Welcome guest, is this your first visit? Click the "Create Account" button now to join.
Pagina 292 di 343 PrimaPrima ... 192242282290291292293294302342 ... UltimaUltima
Risultati da 2,911 a 2,920 di 3422
  1. #2911
    sim dio L'avatar di valuccia85
    Data Registrazione
    Jun 2009
    Messaggi
    2,409
    Potenza Reputazione
    17

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Inizialmente, l'uomo sembra pensieroso, come se non notasse fin da subito la mia presenza.



    Preoccuparmi per gli altri non è mai stato il mio forte e non ha mai attirato la mia attenzione, ma da quando vivo in questo accampamento, da quando ho conosciuto i miei compagni e da quando ho iniziato a convivere con loro, confrontandoci anche nelle piccole cose, riconosco di essere cambiata.
    In meglio od in peggio? Ancora non riesco a comprenderlo ed ammetto che è un pensiero che mi sta logorando.
    Aver risparmiato la vita di quell'essere... fa di me una brava persona? Oppure mi rende solo sciocca ed immatura?
    Devo cercare di capirlo, perché altrimenti non mi darò pace. Lo so. Almeno questo aspetto del mio carattere non è mutato.

    Si volta verso di me e sembra quasi... non so... a disagio?



    Effettivamente non abbiamo mai parlato molto. L'ultima volta che siamo stati qui... per poco non lo colpivo in pieno con due sfere d'acqua. Sembra passato un secolo da quel giorno, eppure il dolore è vivo e pulsante, al punto tale da farmi dubitare, a volte, che il tempo sia veramente trascorso.
    All'improvviso... ma... ma cosa fa?

    OH. MIO. DIO.

    Quella... cosa... cioè... che cos'è quella cosa?!



    "Dopo che mia madre mi ha lasciato questo regalo ho desiderato per anni di avere parti del suo corpo come souvenir. Inizialmente volevo solo vederla morta, poi ho cominciato ad avere sogni in cui la facevo soffrire, la torturavo. A volte le tagliavo un dito, altre un braccio, altre volte avevo più creatività e mi mettevo a incidere il mio nome sul suo ventre, sporcandola sul viso col suo stesso sangue. Non vedevo l'ora di andare a dormire per poter vivere ancora quelle fantasie, erano le mie preferite"

    Ascolto le sue parole in silenzio e nemmeno per un attimo il mio sguardo si posa sulla vistosa cicatrice che contorna il suo collo. Non riesco a comprendere cosa sto provando in questo momento e perché avverto un tremore improvviso invadermi la gambe, fino a localizzarsi sulle ginocchia.
    Vorrei dire qualcosa... ma cosa?
    Dirgli che mi dispiace per lui?
    Non se ne farebbe nulla delle mie parole, probabilmente.
    Chiedergli se e come ha fatto a vivere ogni giorno della sua vita con questo peso sul cuore?
    Non siamo amici, né confidenti... quasi sicuramente non mi direbbe nulla. Giustamente.
    Domandargli... perchè?!
    Sono fatti miei, forse? Inoltre... in queste ultime ore ho capito che non sempre c'è una spiegazione razionale dietro un atto crudele. Anzi... il più delle volte... non c'è proprio alcuna spiegazione.
    Devo dire qualcosa, eppure so che se ora parlassi... probabilmente la voce mi tremerebbe e non è ciò che voglio.
    Non è ciò che si merita.



    Perché ha avuto il coraggio di aprirsi con me, di rivelare un aspetto del suo passato che non era costretto a condividere e di sostenere il mio sguardo per tutto il tempo.
    Faccio un respiro profondo. Socchiudo gli occhi solo per un attimo e poi replico...

    "Siamo più simili di quanto avessi immaginato - la voce è ferma, ma spero comunque di riuscire a trasmettere un minimo di calore ed umanità con le mie parole - Abbiamo un passato comune, sebbene non abbia cicatrici visibili da mostrare..."

    Accenno un sorriso. Non perché trovo tutto questo divertente, ma perché spero di riuscire a smorzare la tensione e di fargli capire che posso realmente comprendere le sue parole. Che hanno toccato il mio animo. Davvero.

    "Dimmi che cosa ti ha fatto Vicent Dreth"



    Resto spiazzata. Non credevo sarebbe stato così diretto, non davanti ad un argomento simile.
    Eppure, chissà perché, non mi sento a disagio. Anzi. Ho come la sensazione che sia una delle poche persone che potrebbe veramente comprendere.
    Sollevo lo sguardo, cercando i suoi occhi. Un altro respiro profondo.
    Perché quello che sto per dire, ha ancora il potere di dilaniarmi dentro. Perché ho paura che prima o poi mi divorerà, trasformandomi in qualcosa che non sono. Perché...

    "Mi ha portato via la persona più importante della mia vita - affermo con tono deciso, cercando di trattenere le lacrime - L'unica che abbia mai amato. Una sorella."

    Il suo corpo, privato della vita, crolla a terra con un tonfo, sul campo di battaglia.
    E' un'immagine talmente vivida nella mia mente, che mi sembra quasi di poterla toccare.

    "E si è portato via la sua testa..."
    Ultima modifica di valuccia85; 13th March 2016 alle 20:06

  2. #2912
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
    Data Registrazione
    Nov 2010
    Località
    attualmente Milano
    Messaggi
    4,238
    Inserzioni Blog
    22
    Potenza Reputazione
    18

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    Valerius si avvicina, lascia cadere un capriolo a terra e dice che è un regalo per Dahmer. Mi avvicino all'animale morto e mi accascio per vederne le ferite e come è messa la carcassa, nel frattempo il nonno risponde alla mia domanda sul proprietario del piede senza battere ciglio: Vicent Dreth, uno dei reali. Niniel mi guarda dopo aver detto che le dispiace, le faccio un cenno per farla tranquillizzare: "Non importa, niente è ancora perduto" - le rispondo.
    "Forse dovremmo aspettare anche Drako? Comunque due donne per i Ribelli, mentre nei Reali... Dreth ed un'altra guerriera che non credo di conoscere. Forse Esperin potrebbe essere a conoscenza della sua identità?"
    Giusto, sono stato troppo irruento, dovremmo aspettare che ci siano tutti, intanto mi sono tolto un peso dal cuore, tra i ribelli non c'era Andreus, ma due donne. Riporto di nuovo lo sguardo sul capriolo e sento una stretta allo stomaco: forse era troppo giovane per morire, ma la sua carne ci sfamerà per un pò, quindi la sua morte non è stata vana. Levo una piccola preghiera silenziosa agli dei, afferro la carcassa e la sposto all'interno della dispensa, non è bene lasciarlo qui a terra nella polvere, qualcuno più sensibile potrebbe prenderla male.
    Ritorno al tavolo, proprio mentre Valerius e Niniel, ormai curati, si allontanano verso il lago. Mi avvicino a Dahmer e gli faccio cenno con la testa verso la dispensa: "L'ho lasciato lì, visto che Valerius l'ha portato per te, scuoialo pure tu." - vorrei stare zitto, ma le parole mi escono da sole fuori dalla bocca - "Perchè Niniel ti ha portato quel piede? Hai un conto in sospeso con questo Dreth? Facile lasciare agli altri le proprie battaglie, dovresti esporti in prima persona e non lasciare che una ragazza lo faccia per te. Cosa ci farai adesso con quello? Lo metterai sul comodino della tenda fino a farlo marcire o ci farai un bel calco con il fango e ci adornerai la tua nuova casa?"


  3. #2913
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
    Data Registrazione
    Jun 2010
    Località
    Milano
    Età
    27
    Messaggi
    14,974
    Potenza Reputazione
    10

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius Urthadar

    Avevo pensato alle varie possibili reazioni che Niniel avrebbe potuto avere alla vista della mia cicatrice, dallo shock al disgusto passando per l'indifferenza, ma non avevo previsto un autocontrollo del genere: la donna sostiene il mio sguardo per tutta la durata del mio discorso senza mai posare gli occhi sulla vecchia ferita, forse per evitare di mettermi a disagio, o forse perché con le mie parole sto davvero colpendo un nervo scoperto. Fatto sta che per pochi, interminabili minuti tutto ciò che ottengo come risposta è il silenzio. Dato che come minimo mi aspettavo una sfilza di insulti seguiti da un chiarissimo "fatti gli affari tuoi", credo che il silenzio sia comunque un ottimo risultato. La mia attesa finalmente termina quando Niniel rompe la quiete del lago facendo un respiro profondo, preparandosi a parlare. "Siamo più simili di quanto avessi immaginato", mi risponde tranquilla, lasciando trasparire una certa emozione dalla sua voce, "Abbiamo un passato comune, sebbene non abbia cicatrici visibili da mostrare...". Non posso fare a meno di pensare alla mia prima conversazione con Drako, quando ero appena arrivato al Lacrima Mundi: mi diede una risposta simile quando gli mostrai la mia cicatrice. Ed è probabilmente la risposta che mi darebbe molta altra gente qui al campo, perché è la verità, perché se siamo qui a rischiare le nostre vite per un futuro migliore significa che abbiamo dei motivi per farlo e quei motivi hanno lasciati cicatrici indelebili dentro di noi, che possono darci la forza per andare avanti oppure possono corromperci fino alla pazzia. È questo che temo stia accadendo a Niniel, e ho intenzione di aiutarla, non rimarrò impassibile davanti a una persona che sta vivendo ciò che ho superato io stesso con tanta fatica. "Mi ha portato via la persona più importante della mia vita", la voce dell'elfa conferma i miei sospetti, "L'unica che abbia mai amato. Una sorella". Non ne capisco la ragione, ma è come se sia a conoscenza della persona di cui sta parlando. "E si è portato via la sua testa...". Ed ecco che, come un fulmine a ciel sereno, le immagini di Elen che urla abbracciata a Dahmer, di Niniel che mi passa davanti impassibile il giorno del mio arrivo, e della pira mi invadono la mente. La donna che ha perso la vita durante la battaglia di Franthalia: decapitata da Vicent Dreth, il cugino di Dahmer. Ora comprendo molte cose. E tutto acquista senso, dallo sconcerto di Niniel in battaglia al suo scagliarsi contro l'uomo senza neanche considerare gli altri guerrieri in campo, senza ovviamente dimenticare il "furto" del piede, che deve aver considerato come una specie di compenso per la testa. Ma è solo l'inizio. <<Sì, siamo simili>>, comincio a risponderle, riprendendo le sue stesse parole. <<Ma non devi commettere i miei stessi errori. Non...>>, Dei, so cosa voglio dirle, so cosa voglio tentare di farle capire ma non riesco ad esprimermi, non sono mai stato bravo come oratore e in situazioni del genere questa mia mancanza mi fa infuriare. <<Quel piede è solo l'inizio. Comincerai a desiderare altro. Altra vendetta. Perché non ti basta mai. E un giorno ti svegli e il tuo unico pensiero è ucciderlo. Non ricordi più nemmeno perché, vuoi solo farlo. Pensi che forse poi ti sentirai meglio. Non è così>>. Il vuoto che ho provato quando ho scoperto che i miei genitori erano morti... avrei potuto caderci dentro per l'eternità. <<Non ti sto facendo la predica. I reali devono pagare. Dreth deve pagare. Ma ciò che ho visto all'Elysium non era desiderio di giustizia. Era... furia cieca. È pericoloso>>. Deglutisco, nervoso. Mi ci sono voluti anni e la maturità che può derivare solo dall'esperienza per accettare che, se mai troverò la pace, non sarà di certo tramite la vendetta. Non posso pretendere che Niniel lo accetti in pochi giorni, ma... forse posso aiutarla a riflettere, con le mie parole. <<Non dimenticare i nostri ideali. Giustizia, pace, una Dohaeris più libera. Tua sorella è morta per quelli. Non per la vendetta>>.
    Our wills and fates do so contrary run

  4. #2914
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
    Data Registrazione
    Dec 2009
    Località
    Dohaeris
    Messaggi
    6,561
    Inserzioni Blog
    30
    Potenza Reputazione
    21

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius e Niniel recuperano tutta la costituzione

  5. #2915
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
    Data Registrazione
    Dec 2009
    Località
    Dohaeris
    Messaggi
    6,561
    Inserzioni Blog
    30
    Potenza Reputazione
    21

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien


    "Diciamo che avrei potuto anche farlo. Ma ho preferito evitare. Sono riuscita a ferirlo e non in maniera superficiale, ma è stata la Ribelle ad infliggergli il danno maggiore..."



    Niniel solleva il viso e mi osserva "Comunque non appena la riunione inizierà, vi spiegherò tutto. Purtroppo l'Elysium è dei Ribelli... mi dispiace"



    nuovamente abbassa lo sguardo, sicuramente è delusa e crede di aver deluso i propri compagni, è una sensazione che proverei anche io, ma tra tutti qui ha già conseguito una vittoria e so che è capace di muoversi in campo. Poggio una mano sulla sua spalla, anche se il mio sguardo è atterrito per la sconfitta, non sono di certo incazzato con lei. Stringo la presa prima di posare lo sguardo su Valerius, il quale appare sempre imperturbabile. "pensate a riprendervi dalla battaglia ora. Mangiate qualcosa, è stato uno scontro lungo e sarete stanchi. Ci spiegherete tutto durante la riunione, io devo allontanarmi per qualche ora dal campo ma spero di tornare in tempo"



    Istintivamente l'osservo, deve allontanarsi? Ancora? Dove deve andare? Fanculo Esperin. Giro la faccia e cerco di cucinare qualcosa per Jarak e Niniel, almeno mi tengo occupato, sento che Sage chiede informazioni sui combattenti scesi in campo e resto in silenzio ad ascoltare "Forse dovremmo aspettare anche Drako? Comunque due donne per i Ribelli, mentre nei Reali... Dreth ed un'altra guerriera che non credo di conoscere. Forse Esperin potrebbe essere a conoscenza della sua identità?" Mescolo lo spezzatino nel calderone e volto il viso verso la ragazza "Probabile" Niniel sta andando al lago con Valerius, non mi sembra che i due abbiano mai trascorso del tempo a parlare, forse è successo qualcosa in campo e preferiscono discuterne tra loro prima della riunione. Sage e Dahmer sono ancora qui, il primo elogia Niniel a discapito del ragazzo, è stata coraggiosa ed ha provato a farsi giustizia dopo tutto il rancore che ha covato dalla morte della sua amica. Non presto troppa attenzione a loro due, piuttosto mi focalizzo sul capriolo, prendo un coltello e comincio ad incidere la pelliccia per scuoiarlo. "Domani ci cucino qualcosa di buono" Tra pochi minuti sarà anche pronta la cena, ne ho fatto abbastanza per saziare anche gli altri oltre Niniel e Jarak. "Sono tornati?"

    Drako esce dalla sua tenda, ha lo sguardo assonnato, probabilmente si è concesso un minimo di riposo "Sì, Valerius e Niniel stanno parlando tra loro al lago. Abbiamo perso, L'Elisyum è dei ribelli" Non guardo l'uomo, continuo a tagliare la carne dell'animale, ma lo sento tirare un tronco per potersi sedere al tavolo. "Li attendo qui, faremo domani la riunione, devono prima rifocillarsi e riposare"


  6. #2916
    sim dio L'avatar di valuccia85
    Data Registrazione
    Jun 2009
    Messaggi
    2,409
    Potenza Reputazione
    17

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Ascolta le mie parole. In silenzio. Tutto intorno a noi è in silenzio, per qualche minuto, eppure posso udire chiaramente le grida di dolore del mio cuore, che non smette di sanguinare, rimbombarmi nelle orecchie.
    Vorrei solo... so che è egoista anche solo pensarlo... e terribile, ma... vorrei solo riuscire ad ascoltare di nuovo il silenzio, come una volta. Adesso, da quando lei non c'è più, posso solo sentire il mio dolore.
    Ruggisce e grida per liberarsi ed a volte... a volte è così dilaniante opporsi. Perché il cuore sanguina.
    Non ha mai smesso di sanguinare.

    "Sì, siamo simili. Ma non devi commettere i miei stessi errori. Non..."



    Si interrompe bruscamente. Come se faticasse a trovare le parole.



    "Quel piede è solo l'inizio. Comincerai a desiderare altro. Altra vendetta. Perché non ti basta mai. E un giorno ti svegli e il tuo unico pensiero è ucciderlo. Non ricordi più nemmeno perché, vuoi solo farlo. Pensi che forse poi ti sentirai meglio. Non è così"



    Riesce a spiazzarmi. Ancora una volta.
    Possibile che riesca a leggermi dentro con una tale facilità? Sono diventata davvero così trasparente? Io?
    Oppure... forse è ciò che ha vissuto, il dolore, a permettergli di capire ciò che sento?

    Non ti basta mai.
    E il tuo unico pensiero è ucciderlo.
    Pensi che forse ti sentirai meglio.
    NON E' COSI.

    Perchè? Perché non dovrebbe essere così?
    Vendicarsi... vendicarla... questo non dovrebbe farmi stare meglio? Non dovrebbe darmi sollievo o chissà cosa?
    E se penso veramente questo... allora perché non l'ho ucciso? Perché?
    Ne avevo l'occasione. L'ho avuta. Perché?!

    "Non ti sto facendo la predica. I reali devono pagare. Dreth deve pagare. Ma ciò che ho visto all'Elysium non era desiderio di giustizia. Era... furia cieca. È pericoloso"



    Furia cieca.

    Esattamente ciò che ho provato in quel momento.
    Posso avvertire un brivido percorrermi la schiena, solo a pensarci.
    Non riesco ancora a capire se è un brivido di piacere o paura.
    No. Devo essere onesta con me stessa. Lo è stato di piacere. Eccome se lo è stato.
    E' di paura, però. Adesso.
    Perché non credevo che qualcuno, impegnato in un combattimento, avrebbe potuto notarlo ed invece...
    Doveva essere talmente palese. Quell'euforia... quella voglia di uccidere. Di strapparlo da questo mondo, come lui ha fatto con lei.

    "Non dimenticare i nostri ideali. Giustizia, pace, una Dohaeris più libera. Tua sorella è morta per quelli. Non per la vendetta"

    Indietreggio istintivamente.
    Lei... Non ho assolutamente pensato a questa cosa. Non a fondo, almeno.
    Cosa avrebbe pensato di me? Se mi avesse vista in quello stato... cosa... cosa avrebbe visto nei miei occhi?
    Avrebbe avuto paura di me? Mi avrebbe allontanata, forse?

    In cosa mi sto trasformando?
    Qualcosa, non so definire cosa, ha preso il sopravvento durante la battaglia (e ne ho pagato il prezzo): ero io?

    Sono io?

    "Avrei potuto ucciderlo. Avrei potuto veramente farlo. Se solo avessi mirato in mezzo agli occhi, con la mia telecinesi, avrei potuto farlo. E l'ho immaginato, non lo nego - incrocio le braccia al petto - Ho immaginato la freccia entrare nella sua fronte, scavare all'interno del suo cranio e fuoriuscire dalla sua testa. Avrei usato la telecinesi fino a sentirmi sfinita, se questo fosse stato necessario ad ucciderlo. Lo avrei torturato, spostando lentamente la freccia all'interno della sua testa, eppure... Eppure... non l'ho fatto..."

    Abbasso lo sguardo, come ipnotizzata. Non per vergogna. Cerco una risposta.

    Perché non l'ho fatto?
    Sarebbe stato facile come respirare.

    "Perché non l'ho fatto?"

    Cerco di nuovo il suo sguardo.
    Aiutami, Valerius. Aiutami a capire.



    Ultima modifica di valuccia85; 13th March 2016 alle 20:18

  7. #2917
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
    Data Registrazione
    Jun 2010
    Località
    Milano
    Età
    27
    Messaggi
    14,974
    Potenza Reputazione
    10

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius Urthadar

    Se ho capito una cosa, di Niniel, è che non ama farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Ricordo perfettamente le sfuriate con Dahmer, con Ryuk, con Zagarth... beh, ora che ci penso, un po' con tutti. Ma è comprensibile, è una ragazza giovane, decisa, testarda, con un carattere talmente forte da renderle difficile una convivenza pacifica con gli altri. Ecco, in questo siamo diversi: da giovane ero sicuramente più esuberante, ma sono sempre stato una persona tranquilla, che alle liti preferisce il dialogo, quando possibile. Insomma, Niniel è una testa calda, eppure non mi ha ancora mandato a quel paese, anche dopo averle detto chiaro e tondo che sono preoccupato per lei: ciò mi fa pensare che lei stessa abbia realizzato che c'è qualcosa che non va, e che voglia risolvere la questione, magari col mio aiuto. Mi spavento però quando la vedo indietreggiare, per un momento temo che stia per correre via ma fortunatamente non è così, è solo sintomo che il mio discorso la sta davvero toccando, sconvolgendo. "Avrei potuto ucciderlo. Avrei potuto veramente farlo. Se solo avessi mirato in mezzo agli occhi, con la mia telecinesi, avrei potuto farlo. E l'ho immaginato, non lo nego", incrocia le braccia, come se potessero proteggerla da se stessa, "Ho immaginato la freccia entrare nella sua fronte, scavare all'interno del suo cranio e fuoriuscire dalla sua testa. Avrei usato la telecinesi fino a sentirmi sfinita, se questo fosse stato necessario ad ucciderlo. Lo avrei torturato, spostando lentamente la freccia all'interno della sua testa, eppure... Eppure... non l'ho fatto...". Annuisco ad ogni sua parola, un po' per farla sentire compresa, un po' perché... la comprendo davvero, capisco il senso di frustrazione che sta probabilmente provando al momento, quel disgusto verso se stessi anche solo per aver pensato a una cosa del genere, ma al tempo stesso... disgusto per non essere riusciti a farlo. Perché non l'ha fatto, mi chiede infine, con lo stesso tono di chi chiede perché è la sua ultima spiaggia, perché non riesce a trovare una risposta che dovrebbe essere dentro di sé. <<Perché sei stata forte>>, le rispondo, convinto delle mie parole. <<Cedere... è facile. Ma resistere... solo gli Dei sanno quanta forza richieda. E nonostante il piede, hai resistito, perché avresti potuto fare di peggio>>. Non basta. Non posso convincerla così. Devo... devo parlare di me, della mia esperienza. Forse finalmente tutto il dolore che ho provato servirà a qualcosa. <<Guarda>>, sollevo la mano, quella che avevo nascosto dietro all'anca, e le permetto di vedere l'evidente tremore dell'arto. <<Sto tremando perché io non sono stato abbastanza forte. Non ho ucciso i miei genitori perché... perché ero lontano, e non potevo tornare a casa, ma se fossi stato a Dohaeris... sarebbero morti molto tempo prima che Raiden li prendesse per la vecchiaia>>. Solo la distanza non mi ha fatto impazzire, e col tempo... col tempo i sogni hanno smesso di tormentarmi, e l'odio per mia madre è diventato un'altra cicatrice. <<Tu sei stata molto più forte di me>>, le dico sincero, sostenendo il suo sguardo, <<Per questo sono convinto che tu possa... possa vincere l'odio. O meglio... trasformarlo in... in motivazione per andare avanti. Ma non per uccidere Dreth... per la giustizia, sia per Dohaeris, sia per... tua... sorella>>. Deglustisco, poi deglutisco ancora, senza riuscire però a rendere la gola meno secca: questa conversazione mi sta davvero mettendo alla prova. <<Se vuoi parl...>>, dei colpi di tosse mi impediscono di continuare. Sbatto velocemente le palpebre, mi sento... intontito, quasi come se non fossi sulle sponde di questo lago, con Niniel, a discutere di vendetta ed odio, bensì da tutt'altra parte. Poi è questione di un secondo: la mia visione, già normalmente confusa e sfocata a causa di tutti gli anni passati con la benda, all'improvviso si... si sdoppia, letteralmente si divide in due, come se entrambi gli occhi percepissero un'immagine diversa e non riuscissero ad unirle. Spalanco le palpebre quando parte il fischio, un rumore assordante che non mi permette di concentrarmi, di pensare, di reagire... e la confusione lascia spazio al vuoto. Cado a terra, nel buio.
    Our wills and fates do so contrary run

  8. #2918
    sim dio L'avatar di valuccia85
    Data Registrazione
    Jun 2009
    Messaggi
    2,409
    Potenza Reputazione
    17

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Lo osservo annuire ad ogni mia parola ed un'improvvisa sensazione di sollievo si impossessa del mio cuore.
    Forse riesce veramente a comprendere cosa sto vivendo, ciò che persino a me è precluso.
    Torno concentrata e presto di nuovo la massima attenzione al discorso, ma dentro di me sto sorridendo.



    Dopo tanto tempo... sì. Perché ho trovato comprensione dall'unica persona del campo con cui non ho mai legato e questo... mi sorprende e mi rende serena allo stesso tempo.

    "Perché sei stata forte"



    Forte? Sono stata veramente forte?
    Perché la mia paura è di essere stata solo vigliacca. E se fossi veramente così?
    Potrei volerci riprovare? Il desiderio di vendetta potrebbe impossessarsi di nuovo della mia razionalità?

    "Cedere... è facile. Ma resistere... solo gli Dei sanno quanta forza richieda. E nonostante il piede, hai resistito, perché avresti potuto fare di peggio"

    Cedere... è facile.
    Forse... forse, allora, sono stata veramente forte.
    Forse è stato solo un momento e non capiterà mai più.
    Forse.

    I miei occhi svincolano dai suoi, solo quando mi chiede di osservare la sua mano.



    Sta... sta tremando?

    "Sto tremando perché io non sono stato abbastanza forte. Non ho ucciso i miei genitori perché... perché ero lontano, e non potevo tornare a casa, ma se fossi stato a Dohaeris... sarebbero morti molto tempo prima che Raiden li prendesse per la vecchiaia"

    Resto in silenzio, ma il mio sguardo torna ad incatenarsi al suo.
    Non voglio continuare a guardare la sua mano tremante per non metterlo a disagio, ma confesso che non so cosa pensare. Non credevo si sarebbe mai aperto in questo modo... non con me, poi.
    Probabilmente vuole condividere la sua esperienza per darmi coraggio ed aiutarmi.
    Non me lo sarei mai aspettato, davvero, ma lo apprezzo. E realizzo che avrei tanto da imparare da persone come lui. Senza ombra di dubbio. Tanto.

    "Tu sei stata molto più forte di me"

    Accenno un sorriso.



    "Per questo sono convinto che tu possa... possa vincere l'odio. O meglio... trasformarlo in... in motivazione per andare avanti. Ma non per uccidere Dreth... per la giustizia, sia per Dohaeris, sia per... tua... sorella"

    Trasformare l'odio in motivazione per andare avanti.
    Non è il primo a dirmi queste parole. Devo farlo. So che devo. Che dovrei.
    E solo che non so ancora come fare per...

    "Se vuoi parl..."

    Si interrompe bruscamente.
    Lo guardo con attenzione.
    Prima tossire.
    Poi sbattere velocemente gli occhi.

    "Valerius... - replico avvicinandomi a lui - Tutto bene?"



    Sembra confuso e disorientato. Non risponde alla mia domanda e... crolla a terra.

    "Valerius!"

    Percorro velocemente quella poca distanza che ci separa, mi inginocchio davanti a lui e...

    "Valerius... Valerius, mi senti? Sono Niniel..."

    Cosa faccio? Cosa faccio? Cosa faccio?
    Corro a chiamare Elen.
    No, non posso lasciarlo qui da solo.
    Grido e chiamo aiuto.
    Da questa distanza non mi sentirebbe nessuno, probabilmente.

    PENSA, NINIEL, PENSA!

    Ok, non sarà un'idea geniale, ma in questo momento non mi viene in mente altro.
    Lo afferro da dietro le spalle e cerco di sollevarlo: devo riuscire a portarlo in infermeria.
    Cammino con fatica. Cosa caspita è successo?
    Stavamo parlando fino a pochi secondi fa?!
    Possibile che Elen non sia riuscita a guarire tutte le sue ferite?
    No... no è impossibile.
    Che la conversazione... oddio... e se si fosse sentito male per colpa mia?
    Magari l'ho costretto a richiamare alla memoria dei ricordi troppo dolorosi.
    Santa pazienza, ci mancherebbe solo questa!

    Quando arrivo nei pressi del tavolo, inizio a gridare...

    "Aiutatemi, per favore! Valerius si è sentito male... all'improvviso... stavamo parlando e... non so... non so cosa sia accaduto..."

    Entro in tenda, sperando che qualcuno dei presenti mi segua all'interno, e lo adagio delicatamente sul pagliericcio.

    "Valerius... puoi sentirmi? - domando in un sussurro, con tono preoccupato, mentre gli afferro una mano - Sono qui. Sono Niniel. Ora... ora ti sentirai subito meglio, vedrai..."


    NB. Tutte le azioni sono concordate ^^
    Ultima modifica di valuccia85; 13th March 2016 alle 20:31

  9. #2919
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
    Data Registrazione
    Nov 2010
    Località
    attualmente Milano
    Messaggi
    4,238
    Inserzioni Blog
    22
    Potenza Reputazione
    18

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    Ryuk è ai fornelli a rimescolare un gustoso spezzatino, tra questo e il gelato si da da fare come una brava massaia: capito Esperin che fortunella?
    Metto una mano sullo stomaco, mi sono già abbuffato abbastanza, credo che lascerò il resto ai guerrieri, forse è meglio che mi concentri sulla lettera. Non faccio in tempo a muovermi per andare nella mia tenda che Niniel arriva trascinando Valerius che sembra in stato di incoscienza.
    "Che è successo?" - le chiedo aiutandola a sistemarlo sul lettino dell'infermeria cercando delle ferite, del sangue, qualche segno - "Non mi sembra ferito, forse è solo stanco o ha avuto un calo di pressione."
    Lo afferro per le spalle e lo scuoto un pò, chiamandolo per nome - "Jarak! Jarak, svegliati! Torna da noi" - se dovesse servire userò il metodo di mio nonno, un forte schiaffo assestato in pieno viso: con me ha sempre funzionato!


  10. #2920
    sim dio L'avatar di valuccia85
    Data Registrazione
    Jun 2009
    Messaggi
    2,409
    Potenza Reputazione
    17

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    "Grazie" pronuncio cordiale verso Sage, mentre stringo più forte la mano di Valerius che è ancora privo di sensi.



    Mi ha aiutato a sistemarlo sul pagliericcio, ma pochi secondi fa, presa dal panico, non me ne sono nemmeno resa conto e dopo il piede sul tavolo... come dire... vorrei evitare di fare un altro passo falso con lui.



    Ok... forse potevo pensare qualcos altro, ma il succo del discorso è quello.

    "Non so cosa sia accaduto - affermo, per dare una risposta alla domanda che mi ha rivolto poco fa - Stavamo parlando ed all'improvviso è caduto a terra. Sembrava confuso... disorientato..."

    Cosa è successo? Possibile che sia stata la nostra conversazione a causare tutto questo?



    Ha detto di non essere forte ed ha iniziato a tremare... potrebbe anche essere. Eppure...
    Uff... non so. Sembra un guerriero così forte, ma... del resto dietro ogni corazza c'è un cuore che sanguina.

    "Forse hai ragione tu - continuo, accennando un sorriso in direzione del ragazzo - Forse è solo molto stanco.
    Magari dovremmo lasciarlo semplicemente riposare. Però, caspita... che spavento...
    "



    Forse. Ma no. No, no, no. Io non schiodo da qui finché non vedo che sta bene.

    "Jarak! Jarak, svegliati! Torna da noi"

    Ehm... ok...
    Diciamo che se uno è svenuto a causa della stanchezza, forse questo non è il modo migliore per aiutarlo a riprendersi? Sarebbe un risveglio leggermente brusco, no?
    Eppure la reazione di Sage, stranamente, mi fa sentire sollevata e mi scappa un sorriso.
    Spero non l'abbia notato. Non vorrei pensasse che sto criticando o deridendo il suo... ehm... non saprei come definirlo... intervento. Sì, intervento può andare.

    Ultima modifica di valuccia85; 13th March 2016 alle 20:39

 

 

Discussioni Simili

  1. [Quest GdR] Sims Afterlife - Household
    Di Dina Caliente nel forum Sims Afterlife
    Risposte: 424
    Ultimo Messaggio: 6th September 2014, 23:07
  2. [Quest GdR] Omicidio a Bellavista
    Di Dina Caliente nel forum Omicidio a Bellavista
    Risposte: 505
    Ultimo Messaggio: 10th October 2013, 00:01
  3. Quest d'esempio
    Di Dina Caliente nel forum GdR - Gioco di Ruolo
    Risposte: 14
    Ultimo Messaggio: 6th October 2012, 21:13
  4. Avete giocato al nuovo Deus Ex...?
    Di S1Mulator nel forum Altri videogiochi
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 3rd November 2011, 20:51
  5. The Sims Medeval - Tutto sulle Quest
    Di F@bry nel forum News dal forum
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 1st March 2011, 21:54

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •