Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

SAGE BLOODBORNE

Per fortuna Esperin non ce l'ha con me, accetta le mie scuse e mi ringrazia per il complimento. Mi stringo nelle spalle sorridendo, per fortuna con lei è tutto passato, ma non mi permette di assaggiare lo stufato, cosa che invece fa Ryuk arrivato subito alle mie spalle.
Mi scosto per lasciar loro un pò di privacy, li vedo parlottare poi Esperin si da ancora da fare attorno alla nostra cena. Aspetto volentieri che sia pronto, ho davvero bisogno di mettere qualcosa nello stomaco, ma prima credo sia meglio darmi una pulita, non devo avere un bell'aspetto.
"Vado a farmi un bagno" - dico a tutti e nessuno in particolare - "Tenetemi da parte almeno una ciotola."
Mi dirigo verso la tenda bagno afferrando un telo pulito. Mi libero dei pantaloni e mi immergo nell'acqua calda. Strofino i capelli per bene, dopo averli sciolti, mi massaggio i muscoli delle braccia per scioglierli, domani devo essere agile e scattante altrimenti rischio di restarci secco al Kratoning.
Mi piacerebbe diventare una leggenda come tutti gli eroi che hanno combattuto lì prima di me, ma per farlo devo dare il meglio di me e anche di più, spero di essere all'altezza delle aspettative e di non deludere Drako, glielo devo dal momento che mi da la possibilità di costruire un futuro migliore a me e alla mia famiglia.
Lascio cadere la testa all'indietro, il vapore caldo sale verso l'alto e mi lascio cullare da questo tepore ristoratore.
Resto qualche minuto con gli occhi chiusi, fino a quando ... "Per gli dei, ma che fine ha fatto Devon? Non l'ho più visto dall'allenamento, si sarà curato?" - dico ad alta voce agitandomi e schizzando acqua ovunque. Finisco di sciacquarmi e mi asciugo velocemente, mi rimetto i calzoni di prima anche se dovrei decidermi a lavarli o indossare qualcosa di pulito, ma adesso non ho tempo. Lascio i capelli sciolti e vado verso il campo d'addestramento dove trovo Niniel ed Elen intente ad allenarsi, dove sarà finito l'elfo guaritore?

Drako Kalisi

Non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo di Benor, è stato come una pugnalata in pieno petto. So che non crede realmente che io ed Efrem siamo i responsabili di tutto ciò, sa che la guerra è dipesa dai reali, da un Re che è tutt'altro che l'erede degno di un Raeghar. Benor è stata una guardia reale per lungo tempo, sa come funzionano certe cose, lui e... preferisco non pesarci. "Va tutto bene?" Esperin mi ridesta e la ritrovo seduta accanto a me, con una ciotola calda e fumante piazzata sotto al mio naso "Lo sai che mi dimentico sempre di cenare..." le dico sorridendo, sono felice che lei sia qui, mi basta guardarla per sentirmi meglio e sollevato da tutti i pesi che incombono sulle mie spalle "Va... diciamo. Ho incontrato un amico che non vedevo da tempo, sta bene per fortuna" Se per andar bene s'intende solo il fatto che sia vivo. Prendo il cucchiaio e decido di mangiare, effettivamente avverto un certo languore, il profumo è buono. Il gusto è particolare, è... saporito, non mi dispiace affatto, diverso dal solito, quindi continuo a mangiare fino a svuotare mezza ciotola "L'hai fatto tu?" Prendo un'altra cucchiaiata "Quando hai imparato a cucinare?" Le rivolgo un altro sorriso. Inizio a sentirmi più calmo e non è solo la presenza di Esperin, è l'accampamento di per sè, sembrano tutti così tranquilli che quasi dimentico le scene dei giorni scorsi.

Esperin Raeghar

Drako si accorge della mia presenza e distoglie la mente dai propri pensieri, osserva la ciotola di stufato che gli ho lasciato sul tavolo e subito dopo mi sorride "Lo sai che mi dimentico sempre di cenare..." sorrido anch'io, so bene che si trascura decisamente troppo, comprendo quanto possa essere pesante e quante responsabilità possa comportare un ruolo come il suo sia quando era Primo che ora che guida la nostra fazione, ma non dovrebbe portarsi sempre allo stremo, a lungo andare è inevitabile che ne risenta. "Va... diciamo. Ho incontrato un amico che non vedevo da tempo, sta bene per fortuna" aggiunge poi, confermando che i motivi del suo allontanamento sono stati per fortuna personali e che sembra tutto apposto, più o meno, anche se la sua voce ha qualcosa di strano così come anche la sua espressione, ma decido di non chiedere altro, non è il caso. Mi limito a sorridergli piegando appena gli angoli della bocca, per poi allargare il sorriso quando lo vedo iniziare a mangiare di gusto lo stufato. "L'hai fatto tu?" mi chiede continuando a mangiare, con tono più allegro "Più o meno" rispondo tranquilla, ripensando ai vari disastri combinati per arrivare a prepararlo "Quando hai imparato a cucinare?" mi sorride ancora e lo vedo più sereno, sono contenta che quel velo di tristezza o tensione di poco prima sembri essere sparito "Hanno contribuito un pò tutti in realtà, altrimenti sarebbe stato immangiabile" dico sorridendo, mentre guardo ancora il contenuto della ciotola "Valerius è stato molto paziente, la cosa più difficile è stata smettere di piangere per la cipolla...non credo andremo mai d'accordo" aggiungo allegra ed un pò imbarazzata per la mia inesperienza. Mi volto poi verso Valerius, ancora non ha assaggiato e valutato il risultato di questo nostro tentativo e forse è meglio così data la quantità spropositata di sale che a quanto pare avevo messo, fortunatamente Ryuk ha salvato la cena a tutti "spero di non averti fatto impazzire, grazie per i consigli" gli dico gentile, spostando poi lo sguardo da lui a Ryuk, il suo aiuto invece non me lo aspettavo proprio, non in quel modo almeno, non da lui che sfrutta ogni occasione possibile per infastidirmi. Distolgo lo sguardo e prendo poi una ciotola per mangiare anch'io, in effetti non è male, è molto saporito ed anche se l'aspetto non è dei migliori a causa della forma totalmente irregolare delle verdure nel complesso sembra buono, poteva andare molto molto peggio...meglio così.

Ryuk Leithien

Esperin accetta i consigli senza starnazzare o far volare qualche utensile contro la mia faccia, dopo quello che è accaduto in campo, mi sarei aspettato qualche reazione isterica delle sue, ma probabilmente si è contenuta solo per la presenza di Drako. Faccio spallucce e dopo aver preso un piatto mi siedo ed incomincio a mangiare in silenzio, il sapore non è il massimo, ma comunque decisamente migliore di quel succo di sale che ho assaggiato prima. Esperin ovviamente coglie l'occasione al volo per sedersi accanto al suo prode cavaliere e chi la scolla da Drako!



Lui mangia senza particolari espressioni, sembra addirittura piacergli, l'Ex Primo non ha il palato fine come il mio, l'ho sempre pensato ed ora lo conferma, ma comunque non è che me ne freghi poi tanto, la guarda con un sorrisino e poi le chiede se ha cucinato lei.



Ora che non indossa più quella cintura starà valutando il posto migliore dove infilarlo, non farebbe fatica a trovarsi una donna, ha sempre avuto quel maledetto fascino che tutti decantano, ma sinceramente non lo trovo affatto attraente, bah! "Hanno contribuito un pò tutti in realtà, altrimenti sarebbe stato immangiabile" almeno se ne rende conto "Valerius è stato molto paziente, la cosa più difficile è stata smettere di piangere per la cipolla...non credo andremo mai d'accordo"



Valerius... Grazie Valerius eh! Sei stato molto utile, grazie... VALERIUS. Soffio dalle narici e torno a mangiare, si sta anche piazzando sullo stomaco, si preannuncia una bella botta di diarrea, tanto il campo ha molti punti da concimare "spero di non averti fatto impazzire, grazie per i consigli"



Sì Grazie Valerius, ancora. Alzo lo sguardo e noto che Esperin mi sta guardando, che c'è? Sei troppo orgogliosa per ringraziare anche me? No, no... non ti preoccupare, non ci tengo affatto, prendetevi voi il merito per questa sbobba.



Le rivolgo un sorrisino tirato e sarcastico, prima di abbassare lo sguardo in cerca del calice di idromele. Pane... ho bisogno di pane, mi alzo e ne prendo un tozzo, di quelli belli duri ed inizio ad addentarlo, così mi limo anche i denti, ne porto qualche pezzo più morbido a tavola, dovessero pure darmi del cafone tanto per cambiare.

SAGE BLOODBORNE

Mi fermo ai bordi del campo, le due ragazze sono intente in un duro allenamento, vedo Niniel sanguinare dal labbro e Elen trafitta da frecce, ma di Devon nemmeno l'ombra. Potrei restare qui e godermi questo spettacolino niente male, due donne che lottano fra loro, seni che si agitano senza malizia, muscoli che si tendono ... o dei, ma cosa vado a pensare!
Lascio, però, che il mio istinto da giovane maschio che sa di poter morire domani abbia il sopravvento e mi siedo a gambe incrociate, lo sguardo rivolto verso le due, in fondo mi servirà anche per conoscere i miei compagni e ... le mie compagne.
Mi ravvio i capelli che, ancora umidi, mi cadono a ciocche sugli occhi e li sposto indietro per avere la visuale libera. Magari potrei anche intervenire più avanti.

Valerius Urthadar

In pochi minuti la gente presente al tavolo raddoppia e Esperin si ritrova ad avere come giudice addirittura Drako, che però sembra davvero soddisfatto del risultato. Mi limito ad osservare i presenti fino a quando la principessa non mi nomina, dice che sono stato paziente e poi mi ringrazia per i consigli con la sua solita gentilezza. Le rispondo con un cenno della testa, non mi ha assolutamente fatto impazzire, anzi, tralasciando l'incertezza di ogni principiante non abbiamo neanche avuto troppi problemi. Beh, direi che è giunto anche il mio turno: prendo una ciotola, la riempio e la appoggio sul tavolo, poi prendo la ciotola vuota di Dahmer e riempio anche quella. Mi siedo vicino al bastardo e mangio la prima cucchiaiata, è decisamente saporito, forse troppo per i miei gusti, ma non è affatto male. E... cos'è questo gusto? Mi sembra... vino? Credo sia vino bianco. Strano, non le ho detto di inserirlo, ma è un'ottima aggiunta al brodo e insaporisce anche la carne, devo ricordarmi di chiederle come le è venuto in mente. <<È buono, complimenti>>, mi congratulo con la cuoca, per poi continuare a mangiare. Dopo qualche altra cucchiaiata abbasso la voce, in modo che possa sentirmi solo il mio vicino. <<Lord Urthadar vorrebbe parlare in privato con sir Gray, quando hai tempo>>.

DAHMER GRAY

Le cavie aumentano, ci raggiungono pure Ryuk e Drako, che risponde in modo enigmatico alla domanda di Esperin. Un amico... un vecchio amico... vengo distratto dal profumo che viene dalla ciotola che la Raeghar mi piazza sotto il naso: l'aspetto è gradevole, cioè sembra davvero uno stufato, di quelli originali e cucinati bene. Sono scettico ma assaggio e... bhe in breve tempo mi ritrovo a spazzolare il tutto e chiedere il bis porgendo la ciotola vuota. "Potrei avere un altro po'? E' davvero buona! Quasi non si direbbe che l'hai fatta tu!" esclamo sorpreso mentre le sorrido come un bimbo, accodandomi alla meraviglia del capo. Esperin ringrazia Valerius per il suo contributo, direi essenziale, alla fine è come se l'avesse cucinata lui, lei ci ha messo solo gli occhi per le cipolle e le braccine. Il sapore del vino lo sento ancora delicato sulla lingua, un tocco di classe che non pensavo che il vecchio conoscesse. Proprio lui attira la mia attenzione quando, in modo sarcastico, mi dice di voler parlare con Sir Gray. Non suona male, anzi, è molto più figo di Sir Dreth. Sir Dreth, puah, sembra la marca di un sapone di infima categoria. Sir Gray sì che è un nome importante! Ha sussurrato, quindi nessun altro si sarà accorto della frase... vuole parlarmi, forse vuole fare a cazzotti? Annuisco e rispondo con lo stesso tono di voce: "Come Vossignoria desidera, anche ora". Sia che Esperin mi verserà dell'altro stufato o che dovrò prendermelo da me, lo mangerò e aspetterò che si alzi il vecchio per seguirlo, sono proprio curioso di ciò che vuole dirmi.

Esperin Raeghar

Rivolgo un altro sorriso a Drako mentre finisce di mangiare, tornando poi a guardarmi intorno per vedere le reazioni degli altri, non mi aspetto in realtà chissà quali apprezzamenti, sono cosciente di aver rischiato di rovinare lo stufato almeno due o tre volte, ma sono ugualmente contenta che grazie all'aiuto ricevuto sia quantomeno mangiabile. Non credo sarò mai una brava cuoca, neanche mi interessa esserlo, ma è necessario che sappia almeno essere autonoma nel prepararmi qualcosa da mangiare, ora che non ho più Agatha a provvedere ad ogni mia esigenza. Valerius apprezza il risultato e mi fa i complimenti, anche se in realtà dovrebbe farli a se stesso ed a Ryuk dato che ho solo fatto quello che mi hanno detto, ma gli rivolgo ugualmente un cenno del capo per ringraziarlo. Ryuk invece sembra non apprezzare affatto nonostante sia certa di aver seguito bene i suoi suggerimenti, mi ha rivolto quel sorrisetto sarcastico e tirato che non ho ben capito ed anche ora sembra abbastanza infastidito, probabilmente il sapore non è di suo gradimento neanche fosse solito fare tanto lo schizzinoso a tavola, se non gli piace può anche evitare di mangiarlo e prepararselo da solo, io ho fatto del mio meglio e non mi interessa certamente la sua opinione. Infine anche Dahmer spazzola il suo piatto per poi chiederne una seconda porzione, pur precisando che non sembra cucinato da me, frase che dal tono ha quasi - quasi - l'aspetto di un complimento, piuttosto che della solita battuta ironica. Mi alzo e riempio nuovamente la sua ciotola, controllando che ne resti a sufficienza per le ragazze e per Devon e Sage che ancora non hanno mangiato, e poi ne prendo ancora un pò per me, ho proprio fame stasera, sarà per il dispendio di energie in allenamento. Prendo anche un pò del pane che Ryuk ha portato in tavola e riprendo a mangiare in silenzio quando noto la figura di Mercur avvicinarsi, per un attimo temo che sia qui per consegnare qualche messaggio, ma poi noto che mi osserva “Relata refero Esperin Raeghar” esclama infatti, prima di svanire nel nulla. Poggio il cucchiaio ed il piatto e mi alzo, "Torno presto" dico a Drako accanto a me, passo poi un momento in tenda per scrivere poche righe su una missiva che d'impulso sento di voler inviare nonostante lo stato delle cose, e mi dirigo poi a passo spedito verso il Glados. Prima di attraversarlo ricordo di dover indossare la fede quando esco dal campo ma sollevando la mano mi accorgo di averla ancora al dito dall'incontro con Aiden, ho dimenticato di sfilarla, meglio così. Focalizzo la mia destinazione ed attraverso il portale.

Elen

Riesco a colpirla al volto e la cosa mi provoca una piacevole sensazione, cosa che non ho mai provato prima negli allenamenti.
Si ripulisce la bocca dal sangue complimentandosi con me per il colpo, tsk per così poco.
Controllo le condizioni della ferita alla scapola e l'avversaria approfitta di questa mia piccola distrazione affondando la freccia ancora più in profondità e dandomi una capocciata sul naso. Accidenti, deve avermelo spaccato, ma se crede che mi fermerò per questo si sta solo illudendo, non sarò certamente io a cedere.
Sento il sangue caldo colare abbondante e ne sputo una boccata per liberare la trachea, quando la vedo cercare di indietreggiare afferro la sua mano, ancora ferma sulla freccia, per cercare di impedirle di allontanarsi. Se ci riuscirò la tirerò con forza verso di me e nel frattempo cercherò di darle una ginocchiata alla bocca dello stomaco seguita da una gomitata al mento, il colpo allo stomaco dovrebbe farla piegare in avanti rendendo ancora più efficace quello al volto.