Ryuk Leithien
A quanto pare c'è il dubbio che Devon abbia tradito, non lo vedo un tizio capace di intenedere e di volere, figuriamoci di portare avanti il doppio gioco, dove occorre doppo cervello, probabilmente sta riposando come un bambino in qualche cespuglio, o probabilmente è già cena per gli animali del bosco. Drako sembra abbastanza sicuro del fatto che non sia un traditore, ormai non mi meraviglio più di nulla, neanche della sua propensione al mondo nonostante tutto il marcio che ci viene lanciato sotto il naso in continuazione. Evito di esprimere una mia opinione, tanto so che non la gradirebbe più di tanto, qualsiasi cosa io dicessi. Elen decide di rimboccarsi le maniche e di prodigarsi per Sage, così si avvicina a me e prende il braccio senza tanti complimenti "Prego..." dico senza pensarci alzando un sopracciglio <<Ryuk, avvicinati così curo anche te>>
Ok... avvicinarmi, peccato che io abbia la gamba rotta e sia gettato su di un lettino, ma vabbè ce l'ho fatta ad arrivare fin qui dal campo di addestramento, figuriamoci se non ce la faccio a fare mezzo metro, per avvicinarmi alla mano di Elen. Non borbotto e non mi lamento, cerco persino di non digrignare i denti quando per sbaglio poggio il piede della gamba rotta al suolo, provo ad alzarmi per poi saltellare almeno due volte verso la guaritrice, ma intoppo nel cassettone e sto per cascare in terra
quando sento afferrarmi. Alzo lo sguardo, Esperin è accanto a me, mentre mi regge, effettivamente tutta la sua destrezza non è poi così malaccio.
Le sorrido per ringraziarla e poggio la mano alla sua, quella che mi tiene sul petto per frenare la caduta, mentre l'altra è sotto il braccio a reggermi. Stringo quasi involontariamente la presa sulla sua mano, assieme al braccio attorno alle sue spalle, è una sensazione piacevole, piacevole come in tenda e tutto quel fastidio pare scomparire per qualche istante.
Tocco la mano di Elen, un calore ormai familiare mi investe, come delle fiamme che riscaldano, ma non bruciano ed immediatamente una sensazione di benessere mi pervade. Ogni ferita è ormai sanata, ogni osso rinsaldato, poggio il piede in terra e batto un paio di volte, come nuovo. "Grazie Elen"
Non ho ancora lasciato la mano di Esperin, me ne rendo conto solo ora, così prendo le distanze e le rivolgo solo uno sguardo per ringraziare anche lei. "Jarak e Niniel... non saprei, non li vedo da parecchio, credo che lei sia nella sua tenda, così mi pare di aver visto, non ne sono certo"
*azioni di Esperin concodate