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  1. #2921
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Ascolto in silenzio tutta la spiegazione di Drako, assaporo anche l'ottimo gelato di Ryuk. Me lo mangerei tutto, ma vabbè qui siamo generosi e dobbiamo lasciarlo ai guerrieri. Lo mangio lentamente, non vorrei mi si gelassero quei pochi neuroni che ho. Dovrei vederlo, parlargli. Risolvere questa faccenda. Mi sento più leggero da quando ho parlato con Elen, incontrare mio padre mi farà bene. Resto con Drako e Ryuk, in realtà sono sovrappensiero e non faccio che giocherellare con il cucchiaio nella ciotola. Decisamente, dovrei incontrare Caligus. La battaglia potrebbe già essere finita. Magari questa guerra l'abbiamo già vinta. La voce stridula di Niniel e un bel piede mozzato sul tavolo si conquistano decisamente la mia totale attenzione. Il piede di Vicent. La guardo incredulo: è davvero di Vicent? Il piedone abnorme da Yeti è quello, così come il pezzo dell'armatura attaccata. E' suo. Dovrei ghignare per questo. Dovrei essere felice. Dovrei goderne in maniera sadica. Invece, fisso il moncone con sguardo assente, come se davanti a me non ci fosse nulla. Forse perchè è nulla. Perchè il piede di Vicent dovrebbe interessarmi? Sono io quello che gli ha ammazzato la fidanzata. Il mio piede vale certo più del suo. La mano... se l'è curata, è vivo quindi. Il taglio è netto... una lama lunga e tagliente. Una falce o un'ascia molto grande. O una claymore, come la mia. Ma non la mia. E non come le frecce di Niniel o il pugnale di Jarak. Afferro il piede e lo butto a terra, di lato, vicino l'immondizia. La guardo serio, come mai lo sono stato. Ignoro la battutina stupida di Sage, è giusto che mi derida. Ma non Niniel. "Un trofeo va guadagnato, non rubato" dico, osservando Jarak, che sembra disgustato. Non penso mi abbia sentito, non me ne importa. Ma so che non è una cosa che desidero tagliuzzare Vicent in tanti pezzetti. Non più. Ho preso la mia vendetta, ho preso il sangue che i Dreth mi dovevano. Ora quello in debito sono io. Abbiamo anche perso. Questa guerra sembra infinita. Qualcosa si smuove: rabbia. Poteva finire e invece siamo ancora qua, Efrem ha preso posizione e rischiamo tutti al testa. Almeno, non è Lantis quello che ha pareggiato i conti. Ma ci sono ancora due campi da combattere, tutto può ancora succedere. Mi sento irrequieto, odio questa precarietà. E quel piede a terra... mi urta. Sei un idiota, Vicent. Il grande mietitore... dei miei stivali. Se tu fossi più forte, più deciso e meno frignone, mi avresti fermato tempo fa. Non mi avresti dato tutto questo tempo per diventare il mostro che sono. Se ne vanno poi al lago, quando Niniel torna poco dopo trascinandosi dietro il vecchio: sembra aver perso i sensi. Lo porta in infermeria, dove mi affaccio pure io. C'è anche Sage, cerca di rianimarlo. Mi avvicino anche io all'uomo, prendo un filo di paglia e e provo a stuzzicargli il naso. "Funziona sempre con la gente svenuta" dico restando serio. Su nonno, un bel ecciù e passa la paura!

  2. #2922
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    E' così abbiamo perso il vantaggio, anche i ribelli di Efrem hanno conquistato la loro terza vittoria, la seconda consecutiva. Mi sento scoraggiato, perdo per un attimo la lucidità e mi metto a sedere, se solo Efrem quel giorno mi avesse dato ascolto, se solo avesse smesso per pochi istanti di pensare solo alla propria vendetta, a quest'ora avremmo già vinto la guerra, Dohaeris sarebbe in mano nostra, i reali e Lantis sconfitti. Lantis... posso solo immaginare come prenderà questa notizia, se la mia nomina a Gran Maestro è stata al pari di un coltellata da parte degli Dei, questa di Efrem gli sembrerà accanimento, a me sembra solo un tremendo scherzo del destino. Mi manca l'aria e cerco di respirare a pieni polmoni, cerco di calmarmi e di recuperare la lucidità, Esperin non c'è, deve essere già andata via, se non torna entro poco mi reco immediatamente in neutra, ci sarei andato ugualmente, mi limiterò ad andarci prima. Valerius e Niniel stanno parlando al lago, mentre Ryuk, Dahmer e Sage sono alle prese con un capriolo... un capriolo? Cerco di non pormi troppe domande, saranno andati a caccia. Delle voci attirano la mia attenzione, Niniel sta trascinando il corpo di Valerius, Sage scatta a soccorrerli ed entrambi lo portano in infermeria. Trovo Dahmer a giocare con un filo di erba vicino le narici dell'uomo, cerco di spostarlo senza gettarlo per aria, in modo da poggiare la mano sul cuore e l'altra avanti le narici "Respira, il battito sembra un pò alterato. La rigenerazione risana le ferite, ma non elimina la stanchezza, non mi sorprende che sia crollato. Fategli aria per favore, non affolliamo la tenda" Vi avvicino per toccargli la fronte, non è bollente. "Niniel, sei esperta di erbe, preparagli un ricostituente per favore, gli fornirà un minimo di energie"

  3. #2923
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    E' Notte

  4. #2924
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius Urthadar

    Alzo lo sguardo al cielo, dove la luce del sole ha ormai lasciato spazio a quella più tiepida della luna e delle stelle. Sono in ritardo: accelero il passo, senza nemmeno preoccuparmi di sollevare il cappuccio del mantello per avere una visuale più ampia dei vicoli. Conosco la strada a memoria, potrei farla ad occhi chiusi. Qualche sera mi imbatto in un ubriacone, altre volte in vagabondi senza una casa, altre volte ancora, come oggi, è il turno di un disgraziato, un codardo che preferisce vagare nel buio senza meta piuttosto che tornare dalla propria famiglia e affrontare le conseguenze delle proprie azioni. La mia reazione è sempre la stessa: non ci bado, e se non vengo notato li supero, permettendo loro di vedere un altro, inutile giorno. Più spesso però sono costretto ad agire, perché l'essere umano è difettoso, e la curiosità è la sua più grande maledizione: perciò attendo, come sempre. L'uomo inizia con le grida, mi insulta, vuole giocare. Vuole sfogare la sua frustrazione. Poi si avvicina, tocca il mio cappuccio con le sue sudicie mani, è violento, non sa controllarsi. Ma poi vede il mio volto, e il terrore, quello più puro, lo assale: ma è tardi. Incateno i miei occhi ai suoi ed ecco fatto, un'altra vita presa da chi non se la meritava più. Non mi occupo dei cadaveri, è una zona malfamata, questa, e nessuno si pone troppe domande quando avvengono ritrovamenti del genere. Continuo per la mia strada, con la brezza della notte che mi accarezza il volto ormai scoperto, stavolta senza incidenti: la meta è un portone di legno, antico, pesante, rovinato. Uno di quelli che non apriresti mai, perché senti che non è la cosa giusta da fare, lo senti nello stomaco. È un luogo maledetto, questo, si mormora per la città. Afferro la maniglia ed entro nel piccolo corridoio illuminato dalla debole luce delle fiaccole. Lo percorro ed entro nella stanza principale, dove molti si stanno spazientendo. Tanti rubini mi osservano dall'oscurità: hanno l'eternità a disposizione, ma non amano aspettare. Possiamo cominciare, dice qualcuno, chi non è importante. E allora estraggo il pugnale, la lama scorre sulla pelle, altro cremisi illumina il buio della grande sala. L'odore del sangue raggiunge le mie narici... e mi viene da starnutire. "Funziona sempre con la gente svenuta", sento dire da una voce un po' troppo alta per i miei gusti. Il prurito al naso diventa quasi insopportabile, ma scompare quando sento una specie di pressione sul petto, come se vi fosse una mano appoggiata sopra. "Respira, il battito sembra un pò alterato. La rigenerazione risana le ferite, ma non elimina la stanchezza, non mi sorprende che sia crollato. Fategli aria per favore, non affolliamo la tenda". È Drako, stavolta ne sono sicuro. Devo... devo essere svenuto. <<Sto bene>>, mugugno tra me e me, per poi ripeterlo con la voce un po' più alta, in modo che possano sentirmi tutti i presenti. <<Sto bene. Mi spiace. Non era mia intenzione svenire>>. Ok, non intendevo dire questo. <<Non era mia intenzione farvi preoccupare>>. Tento di sedermi e cerco lo sguardo di Niniel. <<Ha ragione Drako. Sarà stata la stanchezza. Appena mangerò qualcosa mi sentirò meglio>>. In realtà non ci credo neanche io, ma non voglio farla stare in pensiero. Dei... devo essere stato senza sensi per poco tempo, perché vedo dalla finestra della tenda che il cielo è ancora scuro, però... che razza di sogno era quello? Così vivido, così reale... riesco quasi a sentire ancora il vento sul viso. Scuoto la testa, i sogni strani sono di certo l'ultima delle mie preoccupazioni, il vero problema è un altro. <<Abbiamo perso>>, dico mesto a Kalisi, anche se credo che lo abbiano già informato. <<Credo... credo che abbiamo combattuto bene. Ma c'era una donna, una ribelle... completamente fuori controllo. Aveva i capelli corvini, il volto bruciato, e dominava il fulmine. Vi è familiare?>>. Era davvero una forza della natura. Quello scudo... ne ho visti pochi con una potenza del genere.
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  5. #2925
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Sono ancora intenta ad osservare il volto di Valerius, con una certa preoccupazione nel cuore, quando Dahmer entra nella tenda ed inizia a sfiorargli il naso con un filo di paglia.



    Si può essere più dementi di così?! Potrebbe aver avuto un malore grave ed invece di aiutare o dire qualcosa di incoraggiante, al solito, fa il cretino. Fortunatamente, Drako fa il suo ingresso...

    "Respira, il battito sembra un pò alterato. La rigenerazione risana le ferite, ma non elimina la stanchezza, non mi sorprende che sia crollato. Fategli aria per favore, non affolliamo la tenda"

    Nonostante il suo richiamo, non riesco a lasciare la mano del mio compagno.



    E se fosse stata colpa mia? Se lo stress avesse causato tutto questo?
    Gli tremava la mano mentre parlava con me, quindi... credo... è possibile che...

    "Niniel, sei esperta di erbe, preparagli un ricostituente per favore, gli fornirà un minimo di energie"



    Annuisco in silenzio, ma quando sto per lasciare la presa... si... si sveglia!
    Oh, per la miseria!!!! Per fortuna ha aperto gli occhi!!!

    "Sto bene. Mi spiace. Non era mia intenzione svenire. Non era mia intenzione farvi preoccupare. Ha ragione Drako. Sarà stata la stanchezza. Appena mangerò qualcosa mi sentirò meglio"

    "Meglio essere cauti: io il ricostituente te lo preparo lo stesso e tu mi farai il piacere di berlo, mentre mangerai qualcosa, ovviamente..."

    Il tono è deciso, deve comprendere che non accetterò un no come risposta, ma gli rivolgo un sorriso cordiale perché vorrei capisse anche che non sono sgarbata nei suoi confronti, ma solo preoccupata.
    Afferro subito le erbe necessarie a preparare il ricostituente e mi metto all'opera: sarà pronto in men che non si dica.

    "Abbiamo perso"

    Smetto solo un istante di tritare le erbe. Giusto... non abbiamo ancora parlato con il capo...

    "Mi dispiace tanto..." affermo, rivolgendomi ai presenti.

    Perché è vero. Nonostante tutto, l'ultima cosa che avrei voluto fare, era deludere i miei compagni.
    Eppure... eppure abbiamo fallito. E forse io ho fallito più degli altri. Riportare quel piede...
    Non ho detto nulla prima. Ho preferito allontanarmi con Valerius per ascoltare ciò che aveva da dire, ma ho sentito perfettamente le parole di Dahmer e... beh, è Dahmer. Cosa potevo aspettarmi da uno come lui?



    Come ha potuto anche solo sfiorarmi l'idea di...



    "Credo... credo che abbiamo combattuto bene. Ma c'era una donna, una ribelle... completamente fuori controllo. Aveva i capelli corvini, il volto bruciato, e dominava il fulmine. Vi è familiare?"

    L'altra ribelle. Non mi sono soffermata affatto su di lei durante il combattimento ed... ecco cosa è accaduto.
    Forse se avessi aiutato il mio compagno contro questa potente avversaria, forse...
    Ohhhh, basta rimuginare, maledizione!
    Filtro il liquido e lo verso in un bicchiere, per poi portarlo al mio compagno...

    "Tieni. Sorseggialo lentamente... è bollente. Ho aggiunto un po' di miele per evitare che risultasse troppo amaro ed anche un po' di camomilla: ti aiuterà a riposare meglio..."
    Ultima modifica di valuccia85; 13th March 2016 alle 21:50

  6. #2926
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Mentre sto cucinando, un movimento mi distrae sulla sinistra e finisco col bruciarmi il palmo della mano, poggiandola contro il calderone "Ma porc... di quella put...di Saras...mmmh!" Ringhio stringendo i denti e sventolando la mano a mezz'aria, nel tentativo di raffreddarla. Quel movimento era in realtà Niniel che trascina Valerius privo di sensi, e mo che succede? Prima era in piedi, totalmente rigenerato, forse Niniel non si è lavata i denti e gli ha parlato troppo da vicino, sono cose che possono capitare dopo una lunga giornata trascorsa in battaglia. Comunque lo trasportano in infermeria, dove certamente si è fatta la calca, ne approfitto per legare una pezza bagnata alla mano, in modo che il bruciore sia meno intenso ed una volta accertatomi dello stato della cena, mi dirigo anche io in tenda per vedere che accade.



    <<Sto bene. Mi spiace. Non era mia intenzione svenire>> Ha sicuramente preso una botta in testa, altro che alito. E quel suo occhio rosso mi inquieta, perchè non si rimette la benda?<<Non era mia intenzione farvi preoccupare. Ha ragione Drako. Sarà stata la stanchezza. Appena mangerò qualcosa mi sentirò meglio>>



    Si alza e prova a ricomporsi, Niniel non accenna a spostarsi da lui, deve essere accaduto qualcosa tra i due, e....... lui non ha retto, ha una certa età dopotutto <<Credo... credo che abbiamo combattuto bene. Ma c'era una donna, una ribelle... completamente fuori controllo. Aveva i capelli corvini, il volto bruciato, e dominava il fulmine. Vi è familiare?>>



    Più che familiare... purtroppo non quanto avessi voluto qualche annetto fa, non ho mai approfondito la conoscenza dell'ancella di Lumen, non sembrava comunque disdegnarmi "Daphne Baratheon, ha già combattuto all'Auspex contro Dahmer e Zagarth"



    Li osservo entrambi, c'era anche Esperin in campo quella volta, ma contro di noi "Mi dispiace tanto..." Niniel prepara il suo infuso e lo porge a Valerius, mentre Drako pone una mano sulla spalla di entrambi "Non fatevene una colpa, avete riportato pochi danni da ciò che ho visto, vi siete fatti sicuramente onore. Riposatevi e non stancatevi oltre, parleremo domani alla riunione di tutto. La guerra è ancora tutta da giocare"



    E.... Signori e Signore... ecco Drako Kalisi ne "Il difensore di sta cippa" sempre sul pezzo Gran Maestro. Abbiamo perso, mangiati una emozione, arrabbiati, di qualcosa, no... sempre tutto retto e gentile con un palo doppio di buonismo su per il culo. Ma sì... sorridiamo, è tutto ok. "La cena è pronta se volete mangiare qualcosa"

  7. #2927
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius Urthadar

    La prima a rispondermi è Niniel, sembra decisa a preparare quel ricostituente e beh, la lascio fare, magari mi farà davvero bene... non vedo perché rifiutare, se le fa piacere. Le sorrido di rimando, o meglio, tento di sorridere ma come sempre mi esce un'espressione spastica che faccio sparire in fretta... non penso che imparerò mai. E poi, sinceramente, non me la sento davvero di sorridere, anzi. Questo improvviso svenimento mi preoccupa, probabilmente sono davvero debilitato per la battaglia, ma... quel mal di testa cronico che mi tormenta, non riesco a non pensare che le due cose siano collegate. Ero convinto che fosse causato dal fatto che il mio cervello non riuscisse ad abituarsi ai due occhi, ma ora... ora non so più cosa pensare. Forse è davvero quello il motivo. Non ho mai avuto episodi del genere in tutta la mia vita, non ho mai avuto emicranie, ma da quando Dahmer mi ha levato quella benda... Dei, mi sembra di essere un relitto umano. E, dato che siamo impegnati in una guerra, non mi sembra un'ottima cosa. La stessa guerra che stavamo vincendo, la guerra che potevamo concludere già oggi perché avevamo un vantaggio, dannazione, e ce lo siamo bruciato. Come ho detto a Drako sono convinto che io e Niniel ci siamo fatti valere, abbiamo combattuto con tutte le nostre forze... ma ciò non significa che la sconfitta faccia meno male. Devo allenarmi, devo tornare in forma... ma per farlo ho bisogno di capire cosa non vada in me. Cosa sta causando tutto questo. E la risposta mi pare ovvia: l'occhio. È partito tutto da lì, non può che essere quella la soluzione. Sì, ho deciso: in mattinata scriverò a Petyr, chiedendogli quei libri che si era offerto di prestarmi. "Tieni. Sorseggialo lentamente... è bollente. Ho aggiunto un po' di miele per evitare che risultasse troppo amaro ed anche un po' di camomilla: ti aiuterà a riposare meglio...". La voce decisa di Niniel interrompe i miei pensieri: la ringrazio con un cenno, anche se poteva evitare le spezie dolci, dato che ho bevuto ben di peggio in passato. Intrugli con erbe strane, davvero disgustose, ma che spesso hanno segnato la differenza tra la vita e la morte. Però apprezzo, bere qualcosa che non sia amaro quanto la morte è un bel cambiamento. <<È molto buono>>, le dico dopo il primo sorso, che, diamine, è davvero bollente. Un'altra voce interviene, una che non sento da un po' di tempo e che attira la mia attenzione. "Daphne Baratheon, ha già combattuto all'Auspex contro Dahmer e Zagarth", sostengo lo sguardo di Ryuk, per poi osservare Dahmer, che ancora non ha fiatato. Il cognome non mi è nuovo, il casato governa l'Altura se non ricordo male, e mi pare che fosse una dinastia rispettata, seppur non potente quanto altre nel regno, che poteva vantare un governo giusto e un popolo fedele. Anche loro schierati contro il tiranno, quindi, ma sulla sponda sbagliata del fiume. Le parole di incoraggiamento di Drako e il suo gesto fraterno purtroppo non fanno molto per il mio morale, o almeno, non quanto l'ultima frase pronunciata da Ryuk: è pronta a cena. <<Grazie>>, gli dirò per poi alzarmi e portare il ricostituente con me al tavolo, dove continuerò a berlo mentre mangerò qualunque cosa abbia preparato il cuoco. D'altronde non posso di certo andare a dormire con lo stomaco vuoto.
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  8. #2928
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Mentre Valerius sorseggia lentamente il ricostituente che gli ho preparato, anche Ryuk ci raggiunge in tenda, rivelando l'identità della Ribelle che tanti danni e scompiglio ha creato durante la battaglia.



    Ora ricordo perfettamente il nome, giusto! Come ho fatto a non pensarci?



    In tutto questo Dahmer continua a restare in silenzio e... meglio così. Vista la quantità di eresie che riesce a far uscire da quella bocca, meglio se resta zitto.
    Finisco di riordinare l'infermeria e ripulire, così da non lasciare disordine e rifletto sugli avvenimenti della giornata: perdere questa battaglia... proprio non ci voleva... Avrei dovuto fare di più, molto di più. Forse... anzi, sicuramente, se non mi fossi distratta avrei potuto combattere con maggior lucidità ed esaminare meglio la situazione.
    Vorrei pensare "sarà per la prossima volta", ma i territori da conquistare non credo siano più molti, quindi non credo ci sarà una prossima volta per darsi da fare e sostenere la mia fazione in questa guerra.
    Ho fallito e... mi fa male. Nonostante il gesto e la comprensione di Drako, mi fa male. Perché, nonostante qualsiasi problema passato, presente o futuro, faccio parte di questa fazione e vorrei sempre dare il meglio per loro.
    Per tutti loro.



    Ciò che è accaduto oggi... scagliarmi contro un avversario in quel modo, chiunque egli sia, non dovrà mai più succedere. Soprattutto con lui. Devo imparare, e velocemente, a gestire la mia rabbia ed il mio dolore, perché potrebbe costarmi la vita o, peggio, la vita di un compagno.



    La mia vita. Non ho più avuto il tempo di pensarci, ma... non dovrei nemmeno essere qui, giusto?
    Od almeno... così... credo.

    "La cena è pronta se volete mangiare qualcosa"

    Seguo gli altri fuori dalla tenda...

    "Grazie mille - affermo rivolgendomi al cuoco, ma quando noto la mano fasciata, non posso fare a meno di aggiungere - Tutto bene? Cosa ti sei fatto?" indicando la mano.

    Mentre attendo una sua risposta, prendo una ciotola di ciò che ha preparato e prendo posto a tavola.
    Al solito avrò l'accortezza di scansare eventuali pezzi di carne, ma devo mangiare qualcosa.
    Fortuna che c'è del pane!
    Ultima modifica di valuccia85; 13th March 2016 alle 21:57

  9. #2929
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    Valerius si tira su dopo che Dahmer gli ha solleticato il naso con un pagliuzza, dovrei prendere nota, è sicuramente un metodo più delicato del mio: Grazie nonno per avermi preso a schiaffi per tutta la mia infanzia!
    In men che non si dica la tenda si riempie di gente, tanto che persino Drako ci dice di lasciarlo respirare e di non togliergli l'aria. Comunque sia per fortuna è tutto a posto, quindi lascio la tenda infermeria, fuori è già notte. Non ho sonno e non ho fame, Ryuk ha preparato la cena, ma non credo che mi unirò agli altri. Spero che il Leithien non abbia usato il piede del reale come ingrediente speciale!
    Mi avvicino al tavolo e vedo l'arto reciso a terra, non è per nulla igienico mangiare con quell'affare sotto il naso e, per le fanciulle, non dev'essere nemmeno tanto piacevole. Torno in infermeria ed afferro un telo, poi mi avvicino al piede e lo avvolgo nel tessuto facendolo scomparire alla vista. Dovrei seppellirlo o meglio bruciarlo, faccio qualche passo in direzione del lago e poi mi fermo, mi dirigo verso Gray: "Dahmer" - gli faccio cenno con la testa di seguirmi e, se vorrà farlo, andremo insieme al lago e vedremo cosa farne di questo, altrimenti ci penserò da solo.


  10. #2930
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Drako mi scosta, giustamente lui ha modi molto più gentili per rianimare il nonno, eppure uno starnuto non ha mai ucciso nessuno. Le prime parole di Valerius sono ovviamente colme di saggezza... non era sua intenzione di svenire... come se uno potesse farlo apposta! Parla dei nemici che li hanno sconfitti: una ragazza bruna, volto bruciato, fulmine... Daphne? Povero nonno! E se... "Te l'avevo promesso che ti presentavo la mia ex... sicuro che sia... ehm... tutto in ordine laggiù?" dico grattandomi imbarazzato la guancia. Ryuk ci avvisa che la cena è pronta, quindi seguo gli altri al tavolo. Mentre mangio, Sage raccoglie il piede che ho gettato e mi viene vicino. Mi invita al lago. Forse vuole le botte. Sicuramente vuole darmene tante. Faccio di sì con un cenno del capo e lo seguo al lago: "Sei una specie di feticista?" esclamo sarcastico. Poi mi faccio serio: "Che ci vuoi fare? Quella cosa non ha valore, non è un trofeo conquistato in guerra, Niniel lo ha semplicemente rubato" dico fissando il tessuto in cui lo ha avvolto. Dove vuoi arrivare, Sage?

 

 

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