Ero da poco arrivata assieme a mio Padre e Lantis nella sfarzosa sala dove i Leithien avevano organizzato quel ballo ed il senso di angoscia e di soggezione che quel posto infondeva avevano già contribuito a togliermi il buonumore. Tutto in quella stanza sembrava un inno alla negatività, dai colori alle decorazioni, dalle statue inquietanti a persino tutti quei diamanti in bella mostra che invece che contribuire con i loro giochi di luce ad illuminare l'ambiente trasmettevano tutt'altro.
Rimasi sola quasi subito ed avvertii un forte disagio che cresceva minuto dopo minuto, volevo solo lasciare quel luogo e tornare a Luna di Diamante "
Che tu ci creda o no, c'è luce anche in questo posto" la voce di mio Padre mi distolse dai miei pensieri e mi fece sentire subito più tranquilla e rilassata, un capacità che da sempre aveva avuto, gli rivolsi un sorriso e rimasi al suo fianco ad osservare gli altri danzare evitando accuratamente di unirmi a loro, come mio solito.
Era probabilmente uno degli ultimi balli a cui mio Padre partecipò nel pieno della salute, prima di ammalarsi, era ancora il Re forte e magnanimo che tutti conoscevano, che con solo una parola riusciva ad acquietare qualsiasi controversia e che io consideravo ancora assolutamente invincibile. Quella sera erano presenti tutte le casate più influenti del Regno e sapevo quanto fosse importante mantenere le apparenze data la situazione, per l'occasione avevo raccolto i capelli ed indossato un abito che certamente mia Madre avrebbe approvato, sfoggiavo infatti con orgoglio i colori della casata che rappresentavo davanti alla nobiltà Dohariana.
Quando alzai lo sguardo e vidi Ryuk avanzare dall'altro lato della sala capii subito che si sarebbe avvicinato, dato che aveva già fissato il suo sguardo insistentemente su di me provocandomi un lieve senso di fastidio e di imbarazzo.
Non avevo mai avuto molto a che fare con lui, non odiavo neanche i Leithien come ora dato che ignoravo molte cose, ma la sua fama era più che sufficiente ad intimidirmi.
Posai lo sguardo su mio Padre che lo ricambiò con uno dei suoi sorrisi, probabilmente aveva avuto la mia stessa impressione e sapeva cosa Ryuk mi avrebbe proposto di lì a poco, per cui non si scompose più di tanto nel vederlo arrivare ed inchinarsi formalmente davanti a noi.
“Potrei avere l’onore di un ballo con Voi, Principessa Esperin?” mi chiese con la schiena ancora bassa, porgendomi la mano con quei suoi modi impeccabili che solitamente nasconde così bene. Lo fissai dubbiosa, non avevo alcuna voglia di ballare, tanto meno con lui, ma con un cenno del capo mio Padre mi invogliò ad accettare, probabilmente per non offendere Lord Tywin e mantenere le apparenze tra le due casate.
Così di buon grado tornai a voltarmi verso Ryuk e dopo un attimo di esitazione allungai la mano verso la sua, la sfiorai ritraendola un attimo, infastidita nel pensare a chi avessi davanti, e subito dopo la poggiai con più decisione, accettando il suo invito.
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Con piacere, Sir Ryuk" risposi, con il tono più convincente che riuscii a mostrare, sebbene fosse tutt'altro che vero.