Continuo a girarmi e rigirarmi sul pagliericcio e non riesco a trovare pace.
Pensare che volevo riposarmi un po' prima di allenarmi ed invece... avessi chiuso occhio anche solo per dieci minuti.
Che rabbia! Mi metto a sedere e mi guardo intorno... scocciata.
Perché sono scocciata, poi? Non lo so.
Ho una grandissima confusione in testa ultimamente e questo mi irrita.
Scocciata, confusa ed irritata. E chi sta meglio di me?
Non riesco più a capire cosa voglio, cosa provo, cosa spero.
Non so nemmeno perché ho detto quelle cose durante la riunione. Ero solo infastidita ed indispettita.
"Solo", eh. Avrò offeso qualcuno? Tanto per cambiare... non sarebbe certo una novità.
Forse dovrei parlarle, ma per dire cosa alla fine? Che sono rimasta delusa dal suo atteggiamento?
Per quale motivo, poi? Alla fine ha egito esattamente come avrei agito anch'io, quindi perché provare tanto fastidio?
Dovrei essere felice, anzi, di constatare che non sono l'unica a pensare che fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Mi alzo di scatto dal pagliericcio ed inizio a camminare su e giù per la tenda: sono stanca, davvero stanca di sentirmi così "sconnessa". Ciò che ho visto... che ho... scoperto... non credevo avrebbe avuto un effetto simile. Almeno ciò che ricordo. Sono così confusa...
Credevo che la verità mi avrebbe lasciata del tutto indifferente... Ovviamente fino a qualche ora fa non credevo nemmeno ci fosse una verità da scoprire, ma addirittura sentirmi così... disorientata...
Oh, basta! Sarà meglio allenarsi un po'. Ormai è scesa la sera e sarà meglio darsi da fare, piuttosto che continuare a perdersi in futili pensieri. Esco dalla tenda e mi dirigo con passo deciso verso il campo d'addestramento.
Un po' di riscaldamento e poi mi dedicherò a scoccare qualche freccia: pensare troppo fa male alla salute.
NB. Perdonate la latitanza, ma ormai è ufficiale: a causa dell'università non ho più una vita. u.u