Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

Alinor Waters

Come preventivato, Ryuk evita il lancio del pugnale che con grande sorpresa lo distrae tanto. Mentre lo colpisco ai gioielli mi accorgo che infila la mano in tasca, emettendo infine uno stridulo da ragazzina. Eppure ancora ha le noci di cocco attaccate..Sente il dolore in anticipo? E' un nuovo potere? Non ne ho mai sentito parlare però...
Comunque il mio colpo nel basso addome riesce alla grande e il Leithien si piega su se stesso sillabando qualcosa nella mia direzione. "Eh?" gli chiedo stranita. Fa male no? Spero che sia disintegrato il tutto, pilastro e rocce, non si sa mai, gli venisse in mente di usarli con Esperin! ..Eppure penso che poteva evitare anche questo. E' troppo ...distratto. Dopo aver rievocato Purifier mi accorgo che tende la mano verso qualcosa, qualcosa che riflette la luce del sole..Cos'è? ...Un..anello?..Cerco di avvicinarmi per capire meglio, ma all'improvviso, avverto come dei leggeri tremori e comincio a sudare freddo. Sento una leggera emicrania, ma non solo, lo stato di malessere generale, seppur poco preoccupante, si espande in tutto il mio corpo. Mi fermo, quando sento anche un fastidio allo stomaco. Che sia influenza? ..Spero di no, visto che devo scendere in guerra domani!
Cercando di non farmi distrarre, noto quasi subito che Ryuk si rialza, pronto a colpirmi in direzione del mio ginocchio destro, e ci riesce dato che non riesco comunque a schivare il suo attacco.
Sento l'osso rompersi all'istante, mentre cado a terra urlando dal dolore. Troppo dolore, che non mi permette di reagire. Credo che l'allenamento sia finito.

Ryuk Leithien

Mentre il dolore alle biglie si fa più sopportabile, perché iddio... me le ha colpite con una cattiveria inaudita, mi rendo conto che Alinor è sotto la presa della mia imposizione e riesco a romperle il ginocchio con un colpo secco. Non contrattacca, questo allenamento è stato breve, ma ho capito che la ragazza non esita a mirare nei punti più delicati e... vitali. Spero che ci saranno tutti uomini in campo contro di lei, sicuramente avrà modo di divertirsi. Porto la mano alla tasca per assicurarmi che l'anello sia ancora là ed infatti non è caduto nuovamente, sarà meglio per me chiuderlo da qualche parte o finirò per perderlo. "C'era del personale in quel calcio?" sorrido ironizzando. Dicendo ciò mi accovaccio, cercando di sollevarla di peso, facendo ben attenzione a non piazzare le mani in punti che potrebbero indurla a colpirmi nuovamente dove non batte il sole e se ci sarò riuscito la porterò in infermeria, per poi poggiarla sul pagliericcio "Sei più tonda di quando ti ho vista l'ultima volta o sbaglio?" Effettivamente non me n'ero accorto prima, ma ha messo qualche chiletto di troppo, ora si che mi prenderà sul serio a calci nei maroni quando meno me lo aspetto. Se sarò riuscito a trasportarla, le passerò una pozione di Sepyra "Questo tamponerà il dolore, aspettiamo Elen per il resto. Allora? Vi facevano mangiare bene alla torre eh? Agatha è la migliore ai fornelli"

Esperin Raeghar

E' difficile, se non impossibile, trovare un punto di incontro quando si ragiona in modo diametralmente opposto. Dahmer continua ad affermare che non lo capisco e che non mi sforzo di farlo sicura della mia verità che non rispecchia la realtà, ed effettivamente è vero che non lo capisco, come non capisco il suo paragone tra mio padre ed il suo lupo. Come se si potesse paragonare il legame con un padre che mi ha cresciuta con amore per ventuno anni, che prima di essere un grande re era un grande uomo, un amico, un confidente, una persona su cui potevo contare sempre, con quello che può aver legato un bambino ad un cucciolo. Lui avrà avuto quel lupo per poche settimane, può averlo considerato importante, può aver riversato in lui quell'affetto che non ha ricevuto da altri, ma non è comunque minimamente paragonabile ad un padre, forse gli occhi di bambino non gli hanno permesso di vedere questa realtà ma crescendo avrebbe dovuto razionalizzare e dare alle cose il giusto peso invece di covare quest'odio fino a compiere simili atrocità. Ma comunque...sono stanca, il suo passato non mi riguarda ed a quanto dice vuole superarlo, che allora lo faccia giorno dopo giorno, azione dopo azione, come ha fatto con Elen, come dovrebbe fare sempre fin quando non dimostrerà davvero di essere una persona diversa. "Sei contenta?" torno a guardarlo e mi accorgo che sta piangendo, vorrei ribattere ancora che delle sue lacrime non mi importa nulla e che in questo modo si sta solo dimostrando uguale a quel bambino che piangeva il suo amico, che non si sta dimostrando forte più di allora, ma subito dopo asciuga le lacrime e raccoglie la spada per incamminarsi verso l'infermeria, dicendo finalmente qualcosa che condivido, almeno in parte "Pensi che io voglia morire, che io voglia fuggire? Non posso fuggire, lo so bene. Scenderò su quel campo all'alba, tu non mi conosci come pretendi di conoscermi. Non mi tirerò indietro davanti al nemico e davanti a quel che mi aspetta. Il mio peso è solo mio" spero che stia parlando sul serio, che sia determinato ad affrontare sia le conseguenze delle proprie scelte, indipendentemente da cosa le abbia scatenate in passato, che i nemici della fazione con la determinazione necessaria, perchè solo in questo modo potrà risultare credibile ai miei occhi, come agli occhi di quanti conoscono il vero volto del boia. Anche la persona peggiore del mondo può avere speranza di redenzione, ma bisogna combattere per essa come per tutte le cose e spero che sia davvero intenzionato a farlo come mi sta dicendo ora a parole, come qualche suo gesto ne sta dimostrando l'intenzione. "Quella maschera non esiste più, se morirò sarà come Dahmer Gray, guerriero di Kalisi, che voleva una Dohaeris migliore e guidata da un re saggio. Se non lo vedi, è un problema tuo, non mio" quello che vedo io non ha importanza, la sua redenzione non è affar mio e non sono la persona giusta per giudicarlo, non mi sento in grado di giudicare nessuno in questo momento, l'ho fatto una volta e mi sono sbagliata quindi meglio evitare "Quello che vedo io non ha importanza, saranno i tuoi gesti a dimostrare giorno dopo giorno se sei davvero un uomo diverso o se ti stai solo illudendo di esserlo, dipende tutto solo da te" gli dico prima che si volti per andarsene "Buona fortuna per domani, Dahmer" aggiungo poi prima di tornare a sedermi vicino al lago, dovrei però andare in infermeria a prendere della pozione per questi graffi alle gambe così mi alzo e mi incammino verso la tenda.

SAGE BLOODBORNE

Ci ho messo quasi tutto il pomeriggio per mettere nero su bianco tutto quello che ho provato in quest'ultimo periodo, ma adesso, rileggendola, sento di aver speso bene il mio tempo. Non potevo continuare a sapere che Andreus è lì fuori da qualche parte e che potrebbe essere il prossimo avversario di Dahmer e della nuova arrivata e far finta di nulla. Sospiro, spero solo che tutto questo non lo metta a disagio ...
E' ora di farmi forza, sarò di ritorno all'accampamento in men che non si dica.
Esco dalla tenda, stringendo la lettera nella mano destra e mi dirigo verso il Glados, salutando Esperin che incontro sulla mia strada: "Torno subito, ho solo questa da far recapitare" - le sorrido velocemente e sfioro il portale pronunciando contemporaneamente le parole necessarie: "Rem tene, verba sequentur".
Poi attraverso la brillante luce azzurra col battito a mille.

continua qui

Elen

<<Nostra madre era una persona molto cattiva>> Valerius rompe il silenzio dopo aver ascoltato le mie parole <<Si è guadagnata il mio odio tentando di uccidermi, ma probabilmente ha reso anche la vita di Aiden un inferno. Non fatico a crederlo, ma non capisco perché abbia voluto darmi quel messaggio. Se per manipolarci, o perché... rimpiange ciò che mi è successo. Ma non ha senso. Se fossi rimasto a Capo Tempesta lui non sarebbe nemmeno nato>>.
Lo ascolto perplessa. Come può una madre voler uccidere il proprio figlio? Per me è inconcepibile, ma le sue parole confermano quelle di Aiden.
<<Se ritieni che fosse sincero, fa tesoro di ciò che ti ha detto su tua madre>> Annuisco.
<<Non so proprio cosa dire, comunque non credo volesse manipolarci.>> ripenso alla trasformazione di Aiden avvenuta sotto i miei occhi, mi è sembrato vero <<Ho avuto l'impressione che si stesse liberando di un peso che lo opprimeva da tempo.>>
Lo guardo negli occhi e mi prendo una breve pausa <<E così Aiden non sarebbe mai nato se tu fossi rimasto a Capo Tempesta? Ora capisco molte cose...>> E la strana reazione di Aiden alla proposta di incontrare il fratello assume un senso.
Dalla tenda scorgo Ryuk portare di peso "l'amica" di Esperin in infermeria <<Sono feriti... - indico fuori sperando capisca che devo andare - Se vuoi ne riparleremo più tardi... Credo che ad entrambi farà bene riflettere sulle "novità" della giornata>> lo lascio con una punta di sarcasmo prima di uscire a soccorrere i feriti. Entro in infermeria e senza fare domande, anche perché ho la testa altrove, richiamo la magia rigenerativa e la convoglio sui palmi in modo da curarli entrambi qualora mi daranno il consenso.


-concordato

*Rigenerazione - Avviene tramite tocco

• Maestro - Rigenera ferita di entità grave o mortale

Esperin Raeghar

Mentre cammino verso l'infermeria superando Dahmer ancora preso dai propri pensieri, incrocio Sage che mi informa di dover recapitare una missiva quindi probabilmente si sta recando in Neutra, gli sorrido e dopo averlo salutato continuo a camminare fino a raggiungere la tenda dove intravedo ancora prima di entrare Ryuk ed Alinor. Noto subito che lei ha la gamba rotta mentre lui ha del sangue sui fianchi, probabilmente hanno appena terminato un allenamento "Ciao" dico genericamente quando entro nella tenda, seguita poi subito dopo da Elen che procede spedita a curarli, sembra molto distratta, chissà se dipende dalla persona che l'ha convocata poco prima della riunione in Neutra, vorrei parlarle. Mi avvicino al ripiano e prendo una dose di pozione, non ha senso scomodare Elen per dei semplici graffi ed è più importante che si concentri su Alinor dato che domani dovrà scendere in battaglia, tra l'altro dovrò cambiarmi, le radici hanno strappato le calze quindi dovrò cercarne altre nel baule assieme magari ad un altro vestito. Bevo tutto d'un fiato la pozione e sento da subito i graffi bruciare meno, la pelle lentamente si risana e torna liscia, mi resta un piccolo livido sulla guancia destra dovuta al pugno ma non è importante, ci penserò dopo. Mi avvicino ad Elen e le poggio una mano sul braccio "Più tardi vorrei parlarti" le dico con tono leggermente preoccupato, non mi piace vederla così...non è tipo da intristirsi senza motivo. Mi volto poi verso Alinor guardando il suo ginocchio, non ha perso tempo ad ambientarsi e si è subito allenata tra l'altro con Ryuk che è un avversario a cui è difficile tenere testa, mi piace la sua grinta "a dopo" le dico con un sorriso, intenzionata ad uscire al più presto da questa tenda "Ciao" ancora...s'è capito Esperin, basta. Esco dalla tenda e non so dove andare, non ho voglia di tornare in tenda dato che è ancora presto né di isolarmi andando al lago, ma neanche di restare in infermeria con tutti loro...come se non fosse chiaro da cosa o meglio da chi è causata questa mia apatia. Mi siedo al tavolo e prendo dell'acqua, da qui vedo ancora l'interno dell'infermeria ma non ci sto guardando, roteare il bicchiere è decisamente più interessante.

DAHMER GRAY

Buona fortuna... mi gratto l'amico, Esperin non sa che porta sfiga augurare buona fortuna? Sicuramente non lo sa, le faccio un mezzo sorriso e continuo la mia arrampicata verso la tenda. Arrivo malconcio in infermeria, occupata già da Ryuk e Alinor in cura da Elen. Faccio un cenno con la mano per salutare, ho visto Esperin uscire, probabilmente la curatrice avrà bisogno di riposo dopo questo intervento. "Elen... potresti curarmi quando hai finito con loro?" domando tranquillo. Sono un po' a disagio in realtà, non penso di essere riuscito a nasconderlo a dovere, dall'ultima chiacchierata non ci siamo più incrociati e... bhe lei non era proprio felicissima. Mi siedo per terra, dissipo la spada e attenderò che la ragazza abbia finito e si dedichi a me.

Alinor Waters

Mentre cerco di trattenere a tutti i costi il dolore e mascherare inutilmente la mia sofferenza per il ginocchio rotto, noto che Ryuk si ricontrolla la tasca. Non scorgo più l'anello a terra, significa che l'ha preso lui. Possibile che possa trattarsi dell'anello che lo ha legato ad Esperin? E perchè mai ad un tipo come lui dovrebbe importare tanto di un anello che lega i due in un falso matrimonio? ...Che sia un cimelio di famiglia a cui tiene particolarmente?
"C'era del personale in quel calcio?" mi chiede con un sorriso, accovacciandosi per prendermi in braccio. "Non lo so ancora. Probabilmente è il cognome che porti ad urtarmi i nervi." gli sorrido di rimando.
"Sei più tonda di quando ti ho vista l'ultima volta o sbaglio?" osserva una volta entrati in infermeria. D'istinto, tento di tirargli una gomitata in pieno viso subito dopo avermi lasciata sul pagliericcio. "Io invece ti trovo meno aggressivo. Non dirmi che hai trovato la pace interiore grazie al matrimonio con Esperin.." ribatto infastidita, ma sempre ironica. Proprio tutti vi dovete accorgere che sono ingrassata? Eccheccazzo.
E' quando nomina Agatha e la cucina della Torre che mi sale un po' di malinconia. Chissà quando assaggerò un'altra delle loro torte di mele...snif!
Grazie alla pozione che mi offre Ryuk mi sento già un po' meglio, anche se la guaritrice, Elen, non tarda ad arrivare e ad offrire silenziosamente le sue cure.
"Grazie mille Elen!" le dico con un sorriso, beneficiando dello stato di benessere che mi dona. Non la conosco bene, magari è seriosa di suo o l'invito di Mercur non deve averle fatto molto piacere. Mi spiace perchè vorrei aiutarla, magari farla sentire meglio, anche solo per ripagare il suo cortese aiuto..ma magari mi vede ancora come una minaccia, ancora ..un'avversaria. Anche Esperin si unisce a noi in tenda, ma anche lei sembra taciturna. Sarà per via di Drako o...Rivolgo uno sguardo di sospetto in direzione di Ryuk. Se è a causa sua...me la pagherà cara. Dopo aver sillabato un paio di ciao e dispensato qualche breve sorriso, Esperin si rivolge con tono preoccupato ad Elen, prima di andar via. "Più tardi vorrei parlarti". Bene, ci penserà lei magari a risollevarle il morale e capire cosa è successo all'elfa. Ad entrare per ultimo in tenda è Dahmer, il mio futuro compagno di battaglia che sembra essere ferito e chiede quindi le cure ad Elen.
Quando quest'ultima avrà finito, uscirò dall'infermeria e raggiungerò Esperin chiedendole: "Cos'è quel muso lungo? Tutto bene?".



P.S. Se notate errori scusatemi, rileggerò e correggerò tutto in serata!