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  1. #2791
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen

    Ryuk afferma che lui ed Esperin, finita la guerra, prenderanno strade diverse, strade che condurranno una sul trono mentre l'altra verso una meta ignota.
    <<lascerò il mio cognome, spero che per allora non vi saranno più Leithien sulla faccia di questo mondo>> resto per un attimo sbalordita datale affermazione, non so cosa dirgli e infatti resto in silenzio fino a quando un corvo vola verso di noi con una missiva per lui.
    Lo osservo leggere, spero siano buone notizie, ma dal modo in cui si gratta il capo mi pare scocciato <<A dopo>> mi dice salutandomi con la sua solita manata sulla testa.
    <<Si, a dopo>> sollevo la mano come cenno di saluto e lo seguo con lo sguardo mentre sparisce dietro le tende.
    Ritorno col pensiero al discorso appena affrontato, a ciò che farò finita la guerra, e realizzo che la strada sarà ancora in salita: per conquistarmi il futuro dovrò affrontare il mio passato, dovrò riappropriarmi del mio vero nome e per farlo avrò bisogno dell'aiuto di Valerius e del sostegno delle persone a me care.
    <<Ma prima c'è una guerra da vincere>> esclamo alzandomi. Mi scrollo da dosso la terra e cerco di fare lo stesso con i pensieri nella mente, poi mi avvio verso il lago.
    Mi pare di cogliere qualche nota lieve nell'aria, ma forse è solo un illusione perchè poi cala il silenzio.
    <<Disturbo?>> domando avvicinandomi alla figura che man mano prende i contorni di Dahmer. Mi siedo accanto a lui senza attendere alcuna risposta e puntando con lo sguardo il cielo stellato gli chiedo ancora <<Cosa ci facevi prima lassù? - torno poi a guardarlo negli occhi e dopo qualche istante di silenzio commento riflessiva - Dicono sia utile vedere le cose da una prospettiva diversa...>> Proprio ciò di cui avrei bisogno io ora.

    Ultima modifica di albakiara; 5th January 2016 alle 19:21

  2. #2792
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    Riesco a colpire Sage entrambe le volte, sia allo stomaco che allo zigomo, il ragazzo ricade al suolo e lo osservo compiaciuto, ha lo sguardo determinato e nulla mi entusiasma di più in un allenamento. Mi atterra e lo vedo gettarsi su di me, ha evocato la sua freccia e punta alla mia mano, non ho intenzione di schivare anzi... lascio che l'arma penetri nella carne più in fondo possibile, spingendo io stesso con la mia forza. Arrivato a fine corsa, con la freccia ancora conficcata, gli afferrerò la sua mano, quella con la quale sta reggendo l'arma e lo terrò in maniera salda. Nello stesso istante libererò l'energia nel fuoco, una sfera incandescente verrà a formarsi nel mio palmo, ma non la scaglierò, rimarrà ferma nella mano a contatto con la sua. Gli brucerò la carni e non lascerò la presa fino a quando non sentirò lo sfrigolio della pelle. A prescindere dalla riuscita, proverò a ribaltarlo ed a bloccarlo sotto al mio peso, tenendogli ferma anche l'altra mano

    Palla infuocata – La fiamma prende forma in una sfera dal diametro di 1 metro di diametro, provoca ustioni di secondo/terzo grado

  3. #2793
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako perde 40 punti costituzione (10 per la testata, 10 per il pugno e 20 per la freccia)
    Sage perde 20 punti costituzione (10 ginocchiata allo stomaco e 10 allo zigomo)

  4. #2794
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Oltre al suo nome ed al suo passato, al fatto che non esista una sola persona su questo mondo che approverebbe un'eventuale unione tra noi, oltre al fatto di non avere praticamente nulla in comune se non quel pezzo di carta che ci lega, tra i numerosi motivi per i quali ero certa di non dover provare determinate sensazioni per lui vi era sicuramente anche la certezza che sarebbero in ogni caso state unilaterali, dato che lui non avrebbe mai ricambiato nel modo in cui avrei potuto farlo io, o nel modo in cui avrei potuto desiderare io. Ma istante dopo istante, mentre mi perdo nei suoi occhi che mi vogliono e tra le sue braccia che mi stringono, sento queste convinzioni farsi sempre più deboli fino a lasciare il posto ad una consapevolezza che nonostante la mia inesperienza sono i suoi stessi gesti a darmi. Accarezzo il suo viso quasi con timore che mi allontani ancora ma chiude gli occhi poggiando la testa contro il palmo della mia mano e stringendomi ancora più forte, le nostre labbra si incontrano di nuovo e finalmente la distanza tra noi si azzera restituendomi quel senso di completezza che mi rendo conto di aver già provato ieri, mentre la dolcezza con cui ricambia il mio bacio annulla definitivamente qualsiasi mia capacità logica.



    Il bacio cresce di intensità così come la stretta del nostro abbraccio, lo ricambio con desiderio, con coinvolgimento, con sensazioni che non pensavo di poter provare per lui e che ancora non riesco ad accettare, ancora non so se considerare giuste o sbagliate, o semplicemente folli e stupide, ma sono qui nella mente ed al centro del petto e non posso più negare di provarle anche se non le vorrei.



    Mi abbandono a lui e sento che sta facendo lo stesso, sento che in questo momento qualsiasi barriera tra noi è crollata, sento che quello che provo è ricambiato con altrettanta intensità perché per quanto potesse sembrarmi impossibile ed assurdo i suoi occhi mi parlano in un modo non fraintendibile e non posso sbagliarmi... c'è altro a parte l'attrazione reciproca, altro anche per lui ne sono certa, altro che non so definire e che non ho il coraggio di affrontare ed è questo a spaventarmi di più ma anche a farmi sentire in questo modo quando sono con lui.



    Dopo non so quanto tempo si allontana dalle mie labbra e poggia la sua fronte sulla mia continuando ad accarezzarmi il viso, sento chiaramente che questo momento è finito, che sta razionalizzando così come sto facendo io, stanno tornando quei pensieri che tra le sue braccia avevano perso di significato ma che in realtà non posso ignorare, non in questo momento della mia vita, non posso legarmi a lui per milioni di motivi...non era quello che volevo, non era la mia priorità e non finirà che male.



    "E' sbagliato..." gli sento dire con un fil di voce, con parole strozzate che il suo corpo nega tenendomi ancora stretta a sé. Mi bacia la fronte mentre resto ad occhi chiusi, con le mani ancora strette attorno al suo corpo e con l'istinto di non lasciarlo andare, di tenerlo ancora qui con me, fin quando alla fine non ammetto che ha ragione.



    "Lo so..." dico soltanto mentre il nostro abbraccio si scioglie ed avverto un vuoto sempre più insopportabile al centro del petto. Raccoglie il suo violino ed arretra mantenendo ancora lo sguardo basso mentre io mi volto e mi incammino nella direzione opposta con l'intenzione di restare ancora un pò al lago. So che ha ragione lui e che avrei dovuto avere quella stessa forza di allontanarlo da me che invece non ho avuto, ma soprattutto so che non sarei mai dovuta arrivare a questo punto con lui... al punto di pensare che sia già tardi.


  5. #2795
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Stranamente non mi uccide, ma immagino che lo faccia per Drako, per la fazione, eccetera. Non ha proprio senso dell'umorismo, Esperin. Mentre intavola una serie di accuse e sciocchezze, di prese di posizione abbastanza saccenti cercando di mantenere del decoro, se ne va smollando la casacca. E' così facile farla arrabbiare! Sarà anche che non comprendo tante cose, ma pure lei non si è mai fatta due domande sul perchè reagisco in determinati modi. Rido divertito alla sua uscita, mi rimetto a fissare l'orizzonte quando una sua frase mi rimbomba nel cervello: Vicent lo sa. Vicent sa quali sacrifici ha dovuto fare, Vicent sa il motivo per cui sta facendo tutto questo. Vicent sa. Come potrebbe saperlo, visto che in teoria non si sono mai incontr... o sì? Che si siano visti al Valmorghuli? Che si saranno detti? Esperin non è mai stata un miele con me, ma nemmeno così particolarmente acida come da un po'. Anzi, si è persino preoccupata quando mi sono sentito male, pensavo infatti che fossimo migliorati un poco ma poi... è tornata più acida di prima. Sgrano gli occhi, il cuore batte violento... mio cugino... avrà incontrato Vicent e lui le ha raccontato al verità su Aeglos? O peggio, le ha raccontato ogni cosa? La voce di Elen richiama la mia attenzione. Mi volto colto di sorpresa, ma subito dissimilo con un sorriso. "Mi hai spaventato, pensavo fosse tornata la Princy a farmi secc... il succo. Si è fissata di farmi il succo di prugna" dico grattandomi la testa. Non è il caso che Elen venga a sapere del bisticcio di poco fa... non è il caso che nessuno sappia di Aeglos. Vicent sarà stato davvero così bamboccio da spifferare tutto ad una che dovrebbe considerare sua nemica? Non posso credere che quel merluzzo sia stato così pusillanime. Soprattutto, se è come temo, sono davvero nei guai. Forse sto galoppando troppo di fantasia. Elen fissa la volta stellata, io la guardo dal basso e noto che i suoi lineamenti sono migliorati, più aggraziati e meno puerili rispetto a quando sono arrivato qui. Forse anche qua sto galoppando con la fantasia. "Il cielo si vede meglio da lassù... e ultimamente sto guardando tutto da una prospettiva diversa dal solito" dico tornando a guardare il lago. Un momento... laggiù... scorgo Ryuk ed Esperin... oh Raiden ballerino e tutti i demoni dell'Abgruntis! Si stanno baciando! Con me sarà pure acida come uno yoghurt andato a male, ma almeno col marito non fa storie! Se siamo fortunati, ci vedremo una bella scenetta spinta con protagonista proprio la Princy! Ah... Ryuk la bacia sulla fronte e... se ne va. Non è da lui, Esperin mi pareva abbastanza disponibile per bruciare le sue ragnatele. Che cavolo gli piglia? Riguardo Elen e vorrei fare una battuta volgare, ma mi trattengo: se ora mi baciasse, ne approfitterei? In tenda non ne ho approfittato. Non lo farei nemmeno ora. Cazzo, Ryuk, ma che c'hanno fatto in questo campo! Eppure, è... non so... rassicurante vedere che questo matrimonio nato per interesse possa rivelarsi qualcosa di più. Come se fossero... una famiglia. Due si incontrano, si odiano, si amano e poi vengono i marmocchi. Non è male. Esperin dice che non so nulla di cosa sia una famiglia... si sbaglia. Un tempo avrei dato qualsiasi cosa per avere quello che ho visto ora tra loro. Selene... c'è stato un momento in cui l'avrei voluto con Selene. Oh Principessa, so bene invece cosa sia una famiglia: una cosa che mi è stata strappata più e più volte. E alla fine sono impazzito e ho calpestato tutto ciò che c'era intorno a me. Però qualcosa sono riuscito a recuperare... "Sono contento che la trottola ti sia piaciuta... è stato... bello renderti felice. Anche se per poco e per una cosa così piccola" le dico sereno, proprio come mi sento quando ripenso al suo sguardo mentre è riuscita a farla girare per la prima volta. Quell'innocenza, quella leggerezza: lei non ha un passato che le grava sulle spalle, che può oscurare ogni cosa che fa, anche la più nobile. Lei non ha un destino maledetto come me.

  6. #2796
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen


    Dahmer farfuglia qualcosa sulle prugne e sulla Principessa, è già la seconda volta nella serata che lo sento nominare quel frutto, ma non indago oltre.
    <<
    Il cielo si vede meglio da lassù... e ultimamente sto guardando tutto da una prospettiva diversa dal solito>> dice portando lo sguardo oltre il lago, cosa che faccio anche io.
    Ma cosa? Ryuk ed Esperin si stanno baciando di nascosto? <<
    Che carini!>> esclamo spontanea, felice per loro, non capisco perchè entrambi sostengono che per loronon ci sarà un futuro insieme.
    <<
    Sono contento che la trottola ti sia piaciuta... è stato... bello renderti felice. Anche se per poco e per una cosa così piccola>> mi volto verso di lui e gli sorrido commossa e incredula per quelle parole inaspettate. Lo vedo cambiato in questi ultimi giorni, dopo le ultime rivelazioni, o almeno è ciò che voglio credere <<Nessun gesto è piccolo se fatto col cuore...>>
    Arrossisco. Io e lui così vicini, il lago... Non so per quanto ancora
    riusciròa evitare quegli argomenti che mi sto imponendo di non affrontare per paura delle sue risposte, così mi alzo scostandomi maggiormente <<Voglio ricambiare il tuo dono - tendo la mano verso di lui - Ti andrebbe di fare un giretto con me?>> indico con l'altra mano la volta stellata. Mi piacerebbe condividere con lui le sensazioni di libertà e onnipotenza che provo per pochi istanti in volo.

  7. #2797
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Il pagliericcio non è più accogliente come una volta, non che lo sia mai stato, ma ora è insopportabilmente scomodo. Che cos’ha di diverso? E’ sempre la solita paglia che mi punge ovunque, stessa forma, stessa posizione, ha persino l’incavo perfetto per il mio corpo. E’ freddo… più freddo del solito e non parlo di temperatura, è vuoto. Penso che in questo momento qualsiasi letto mi darebbe la stessa impressione. Perché? Perché non ho voglia di dormire solo, non ho voglia di star solo ancora. Nello stesso istante in cui mi sono allontanato da Esperin ho sentito un vuoto, come se mi avessero tolto un pezzo dal petto. Qualcosa che forse ho già provato, qualcosa che probabilmente non era così forte neanche all’epoca ed è proprio per questo che non devo… non devo pensare a lei. Non devo, eppure lo sto facendo, eppure non riesco a farne a meno. Mi porto una mano alle labbra, sento ancora il suo profumo ed il suo sapore, potrei stare ancora là, con lei tra le mie braccia, eppure l’idea martellante che le sto facendo solo del male è più forte… già, più forte ancora per quanto? Mi conosco bene, fin troppo e so che prima o poi cederò e tornerò in quella tenda, se non sarà lei a cacciarmi non so come farò, non so come farò quando questa guerra sarà conclusa e mi ritroverò con una spada piantata nel cuore o con la testa su di una picca, quanto male potrei farle ancora? Vale la pena lasciarsi andare nonostante questa consapevolezza? So già che dovrò convivere con una eternità di tormenti anche nei campi di Raiden, il problema non è questo. Non ho la minima voglia di dormire, ma non chiudo occhio da molte ore, forse troppe… resto su questo pagliericcio con gli occhi aperti, perché se li chiudo so già cosa vedrò, ricordi che mi riportano alla mente chi sono, cosa ho fatto e cosa potrei fare ancora…

  8. #2798
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    Riesco nel mio intento di atterrarlo e poi di infilzargli la mano, ma nel provare ad alzarmi Drako mi blocca: è forte, molto più forte di me. Un'improvviso calore mi fa sobbalzare, sposto lo sguardo sulla mano che regge la mia e vedo svilupparsi una sfera incandescente. Mi sta bruciando, il dolore è violento e d'istinto tento di ritirare la mano intrappolata, ma non ci riesco.
    Provo a strattonare diverse volte ma il risultato non cambia, è come se il calore mi stesse sciogliendo l'altro.
    "Merda!" - urlo a denti stretti; posso sentire il puzzo di carne bruciata e il sibilo delle vesciche che scoppiano, non riesco a pensare nè ad elaborare una contromossa in breve tempo che le nostre posizioni si ribaltano. Tutto il peso di Drako grava sul mio corpo, la schiena nuda a terra, nella polvere: sono bloccato, immobile e la mano completamente bruciata, inutilizzabile.
    D'improvviso sento qualcosa liberarsi da dentro di me (e non è quello che pensate - nda), come una forza che si spinge fuori dal mio petto: che diamine sta succedendo? Poi la vedo, la scia azzurra, eterea, inconsistente, che si attorciglia, si piega, si distende. Tutto dura pochi secondi e alla fine il mio corpo è avvolto da una barriera quasi invisibile, come una gabbia di luce: lo scudo di Eolo! Alla fine senza volere ci sono riuscito, l'ho attivato, è mio!
    Mi concedo il lusso stupido di sorridere, anche se non mi servirà a nulla contro il fuoco di Drako, almeno adesso so di possederlo, so che posso utilizzarlo a mio piacimento. Scosso da una ventata di ottimismo, e ancora bloccato dalla forza superiore del Gran Maestro, proverò a colpirlo nuovamente con la testa, questa volta con l'intento di rompergli il setto nasale e poi a scrollarmelo di dosso puntandogli il ginocchio destro all'inguine e facendo leva con la gamba per farlo volare oltre la mia testa. Se dovessi riuscire mi alzerò in piedi recuperando un'altra freccia dalla faretra con la mano buona.

    *Scudo di Eolo – scudo di vento

    • Esperto - Protegge integralmente
    Arma in forma passiva - Arco


  9. #2799
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Cammino per un pò senza guardare esattamente in che direzione mi stia spostando fin quando non mi fermo accanto ad un albero e mi siedo a terra stropicciandomi gli occhi con le mani e poggiando la schiena contro il tronco. Sto pensando troppo, ripetendomi cose a cui a malapena riesco a dare senso in questo momento, mi sembra che siano solo stronzate quando invece sono certa che non lo siano, sono io ad essere fuori di testa. Porto la mano sulla fronte e mi rendo conto di scottare, devo avere la febbre e me la sono cercata, è da oggi che mi sento raffreddata ed invece di stare in tenda sotto le coperte al caldo sono qui, con quest'abito leggero a guardare il lago anche se...che idiota che sono, riesco solo a pensare che ne sia valsa la pena. Spero che passi in fretta, domani vorrei allenarmi dato che oggi non l'ho fatto, non sono ancora abbastanza forte e devo rimediare. Chiudo gli occhi ed istintivamente stringo il ciondolo con l'anello di Drako per poi prenderlo tra le mani e riaprire gli occhi per leggerne di nuovo l'incisione. Un dono di mio padre per quella donna che ha tanto amato, la donna che mia madre ha fatto uccidere assieme a sua figlia, forse mia sorella...da Ryuk che ora Efrem e Drako vogliono morto. Ancora non riesco a crederci, come ancora non riesco ad accettare né quello che è stato, né quello che forse sarà...e questo non fa che confermare ciò che penso, ossia che sia già tardi per fermarmi. Ricordo ancora quando affrontai quel discorso con mio padre, era incredibile come riuscisse a capirmi solo con uno sguardo, così come riesce a fare anche Drako. Quel discorso, in effetti, partì proprio da lui...


    Quel giorno, dopo l’ennesima lezione della Septa sulla storia di una a caso tra le tante casate più influenti del Regno, percorsi rapidamente i corridoi di Luna di Diamante che separavano la biblioteca dalle stanze private di mio Padre per fargli visita prima che partisse per l’ennesimo viaggio attraverso il Regno, sarebbe stato via per due settimane e sapevo che avrei sentito un vuoto tremendo al Castello in sua assenza, come ogni volta.



    Quando arrivai mi accinsi a bussare ma la porta si aprì prima che la mia mano toccasse il legno, la abbassai e mi ritrovai davanti Drako che stava uscendo dalla stanza, probabilmente lo aveva raggiunto per le ultime disposizioni prima della partenza “Drako…” mi limitai a dire per salutarlo, colta di sorpresa, e credo che arrossii pur sforzandomi di rivolgergli uno dei miei soliti sorrisi.



    Erano passati pochi giorni da quella notte in cui lo raggiunsi in camera ed ancora faticavo a nascondere l’imbarazzo davanti a lui nonostante avessi deciso di fingere che il suo charme avesse cancellato ogni ricordo di quel mio gesto, come sarebbe stato se prima di andare non avessi scritto tutto sul mio diario. “Pulce, ciao” mi salutò lui con un sorriso gentile, non era cambiato affatto nei miei confronti e gliene ero grata, non avrei sopportato di vedere atteggiamenti differenti da parte sua o di vedere cambiare il nostro rapporto, soprattutto non me lo perdonerei oggi che riesco finalmente a dare un significato a ciò che provavo realmente per lui.



    Mi disse che mio Padre era all'interno e che sarebbe partito poche ore dopo e si congedò per raggiungere Lantis ed i suoi soldati, lo seguii con lo sguardo per pochi istanti e poi mi voltai ancora leggermente a disagio verso l’ingresso della stanza intravedendo mio Padre seduto sul letto ad osservarmi con attenzione. “Papà!” lo salutai allegra per poi sorridergli ed entrare chiudendo la porta alle mie spalle e scacciando quei pensieri, ero certa che presto avrei superato l’imbarazzo ed in ogni caso non ero realmente pentita di averlo fatto, ero ancora molto sicura dei sentimenti che pensavo di provare per Drako e lo sarei stata ancora per molto tempo.



    Esperin… entra pure” mi disse lui guardandomi in un modo strano, riuscivo a scorgere nei suoi occhi un misto di tenerezza e dissenso a cui però non riuscivo a dare un significato, pensai che probabilmente fosse in ansia per il viaggio che stava per intraprendere o perché si stava allontanando dal Castello in contemporanea all'ennesimo attacco dei Bruti al Nord, anche se non era cosa così rara e non si era mai lasciato turbare da simili disordini.



    Non voglio rubarti troppo tempo, so che hai molte cose da sistemare prima della partenza, volevo solo salutarti e dirti che sentirò la tua mancanza” aggiunsi sedendomi accanto a lui ed abbracciandolo per qualche istante, sentii subito la sua presa rassicurante e salda attorno alle mie spalle e la sua mano accarezzarmi dolcemente i capelli "Ed io sentirò la tua, figlia mia" mi disse, per poi restare qualche istante in silenzio prima di allentare la presa per guardarmi negli occhi, il modo in cui mi guardava, l'affetto che i suoi occhi lasciavano trasparire costantemente...mi mancano in modo indescrivibile, li conserverò sempre nel mio cuore.



    "Conosco quello sguardo Esperin, lo ami?" mi chiese senza scomporsi, con tono calmo e rassicurante, non voleva farmi sentire in imbarazzo ed in effetti, nonostante la sorpresa e l'incredulità iniziale, non ne sentivo affatto, mi sembrò quasi naturale affrontare quel discorso con lui, come accadeva di ogni argomento.


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  10. #2800
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Carini... un termine che non avrei mai pensato di riferire a Ryuk Leithien. Ma è così, sono davvero carini. Alzo lo sguardo verso di lei, mi nasce spontaneo un sorriso. Un gesto col cuore: già, pensavo fosse più impegnativo fare qualcosa col cuore. Mi alzo in piedi alla sua proposta, mi sembra un po' folle però... volare... chi uomo non ha mai desiderato volare? "Sono un po' ingrassato con tutti i dolci che fate con Esperin, riuscirai a reggermi?" dico scherzando. Magari potrò lasciare lassù tutti i miei pensieri, i miei problemi... il mio passato. Sarebbe bello poterlo fare davvero. Accetto quindi la sua proposta, ammetto di essere elettrizzato come un bambino davanti ad un regalo!

 

 

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