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  1. #2731
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    "Ciao" mi risponde Ryuk dalla sua posizione, sembra tranquillo, forse quel nervosismo era solo una mia impressione, forse sto pensando troppo in queste ore e sto alterando la realtà. Meglio così, credo, nonostante quello che è successo ieri è preferibile che non ci siano tensioni di alcun tipo all'interno della fazione, anche se l'idea assurda che fosse geloso di me non mi dispiaceva poi così tanto...ma che vado a pensare, queste idee sono assolutamente fuori luogo e sbagliate. "Sono entrato ed uscito subito" aggiunge poi quando nomino la tenda e mi sorride quando nota la torta che gli sto porgendo, la prende ed inizia a mangiarla senza esitare ed avverto un pò d'ansia in attesa di sapere cosa ne pensa, che stupidaggine...l'hanno già apprezzata tutti, non mi cambia molto un parere in più. "Mi piace" mi ritrovo a sorridergli ancora, soddisfatta, mentre continua a mangiarla e mi rendo conto che del suo parere invece mi importa, non dovrebbe...ma è così. "Non sei poi così negata in cucina. Grazie comunque, sei stata gentile" piego istintivamente le labbra in una smorfia divertita "Stai mentendo, sono un disastro in cucina ed ho ancora farina ovunque..." mi siedo accanto a lui mantenendo il sorriso sulle labbra e stringendo per un momento le braccia attorno alle spalle, inizia a fare davvero fresco ed avverto anche un pò di mal di testa, per fortuna molto lieve "...ma grazie. Mi piace fare dolci, è più divertente dello stufato". Resto in silenzio per un pò poggiando le braccia sulle ginocchia piegate mentre continua a mangiare, è strano sentirmi così in imbarazzo e confusa vicino a lui ma allo stesso tempo non avere voglia di andare via ed anzi perdere tempo a cercare cose sensate da dire, non è assolutamente da me... questa cosa non va affatto bene. Abbasso lo sguardo per un pò prima di tornare a guardarlo, credo sia il caso di affrontare quell'argomento e smetterla di comportarmi da stupida "Ryuk... devo chiederti una cosa"

    Conversazione avvenuta in mp

  2. #2732
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien


    "Stai mentendo, sono un disastro in cucina ed ho ancora farina ovunque..." Ripenso al suo naso pieno di farina ed a come l'ho portato via con una piccola folata di vento, mi vien da sorridere, ma cerco di contenermi, non voglio sembrare uno schiocco che ride alla minima cosa "...ma grazie. Mi piace fare dolci, è più divertente dello stufato" Si siede accanto a me ed è evientemente infreddolita, lo noto dal modo in cui si stringe nelle spalle, non ho maglie da sfilarmi da poggiarle sulle spalle, potrei sfilarmi i pantaloni, ma dubito che lo prenderebbe per un gesto galante. Distolgo semplicemente lo sguardo, è grande,sa badare a se stessa, se ha freddo potrà andare ad infilarsi un magia più pesante, non c'è bisogno che glielo dica io "Ryuk... devo chiederti una cosa" Alzo lo sguardo su di lei incuriosito, non so cosa voglia chiedermi, ma il suo tono è strano, non mi resta che ascoltare "Dimmi pure"
    Conversazione avvenuta in mp
    La guardo per qualche istante ancora, vorrei chiederle se le passa altro per la testa, se questi suoi atteggiamenti sono dovuti a ciò che penso, ma sono consapevole che non caverei un ragno dal buco, ma tanto vale provarci "C'è altro che vorresti chiedermi?"

  3. #2733
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Resto in silenzio mentre Ryuk termina di rispondere alla mia domanda, non ho altro da aggiungere e mi sento soddisfatta dell'esito di questa conversazione anche se ci sono tante altre cose di cui vorrei discutere con lui e che al momento mi sembrano totalmente fuori luogo. Meglio concentrarsi sulle cose importanti, su quello che sta accadendo intorno a noi e su questa guerra che è ormai alle battute finali, tutto il resto non ha senso. Sentirmi coinvolta da qualcuno era assolutamente fuori programma, non me lo sarei mai aspettata e non l'ho cercato, soprattutto con lui che è l'ultima persona al mondo alla quale dovrei avvicinarmi per infinite ragioni che è inutile stare qui ad elencare. Forse tutta questa situazione mi sta sfuggendo di mano, forse questo anello che porto al dito mi sta condizionando più del previsto, dovrei riporlo nel cassettone come facevo inizialmente... non so neanche come abbia fatto a dimenticarlo al dito. "C'è altro che vorresti chiedermi?" la voce di Ryuk mi riporta alla realtà, credo di essere rimasta fin troppo assorta nei miei pensieri, se ho qualcosa da chiedergli... probabilmente si. Perchè ha intagliato quella statuetta che ci raffigura, perchè sembra geloso di me e poi invece non fa che ignorarmi tranne ora che sembra così tranquillo mentre io mi sento così nervosa, perchè non ha riso in tenda ieri come ha fatto durante quel primo stupido bacio, in fondo gli ho dimostrato esattamente quello che affermava riguardo alla mia attrazione per lui, perchè l'ha tenuto per sé davanti agli altri, se solo per evitare problemi o per altro, e...se sono solo io a farmi domande "No, era solo questo..." abbasso ancora lo sguardo, forse dovrei andare, si sta facendo tardi. Poggio le mani a terra per sollevarmi in piedi ma poi ci ripenso, in effetti qualcosa c'è anche se non riguarda tutti questi stupidi pensieri "...anzi, una cosa c'è" Resto seduta portando nuovamente le braccia sulle ginocchia e torno a voltarmi verso di lui "Durante la riunione hai ribadito quello che ti accadrà dopo questa guerra ma... perchè sei così convinto di morire?" gli chiedo di getto, anche se dovrei farmi gli affari miei e non immischiarmi nei suoi, ma mi sembra una domanda legittima...in fondo il suo destino riguarda anche me, in un modo o nell'altro "E' scontato che in molti ti vogliano morto ma la tua non mi è sembrata un'eventualità quanto più una certezza e mi hai detto che Drako ha dato la sua parola a qualcuno. Lo conosco bene, non è da lui agire in questo modo, non capisco..." non è da lui uccidere qualcuno in questo modo, per quanto male possa aver fatto, soprattutto dopo aver visto come si sta comportando ora per suo figlio e per questa guerra, credo ci sia altro e vorrei sapere cosa.

  4. #2734
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Osservo Esperin accanto a me, mi sembra titubante, pensierosa, probabilmente è il pensiero legato a ciò che siamo detti, alle conseguenze che potrebbero verificarsi, ma è un piano difficile e lei ha scelto di condurre il proprio gioco, è caparbia, potrebbe riuscirci con il mio appoggio "No, era solo questo... anzi, una cosa c'è" La guardo più insistentemente, il suo tono di voce è strano "Durante la riunione hai ribadito quello che ti accadrà dopo questa guerra ma... perchè sei così convinto di morire?" Abbasso lo sguardo, non saprei da dove iniziare per farle l'elenco dei motivi per rispondere a questa domanda e non saprei neanche da dove cominciare per spiegarle il motivo principale di questa mia convinzione "E' scontato che in molti ti vogliano morto ma la tua non mi è sembrata un'eventualità quanto più una certezza e mi hai detto che Drako ha dato la sua parola a qualcuno. Lo conosco bene, non è da lui agire in questo modo, non capisco..." Faccio un respiro profondo ed appoggio nuovamente la schiena al manichino. "Non ho mai raccontato a nessuno questa storia, solo due persone ne sono a conoscenza, il resto sono morti" chiudo gli occhi per un attimo, forse non dovrei dirle nulla, potrei farle del male e non sopporto l'idea di farlo ancora... perchè anche se le avevo promesso che non le avrei causato sofferenza, in modo o nell'altro, lo faccio sempre "Circa quindici anni fa, forse qualcosa in più, non ricordo con precisione... ero a capo di una spedizione punitiva." Non la guardo ancora negli occhi e resto con i miei chiusi, mentre con un gesto nervoso inizio a girarmi l'anello al dito con l'altra mano "Era notte, io ed alcuni soldati dell'Adamantem ci infiltrammo a casa di una donna, c'era lei ed i suoi due figli, avevo l'ordine di ucciderla assieme alla figlia, un'adolescente, ma dovevamo lasciar vivo il bambino" Faccio un altro profondo respiro, cercando di ponderare bene sulle parole da dire, anche se c'è poco verso di addolcire il racconto "La donna era l'ex Comandante dell'armata reale, Ysotta Martell, dominava il fuoco e fu messa fuori combattimento facilmente da soldati con il potere dell'acqua, la uccisero sotto gli occhi dei figli. Un soldato si occupò della ragazza, non ho visto il suo cadavere, ma l'uomo mi disse di averla pugnalata al cuore. Per quanto riguarda il bambino... " Questa volta apro gli occhi ed osservo Esperin, cerco il suo sguardo compassionevole, lo stesso che mi ha rivolto numerose volte, lo stesso col quale mi è sembrato volermi capire ed accettare, lo sguardo del quale ho bisogno ora "... si ribellò ed io lo accecai con la mia falce, lo presi per il collo, volevo soffocarlo, non me ne importava nulla dell'ordine che mi avevano dato, potevo sempre dire che era stato un incidente se lo avessero saputo. Ma... sfortunatamente sopravvisse, la sorella lo aiutò, prima di venir catturata. Appiccammo fuoco all'abitazione, sperai che quel bambino fosse rimasto tra le fiamme, mi aveva visto in volto. Sempre da ordine uccisi i miei soldati, non dovevano esserci testimoni." Ancora una volta prendo fiato, stringendo i pugni "Quel bambino era Efrem, la sua cicatrice l'ho causata io, ha perso sua madre e sua sorella per causa mia" Resto fermo, come paralizzato in attesa di un cenno di Esperin, non ho timore di ciò che le ho rivelato, è cosciente del fatto che ho compiuto ogni genere di azione in vita mia, piuttosto... spero che non mi chieda chi fosse il mandante.

  5. #2735
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Quando Ryuk fa un respiro profondo e poggia nuovamente le spalle contro il manichino mi rendo subito conto che l'argomento che ho toccato è molto delicato da affrontare e per un attimo penso di aver sbagliato a farlo, probabilmente non ha voglia di parlarne con me in questo momento e temo di essere stata troppo invadente "Non ho mai raccontato a nessuno questa storia, solo due persone ne sono a conoscenza, il resto sono morti" chiude gli occhi ed io resto ad osservarlo in silenzio, il tono di voce che sta usando è strano, sembra quasi restio a parlarne e posso comprenderlo dato che ha appena detto di non averlo mai fatto con nessuno. Da un lato sono contenta che lo stia facendo con me, ma dall'altro ho quasi timore di quello che sta per rivelarmi. "Circa quindici anni fa, forse qualcosa in più, non ricordo con precisione... ero a capo di una spedizione punitiva." parla ancora con gli occhi chiusi, con un nervosismo crescente reso palese da come inizia a rigirare l'anello con l'altra mano, non è solito gesticolare mentre parla e questo significa solo che quello che sta per dirmi non è facile da ascoltare. Una spedizione punitiva...non riesco a capire "Era notte, io ed alcuni soldati dell'Adamantem ci infiltrammo a casa di una donna, c'era lei ed i suoi due figli, avevo l'ordine di ucciderla assieme alla figlia, un'adolescente, ma dovevamo lasciar vivo il bambino. La donna era l'ex Comandante dell'armata reale" sgrano gli occhi e porto una mano a coprire la bocca per lo stupore mentre istintivamente mi ritrovo a scuotere la testa come a negare le sue parole, perchè ho già collegato quel ruolo alla persona, la persona a Drako, a mio Padre, ma non può essere, non lei... prego gli Dei che non sia lei "Ysotta Martell, dominava il fuoco e fu messa fuori combattimento facilmente da soldati con il potere dell'acqua, la uccisero sotto gli occhi dei figli." chiudo gli occhi mentre inizio a capire l'odio profondo di Drako per Ryuk, Ysotta era una delle persone più importanti della sua vita, una persona che gli ha insegnato gran parte delle cose che sa, una persona che è stata importante anche per mio Padre...io...non posso credere a quello che sto sentendo, e continuo solo a chiedermi chi, e perchè abbia ordinato una cosa del genere, causando un simile dolore a due delle persone più importanti della mia vita. "Un soldato si occupò della ragazza, non ho visto il suo cadavere, ma l'uomo mi disse di averla pugnalata al cuore. Per quanto riguarda il bambino... si ribellò ed io lo accecai con la mia falce, lo presi per il collo, volevo soffocarlo, non me ne importava nulla dell'ordine che mi avevano dato, potevo sempre dire che era stato un incidente se lo avessero saputo." mi guarda negli occhi mentre continua a parlarmi e non riesco a togliermi quell'espressione sconvolta dal viso, sento un nodo alla gola che mi impedisce di parlare, di dire qualsiasi cosa, mentre quasi vorrei che smettesse di parlare "Ma... sfortunatamente sopravvisse, la sorella lo aiutò, prima di venir catturata. Appiccammo fuoco all'abitazione, sperai che quel bambino fosse rimasto tra le fiamme, mi aveva visto in volto. Sempre da ordine uccisi i miei soldati, non dovevano esserci testimoni. Quel bambino era Efrem, la sua cicatrice l'ho causata io, ha perso sua madre e sua sorella per causa mia" resta fermo in attesa della mia reazione mentre finalmente riesco ad abbassare le mani e a tornare a guardarlo negli occhi. Quella donna...era la madre di Efrem, non posso crederci. Ysotta Martell, il primo amore di mio Padre, l'insegnante di Drako, era anche la madre di Efrem e di un'altra ragazza...è stata uccisa da una spedizione punitiva organizzata da Ryuk su ordine di qualcuno e tutto questo mi sembra così ingiusto ed irrazionale. Tutto questo dolore non ha senso, quale colpa può mai avere un'adolescente e sua madre...una donna che certamente era speciale per essere così amata da mio padre e da Drako. Sono sconvolta ma le cose iniziano a chiarirsi meglio nella mia mente ed inizio a capire le motivazioni delle sue parole, capisco perchè è convinto che Drako o Efrem lo uccideranno alla fine di questa guerra, il rischio è in effetti concreto e come dargli torto, probabilmente è quello che farei anch'io. Mi rendo conto però che l'averlo realizzato ora spaventa anche me, in un modo irrazionale che non so spiegarmi, a cui non trovo un senso, ma che è più forte di me. Sento di dover dire qualcosa ma non so cosa, ho mille domande che mi affollano la mente e che esigono una risposta "Quella donna era... importante, non solo per Efrem. Non sapevo il suo nome fino ad oggi, ma avevo già sentito parlare di lei. Io...non posso crederci" torno a guardarlo, probabilmente per lui era solo un nome, magari non sa neanche cosa ha significato per Drako e per mio Padre, era solo un ordine dopotutto, non credo fosse tipo da farsi domande "Chi è stato ad ordinartelo? Tuo Padre?" gli chiedo poi, dato che a quanto pare è andato con dei soldati dell'Adamantem "Che aveva contro quella donna e sua figlia?". Resto in silenzio qualche istante, ponderando le parole, prima di continuare "Non ti ho chiesto queste cose per giudicarti...è un gesto orribile ma hai eseguito un ordine, credo che a parte tutto il vero responsabile di quella morte sia il mandante. Tutto il resto, le atrocità di cui ti sei sempre macchiato, il sadismo dei tuoi comportamenti... sono imperdonabili, così come tutto il male gratuito di cui sei stato causa. Ma fanno parte di quello che eri ed io credo che tu ti stia impegnando per essere una persona migliore per tuo figlio... credo tu sia una persona diversa dal Ryuk di quella notte e credo lo pensi anche Auron. Comunque...grazie di avermene parlato" distolgo nuovamente lo sguardo, forse non dovrei parlare in questo modo, forse dovrei tornare a pensare di lui quello che pensavo un tempo soprattutto dopo le cose che mi ha raccontato, ma quella parte di lui che sto conoscendo in questi giorni mi impedisce di farlo. Forse sono solo un'illusa, o una stupida... sta di fatto che tutto quello che sto scoprendo in questi giorni mi risulta sempre più difficile da accettare ed estremamente contorto da elaborare.

  6. #2736
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Mi riempio la panza di una seconda porzione, i due piccioncini sno spariti, probabilmente stanno risolvendo il problemuccio che Mister "sono Drako, sono figo, non lo do e per questo che mi amerete di più" ha fatto nascere. Metto sotto l'acqua i piatti sporchi e guardo verso le tende: di Niniel manco l'ombra, non vorrei fosse caduta in catalessi. Non si sente urlare, non si sentono lame che si incrociano, Ryuk ed Esperin staranno parlando civilmente. Incredibile che lei riesca a parlarci con uno come lui, senza che si faccia bruciare dall'ira. Questa guerra starà cambiando anche lui... o la morte di suo padre. E' diverso da quando è morto suo padre. E io... che dovrei farne del mio? Se i miei sospetti su Caligus sono fondati... non voglio nemmeno pensarci. Tutto si tramuterebbe in una bugia. La più grande di tutta la mia vita. La più grande anche di quella di Vicent. Scuoto il capo, sto fissando il corridoio delle tende da troppo tempo. "Vado al lago, devo imparare meglio a controllare le radici, stare vicino all'elemento che vinco potrebbe aiutarmi" dico incamminandomi. Non mi stancherò mai di ammirare la bellezza del Lacrima mundi di sera, con le stelle che si specchiano vanitose sull'acqua scura del lago. Da tanti giorni mi balena nella testa un'idea da mettere in pratica con le radici, un'idea che mi è venuta guardando Elen volare. Mi concentro, respiro profondamente, attorno a me sento solo il vento e lo scrosciare placido dell'acqua. La terra sotto di me freme, mi connetto alle sue profondità e il potere della mia magia scorre sotto la pelle. Le radici si innalzano lentamente, cerco di contenere la loro potenza, non voglio certo cadere. Proprio sotto i miei piedi, cercando di rimanere in equilibrio, le radici mi innalzano e piano piano mi portano verso l'alto, fin dove riesco ad allungarle. Provo a manipolarle, ma non ci riesco, non sono ancora pronto per questo. La colonna sotto di me sarà alta sui 5 metri, non è tantissimo, non posso certo paragonarla al dono di volare ma... è tutto bellissimo di qui! Vedo dall'alto il campo, il vento sferza più forte ma non è violento, non siamo ancora in inverno... vedo il mondo come lo vede un albero! Immobile, da secoli, da osservare le faccende umane dall'alto senza poter mai intervenire, un po' come i Saggi del Valmorghuli, un po' come vorrei essere io adesso, senza per forza dover agire, dover scegliere, dover risolvere. Dovere, dovere, dovere: c'è cosa più orribile? Libero... quassù mi sento davvero libero.

    Distruzione
    L’incantatore è in grado di connettere la propria energia all'ambiente e generare radici, che prendono vita dal sottosuolo, in zone da lui scelte:

    Esperto Abbraccio dell’Eden - le radici bloccano metà corpo o busto o gambe, stringendolo con forza, provocando danni da escoriazione

  7. #2737
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    La reazione di Esperin non mi lascia presagire nulla di buono, è sconvolta, si porta istintivamente le mani al viso, ho timore che si possa alzare da un momento all'altro ed andarsene, ma non lo fa... resta accanto a me ed ascolta tutto il mio racconto "Quella donna era... importante, non solo per Efrem. Non sapevo il suo nome fino ad oggi, ma avevo già sentito parlare di lei. Io...non posso crederci" Non capisco questa frase nell'immediato, ma la collego a alcuni mie ragionamenti, per quanto mi piacesse uccidere senza pensarci più di tanto, mi sono domandato più volte il perchè di quella missione e la conclusione veniva da sè. Non conosco le informazioni in possesso di Esperin, è facile aver sentito il nome di quella donna, dopotutto ha ricoperto un ruolo di spicco a Dohaeris vicino la sua famiglia, anche se non era ancora nata "Chi è stato ad ordinartelo? Tuo Padre?Che aveva contro quella donna e sua figlia?" Irrigidisco la mascella istintivamente, mentre serro i pugni ancor di più, come faccio a dirglielo? Non so neanche perchè mi sto ponendo tutti questi problemi, se fosse stata un'altra persona al suo posto le avrei sputato in faccia la verità nuda e cruda"Non ti ho chiesto queste cose per giudicarti... è un gesto orribile ma hai eseguito un ordine, credo che a parte tutto il vero responsabile di quella morte sia il mandante." piego le sopracciglia che mi tramutano l'espressione in una smorfia di rabbia, in tutto questo riesce ancora a razionalizzare, a discolparmi in parte, a dare la colpa al mandante... mi sento come se il turbine di Rickard mi stesse investendo in questo stesso istante "Tutto il resto, le atrocità di cui ti sei sempre macchiato, il sadismo dei tuoi comportamenti... sono imperdonabili, così come tutto il male gratuito di cui sei stato causa. Ma fanno parte di quello che eri ed io credo che tu ti stia impegnando per essere una persona migliore per tuo figlio... credo tu sia una persona diversa dal Ryuk di quella notte e credo lo pensi anche Auron. Comunque...grazie di avermene parlato" Abbasso lo sguardo sentendo queste parole, non so cosa dirle, non so cosa pensare, cerco la sua mano con la mia e cerco di stringerla, mentre un nodo alla gola si fa sempre più forte. Respiro profondamente, restando in silenzio, ho bisogno di raccogliere le idee, di scegliere le parole, perchè anche se non so esattamente come dirle la verità, sono certo che devo farlo, non devo nasconderle nulla "Vorrei dirti che è stato mio Padre, ma non è così" Alzo lo sguardo, sono serio, ma non voglio sembrarle brutale, nonostante ciò che sto per dirle "Non voglio mentirti, perchè non lo meriti. Il nome del mandante l'ho custodito per tutti questi anni, Efrem, e di conseguenza Drako, sanno che l'esecutore sono io, mi sono guardato bene dal rivelare questa informazione, non lo sa nessuno oltre me. E' stata tua madre, Esperin. Margarete mi diede quest'ordine, dovevo uccidere Ysotta e sua figlia, non mi diede spiegazioni e non ne chiesi, mi sono posto domande al riguardo senza arrivare a nulla di concreto, ero solo un bambino quando Ysotta era Comandante, ma... l'età della ragazza, di sua figlia, potrebbe coincidere con il suo allontanamento dalla Torre e dai tomi sulle casate non risulta che fosse sposata con il padre di Efrem all'epoca" Resto in silenzio, come sospeso nel tempo... quasi pietrificato, aspettando una sua reazione.

  8. #2738
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen

    Esperin è stata molto brava, la torta è buonissima e ha avuto così successo che già pensano alla prossima, questa volta con le prugne che a quanto pare piacciono molto a Dahmer.
    Mi godo ancora questi attimi festosi ma quando anche Dahmer lascia la tavola mi alzo per sistemare le ultime cosette in dispensa <<Vado al lago, devo imparare meglio a controllare le radici, stare vicino all'elemento che vinco potrebbe aiutarmi>>
    Anche io dovrei allenarmi, dopo lo scontro con Esperin non ho più toccato la spada e non posso permettermi il lusso di oziare ancora se voglio stare al passo con gli altri e migliorarmi ancora.
    Vado a cambiarmi con qualcosa di comodo e rovisto nel baule alla ricerca dei pantaloni e della casacca coi quali mi alleno, ma non ci sono e ottengo solo indumenti sparsi ovunque nella tenda. <<Che stupida, sono ancora stesi al laghetto!>> realizzo, poi mi avvio verso la zona lavanderia senza preoccuparmi di sistemare il caos. Lungo il tragitto alzo gli occhi al cielo e nonostante la poca luce della sera noto una strana ombra che sovrasta le tende. Incuriosita e anche un po' preoccupata mi libro in volo a qualche metro da terra per capire che cosa sia, fino a scoppiare a ridere quando riconosco Dahmer in equilibrio sulle sue radici. Lo ignoro lasciandolo solo nei suoi strani allenamenti e atterro presso i fili del bucato dove finalmente prendo ciò che mi serve.

    Levitazione: volo

  9. #2739
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    L'espressione di Ryuk è strana, mi sembra molto pensieroso ed incerto e riesco ad intravedere anche una smorfia di rabbia mentre gli parlo, non so dare un senso alle sue reazioni né a quello che sento io, non avrei mai pensato che il tutto fosse collegato ad Ysotta, mi raccontò mio padre di lei ma non sapevo né il suo nome, né che fosse la madre di Efrem, né che fosse così importante anche per Drako. Proprio poche ore fa ne ho parlato con lui ed ora... ora ho anche scoperto come è morta, anche se ancora non riesco a capire per colpa di chi o di cosa. Collegare l'ordine a Lord Tywin mi è venuto istintivo, i soldati erano del loro esercito quindi ho ipotizzato la cosa più banale, eppure ho una strana sensazione...Ryuk non credo avrebbe esitato così tanto a confermarmelo, è risaputo che suo padre fosse senza scrupoli e coscienza. Inaspettatamente prende la mia mano e la stringe in silenzio respirando profondamente e sento un forte calore invadermi assieme alla paura...non credo che lo avrebbe fatto se non stesse per dirmi qualcosa di altrettanto sconvolgente. "Vorrei dirti che è stato mio Padre, ma non è così" Alza lo sguardo su di me, è tremendamente serio e non riesco a dire nulla, resto ad ascoltarlo in silenzio in attesa di capire cosa causi questo suo strano comportamento "Non voglio mentirti, perchè non lo meriti. Il nome del mandante l'ho custodito per tutti questi anni, Efrem, e di conseguenza Drako, sanno che l'esecutore sono io, mi sono guardato bene dal rivelare questa informazione, non lo sa nessuno oltre me" sento la tensione crescere assieme all'ansia e di riflesso stringo ancora la sua mano, perchè sembra quasi preoccupato di come potrei reagire? Sembra quasi che la cosa coinvolga più me che lui da come si comporta, eppure quella donna io non l'ho mai conosciuta, il mio coinvolgimento è legato al dolore che ha causato a Drako ed a mio padre, non a me personalmente "E' stata tua madre, Esperin" sgrano gli occhi e resto senza fiato, pietrificata dalle sue parole, mentre la stretta sulla mano si allenta fino a sciogliersi del tutto. Non riesco neanche ad elaborare queste sue parole, non riesco a credere a quello che mi sta dicendo e sento l'impulso di urlargli contro che sta mentendo, che è tutta una bugia, ma non avrebbe ragione di farlo e non direbbe mai una cosa del genere proprio a me se fosse falsa, non si comporterebbe come ha fatto Dahmer con la strage di Aeglos, ne sono più che certa, non nasconderebbe le proprie colpe dietro mia madre. Ma lei...non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, non riesco neanche a pensarlo "Margarete mi diede quest'ordine, dovevo uccidere Ysotta e sua figlia, non mi diede spiegazioni e non ne chiesi, mi sono posto domande al riguardo senza arrivare a nulla di concreto, ero solo un bambino quando Ysotta era Comandante, ma... l'età della ragazza, di sua figlia, potrebbe coincidere con il suo allontanamento dalla Torre e dai tomi sulle casate non risulta che fosse sposata con il padre di Efrem all'epoca" continuo ad ascoltarlo impassibile mentre uno scenario sempre più agghiacciante prende forma davanti ai miei occhi, "quindi c'era la possibilità che fosse...mia sorella" l'eventualità che lo fosse e che mia madre scoprendolo abbia voluto eliminare il problema alla radice è qualcosa che non riesco ad associare al suo ricordo, alla madre amorevole che mi ha cresciuta e che amo così tanto. Mi sento sempre più come se fossi vissuta in una bolla di sapone, ignara di tutto quello che accadeva attorno a me e senza neanche conoscere a fondo le persone che amavo. Devo avere un'espressione tremendamente scossa, non riesco neanche a muovere un muscolo e quel nodo alla gola non accenna a darmi possibilità di formulare frasi compiute. Una sorella più grande di me e di Lantis... avrebbe potuto reclamare il trono, questa è la spiegazione più plausibile per il gesto che ha compiuto mia madre, eppure non avrei mai pensato che fosse capace di una cosa del genere ai danni di due innocenti, mio padre certamente non ne sapeva nulla. Sento gli occhi farsi lucidi e forse dovrei andarmene, non dovrei farmi vedere così da nessuno, soprattutto da lui, ma il corpo non accenna a muoversi "Mi sembra sempre più di essere vissuta per ventuno anni in una bolla di sapone e non mi capacito di come abbia fatto a non accorgermi mai di niente" abbasso lo sguardo e do voce ai miei pensieri, quasi non parlo neanche più a lui ma a me stessa, mi sento tremendamente stupida a non essermi mai fatta domande su niente "Mia madre non era così perfetta come credevo, Lantis non era così perfetto come credevo" sbatto un paio di volte le ciglia per riprendere il controllo di me "mi chiedo se alla fine di questa guerra mi resterà ancora qualcuna delle certezze della mia vita prima di essa o se finirà di andare tutto in frantumi" faccio un respiro profondo, tornando a voltarmi verso di lui "grazie di non avermi mentito" e non solo oggi, è forse l'unico che mi ha sempre trattata da adulta, senza tacere cose per paura di turbarmi, per quanto bruschi siano stati i suoi modi...sempre meglio di vivere nell'ignoranza. Chissà se Lantis è al corrente di questa storia, chissà se mio Padre l'ha saputo e l'ha perdonata...non lo saprò mai. Provo a sorridergli ma mi esce un pò forzato, non riesco a dire altro su questo argomento, ho bisogno prima di digerire quello che ho saputo, di rifletterci un pò sopra. "E se non morissi? Hai pensato a cosa farai?" aggiungo abbassando nuovamente lo sguardo, per chiudere il discorso.

  10. #2740
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithein

    La stretta sulla mano si allenta sempre più, come se la presa di coscienza di ciò che le ho appena detto le facesse mancare le forze. Continuo a guardarla, restando un silenzio, un silenzio che vuole essere rispettoso nei suoi riguardi, anche perchè non saprei cos'altro dire, ogni parola potrebbe essere come un coltello rigirato nella piaga."quindi c'era la possibilità che fosse...mia sorella" Una figlia illegittima potrebbe essere un buon movente per una decisione simile, Margarete è sempre stata una donna dura, legata alla propria famiglia, non avrebbe mai permesso che Lantis venisse spodestato. Annuisco col capo, non ne ho alcuna certezza, ma il suo pensiero concorda col mio, è la stessa ipotesi che mi sono ritrovato a formulare in questi anni, l'unica che abbia un senso "Mi sembra sempre più di essere vissuta per ventuno anni in una bolla di sapone e non mi capacito di come abbia fatto a non accorgermi mai di niente" Cerco di riprendere nuovamente la sua mano, quella con la quale ha sciolto la stretta, come se inconsciamente volessi trasmetterle un pò di forza. Capisco ciò che sente, ma è l'esatto contrario della mia storia, nella mia famiglia non ci sono mai stati mezzi termini, mai maniere gentili, la verità nuda e cruda nella sua violenza più sfacciata "Mia madre non era così perfetta come credevo, Lantis non era così perfetto come credevo" La realtà in cui ha vissuto, l'ha quasi costretta ad idealizzarli, sia Lantis che Margarete sono stregoni e per quanto possiamo sforzarci, una parte di noi ha sempre il sopravvento, quella parte che ci ha generati e che proclamiamo ogni anno all'Abrgruntis "mi chiedo se alla fine di questa guerra mi resterà ancora qualcuna delle certezze della mia vita prima di essa o se finirà di andare tutto in frantumi" Certezze, mi piacerebbe dargliene e questo pensiero non fa altro che confermarmi ciò che covo nei suoi riguardi, mi maledico da solo, perchè non potevo che scegliere un momento meno adatto e la persona meno giusta per me, ammesso che esista, ammesso che io la voglia. "E se non morissi? Hai pensato a cosa farai?" Le stringo di più la mano e tutto ciò che riesco a fare è sorriderle "Per quante cose tu possa essere all'oscuro, non ho dubbi sul legame che tua madre e tuo fratello avevano con te, sono stati una madre ed un fratello che hai amato e ti hanno amato a loro volta, questa è una certezza che nessuno potrà toglierti. Guardami... ho fatto di tutto in vita mia, ho commesso atti atroci di ogni genere, ma amo mio figlio, posso essere un pessimo uomo con chi mi circonda, ma un buon padre per lui e continuerei ad essere il peggior uomo del mondo se servisse a proteggerlo" Stringo ancor più la mano per rafforzare ciò che le ho appena detto, sua madre ha commesso un immenso errore, ma l'ha amata questo è fuori ogni dubbio "Se non morissi... " sorrido ancora, come se ciò che sto per dire fosse una assurdità, un sogno chiuso nel cassetto irrealizzabile "se non morissi, vorrei vivere a Faradorn, lontano dal regno, lontano dalla politica e dai diamanti, vivrei coltivando la terra e cercherei di convincere Auron di venir a vivere con me. Chissà, potrei crearmi una famiglia, avere altri figli... non lo nemmeno io" distolgo lo sguardo per qualche secondo ed ingoio un groppone cercando di schiarirmi nuovamente la voce "Sarai una buona Regina, Esperin. L'uomo che sceglierai sarà fortunato, spero che capisca tutto il tuo valore"

 

 

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