Mi rattristai alle sue parole cosciente di non aver mai vissuto niente di simile, convincendomi però che fosse perché non avevo mai avuto modo di vivere realmente quel sentimento che provavo per Drako. “
Una felicità delirante… vedrò di fare il possibile” risposi con un tono più leggero, scherzoso, e con un sorriso sulle labbra, prima di tornare più seria ed elaborare le sue parole "
come capirò se è quello giusto per me? Quello che può farmi provare queste cose?" ero davvero confusa, forse per la prima volta.
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Se una persona è giusta, non vuol dire che lo sia per te e la stessa cosa vale per il contrario. Fidati solo di te stessa Esperin, non c'è nulla da capire devi solo viverlo, sii felice...di sentirti stupida" lo guardai divertita e scettica, non capivo cosa volesse dire, ma annuii facendo tesoro dei suoi consigli, come ero solita fare ogni volta che me ne donava uno, prima o poi avrei capito...era sempre così, forse riesco a farlo solo adesso. "
E tu con la mamma? Quando hai sentito di non poterne fare a meno, di poter rinunciare a tutto per lei?" continuai a chiedergli, quel discorso iniziava a prendere una piega diversa, iniziavo a comprendere maggiormente anche particolari della sua vita, del rapporto con mia madre, e ne ero sinceramente curiosa. Sapevo che il loro era stato un matrimonio combinato per esigenze del Regno ma ero anche consapevole del grande amore che li ha sempre tenuti uniti, ho sempre pensato che avessero avuto una fortuna immensa nell'essersi trovati nonostante le circostanze forzate soprattutto alla luce di quanto scoperto durante quella conversazione con mio padre, sognavo da sempre un rapporto come il loro. Mio padre si voltò a guardare fuori dalla finestra e mi sembrò pensieroso, come se stesse ricordando qualcosa, lo osservai in silenzio come timorosa di interrompere il flusso dei suoi pensieri, quando riprese a parlare
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Non ti so dire quando esattamente, è stato un crescendo. A dire il vero… all’inizio non sopportavo neanche l’idea di doverla sposare, ero ancora innamorato dell’altra donna, ci siamo dovuti lasciare per forza maggiore, lei scelse di andar via, lontano dal regno, perché stava male nel vedermi accanto ad una donna che non fosse lei ed io ero colmo di un dolore indescrivibile”
Mi rattristai e strinsi maggiormente la sua mano, turbata per le sue parole e sorpresa di sapere che inizialmente non sopportasse l'idea di sposare mia madre, un'eventualità che non avevo mai considerato e che non mi piaceva affatto, ma mi sorrise e tornò a guardarmi con dolcezza prima di riprendere a parlare per spiegarmi ancora.
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Il giorno del matrimonio tua madre era bellissima, ma non provavo niente, ho vissuto quel giorno come non fosse il mio. Poi lentamente l’ho conosciuta, l’ho vissuta nelle piccole cose, lontana dagli sguardi indiscreti, ho capito che nonostante fosse così rigida, severa ed austera, c’era una faccia di lei che non mostrava a nessuno. L’obbligo di tenerla accanto si è tramutato in altro, persino non averla seduta vicina al tavolo mi lasciava uno strano senso di vuoto. Ho capito che era diventata un pezzo di me, qualcosa senza cui non potevo vivere. Mi sono sentito stupido decine e decine di volte prima di confessarle che l’amavo realmente. Rivivrei ogni singolo istante, anche se non c’è più fisicamente lei è ancora qui con me, certe cose vanno oltre la morte” concluse poi, dandomi un bacio sulla fronte, sapeva quanto pensare alla sua morte mi facesse male.
Avevo sempre creduto che il loro fosse stato quasi un colpo di fulmine, come nelle fiabe, quella conversazione mi fece smettere di idealizzare tante cose ed iniziare a vederle in modo più razionale, più reale. Sapere che il loro amore fosse cresciuto giorno dopo giorno nella quotidianità fino a diventare unico e speciale, in modo così inaspettato fino a legarli ben oltre la morte, mi fece comprendere quanto fosse difficile trovare davvero la persona giusta per sé e soprattutto riconoscerla... ma mi fidai delle sue parole: quando sarebbe accaduto, quando mi sarei ritrovata a vivere quei sentimenti, l'avrei capito al di là della ragione e della razionalità.
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