Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

Elen

Devo proprio essere una pessima attrice. <<Qualunque sia il problema cerca di non pensarci, anzi fatti venire in mente qualcosa di bello, qualcosa che ti metta di buon'umore ... tipo una torta?>> insiste <<Se vuoi posso aiutarti, lo faccio volentieri. Ehm, ovviamente dopo che ti sarai riposata>>
<<Va bene, più tardi la facciamo...>> accenno un sorriso <<Magari nel pomeriggio... Quella alle mele è rimasta buona, ma possiamo rifarla al gusto che preferisci>> nocciole, castagne, carote, prugne... No, le prugne no.
<<Ora cerco di dormire un po'... A dopo!>> li saluto e mi chiudo nella mia tenda legando i laccetti della stoffa.
Mi butto sul pagliericcio e mi rannicchio completamente sotto la coperta per scaldarmi e ripararmi dalla luce del giorno che penetra nella tenda.
Adesso nessuno mi vede, non devo più trattenermi e posso liberarmi in un pianto silenzioso.

DAHMER GRAY

Elen sembra comunque triste, mi parla a monosillabi... credo che debba lasciarle del tempo, se solo potessi spiegarle... no, non posso, è una cosa tra me e mio cugino, nessuno ne deve andare coinvolto. La maga cura i due feriti, Sage cerca di tirarle su il morale ma si irrigidisce quando mi vede. Abbiamo un conto in sospeso noi due, non ho certo l'intenzione di tirarmi indietro. "Vado al campo addestramento, chi vuole mi trova lì" dico avviandomi dove ho detto. Ma sono tanto fortunello! C'è Esperin che si allena con il suo manichino... è forte e veloce, potrebbe ridurmi in polpetta anche solo guardandomi. La squadro mentre si accanisce con un povero manichino, per un attimo quasi ci scorgo la mia faccia. Oh andiamo, sono un uomo, cercherò di morire con onore. "Se vuoi qualcosa di più reattivo del manichino, ci sarei io" le dico, cercando di attirare la sua attenzione. Correrò subito a zig zag verso di lei, evocherò il più velocemente possibile la mia spada dandole per chiaro il mio intento di attaccarla per trinciarle le braccia ma in realtà... bhe sono un essere subdolo. O almeno ci provo, non ho molte possibilità se dovessi agire lealmente. Silenziosamente, alle sue spalle evocherò le radici con il tentativo di stringerla per la metà superiore del corpo, quindi cercando di immobilizzarle le braccia. Dovrei riuscire, le ho parlato proprio per farla voltare verso di me. Se tutto andrà come previsto e le mie radici saranno riuscite nell'intento, la mia corsa dovrebbe portarmi proprio vicino a lei e abbasserei così la lama della spada per provare e reciderle le ginocchia. E' vero che ha molti poteri di lunga gittata, ma impedendole di correre mi porterei in vantaggio per quando sarà libera dalle radici... sempre se tutto andrà secondo i miei piani, ovviamente. Se invece qualcosa dovesse andare storto, proverò semplicemente a schivare o scansare il possibile, mettendomi in difesa.

Ripper Blade -> forma passiva

Distruzione
L’incantatore è in grado di connettere la propria energia all'ambiente e generare radici, che prendono vita dal sottosuolo, in zone da lui scelte:

Esperto Abbraccio dell’Eden - le radici bloccano metà corpo o busto o gambe, stringendolo con forza, provocando danni da escoriazione

Esperin Raeghar

Mi concentro sul secondo manichino ancora in piedi alla mia destra pronta a scattare nella sua direzione per colpirlo con un fendente all’altezza della scapola, intendo continuare fin quando in questo campo non ne resterà nessuno intero, Drako ne avrà certamente altri di scorta. "Se vuoi qualcosa di più reattivo del manichino, ci sarei io" mi volto istintivamente quando sento la voce di Dahmer e lo vedo correre verso di me per colpirmi con la sua arma, la sola sua presenza in questo momento mi irrita incredibilmente ma forse ha ragione lui, combattere con chi può reagire è decisamente più soddisfacente soprattutto se è qualcuno con cui non ho remore a non trattenermi. La rabbia che già sento dentro si acuisce maggiormente nel pensare a quello che so di lui e quasi esplode quando mi sento bloccare le braccia dalle sue radici comparse con vigliaccheria alle mie spalle. I rovi si attorcigliano attorno al busto immobilizzandomi e stringo la presa su Lux per non perderla, sento la pelle lacerarsi e bruciare ma non distolgo gli occhi dalla sua figura che continua ad avanzare verso di me con una lentezza disarmante. Lascio che si avvicini ancora un pò in modo da accorciare le distanze tra di noi mentre sento la forza del mio elemento scalpitare per sprigionarsi contro di lui, lascio che la mia energia cresca ad ogni suo passo ed al momento opportuno, quando credo non potrà più schivare, lascio che il mio turbine si materializzi nella sua interezza e glielo scaravento contro mirando a prenderlo in pieno e ad imprigionarlo al suo interno fino a rompergli le ossa. Sono ancora intrappolata dalle radici ma non appena le richiamerà tornerò in posizione difensiva, pronta a reagire.

Lux - Arma in forma dormiente

Scuola di Magia: Distruzione
Previa concentrazione si è in grado di generare una quantità controllata di acqua, la quale può essere lanciata con forza contro l’avversario, causandone danni da impatto:

• Maestro Ira di Nettuno – L’incantatore è in grado di generare un turbine di acqua nelle sue immediate vicinanze (alto al massimo tre metri e largo due) e direzionarlo, lanciandolo con forza contro il nemico, il quale, se colpito, viene imprigionato nel vortice. Chi subisce le conseguenze di questo potere, può riportare gravi danni da contusione ed ossa rotte. Chi si trova nel turbine non affoga.

DAHMER GRAY

Guardo il sole alzarsi sempre più alto nel cielo e seguo il movimento delle nuvole, che danzano leggere nell'azzurro del giorno. Sono a terra, di schiena incollata alla terra umida, tutto un dolore che vibra sotto la pelle. Credo di avere tutte le ossa rotte, tossisco e sputo un po' di sangue. Mi sento come quel giorno all'Auspex, impotente, sconfitto. Molti direbbero che me lo merito. Sicuramente me lo merito. Cos'altro potrei fare per contrastarla? Sono riuscito a legarla, ma non è stato sufficiente. Sono stato troppo lento, non sono riuscito nemmeno a vedere il suo colpo. Solo una grande ondata azzurra e poi dolore. Sono migliorato da quando sono qui, ma mi sembra non sia mai abbastanza. Non è mai abbastanza. Non mi arrendo, in questo momento penserà di avermi in pugno e in parte è vero. Sembrerò quasi morto, ma ovviamente sto solo cercando di evocare il mio pozzo proprio sotto i suoi piedi. Dovrei riuscire così a bloccarla. Provo a mettermi in piedi, almeno la spina dorsale non è rotta. Riesco anche a mettermi in piedi, trattengo però dei dolori lancinanti che mi fanno chiudere gli occhi. Scuoto la testa: praticamente, ho tutto il lato sinistro distrutto. Se il mio pozzo avrà fatto il suo dovere, dovrebbe inglobarla per tutta l'altezza delle gambe fino alla vita, dovrebbe essere facile per me prendere la mira verso la sua spalla destra. E' un punto delicato, importante per l'articolazione, ci sono nervi, tendini, muscoli che servono per combattere. Lancerò con la destra la mia spada dritta in questo punto, tra la clavicola e il braccio destro, userò tutta la mia forza perchè voglio proprio metterglielo fuori uso. Almeno così dovrei prevenire qualche suo attacco on quella spada che si ritrova. Zoppicare e un braccio fuori uso non è una condizione ottimale, ma stringerò i denti e non mi darò per vinto. "Devo piacerti tanto, ti sei tutta bagnata" dirò con sarcasmo se tutto andrà come previsto. Riassorbirò la spada se si dovesse conficcare profondamente, così la ferita dovrebbe risultare più grave.

Ripper Blade -> forma passiva

Distruzione
Previa concentrazione, si è in grado di legare la propria volontà al sottosuolo e plasmarne la forma, tramutandolo in sabbia:

Esperto Sabbie mobili - Area di 5 metri di diametro, che si crea ai piedi del nemico, facendolo affondare lentamente fino a metà corpo.

I danni sono concordati con Serena, perchè altrimenti non avremmo potuto continuare

Esperin Raeghar

Il mio turbine investe in pieno Dahmer stringendolo nella sua morsa, sento quasi il respiro corto per l'energia e la concentrazione che ho riversato nel colpo complice anche questa rabbia che ancora non riesco a scrollarmi di dosso e che sto sfogando su di lui. Lo vedo a terra inerme e dolorante probabilmente ha delle ossa rotte o forse è svenuto, non ne ho idea e sinceramente non mi interessa più di tanto, si merita anche di peggio. Poi ad un tratto la terra sotto ai miei piedi inizia a cedere, le scarpe affondano nella sabbia che inesorabilmente mi blocca fino alla vita rendendomi chiaro che Dahmer stia contrattaccando, avrei dovuto aspettarmi anche in questo caso un attacco a sorpresa camuffato da resa. Continuo a guardarlo mentre con la mano destra stringo la mia Lux pronta a reagire, torna in piedi e vedo il suo lato sinistro scomposto, deve essere riuscito a salvare in qualche modo l'altro lato. Resto ferma altrimenti rischierei di affondare ancora di più nel suo elemento che domina il mio "Devo piacerti tanto, ti sei tutta bagnata" gli sento dire con la sua solita ironia mediocre e volgare mentre lancia la sua spada verso di me per colpirmi. Sento il sangue ribollire nelle vene per il nervosismo e senza neanche pensare lancio anch'io in contemporanea la spada nella sua direzione, mi connetto mentalmente ad essa, ne sento peso e consistenza nella mia mente come se la stessi accompagnando fisicamente nella traiettoria. Punto a colpirlo più su del cuore, non voglio ucciderlo e deve ringraziare il suo Dio per questo, ma voglio che ne abbia paura "Se avessi voluto avrei centrato il cuore Dahmer, non farmi incazzare. Se sei qui per combattere, combatti seriamente...altrimenti vattene" vattene... vattene dalla mia mente, non sopporto più questo pensiero costante. La testa riprende a farmi male e chiudo per un secondo gli occhi, proprio in quel momento un dolore lancinante alla spalla destra mi toglie il respiro, la sua spada... mi sono distratta. Il sangue sgorga dalla ferita inondando i vestiti ed aumentando di intensità quando Dahmer riassorbe la sua arma, cerco così di tamponarla e fermare la fuoriuscita di sangue con una mano e riassorbo anche io Lux indipendentemente dall'esito del colpo restando concentrata sulla sua prossima mossa.

Lux - Arma in forma dormiente

Scuola di Magia: alterazione ed illusione
Telecinesi - spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente.

• Maestro - A piacimento in una vasta area qualsiasi cosa

Elen

Come diceva un vecchio saggio il sonno è un bagno ristoratore del faticoso affanno, un balsamo alla dolente anima stanca. Vero o no, sopraffatta dalla stanchezza e dal peso delle emozioni, mi abbandono nelle braccia di Morfeo. Nella mente le parole di Ryuk sul futuro si mescolano a quelle di Dahmer sulla libertà e finalmente prendo coscienza del loro profondo significato. Forse nel mio futuro non ci sarà più posto per Dahmer, ma ci sarà per qualcun altro, quel che è certo è che già da adesso sono libera di costruirmelo. Adesso, subito, devo smetterla di rimandare tutto al dopo, perchè dopo una guerra ce ne sarà un altra, dopo un addio ce ne sarà un altro, così fino a quando non avrò più un domani. Le uniche certezze che avevo si sono dissolte nel nulla in questi giorni e ciò che mi resta ora è solo il ricordo dei momenti passati con loro, con la mia famiglia, con le persone che ho dovuto lasciare per schierarmi con Drako, per combattere anche per la loro sicurezza. La cosa che mi preme di più ora e che da giorni mi tormenta è la sorte del mio villaggio, non posso rimanere ancora nell'incertezza, devo sapere se sono riusciti a scappare, devo sapere se avrò ancora un luogo in cui tornare alla fine di questa guerra, meglio una triste realtà che un lacerante dubbio. Si... Andrò fino al villaggio, la decisione è presa, devo solo trovare la forza e il momento adatto per partire.

DAHMER GRAY

Mi sarei di certo scansato se solo avessi visto arrivare questa stupida spada. La guardo sorpreso, ha mancato di poco il cuore. Brucia, respirare mi fa male... devo avere il polmone ferito. Avrebbe potuto uccidermi senza molta difficoltà, ha una mira precisa, me lo conferma subito con le sue parole. A quanto pare ho il potere diabolico di beccarla sempre quando ha il mestruo. O forse, è in quello stato in modo perenne. Tossisco e sputo sangue, la mia parte sinistra è completamente andata, ora ho anche una bella ferita... almeno il lato destro è ancora funzionante. Sorrido quando vedo che anche il mio colpo è andato a segno: il mio attacco a sorpresa deve averla distratta più di quanto mi aspettassi. "Ma non sono un mostro senza cuore per te? Non dovrei morire se mi colpisci lì" dico sarcastico, mentre un tentativo di ridere mi fa sputare ancora più sangue. La mia Ripper si è dissolta, lei fa lo stesso con la sua. Mi invita a combattere seriamente... un po' difficile ridotto in questo stato. Inoltre, sono riuscito a colpirla, l'impegno ce l'ho messo. Il sangue cade copioso dal taglio, nero come la notte. I demoni come me devono avere il sangue nero. "Non puoi uccidermi... Vincenzo si offenderebbe molto se tu gli levassi questo privilegio" dico ancora con tono canzonatorio, sto cercando di riprendere fiato e di tentare una follia. Ci proverò, non ho altre alternative per potermi muovere velocemente. Evoco le mie radici, la terra sarà la mia complice, ogni fibra del mio corpo è in simbiosi con lei: proprio sotto i miei piedi, velocemente e con prepotenza, sorgeranno le radici che però cresceranno in senso obliquo, verso Esperin, aiutandomi a slanciarmi verso di lei come fossero una piattaforma di lancio. Al lago sono riuscito a farmi portare in alto, la mia mossa dovrebbe quindi funzionare. Purtroppo, non sono in grado di manipolarle, ma stanno crescendo da loro in modo obliquo e comunque non cambiano direzione, procederanno dritte a raso terra verso la ragazza. Dovrebbero così portarmi velocemente davanti a lei e con le dita della mano destra cercherò di accecarla: è l'unico punto che posso ferire così come sono conciato e che mi possa dare dei vantaggi. Se tutto sarà andato come previsto, sarò a terra, farò una capriola all'indietro per cercare di allungare la distanza da lei.

Distruzione
L’incantatore è in grado di connettere la propria energia all'ambiente e generare radici, che prendono vita dal sottosuolo, in zone da lui scelte:

Esperto Abbraccio dell’Eden - le radici bloccano metà corpo o busto o gambe, stringendolo con forza, provocando danni da escoriazione

Drako Kalisi

Come pensavo... Sage non ha testa per una famiglia sua e come dargli torto, è un impegno difficile da prendere anche se si ha accanto a sè la persona che si crede essere quella giusta, non si conosce mai qualcuno così bene come si pensiamo, c'è un lato di ognuno di noi che non mostreremo mai, lo so bene. Caccio in dietro certi pensieri, anche perchè divento ancor meno di compagnia, ma quando Elen entra in tenda le rivolgo un sorriso e rido con loro allo scambio di battute sull'allenamento. La ragazza si avvicina a me evocando il proprio potere curativo, è diventata molto potente nonostante la sua età, a volte certe situazioni nelle quali ci si trova spingono la mente ad un sovraccarico ed è come se il corpo somatizzasse ogni cosa, fino ad esplodere e, se non si impazzisce, si diventa più forti, il più delle volte incrementando i propri poteri. E' proprio durante una battaglia che sono diventato maestro del fuoco, Lantis ed Efrem combattevano con me, eravamo quasi verso nord in direzione dell'Adamantem, ma lontani dal suo freddo glaciale, la Valle di Candonga era come una landa inospitale attorniata da montagne, le quali mi sembravano dei giganti pronti a schiacciarci. E sarà stata quella strana condizione psicologica, i nemici che continuava ad aumentare, il vedere Efrem e Lantis sopraffatti dai nemici che approfittavano dell'evidente spossatezza di tutti noi, avvertii una forte energia bruciare nel petto, qualcosa che mi smorzò il fiato, il desiderio di salvarli era come un fuoco che alimentava la mia volontà, lo stesso che mi circondò in un lampo, una cupola di fuoco incandescente che si espanse e bruciò chi mi circondava, come una esplosione vera e propria che aveva me come centro. Guardai i nostri nemici a terra intenti a provare a rialzarsi ed è come se la mia energia si fosse infusa anche a Lantis ed Efrem, vincemmo quella battaglia ed io non mi sono mai sentito così forte, perchè li avevo salvati. E' così che accade, forse non per tutti, c'è quella volontà che brucia dentro di noi e si alimenta col nostro elemento pronto a manifestarsi col massimo del proprio potenziale, come ha fatto Efrem quel giorno a Franthalia, come ha fatto Lantis poco dopo la dipartita di sua madre. Osservo ancora i ragazzi dopo che hanno parlato di una torta, effettivamente ho un pò fame. "Vado nella mia tenda a cambiarmi, ti ringrazio Elen. Tra poco mi trovate ad armeggiare con i pentoloni, ho una fame che mangerei un drago intero" e così dicendo, mi dirigo nella mia tenda a cercare qualcosa da indossare, i vestiti mi vanno tutti larghi, sto dimagrendo, non va affatto bene.