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  1. #2981
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Da qui

    Non posso crederci, nonostante quel documento sia stato sotto i miei occhi in tutta la sua fisicità. Mio padre, quell'essere abietto di Caligus, mi ha fatto vivere un inferno... altro che demone predestinato, altro che libero di seguire la propria natura malvagia... non sono mai stato libero di fare proprio un bel niente. Mi ha plasmato come creta, dandomi la forma che voleva lui, mi ha fatto credere che per me non poteva esserci felicità, che l'unica cosa cui potevo aspirare era guardarla da lontano, nell'ombra della luce di Vicent. Brutto bastardo. E io idiota che non ho capito prima, io stupido e degenerato ad averlo assecondato. Già... l'ho assecondato... o semplicemente mi faceva comodo così? Non mi rendevo conto del fardello che il mio passato mi avrebbe creato... ma questo... questo non mi rende privo di colpe. E ora, sono più pesanti che mai. Troppo pesanti. Passo il Glados e sono di nuovo al Lacrima mundi, mi metto dietro un cespuglio a carponi, slacciandomi la casacca. Vomito, vomito anche l'anima che non pensavo di avere. Prendo una foglia e la mastico per poi sputarla, così da far smettere il mio stomaco di traballare. Dei che schifo. Stringo i pugni, imprigionando un po' di terra. A questo punto, dovrei crederci che mia madre volesse sacrificarmi all'Abgruntis? Sì, per come sono venuto fuori, penso davvero di essere il figlio di due emeriti stronzi. Non respiro. Ansimo violentemente e digrigno i denti fino a sanguinare. Dannazione, dannazione. Il male che ho fatto: l'ho davvero fatto io, l'ho davvero scelto io e sì... potevo essere diverso. Mi sono sempre tenuto la coscienza a posto con la storia del i Dreth sono cattivi, ho avuto un'infanzia di merda, Ulfric mi ha fatto ammazzare Ripper. E poi quando ho saputo di mia madre mi sono sentito ancora più giustificato. Potevo scegliere diversamente e non l'ho fatto, questa è l'unica realtà. Potevo provare ad essere felice, a cercare di esserlo senza Selene perchè anche io avrei potuto avere quello che avevano lei e Vicent. Mi sento la pelle in fiamme, come se tutto l'odio per me stesso e per mio padre mi stesse per esplodere dai pori. Inizio a dare pugni al terreno come se avessi davanti la faccia di Caligus. La sua faccia, così simile alla mia. Il suo ghigno, così simile al mio. Mi rialzo con le gambe che tremano, sono esausto. Esausto di tutto, incapace di convivere con la verità. Eppure devo trovare la forza, se una cosa buona nella vita voglio farla è questa guerra. E all'alba, toccherà a me. Barcollo come uno zombie... non voglio sentirmi così, voglio sentirmi vivo... ma perchè poi? La morte è ciò che merito. Non posso scappare da un passato come il mio. Volevo ricominciare... volevo essere libero, un uomo. Questa guerra doveva essere il mio riscatto. Un riscatto che il boia della Luna non può avere. Voglio essere solo Dahmer... solo Dahmer Gray. Ma questa rabbia che mi sta bruciando dentro... è qualcosa di insopportabile.

  2. #2982
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    "Era mia sorella, non hai il diritto di parlare in questo modo. Non aveva alcuna colpa, è stata mia madre a sbagliare. Non avresti dovuto mantenere quella promessa, non è stato giusto. Mio padre, Lantis..." Sua sorella... suo padre e Lantis. Sorella di Efrem, figlia di Ysotta... solo nominare tutti questi nomi mi fa venir un gran mal di testa, solo metterli uno accanto all'altro basterebbe a far capire a chiunque di che razza di casino si tratti. "Ascoltami" La guardo ancora, mentre lei si avvicina e mi sforzo di reprimere questo pianto incontrollato, tornando dritto "Non voglio essere falsa, sono delusa e penso che tu abbia sbagliato a nascondere questo segreto. Non voglio neanche essere egoista, tutto questo non è facile per nessuno, tanto meno per te e lo vedo ma... tu ti sei mai fermato a pensare a me?" Oh si Esperin, ogni singolo istante dal momento in cui ti ho conosciuta ed è per questo che ti sono sempre stato accanto e quell'istinto di tenerti sotto una campana di vetro è così difficile da reprimere. Tu non sai quanto ci abbia pensato "Fino a poco tempo fa ho vissuto una realtà che ora sta cadendo in mille pezzi, avevo delle certezze che stanno crollando una dopo l'altra, non so più a cosa ed a chi credere, non so cosa fosse vero e cosa no, non so neanche se sono davvero in grado di giudicare le persone o se sono semplicemente un'ingenua che verrà sempre raggirata" Ci sono altre verità che non sai e che nonostante tutto non ho intenzione di dirti, mi dispiace, non perchè io non possa, ormai è andato tutto a rovescio, piuttosto perchè non ci riesco, sono un codardo probabilmente, ma la bugia che porto avanti dura ben più di sette anni e sarebbe una verità troppo dura da digerire per chiunque "dato che lo schifo che mi circondava era così evidente che sono stata davvero stolta e cieca a non accorgermi di niente" Come avresti mai potuto accorgetene? Non potevi "Forse se foste stati più sinceri e schietti con me, se non mi avessi nascosto questa come le altre cose per tenermi al sicuro, non mi troverei in questa situazione, non mi sentirei così confusa e soprattutto non avrei paura che ci sia ancora tanto altro di cui non sono a conoscenza che mi farà stare ancora più male prima o poi" Sento la sua presa sul braccio ed inevitabilmente gli occhi si allontanano dai suoi, c'è tanto altro ancora."credo che farò una passeggiata...per schiarirmi le idee" Lascio che la sua mano scivoli via, ma prima che esca dalla tenda sento di doverle dire qualcosa "Non hai vissuto in una totale menzogna, Esperin. In tutto questo caos, tua madre, tuo padre ed io avremmo fatto qualsiasi cosa pur di non metterti in pericolo e perdonami, ma lo farei ancora, perché se ti accadesse qualcosa non credo che avrei la forza di reagire. Loro non ci sono più e mi sento responsabile per te, sei adulta e sei così uguale a lui, probabilmente sei più saggia e razionale di me, sarai una regina perfetta, come tuo padre è stato il Re che tutti ci hanno invidiato" Lantis... anche lui è un pericolo per te ormai. Lascio che esca dalla tenda, ho bisogno di chiudere un pò gli occhi.

  3. #2983
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Inizia a diventare noioso allenarmi da solo ed i manichini non sono divertenti da pestare, non urlano, non sanguinano e non hanno ossa da rompere, bah. Mi guardo attorno, non c’è nessuno qui, ognuno se ne sta per i fatti propri, avrei preferito avere un avversario col quale scontrarmi, magari Alinor, avrei potuto testarla per la battaglia di domani, non so nulla di come combatte, ma non posso giudicarla dall’apparenza, Esperin è l’esempio di quanto possa ingannare l’aspetto di una donna, non avrei mai pensato che fosse una guerriera di tale portata, il suo sangue non mente. Osservo la mano destra e richiamo a me il mio elemento, il vento che comincia a palesarsi attorno all’arto e piccoli cristalli che si propagano sulla pelle, l’epidermide che muta colore in un azzurro misto al verde che si fa sempre più luminoso mentre ricopre l’intero braccio. Riesco a muovermi, ruoto il polso, apro la mano, muovo le dita, ormai ho acquisito affinità con il ghiaccio, se solo ripenso al dolore avvertito la prima volta, all’impressione che si potesse rompere da un momento all’altro. Esperin mi è stata vicina anche in quel momento, come lo è stata in tutti gli episodi più importanti che mi hanno riguardato in questo periodo, come posso non pensare a lei, se ogni singola cosa mi rimanda al suo volto? Ci voleva la figlia di Rickard, una Raeghar, una ragazza della sua età per risvegliare certe cose in me, ironia del destino, mi sento quasi ridicolo per quanto io mi sia sentito felice in quei momenti, ormai dovrei aver imparato che è qualcosa che non mi è concesso, ne avrò la conferma stasera quando andrò da Auron, quando mi darà il ben servito anche lui, allora non avrò veramente più niente da perdere e quando uno dei “magnifici” tre farà calare la sua arma sulla mia testa, non avrò più niente in sospeso con questa vita, non ci tornerò neanche da spettro, sia lodato Raiden. Poggio la mano sul manichino ed in un istante il ghiaccio si propaga ricoprendolo interamente, mi basta un calcio col collo del piede, posizionandomi lateralmente, per farlo andare in frantumi sotto i miei occhi. Devo occupare il tempo, magari qualcuno mi raggiungerà per un allenamento come si deve, non ho voglia di fare altro in questo momento.

    Crystal Grave -congela tutto il corpo a contatto, causandone la paralisi ed ingenti danni da assideramento

  4. #2984
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Quando termino di parlare ho la gola secca e la testa che fa male, Drako resta in silenzio e per un istante mi pento di aver affrontato questo discorso considerato che non ha fatto altro che aumentare la tensione tra noi e mettermi al corrente dell’ennesima verità che mi è stata negata negli anni, così come a mio padre ed a mio fratello. Mi consolano solo le parole dei Saggi riguardo al primo, quando il giorno del suo funerale mi dissero che era cosciente del tutto ed in pace accanto alla nostra Dea, ed anche le parole di Drako quando al mio arrivo qui mi disse che durante il loro ultimo incontro al Castello gli aveva rivelato ogni cosa ottenendo il suo perdono, ora tante cose iniziano ad assumere un altro significato o forse sono io ad interpretarle diversamente… ma non ho più voglia di pensare a tutto questo, sono stanca. Lascio il suo braccio quando distoglie ancora una volta lo sguardo e mi volto per uscire dalla tenda ma torno a guardarlo quando mi parla "Non hai vissuto in una totale menzogna, Esperin. In tutto questo caos, tua madre, tuo padre ed io avremmo fatto qualsiasi cosa pur di non metterti in pericolo e perdonami, ma lo farei ancora, perché se ti accadesse qualcosa non credo che avrei la forza di reagire " abbasso lo sguardo, so che questo è vero ed è forse una delle poche certezze che mi restano, non ho mai dubitato del loro amore e neanche di quello di Lantis almeno fino al momento della mia fuga e lo stesso vale per me... non sopporterei di perderli, non riesco nemmeno a concepirne l'eventualità. Non ho dubitato neanche di mia madre, della persona che fosse con me e con la nostra famiglia, forse solo per un istante quando, sconvolta da questa verità che ignoravo, ho avuto paura di non conoscerla affatto ma le parole di Ryuk in quel momento hanno poi allontanato questi dubbi… tornerei ad essere l’uomo peggiore di questo mondo se servisse a proteggere mio figlio. Probabilmente le sue parole non erano sincere, anche se una parte di me ancora si ostina a crederlo, ma nel caso di mia madre lo sono certamente e questa certezza non crollerà mai, nonostante tutto quello che ha fatto… ci amava con tutta se stessa ed io ricambierò sempre il suo amore. "Loro non ci sono più e mi sento responsabile per te, sei adulta e sei così uguale a lui, probabilmente sei più saggia e razionale di me, sarai una regina perfetta, come tuo padre è stato il Re che tutti ci hanno invidiato" abbasso ancora lo sguardo e non so cosa rispondergli, non sento di essere pronta a regnare né di essere all'altezza di queste sue aspettative nei miei riguardi, non mi sento né saggia né razionale soprattutto non in questo periodo e se sapesse cosa ho pensato e cosa ho desiderato lo direbbe anche lui, assieme ad una lista infinita di imprecazioni. "Sei la mia famiglia, desidero starti accanto ed aiutarti, permettimi di farlo, non tenermi in disparte chiudendoti in te stesso" gli dico soltanto prima di uscire dalla tenda "cerca di riposare" aggiungo poi richiudendo la tenda alle mie spalle ed incamminandomi verso il lago. Lo sento lontano, non è più come prima e non so cosa fare per evitarlo, non so neanche cosa fare per evitare di essere così delusa e frustata per queste continue omissioni a fin di bene, né per evitare di sentire questa necessità prioritaria di sapere come stanno le cose. Respiro a pieni polmoni cercando di scacciare via la tensione che ho avvertito assieme al pessimo umore che sono stanca di portarmi dietro, fermarmi un po’ sulla riva del lago mi aiuterà a calmarmi… come sempre, sperando che non ci sia nessuno. Quando arrivo nei pressi dello specchio d’acqua intravedo purtroppo Dahmer ma non presto attenzione a lui, non sono certamente dell’umore adatto per sopportarlo, così proseguo diritto per raggiungere la riva opposta.

  5. #2985
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen

    Tutto d'un fiato ripeto a Valerius le parole del fratello e nei suoi occhi colgo il nulla, il vuoto. Forse non ha capito a cosa alludesse Aiden, ma non ho neppure il tempo di chiarire meglio che si alza bruscamente e calcia contro la tenda facendola traballare <<non posso mai AVERE UN MINUTO DI PACE!>>
    Mi alzo di scatto dal pagliericcio e lo guardo sbalordita: il suo gesto così in contrasto con la sua solita pacatezza mi confonde e mi spaventa, non riesco a nasconderlo. Valerius si calma e si scusa senza però avvicinarsi a me, forse è perchè è ancora arrabbiato o forse perchè mi vede spaventata. Cerco quindi di mostrarmi calma sia in volto che nella voce <<E' colpa mia, non ho pesato bene le parole - continuo a guardarlo negli occhi senza però accorciare le distanze, non voglio turbarlo ulteriormente - e non ti ho lasciato il tempo di metabolizzarle, ma sentivo il bisogno di parlarne e di liberarmi di questo peso il prima possibile. Perdonami.>> Mi sento in parte colpevole, avrei dovuto aspettare di essere più calma così da non farmi sopraffare dalle emozioni, purtroppo questa cosa è più grande di me e non sono in grado di gestirla da sola.
    <<Non lo avevo mai incontrato prima. - sospiro, parlare mi è difficile, ma voglio rispondere alla sua domanda - Voleva darmi questo.>> gli mostro il ciondolo che tengo tra le mani e deglutisco. Un nodo si è formato in gola << Era di mia madre.>>.
    Mi siedo nuovamente sul pagliericcio <<E' stato tutto così strano... - non saprei come altro descrivere l'incontro - Inizialmente ero prevenuta e irritata dal suo atteggiamento arrogante e indisponente, ha addirittura insinuato che non dovrei fidarmi di voi. Ero così arrabbiata... - stringo i pugni ripensando all'odio provato di fronte al colpevole del massacro al villaggio, ma evito di dirglielo e cerco di calmarmi continuando il racconto. - Poi si è trasformato sotto i miei occhi mettendo a nudo le sue emozioni, si è commosso parlandomi di mia madre e di alcuni fatti del passato. Mi ha rivelato della morte di Alistair, tuo zio, e di aver ucciso sua madre... Tua madre... - lo guardo dispiaciuta - Gli ho creduto.>> E non solo gli ho creduto, ma lo ho sentito più vicino di quello che avrei voluto. Evito, però, di parlargli di questi miei sentimenti contrastanti e taccio anche sul breve accenno riguardante Valerius. E' già abbastanza turbato, gliene parlerò solo se mi chiederà qualcosa a riguardo.
    Ultima modifica di albakiara; 19th February 2016 alle 23:05

  6. #2986
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Come un cancro che si mangia le budella, questa rabbia sta divorando ogni cosa, non riesco nemmeno a contrllare bene i nervi. Non sarei dovuto nascere, ho sbagliato tutto... ho solo portato morte e dolore. E ho scelto io di condurre così la mia vita. Troppo stupido per capire cosa stesse facendo mio padre, troppo patetico per reagire positivamente alle avversità. Esperin mi passa davanti ma le si legge in faccia che non è felice di incrociarmi. Giustamente, le sono sempre stato sul culo, nonostante io sia sempre stato gentile con lei. La cosa assurda, che al momento mi odio più di quanto mi odia lei. "Dovresti farti vedere da un medico, non è normale avere sempre il mestruo" dico con provocazione. E' un bel giorno per morire, anche il luogo è il mio preferito. Non riesco nemmeno più ad essere sarcastico. Ho bisogno di qualcosa che mi smuova, ho bisogno... di sputare sangue e sentire dolore. Il dolore mi farò sentire di nuovo vivo. "Lasciami stare Dahmer, non è proprio il momento" mi dice continuando a camminare. Giustamente non sono degno nemmeno di considerazione. "Problemi d'amore? Ryuk preferisce le battone come Shayla?" incalzo. Non puoi ignorarmi, ho provato a comportarmi bene e tu mi hai sempre disprezzato. Aeglos... sai di Aeglos non è vero? Sai di Selene? Perchè allora non affronti la questione con me? Perchè non mi dici un cazzo? Sono senza speranza eh? Inutile parlare col mostro, tanto che vuoi che cambi. Divento serio e mi fermo quando lei mi fulmina con lo sguardo: "Sei talmente stupido da non capire che non è aria?" mi ribatte incazzata. "Vicent ti ha detto cosa è successo ad Aeglos, non è vero? Ti ha detto il nome del brigante cattivo che ha fatto quell'eccidio" domando senza nessuna curiosità, senza nessuna reazione alla sua offesa. In realtà, non mi importa se lo abbia davvero fatto. Sono stanco di portarmi addosso tutti questi pesi. Mi connetto con il potere della terra e le mie radici, silenziosamente, spunteranno dietro di lei e proveranno a stringerle le gambe, magari provando a farla cadere. Vedremo se riuscirai ancora ad evitarmi.

    Distruzione
    L’incantatore è in grado di connettere la propria energia all'ambiente e generare radici, che prendono vita dal sottosuolo, in zone da lui scelte:

    Esperto Abbraccio dell’Eden - le radici bloccano metà corpo o busto o gambe, stringendolo con forza, provocando danni da escoriazione

  7. #2987
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Alinor Waters



    Valerius mi chiede altre informazioni sui Reali, dei loro punti deboli. Abbasso lo sguardo, sinceramente non so cosa dire. Non mi sono allenata con loro recentemente perchè sempre presa da altro. E' Drako che, senza troppi giri di parole, ci comunica i due nomi che scenderanno in campo per la prossima battaglia, facendomi distogliere l'attenzione dalla domanda del fratello del Comandante. La scelta ricade su Dahmer e Alinor. Alinor....sono io!! Lo guardo stranita per un po' mentre penso al motivo della sua scelta. "..Ne sono onorata" affermo titutante dopo le sue parole. Ma..che mi succede? In un altro caso starei saltando di gioia. Fremevo nel sentir pronunciare il mio nome da Lantis durante le riunioni della Torre. ..E ora? Forse...forse sono ancora frastornata. Sento Esperin ringraziarmi per qualcosa ma mi limito a sorriderle senza capire.
    Ben presto mi ritrovo sola seduta a quel tavolo. Beh, una riunione lampo direi.
    Mentre mi alzo dalla sedia, sento il mio stomaco brontolare...non è fame, sicuro. La mia è preoccupazione, ansia. Nella battaglia che verrà mi dovrò scontrare contro quella che ormai è la mia ex fazione. Dovrò rivedere due visi conosciuti, che mi son stati compagni. Sempre se Lantis non farà scendere in campo Adamantia o Aiden...solo in quel caso ne sarò lieta.
    Cammino senza meta lungo un selciato senza sapere dove sto andando. Mi guardo intorno, con la testa immersa in mille pensieri. Quello che vedo tutt'intorno sono solo tende.
    Mi fermo solo quando intravedo Ryuk in un campo che dovrebbe essere quello d'addestramento. Lo fisso per un po', pensierosa. Se voglio vincere nella prossima battaglia, dovrò impegnarmi al massimo e riprendere seriamente con l'addestramento che finora ho messo troppo da parte. Chi meglio di una bestia come Ryuk può mettermi in difficoltà durante un allenamento?
    Dalla prima volta, durante il nostro primo incontro, mi sembra più taciturno, più distaccato. Ricordo bene che in quell'occasione fu proprio lui che mi parlo per primo di Renè, l'amore segreto di Lantis. Non so praticamente quasi nulla di lui e saperlo sposato con Esperin...beh, m'indigna parecchio.
    "Fingi che sia Lantis o...qualcun'altro?" gli chiedo vaga, riferendomi al manichino che sta colpendo, mentre lo raggiungo lentamente.
    So benissimo di non avere molte chances con lui, ma se Lantis schiererà i suoi guerrieri migliori, non posso permettermi di perdere. Mi serve uno come Ryuk Leithien ora.


  8. #2988
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    I cristalli che avvolgono il mio braccio lentamente si sciolgono, un nube fredda e densa si propaga attorno all'arto ed il mio potere si dissolve nell'aria. Allungo il braccio verso l'altro manichino ed a proposito... dobbiamo averne una scorta infinita, perché ne abbiamo distrutti un bel pò nell'ultimo periodo, spuntano come funghi, comunque... mi tengo pronto per lasciar convogliare nuovamente il vento nel palmo della mano, ma quando sento una voce mi volto di scatto, come se fossi stato colto alla sprovvista "Fingi che sia Lantis o...qualcun'altro?" Alinor... come se mi avesse letto nel pensiero. Le sorrido di sbieco, ma non per incuterle timore, piuttosto perchè mi ricordo la nostra ultima conversazione e non devo averle fatto per niente una impressione come si deve, come se già il mio nome non bastasse a precedermi. "Oh... ti assicuro che la persona che odio di più in questo momento è me stesso, ma ho provato a prendermi a pugni da solo, non è divertente. Ma sì... potrei fingere che ci sia il bel faccione sbarbato di Lantis su questo manichino, dovrei piazzarci un bel ciuffo di capelli in testa e fargli la piega, sarebbe perfetto, meglio dell'originale" Mi avvicino a lei di qualche passo "Ebbene? Lady Waters... potresti pensarci tu a pestarmi, che ne dici?" E dicendo ciò evoco la mia falce nella mano destra per poi correrle incontro, fingerò di attaccarla dall'alto verso il basso con un fendente, in realtà la sfiorerò solo senza ferirla e la punta di Gina si conficcherà al suolo a pochi centimetri dai suoi piedi "Fammi vedere cosa sai fare"

    Gina - arma in forma dormiente

  9. #2989
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Dahmer sta per farmi perdere la poca pazienza che ancora mi resta oggi, cerco di ignorarlo e di continuare a camminare così da non dover sopportare ulteriormente la sua presenza e la sua voce ma continua ad incalzare con le sue battutine stupide ed assolutamente inopportune. Addirittura mi provoca nominando Ryuk e per un attimo non capisco se stia semplicemente facendo il cretino come al solito o se effettivamente si sia accorto di qualcosa, spero proprio di no. Lo fisso con disprezzo e non riesco più di tanto a celare il fastidio e la rabbia che mi provocano le sue parole ed il suo atteggiamento, sento già la mia energia convogliare attraverso il braccio fino alla mano, mi basterebbe materializzare una sfera d'acqua e colpirlo direttamente in bocca per farlo tacere ma mi trattengo, almeno fin quando non lo sento parlare ancora. "Vicent ti ha detto cosa è successo ad Aeglos, non è vero? Ti ha detto il nome del brigante cattivo che ha fatto quell'eccidio" lo fisso allibita e disgustata, come può sapere che so? Lo sto ignorando, sto cercando di convivere civilmente con lui e solo gli Dei sanno quanto mi sia costato rinunciare a fargliela pagare per quello che ha fatto a Vicent ed ai Dreth, ma forse non sa nulla e sta solo dando aria alla bocca come al solito, dubito che abbia parlato di nuovo con Vicent. Non faccio in tempo ad elaborare le sue parole che mi sento stringere alle gambe e mi ritrovo a cadere al suolo attutendo la caduta con le braccia "Radici alle spalle...sei prevedibile lo sai? Spero che in battaglia nessuno conosca il tuo modo di combattere" ribatto sarcastica mentre sento le radici stringere ancora e recidere la pelle, materializzo Lux nella mia mano e ne stringo l'elsa "cosa avrebbe dovuto dirmi Vicent?" gli chiedo con disprezzo lanciando poi con tutta la mia forza la spada nella sua direzione all'altezza della spalla destra per realizzare una finta. La spada andrà infatti oltre le sue spalle, a quel punto connetterò la mia mente all'arma così da farle cambiare direzione e trapassarlo proprio all'altezza della spalla prima di tornare tra le mie mani " o forse sei tu che hai qualcosa da dire ma come al solito non hai le palle per farlo?" torno in piedi anche se non posso ancora spostarmi per colpa delle radici e presto attenzione al suo contrattacco.


    Lux - Arma in forma dormiente
    Scuola di Magia: alterazione ed illusione
    Telecinesi - spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente.

    • Maestro - A piacimento in una vasta area qualsiasi cosa

  10. #2990
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Esperin cade ai miei piedi ma il trionfo dura poco: la sua spada si conficca veloce nella spalla. Caldo e scuro, il sangue si spande velocemente su tutta la casacca, confondendosi con il colore della lana. Fa male, fa davvero male. Anche un animale sente dolore, no? Il dolore non ci rende speciali. Soffrire non serve a nulla, ne sono sempre stato convinto. Non è il dolore fisico a renderci uomini... la Raeghar si rialza in piedi, mi sfida. E' stata proprio lei a farmi venire il sospetto di sapere qualcosa, ha detto di aver visto Vicent e io lo conosco... per tenerla al sicuro da me, le avrà detto ogni cosa. Un idiota, se mi vedesse ora si renderebbe conto di quanto sia idiota. Esperin potrebbe uccidermi anche solo con un battito di ciglia. Nemmeno lei sembra la fanciulla più felice del mondo, d'altronde con questa guerra e i casini che combina suo fratello come potrebbe. L'amore crea legami, ci fa soffrire perchè i legami non sono destinati a durare. Soffrire per amore: questo ci rende uomini. Un mostro come credevo di essere non soffre mai per amore, perchè appunto non è un uomo. Mi credevo invincibile per questo. Osservo la sua spada... una gran bella spada, impugnata da Re Rickard. "Mio nonno Ulfric aveva un'ascia molto bella, eppure niente in confronto a questa spada... mi sarebbe piaciuto diventare un armaiolo... o un falegname..." dico guardando la lama. Sì, ora non avrei il cuore pesante. Non sarei vissuto con l'illusione di essere immune alla sofferenza umana. "Che ne sai di quello che i Dreth mi hanno fatto? Ulfric meritava di morire, è stata la cosa migliore che ho fatto nella mia vita. Ho vendicato quel bambino che ha ucciso sotto le sue frustate. Ho vendicato la loro ignavia, ho vendicato tutte quelle notti che passavo a leccarmi le ferite. Ho vendicato il mio migliore amico. Ho vendicato Ripper. Non mi pento di aver preso la mia vendetta. Sono ben altre le cose di cui mi pento" dico facendo esplodere la mia spada dalla terra, evocandola e stringendola nella mano. Di scatto, la lancio verso il suo stomaco, per correre subito verso di lei e provare a darle un pugno in faccia. Se ci sarò riuscito o meno, mi allontanerò e le dirò: "Ma che ne sa una mocciosa viziata di una cosa come la vendetta". Ad Aeglos mi sono vendicato... od ho semplicemente eseguito il volere di mio padre? Mi ha... mi ha detto lui della malattia di Ulfric, mi ha detto lui che non era al Castello, che Aeglos era quindi meno protetta del solito. Lui mi ha spedito lì quella notte ma... io ho scelto. Avevo tentennato così tanti anni per decidermi di ucciderlo... starò attento al contrattacco di Esperin, ma so che non potrò oppormi molto. Avrei potuto parlare con mio nonno, avrei potuto dimostrargli che si sbagliava su di me. Le mie parole non erano molto convinte. Tutto mi sembra incrinato, tutto mi sembra che non abbia senso. Forse Esperin dovrebbe solo tagliarmi la gola. Così, forse... tutto finirebbe.

    Ripper Blade -> forma passiva

 

 

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