrendo all'aiuto del mio potere.
Con non poca fatica porto tutto a tavola e lo sistemo con cautela.Distruzione -Previa concentrazione si è in grado di generare all’interno della propria mano, una quantità controllata di acqua, la quale può essere lanciata con forza contro l’avversario, causandone danni da impatto: Esperto - Tempesta acquatica – Ogni mano genera una sfera di acqua dal diametro di un metro, le quali roteano in sensi opposti. Vengono lanciate contemporaneamente e quando colpiscono, stringono l’avversario in una morsa schiacciandolo e strisciandoci contro con forza. Provoca escoriazioni, danni da urto e contusioni - usato a livello allievo solo per riempire la brocca
"Ecco. Devi bere molta acqua. Mangia lentamente. Vedrai che ti sentirai presto meglio..."
Ultima modifica di valuccia85; 6th December 2015 alle 02:51
Elen
Dalla dispensa scorgo Niniel accarezzare i capelli a Dahmer, proprio come faccio sempre io, ma esco facendo finta di nulla.
L'ubriacone si alza a fatica e biascica frasi sconclusionate a cui non voglio dare peso, intanto l'elfa si prodiga a preparare il suo rimedio alla sbronza. Peccato che lo avevo appena preparato, ma non importa. Il mio lo darò a Sage.
<<Forse non l'hai notato, ma lo avevo appena preparato...>> indico con gli occhi l'infuso cercando di mascherare il fastidio con la voce <<Ad ogni modo, ragazzi, grazie per la serata divertente... Io vado a controllare le condizioni di Sage.>>
Detto questo prendo la ciotola col mio intrusione e raggiungo la sua tenda <<Dormi? Tutto bene? Ti ho portato una prelibatezza Che ti rimetterà in sesto per domani!>>
Esperin Raeghar
La mia voce inizialmente sicura e sarcastica tentenna un attimo nel sentire l’urlo disumano che segue il mio colpo alla spalla, un urlo che mi fa rabbrividire e stringere maggiormente la presa su Lux, lievemente in agitazione.
Mi ricompongo subito dopo essere inciampata ma alzando lo sguardo non vedo più Ryuk frontalmente a me, è un attimo ed un lampo di paura attraversa i miei occhi quando li incrocio con i suoi così vicini, purtroppo troppo vicini per poter scappare ancora.
L’odio ed il desiderio di sangue nel suo sguardo sono l’ultima cosa che vedo prima che le sue dita si conficchino nei miei occhi rendendo tutto buio ed ovattato, un dolore lancinante si dirama dalle orbite a tutta la testa, assieme ad un freddo innaturale che si propaga velocemente provocandomi brividi lungo tutto il corpo, pur senza impedirne i movimenti.
Alzo la mano con l’intenzione di sferrargli con forza dei pugni in faccia, alla bocca ed al naso, anche se sono consapevole che ciò non basterà a liberarmi e che probabilmente neanche gli arrecherà danno, è troppo forte e sono totalmente bloccata, ma non sopporto di non poter fare nulla, di dover solo subire. Le dita affondano maggiormente mentre sento il palmo della sua mano rompermi anche il naso, avverto il sangue caldo colare sulle guance, sul collo, e poi ad un tratto più nulla, credo di aver perso sensibilità al viso. Porto la mano con cui ho provato a colpirlo alla mia testa per paura e per proteggermi non so neanche più da cosa ormai, mentre un urlo si libera dalle mie labbra senza che io riesca trattenerlo, un urlo che mi muore in gola assieme al respiro quando il suo ginocchio mi spezza la schiena lasciandomi in balìa di un dolore ancora più acuto, che potrei giurare superi tutte le comuni soglie di sopportazione, sicuramente le mie. Mi sento spingere a terra e solo grazie al braccio che ancora era alzato evito di sbattere la testa, anche se credo in questo modo di essermelo rotto a causa della posizione scomposta con cui ha sbattuto a terra. Sento Ryuk lasciare la presa ed allontanarsi e spalanco la bocca per prendere aria, restando a terra scomposta senza accennare la minima reazione, una reazione che anche volendo non avrei modo di elaborare o di attuare, dato che la mia mente è totalmente in black out e non sembra più collegata al corpo. Accenno a muovere la schiena senza successo illudendomi di poter tornare in piedi ed il dolore esplode nuovamente annebbiandomi i sensi, vorrei urlare ancora, vorrei insultarlo, ma non ho più fiato, non ho più energie neanche per pensare di schiudere le labbra. Tossisco involontariamente e sento del sangue scivolare ai lati dalla bocca, così piego la testa di lato provando a liberarmene per non soffocare, mentre sento crescere il fastidio ed il senso di umiliazione, odio sentirmi così vulnerabile, soprattutto davanti a lui. "Avev-amo de-tto..." l'ennesima fitta alla schiena mi fa morire le parole in gola, tossisco ancora con sforzo, contraendo sempre più il viso per il dolore, mentre sento di stare iniziando a tremare per il freddo. Mi manca l'aria, devo avere le costole rotte ed i polmoni schiacciati o forse anche altro, perché mi sembra di boccheggiare senza ossigeno scossa da tremori che non riesco a controllare, mentre il cuore batte talmente forte da sentirlo quasi in gola e sul punto di scoppiare. Forse sto morendo, deve essere così, questo non è neanche più dolore, questo...forse si, forse la morte non è una brutta alternativa. Morire qui, neanche in battaglia, per mano sua... fanculo, avrei dovuto puntare al cuore con Lux, avrei potuto ucciderlo al primo colpo ed ora avrei anche i suoi diamanti di merda, ecco cosa si ottiene ad essere leali con persone come lui. È un Leithien, era prevedibile, sono stata io stupida a lasciarmi sorprendere e ridurre in questo stato, come sono stata stupida a trattarlo in determinate occasioni come una persona degna di essere ritenuta tale "...sen-za poter-..." Va bene così, in fondo sapevo che per uno scontro leale non avrei dovuto rivolgermi a lui, in fondo i miei nemici in battaglia saranno sleali come lui, tutto questo sarà istruttivo...credo, se non morirò.
Ma... Lux... Non sento più il contatto con l'elsa, non è più tra le mie mani, credo di averla persa cadendo. Mi assale l'ansia, riesco a muovere appena le dita della mano che la stringeva cercando di tastare il terreno con uno sforzo indicibile che mi spossa ulteriormente, mi sento sempre più debole mentre mi accorgo che non la trovo accanto a me e che non ho abbastanza energie e lucidità per richiamarla, se la toccano io...io...
Lux - Arma in forma dormiente
Ryuk Leithein
Le mie dita affondano nelle cavità oculari di Esperin e solo in quel momento realizzo di essere riuscito a colpirla, sì… ci sono riuscito, perché lei si è distratta, perché è inciampata, non c’è alcun motivo per sentirmi forte, non c’è nessun motivo per gongolare, c’è solo rabbia e frustrazione che si riversano nella sua testa con la mia morsa di ghiaccio, che a stento riesco a trattenere. Il vento si è addensato nel palmo della mano come una reazione fisica istintiva, non sono ancora in grado di gestirlo al meglio, devo sommare l’essere stato deriso all’aver infranto il patto di pochi istanti fa: niente poteri. Dovrò subirmi una paternale infinita me lo sento. Il suo naso cede alla pressione del palmo e la sua schiena si spezza facilmente impattando contro il mio ginocchio, riesce a salvare la testa, ma credo si sia fratturata il braccio a giudicare dalla posizione innaturale dell’arto e dal rumore di ossa spezzate dopo la caduta. Sono in piedi e la osservo, è stesa in terra inondata dal sangue che continua a riversarsi fuori dagli occhi e dalla bocca, non avverto alcuna soddisfazione, non sento di aver vinto uno scontro, forse non avremmo dovuto allenarci o semplicemente non avrebbe dovuto prendermi in giro, cosa credeva di ottenere?
Qualche risata? Che me ne andassi con la coda tra le gambe? Maledetti Raeghar sempre pieni di sé, sempre pronti ad ostentare la propria superiorità, quando è nata vestivo già l’armatura dell’Adamanetem ed avevo combattuto almeno un paio di battaglie e lei cosa fa? Si vanta della propria velocità, quando si è fatta spezzare come fosse un ramo secco.
Mi osservo il braccio, c’è del sangue che sgorga da alcuni graffi, ecco cosa sa fare senza la sua preziosa Lux: graffia, come un gattino inferocito che miagola al leone. "Avev-amo de-tto..."
Non è svenuta, è debole, ma ammetto che ha la pelle dura. La osservo ancora senza muovermi, tossisce e schizzi di sangue le inondano il viso, piccoli fiumiciattoli rossi le colano dagli angoli delle labbra e… non provo niente o quasi… sono sollevato dal fatto di non averle fatto eccessivamente male, nel senso che, almeno, è viva, ma non sono soddisfatto e neanche preoccupato, sono solo interdetto e non riesco a spiegarmi questo vuoto che ho nell’osservrala così inerme "...sen-za poter-..."
Le parole sono soffocate ed istintivamente mi inginocchio per voltarle il viso verso destra, per non farle accumulare sangue in bocca e controllo che respiri ancora. Ha il polso accelerato, ma tutto sommato la respirazione è regolare, devo prestarle soccorso nell’immediato. La lascio sola qualche istante e corro in tenda, mi guardo bene dal passare accanto al tavolo, piuttosto mi arrampico per la salita di terra e mi infilo tra le tende, per poi insinuarmi in infermeria. Prendo due dosi di pozione ed una da spalmare sulle sue ferite, le andranno via i poteri, mi odierà anche per questo, ma non voglio chiamare Elen e farle vedere che macello ho combinato. Arrivato accanto ad Esperin, la prima cosa che provo a fare è quella di posizionarla di lato, cerco di muoverla con più cautela possibile, senza che peggiori la frattura alla colonna vertebrale. Ed è proprio in quel punto, dove noto l’osso dislocato ed il grosso ematoma, che spalmo con cura la pomata. Vedo immediatamente il sangue riassorbirsi e il grosso segno viola scomparire, le ossa tornano al loro posto, anche se certamente questa dose non basta per rinsaldarle. Ancora da seduta, la appoggio a me e le tengo la fronte, per poi portarle alla bocca due dosi di pozione. Strappo un lembo di stoffa dalla tasca dei pantaloni e le ripulisco al meglio il viso dal sangue. “Forse non basta… ora ti porto in tenda e chiamo Elen”
attendo una sua eventuale reazione, per poi provare a trasportarla sul suo pagliericcio, spero che Drako non mi veda.
*3 dosi di pozione concordate
Esperin sottrae 90 punti costituzione (20 per il ghiaccio da allievo + 30 per gli occhi + 10 per il naso + 15 per il braccio + 15 schiena)
Esperin Raeghar
Non sento più niente, quel dolore atroce si è come dissolto nel nulla lasciandomi in uno stato di totale incoscienza per non so neanche quanto tempo, ma finalmente mi sento bene. Mi sembra di udire dei rumori, dei passi, dei movimenti forse anche al mio corpo, ma la voglia di restare ad occhi chiusi e lasciarmi cullare dal nulla supera tutto il resto. D'un tratto credo di ritrovarmi in una posizione differente non so neanche come e deglutisco in automatico ancora senza aprire gli occhi quando mi fanno bere, come se mi rifiutassi di aprirli per paura di ritrovarmi ancora a dover sopportare quel dolore assurdo. Qualcosa mi accarezza il viso, ma non sono mani, è qualcosa di morbido che con una leggera pressione circolare tocca la pelle, e quando questa pressione viene meno assieme al sostegno sulla fronte piego la testa lateralmente ritrovandomi poggiata contro qualcosa. Il respiro è diventato più regolare, così come il battito del cuore, piano piano comincio a riacquistare sensibilità alle gambe ed al braccio illeso, mentre l'altro ancora mi fa male. Quando inizio a respirare di nuovo con il naso mi faccio coraggio e provo ad aprire anche gli occhi, inizialmente vedo tutto appannato così apro e chiudo un paio di volte le palpebre cercando di focalizzare ciò che vedo e quando tutto inizia a divenire più nitido capisco di essere poggiata con la guancia su una spalla
“Forse non basta… ora ti porto in tenda e chiamo Elen” sento dire, sollevo appena il capo ancora disorientata, ritrovandomi ad incatenare le mie iridi a quelle di Ryuk ancora una volta troppo vicine, proprio come poco fa, ed il suo gesto di afferrarmi il braccio per trasportarmi mi provoca un riflesso incondizionato di fastidio e paura.
Poggio d'istinto la mano sana a terra e faccio peso su di essa per scostarmi da lui "Non..." toccarmi, stammi lontano "...no" riesco solo a dire, prima di calmarmi e realizzare che ormai l'allenamento è finito e che la mia paura è quindi immotivata e fuori luogo, almeno credo, anche se la sua slealtà nell'usare il ghiaccio la dice lunga su quanto possa essere affidabile come persona anche al di fuori del campo, cosa che ovviamente già sapevo e quindi non mi stranisce più di tanto.
Sento una fitta alla schiena a causa del movimento brusco - caspita se fa male, l'ha scelto bene l'osso da spezzare! - e mi porto la mano a cercare di tastare il punto dolente, non sembra rotta ma non è ancora del tutto ristabilita, deve avermi dato della pozione visto che non ci sono guaritori, ed infatti a terra ne vedo i resti ormai vuoti, sembrano due dosi quindi dovrei avere ancora i miei poteri, "la aspetto qui, non voglio portare sangue in tenda" gli dico soltanto, con tono fermo. Lo osservo per un attimo anche se la sua presenza mi infastidisce da morire, sembra non si sia ancora curato, è coperto di sangue e la ferita allo stomaco sembra anche abbastanza profonda, così come quella alla spalla dove ho infierito due volte, questo allenamento è partito nel modo sbagliato dal principio, mi sta salendo la nausea "Devi curarti" gli dico, distogliendo poi lo sguardo. Mi sento ancora uno straccio ed anche profondamente stupida, ho preso questo scontro troppo alla leggera, non avrei mai dovuto distrarmi tanto da inciampare permettendogli così di prendermi e di quasi uccidermi, forse non avrei dovuto proprio chiedergli di combattere. Devo diventare più forte, più resistente, non devo permettere a nessuno di potermi fare questo, non voglio più provare un dolore del genere. Abbasso lo sguardo e vedo che il vestito si è strappato nel punto in cui sono inciampata e la parte superiore è totalmente imbrattata di sangue, dovrò anche vedere cosa mettermi, ma non voglio pensarci ora, terminate le cure voglio solo fare un lungo bagno per togliermi tutta questa sporcizia di dosso. Prendo un pezzo di stoffa già sporco di sangue che trovo accanto a me e cerco di togliermene dell'altro di dosso, mentre con lo sguardo cerco Lux nei paraggi, non può essere lontana ed infatti quasi subito la vedo e provo a richiamarla ma...non ci riesco.
Provo una volta, due, ma è come se non fosse mia, come se... fossi senza magia, ed all'improvviso mi è tutto chiaro, mi ha dato tre dosi, per forza. Ne conosce le conseguenze, sa quanto sia importante essere nel pieno delle proprie capacità in questo momento, mi ha resa totalmente vulnerabile e senza motivo, poteva limitarsi a due dosi e lasciar fare ad Elen che è anche maestra. Deve complicarmi la vita sempre e comunque, neanche ne traesse piacere, non lo sopporto più. Stringo i pugni, almeno quello del braccio sano, cercando di trattenere il nervoso non solo per la mancanza di poteri e per ciò che implica ma soprattutto per il non poter richiamare la mia Lux, odio saperla così esposta.
E va bene...la terrò con me, ora devo solo prenderla, non sopporto di saperla in mezzo alla polvere. Poggio il palmo a terra e provo a trascinarmi verso la spada, ma riprende a farmi male la schiena e sono costretta a fermarmi per non rischiare un'altra frattura, provo ad allungare almeno il braccio ma è troppo distante e così desisto, non posso fare diversamente, la prenderò dopo. Resto quindi ferma in attesa dell'arrivo di Elen, mentre continuo a fissare l'arma e cercare di pulirmi dal sangue.
Valerius Urthadar
Continuo a bere la mia birra a piccoli sorsi, così me la gusto di più, dato che non ho intenzione di prendere altri boccali, non si sa mai... a quanto pare non reggo più l'alcol come un tempo. La sfida va avanti, entrambi i contendenti buttano giù le loro birre e Dahmer vuole rendere la sfida più interessante con una scommessa: propone infatti che quelli che hanno puntato sul vincitore si bacino davanti a tutti, mentre il vincitore stesso verrà premiato con un bacio di Esperin. Ok... si inizia a respirare un'aria un po' troppo adolescenziale per i miei gusti. Mi limito a rimanere in silenzio, mentre intorno a me si alternano repliche e sbuffi, fino a quando il bastardo ci diletta vomitando nel boccale di Sage. Io... beh, che schifo. Comunque non mi scompongo e rimango concentrato sulla sfida, sono curioso di vedere chi ne uscirà vincitore... sembro però essere l'unico interessato: il discorso intorno a me si sposta sul cavallo che, a quanto pare, è stato ammazzato dalla falce di Lysa prima che se ne andasse. Non che la cosa mi sorprenda, quella donna era pazza e si capiva da un kilometro di distanza, mi spiace solo per Elen che ci si era affezionata. Peccato, anche perché non ne abbiamo ricavato alcuna carne, ci sarebbe stata utile. Tre birre dopo entrambi gli sfidanti si allontanano dal tavolo (Sage con un piccolo aiuto) e rimango insieme a Dahmer e Niniel, il primo ancora decisamente ubriaco. Mi intima di tenere fede alla scommessa che non ho mai accettato e di baciare Niniel, per poi... minacciare di picchiarmi se lo faccio? Dei, anche io ero così all'ultima festa? Spero vivamente di no. Non credo sia nelle condizioni di capire cosa gli dico, ma decido comunque di rispondergli, magari mi diverto anche. <<Io e Niniel abbiamo scommesso su Sage, abbiamo perso. Niente bacio, mi spiace>>, mentre parlo mi volto anche verso l'elfa, che è appena tornata al tavolo con una specie di intruglio, e le rivolgo un mezzo sorriso d'intesa. <<Io sono Valerius>>, continuo, più serio, <<Valerius Urthadar, è il mio vero nome. Jarak era un nome falso>>. Se vorrà altre spiegazioni sarò lieto di dargliele, altrimenti lascerò morire il discorso. D'altronde non sento di dovergliene, non a lei almeno: non abbiamo mai legato più di tanto. <<Pensavo che uno come Dahmer reggesse meglio l'alcol>>, torno a guardarlo fingendo indifferenza, parlando come se non fosse presente, ma in realtà trovo la situazione alquanto divertente. <<Forse nelle taverne del freddo Nord si serve birra annacquata>>.
Our wills and fates do so contrary run
Esperin recupera 60 punti costituzione
Dopo aver poggiato tutto sul tavolo, prendo posto accanto a lui. Dovesse sparare altre idiozie riguardo quella scommessa cretina, potrò sempre correggerlo od intervenire quando necessario.
"Io e Niniel abbiamo scommesso su Sage, abbiamo perso. Niente bacio, mi spiace"
Fortuna che Jarak sta al gioco. Non sembra offeso, ma non ne sono sicura. E' un uomo molto silenzioso ed introverso, quindi è difficile capire cosa stia pensando o provando in questo momento, ma mi ha rivolto un sorriso, quindi... direi che va tutto bene.
"Forse non l'hai notato, ma lo avevo appena preparato..."
Giro la testa in direzione della voce. Elen. Indica l'infuso con lo sguardo e... sbaglio o sembra infastidita?
Ok, calma. Stai calma, Niniel. Fatti passare immediatamente questa sensazione di avversione nei suoi confronti perché non ti ha fatto niente di male e cerca di rispondere in modo civile. Puoi farcela.
"Ah... quello lo avevi preparato tu? - domando osservando l'intruglio - Scusami, non credevo avessi utilizzato i miei ingredienti. Ma si prepara in modo diverso, come puoi notare. Credo sia più efficace in questa versione..."
Dai... non sono andata affatto male, su. Non posso lamentarmi.
"Ad ogni modo, ragazzi, grazie per la serata divertente... Io vado a controllare le condizioni di Sage"
Giusto! Sage! Chissà come si sente. Dovrà scendere in battaglia tra poche ore... spero riuscirà a riprendersi in fretta.
"Se hai bisogno di una mano... non esitare a chiedere..." replico mentre la vedo entrare in tenda, afferrare l'intruglio ed allontanarsi dalla dispensa.
"Io sono Valerius. Valerius Urthadar, è il mio vero nome. Jarak era un nome falso"
Mi volto verso di lui e... come? Cosa? Ho sentito male, vero? Urthadar. Ma... ma come...
"Urthadar - proferisco con tono incerto - Quindi tu sei... sei un parente di..."
Svelato il mistero, quindi. Ecco perché si era presentato senza un cognome.
"Scusami - continuo non appena mi rendo conto che potrei essere stata invadente - Non volevo essere inopportuna.
Solo che... ecco... non me l'aspettavo..."
Mi volto di nuovo in direzione del beota e noto che ora l'infuso è pronto.
"Ti conviene berlo quando è caldo. Farà effetto molto prima." enuncio con tono fermo, ma non scontroso, mentre noto con piacere che sta bevendo l'acqua che gli ho portato.
Sono ancora confusa dalla rivelazione di Jar... Valerius. Valerius. Cavolo... non me lo sarei mai aspettata.
Vorrei chiedergli spiegazioni, ma... non so... ne ho il diritto? Potrebbe rispondermi anche lui di farmi gli affari miei. Però... siamo compagni di fazione, giusto? Che male c'è a chiedere? Insomma... non è mica una notizia da poco.
"Pensavo che uno come Dahmer reggesse meglio l'alcol. Forse nelle taverne del freddo Nord si serve birra annacquata"
Resto in silenzio, ma accenno un sorriso. Per ora è meglio non fare domande. Se il beota ne era a conoscenza, sicuramente anche Drako è al corrente di questa cosa e se lui si fida... io non mi fido. Cioè... se si fida lui mi può bastare, ma la sottoscritta è diffidente per natura. Inoltre ha cambiato argomento, quindi probabilmente non ne vuole parlare.
Semplicemente... non roviniamo la serata.
Tutto sommato... la festa è stata divertente. Non molto diversa da quelle a cui ho avuto modo di assistere diverse volte in passato, ma la compagnia è stata decisamente migliore. Loro... loro erano...
No. Non voglio pensare a loro. Non ora.
"Direi che no... non lo regge per niente. E' piuttosto evidente - accenno un altro sorriso e poi continuo - La festa è stata decisamente movimentata, eh?"
Sì, è una domanda cretina, me ne rendo conto, ma non ho mai avuto modo di parlare veramente con lui, se non al suo arrivo, e credo dovrei impegnarmi per conoscerlo meglio. Per essere più socievole in generale.
Non dev'essere poi così difficile, no? Anzi... ma Devon? Ancora non si vede... starà bene?
Se nessuno dei presenti avrà da aggiungere qualcosa, credo che a breve mi alzerò ed andrò a cercarlo...
Azione di Dahmer che beve, concordata con Mary
Ultima modifica di valuccia85; 6th December 2015 alle 02:53