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  1. #3051
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Sono nuovamente al campo, sto cercando di non pensare a quello che è appena successo ed alle parole di Lantis anche se non è affatto facile accettare che sia finito tutto così. Ho fatto quello che dovevo fare, sia lui che Efrem dovevano sapere la verità e questa probabilmente è l'unica cosa che avrei dovuto sperare di ottenere da questo incontro, recuperare un rapporto che ormai non esiste più era solo un'utopia, una stupida illusione delle mie, ormai dovrei riuscire a distinguerle dalla realtà ed invece continuo a cascarci. Quel suo sguardo... ero abituata ormai ai suoi occhi vuoti e freddi ma oggi è stato diverso, oggi non ho visto assolutamente più nulla del Lantis che conoscevo e probabilmente avergli rivelato di Reneè ha spento anche l'ultima flebile luce che scaldava debolmente il suo cuore ormai di pietra. Ma era giusto così, come era giusto che Efrem sapesse che nostra sorella è ancora viva...da qualche parte, lontano da noi per qualche ragione che ancora non riusciamo a comprendere ma che voglio sperare riesca a dare un senso logico a queste sue scelte. Faccio qualche passo verso la mia tenda e mi siedo a terra sulla riva del lago poggiando la schiena contro il tronco di un albero. Sta per sorgere l'alba e non voglio rischiare di non riuscire ad abbracciare Alinor prima che parta per la valle di Candonga... magari potrei aspettarla qui, la vedrò quando uscirà dopo essersi cambiata.

  2. #3052
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Sorseggio lentamente l'intruglio che ho appena preparato e, per la miseria, è veramente disgustoso! Farà anche bene, per carità, ma il sapore è semplicemente terribile.
    Sono quasi tentata di gettarlo nel lago, ma non vorrei inquinare queste limpide acque e l'idea di versarlo nell'erba è comunque rischiosa: le piante, i fiori e gli alberi potrebbero aggredirmi nel sonno per punirmi <.<
    No. Devo solo mandarlo giù. L'unica soluzione è tapparsi il naso ed ingoiare questo schifo. Quando sto per ingerirne un altro sorso, tuttavia, mi accorgo di una presenza: Esperin.



    Dovrei parlare con lei. Dovrei. O forse no. Cioè... parlarle per dire cosa?! "Perché non mi hai detto nulla riguardo al tuo piano?" E chi sono io per lei? Chi sono per poter pretendere che si confidasse con me? Che poi... confidarsi... tsk... sai cosa me ne frega. Non siamo amiche. Sicuramente non mi considera sua amica o me ne avrebbe parlato. Questo fanno le amiche, no?
    Non che mi interessi,eh! Dico così... per dire. No... me ne resterò qui. Finirò di bere questo schifo e poi... e poi... poi cosa farò? Non lo so. Di dormire a quanto pare non se ne parla, di allenarmi non ne ho voglia, di mangiare non ne sento il bisogno... UNA PASSEGGIATA! Esatto! Ecco cosa farò!
    Mando giù un altro sorso e subito dopo avverto un conato risalirmi in gola. Porca puzzola, questa sbobba è terrificante e la sottoscritta non riesce proprio a sopportare le tisane!!!
    Che poi, pensandoci bene, anche se non siamo amiche non avrebbe dovuto parlarmene? Sì, insomma, siamo alleate, no? Non è forse mio diritto sapere se qualcuno entrerà a far parte della mia fazione?
    Perché sì, è anche la MIA fazione! Ok, sì... il ragionamento fila, non ci sono dubbi. Ora mi alzo e glielo dico chiaramente.



    -Fatti valere Niniel. E' giusto dire le cose come stanno!- penso, mentre mi avvicino lentamente verso di lei.



    "Ehi... - pronuncio con tono fermo (Vai, Niniel, è il tuo momento! Fatti valere! Digliene quattro! Digliene quattro!!!) - Come va? (Giusto, prima le buone maniere e poi... digliene quattro!!!) Non riesci a dormire? Ehm... vuoi... vuoi un po' di tisana?"




    Ok. Diciamo che il discorso non ha preso proprio la piega che speravo.




    NB. Post concordato con Sere


    Ultima modifica di valuccia85; 14th March 2016 alle 00:12

  3. #3053
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    E' un bene che almeno le temperature si siano alzate in questi giorni, non è stato necessario alcun sigillo termico o aggiunta di coperte, si sta benissimo anche con questi abiti leggeri che ho addosso e forse anche senza queste calze pesanti, ma probabilmente il freddo che avvertivo era dovuto più all'influenza che alla reale temperatura ambientale, meglio così. L'acqua del lago è stranamente immobile, non tira un filo di vento ad agitarne la superficie ed il senso di tranquillità che mi trasmette è ancora più forte in queste circostanze, sembra quasi che nulla possa turbare la quiete del momento e che tutto il resto sia ininfluente, lontano da questo posto, compresi i pensieri che si agitano nella mia mente. Il silenzio che mi circonda viene interrotto solo da dei passi che lentamente si avvicinano e mentre mi volto riconosco la voce di Niniel "Ehi" mi dice con tono fermo, ha in mano qualcosa, credo sia una bevanda, ne riconosco subito il profumo di erbe "Ehi" ricambio il suo saluto con un sorriso prima di tornare ad osservare il lago con espressione stanca "Come va?" riprendo a giocare con l'anello, sta diventando una pessima abitudine e dovrei smetterla di usarlo quasi come una sorta di antistress, considerato che ne è una delle cause principali "Bene...più o meno..." rispondo con tono mesto, non mi va di mentire ma non è neanche il momento di lasciarsi andare a discorsi deprimenti, devo dimostrarmi forte qui al campo come ho sempre cercato di fare "Non riesci a dormire? Ehm... vuoi... vuoi un po' di tisana?" osservo la bevanda tra le sue mani e con un sorriso decido di accettare "Si...grazie" ne bevo un sorso ancora presa dai miei pensieri e mi ritrovo a piegare il labbro in una leggera smorfia per il sapore amaro che sento subito dopo in bocca, non sono abituata a sapori così forti "E' molto forte..." le dico sorridendole un pò in difetto, mi dispiace dirle chiaramente che non mi piace, ma lei mi anticipa sedendosi accanto a me "Sì, ha un sapore disgustoso... servirebbe del miele per addolcirla, se vuoi lo vado a prendere..." le rivolgo un sorriso e con la coda dell'occhio intravedo al di là della mia tenda la dispensa ed il barattolo di miele sul ripiano adiacente l'ingresso. Mi connetto con il mio potere al recipiente, lo sollevo legando la sua consistenza alla mia volontà e con un movimento veloce lo direziono fino a finire tra le mie mani. Rido ancora per la sua espressione stupita e ne verso un pò nella tisana, lasciando poi il barattolo a terra "Così è più buona" le dico, dopo averla assaggiata e porgendogliela così che possa farlo anche lei. Torno più seria ripensando al suo comportamento durante la riunione, è facile intuire che fosse dovuto all'arrivo di Alinor ma speravo comunque che ne avrebbe capito i sacrifici e la fedeltà dimostrata nel rischiare così tanto per noi "Mi sei sembrata strana durante la riunione, vuoi parlarne?" le chiedo con tono serio ma affabile.

    *Azioni e frasi di Niniel concordate
    Scuola di Magia: alterazione ed illusione
    Telecinesi - spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente.

    • Maestro - A piacimento in una vasta area qualsiasi cosa

  4. #3054
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Esperin
    , che mi sembra veramente stanca e provata, accetta di bere la tisana e per un istante resto di sasso: non credevo avrebbe accettato la mia offerta, né che avrebbe bevuto dal mio stesso bicchiere.



    Forse... non so... forse mi considera davvero un'amica? Queste cose si fanno tra amici, no? Almeno... credo. Non che mi importi. Tsk. Figuriamoci se bado a queste sciocchezze.



    Mi ringrazia e la vedo storcere un po' il labbro, a quanto pare non sono l'unica a ritenere quella sbobba davvero disgustosa.



    "Sì, ha un sapore disgustoso... servirebbe del miele per addolcirla, se vuoi lo vado a prendere..."



    La ragazza mi rivolge un sorriso cordiale e non faccio nemmeno in tempo ad alzarmi che ecco il barattolo del miele apparire tra le sue mani. Telecinesi a livello maestro, giusto. L'avevo dimenticato.


    "Mi sei sembrata strana durante la riunione, vuoi parlarne?"



    Ok. Questa a quanto pare è la notte delle sorprese, perché non credevo che avrebbe preso il toro per le corna, cercando di affrontare il problema in modo così diretto.


    "Così è più buona" afferma dopo aver aggiunto il miele.


    Mi sento leggermente a disagio e non riesco a comprenderne il motivo, ma ogni volta che mi trovo accanto a lei avverto questa sensazione.


    "Diciamo che vedere la reale che è scesa in battaglia a Franthalia non mi ha fatto piacere, nemmeno un po' - proferisco tutto d'un fiato e mentre parlo avverto un improvviso senso di sicurezza farsi strada dentro di me - Comprendo che il tradimento di una nostra compagna possa aver suscitato dubbi ed incertezze, ma trovo scorretto che solo alcuni fossero a conoscenza del doppiogioco della tua amica.
    Non fraintendere le mie parole - continuo senza quasi riprendere fiato - apprezzo ciò che hai fatto per la fazione, ma siamo tutti compagni e dovremmo fidarci l'uno dell'altro perché... perché tutti mettiamo in gioco le nostre vite, qui - resto in silenzio per pochi secondi per poi continuare - Questo è il mio punto di vista e mi sembrava onesto dirtelo"


    Ok... ok... ho parlato senza sosta, ma finalmente ho detto ciò che penso ed ora posso tornare a respirare. Non so se potrà mai capire il mio punto di vista, probabilmente no, ma ormai non ha più molta importanza: quella donna è qui e domani scenderà in battaglia con l'armatura dei Reietti. Dovrei esserle grata, forse? No. Non posso. Non ora. Non ancora.



    NB. Post concordato con Sere
    Ultima modifica di valuccia85; 14th March 2016 alle 00:35

  5. #3055
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Non conosco benissimo Niniel ma ho cominciato a capire i suoi atteggiamenti in questi giorni e vedo chiaramente che c'è qualcosa che non va come me ne sono accorta subito durante la riunione nonostante non si sia rivolta direttamente a me con il suo discorso. Decido comunque di non dirle nulla del mio pensiero ma di aspettare che sia lei ad esprimere il suo così da non rischiare di fraintendere il suo comportamento "Diciamo che vedere la reale che è scesa in battaglia a Franthalia non mi ha fatto piacere, nemmeno un po'" conferma i miei sospetti ed era facilmente intuibile, ritrovare in fazione la donna presente in campo quando la sua amica ha perso la vita non deve essere stato facile da accettare, resto comunque dell'opinione che Alinor si sia meritata ampiamente il suo posto qui con noi molto più di altri e debba essere valutata per questo e non per la sua presenza a Franthalia, considerato soprattutto che non avrebbe mai compiuto quel gesto essendo sempre stata contraria ai metodi drastici usati da Lantis e dai reali per porre fine alle ribellioni. "Comprendo che il tradimento di una nostra compagna possa aver suscitato dubbi ed incertezze, ma trovo scorretto che solo alcuni fossero a conoscenza del doppiogioco della tua amica" la seconda parte del suo discorso mi lascia invece spiazzata, pensavo che il problema fosse solo l'arrivo di Alinor e non il fatto che nessuno ne sia stato informato. D'altra parte non potevo farlo, la situazione era troppo rischiosa per lei e non potevo correre il pericolo di una fuga di informazioni. Non per Niniel, non per qualcuno in particolare, ma in tempo di guerra anche i sassi hanno orecchie e ho preferito tenere tutto per me per quanto mi fosse possibile, per la sua sicurezza. Drako l'ha saputo solo il giorno della sua fuga ed è la persona di cui mi fido di più al mondo, questo è più che sufficiente per chiarirle che non è mancanza di fiducia ma necessità di mantenerla al sicuro "Non fraintendere le mie parole, apprezzo ciò che hai fatto per la fazione, ma siamo tutti compagni e dovremmo fidarci l'uno dell'altro perché... perché tutti mettiamo in gioco le nostre vite, qui. Questo è il mio punto di vista e mi sembrava onesto dirtelo" forse il suo discorso si basa più che altro su una mancanza di chiarezza su quello che il ruolo di spia comporta sia come rischio che come responsabilità, probabilmente chiarendole questo punto si sentirà meno "tradita", soprattutto perchè non ha motivo di sentirsi così. "Capisco il tuo punto di vista ma forse non hai ben chiaro cosa ha comportato per Alinor portare avanti questo accordo con me" inizio a spiegarle con calma, partendo dal principio "c'è stata molta affinità tra noi quando ci siamo conosciute, sia caratterialmente che per gli ideali che condividiamo, ci eravamo ripromesse di lottare insieme contro i soprusi di mio fratello e quando sono fuggita sapevo che avrei potuto contare sul suo aiuto proprio sulla base di questa promessa in cui entrambe credevamo" e che non avrei mai tradito, nonostante la decisione di lasciare la Torre. "Abbiamo dovuto adottare molte precauzioni per non essere scoperte, se avessero anche solo sospettato un suo coinvolgimento con i reietti sarebbe stata condannata a morte senza possibilità di difendersi, probabilmente anche senza un Giudizio. E' per questo che ho tenuto tutto per me, non per mancanza di fiducia ma perchè temevo troppo per la sua vita per correre anche solo il minimo rischio. Drako ha saputo del nostro accordo solo prima che andassi a prenderla in Neutra e di lui mi fido ciecamente tanto da mettere tranquillamente la mia vita nelle sue mani, questo dovrebbe farti capire il motivo per il quale non ho detto niente in fazione, era qualcosa di troppo grande per parlarne apertamente" spero che ora tutto le sia più chiaro e che non senta più risentimento nei miei confronti "so che la associ a quello che è successo a Franthalia, ma Alinor non ne è responsabile e come noi sta lottando per impedire che altre persone subiscano la stessa sorte di Elwing" aggiungo infine, consapevole che il problema sia anche e soprattutto questo.

  6. #3056
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Esperin
    inizia a spiegarmi i motivi del suo comportamento e mentre ascolto le sue parole, non so spiegarmelo, ma mi sento più leggera. Avevo immaginato che fossero queste le cause del suo atteggiamento, ma sentirlo da lei... dalla sua voce... con le sue parole... perché mi fa sentire più serena? Il fatto che non ne abbia parlato nemmeno con Drako, poi.



    Per quale motivo questo dettaglio mi fa sentire sollevata?
    Oh, per la miseria! Perché devo essere così maledettamente complicata?!
    Basta stressarsi! Probabilmente mi considera sua amica, tutto sommato. Anche se non mi interessa... OVVIAMENTE.


    "Comprendo il tuo ragionamento e la tua scelta. Grazie per aver chiarito questa situazione con me" replico rivolgendole un sorriso cordiale.



    Sorriso che svanisce nell'istante in cui la sento pronunciare il suo nome. Mi irrigidisco istintivamente, ma cerco di mantenere comunque la razionalità: devo imparare a gestire il mio dolore ed i miei sentimenti ed a non lasciarmi sopraffare.


    "Non sarà stata lei a decapitarla, ma non ha fatto nulla per fermare Dreth - replico gelida - Senti... - continuo dopo aver fatto un respiro profondo, in modo decisamente più cordiale - So che è una tua amica e se ha veramente delle buoni intenzioni, avrò modo di valutarlo col tempo, ma non posso andare contro me stessa e contro ciò che provo ora. Non chiedermi di accettare la sua presenza qui ora o di essere gentile con lei ora, perché questo non posso farlo. Non creerò problemi, questo posso garantirlo, ma non voglio avere a che fare con lei. Non ancora" distolgo lo sguardo, mentre sorseggio un po' di tisana (mh... il sapore è decisamente migliorato adesso).



    Non devo attendere a lungo per ricevere la sua risposta...


    "E come avrebbe potuto fermarlo? era anche lei impegnata nel combattimento come tutti voi, la razionalità non esiste in battaglia. Comunque non ho intenzione di forzarti ad accettarla, anche se sono convinta che lo meriti molto più di altri, avrai modo di conoscerla meglio se gliene darai la possibilità e di rivalutarla come persona, ne sono certa"



    Sì, anche la sua osservazione è vera, ma la domanda che mi tormenta è: lo avrebbe fermato se avesse potuto farlo? Avrebbe protetto una nemica, impedendo al suo compagno di uccidere? Di eliminare un avversario? Non la conosco e non posso affermare con sicurezza che non l'avrebbe fatto, ma... ha importanza, ormai? Forse. Il mio cuore vorrebbe saperlo, ma la testa... quella mi dice che niente può cambiare ciò che è accaduto e che non posso continuare a dannarmi in eterno. Come avrebbe potuto fermarlo? Già. Era inarrestabile. Lo era davvero. Eppure nel nostro ultimo scontro... non l'ho ucciso. Perché? Avrei potuto... era vulnerabile... perché non l'ho fatto?


    "Che tipo è questo Dreth?"



    Domando istintivamente, senza nemmeno riflettere. Non so perché l'ho chiesto, ma ormai la domanda è stata fatta e sono curiosa di ascoltare la risposta.



    NB: Post concordato con Sere <3
    Ultima modifica di valuccia85; 14th March 2016 alle 01:05

  7. #3057
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Niniel sembra tranquillizzarsi per le mie parole e ne sono felice, non so mai come rapportarmi con lei, sembra che fatichi a relazionarsi o a lasciarsi andare con gli altri e probabilmente dipende dalle sue esperienze passate, sono difficoltà che sulla base invece delle mie di esperienze non posso arrivare a comprendere del tutto. Sono sempre stata circondata da persone che mi hanno amata e protetta, probabilmente lei non ha avuto né l'uno né l'altro e questo ha condizionato negli anni il suo carattere e la sua capacità di fidarsi di chi la circonda. "Comprendo il tuo ragionamento e la tua scelta. Grazie per aver chiarito questa situazione con me" mi sorride e ricambio annuendo semplicemente alle sue parole e scegliendo di non aggiungere altro, probabilmente le serve solo del tempo per metabolizzare tutto. Quando però nomino la sua amica, Elwing, istintivamente si irrigidisce e cambia espressione, iniziamo a parlarne ed esprime contrarietà per il fatto che Alinor non sia intervenuta per fermarlo ma mi affretto a chiarirle che in un contesto del genere sarebbe stato impossibile, una battaglia non è prevedibile né manipolabile, avviene tutto troppo velocemente per riuscire a razionalizzare in tempo. Probabilmente avrebbe impedito una cosa del genere, la sua espressione quando sono tornati esprimeva tutto il suo disappunto per il macabro spettacolo di quella testa gettata ai piedi di Lantis e condivido il suo pensiero dato che sono contraria, come lei e come Drako, a questi metodi drastici e senza scrupoli usati per dimostrare forza e superiorità anche quando non necessario. Devia il discorso dicendomi che non si sente pronta ad accettarla in fazione e scelgo di non insistere chiedendole però indirettamente di darle una possibilità così da conoscerla e rivalutarla come persona, come sono certa che sarà se avranno modo di interagire. Abbassa lo sguardo sorseggiando la tisana, sembra piacerle dopo l'aggiunta del miele, effettivamente le erbe che ha combinato hanno un buon sapore ora che il miele ne ha addolcito il gusto. Distolgo lo sguardo anch'io osservando nuovamente il lago ma la sua successiva domanda mi coglie di sorpresa "Che tipo è questo Dreth?" resto per un attimo spiazzata, non so per quale motivo voglia parlare proprio di lui dopo aver più volte mostrato solo l'intenzione di ucciderlo e vendicare la sua amica, forse sta iniziando a ragionare diversamente e vuole conoscere le motivazioni che l'hanno spinto a farlo. Non so come risponderle, se mostrarle il Vicent che conosco io ed il legame di amicizia che mi lega a lui o se restare sul vago per non urtarla più del necessario, ma alla fine come sempre scelgo di essere diretta e sincera. "Vicent è un bravo ragazzo..." inizio a dirle, con tono calmo "E' sempre disposto ad aiutare chi ne ha bisogno, è gentile, premuroso e galante. Ha sofferto anche lui molto in questo periodo per motivi personali e nonostante questo accantona sempre se stesso per i propri amici" torno a guardarla, so già quale sarà la sua domanda successiva e cerco di anticiparla con la mia risposta "so che ti stai chiedendo come possa una brava persona fare quello che lui ha fatto ad Elwing. La risposta è semplice: Vicent è legale a mio fratello, ogni Dreth è da sempre stato legale ai Raeghar e mio fratello ha dato l'ordine di uccidere ogni ribelle o reietto schierato in questa guerra. Per lui uccidere era un dovere, un segno di rispetto per il suo Re. E' qualcosa che non possiamo comprendere altrimenti non lotteremmo da questo lato della barricata, qualcosa che a volte appare anche ai limiti dell'ottusità e te lo sto dicendo solo per spiegarti quelli che credo siano i motivi che l'hanno spinto a farlo". La vedo riflettere per un pò, forse elaborare le mie parole, poi la sento sussurrare "un bravo ragazzo..." ripetendo le mie parole, per un attimo mi chiedo se abbia ascoltato il resto del mio discorso e aspetto che continui a parlare ma la vedo portare le mani alla testa come se fosse colta da un'improvvisa emicrania insopportabile. "Niniel stai bene?" le chiedo poggiando una mano sul suo braccio, ma la ragazza non risponde e cerco di aiutarla ad alzarsi per accompagnarla in tenda "dovresti riposare un pò, lascia che ti accompagni" si lascia guidare e così arriviamo fino alla sua tenda, dove senza aggiungere altro la vedo stendersi sul pagliericcio palesemente scossa e provata, spero che non sia niente di grave, forse parlare di Elwing le ha portato alla mente il dolore di quei momenti, spero che non siano state le mie parole a provocarle questa reazione. Chiudo la sua tenda quando mi rassicura che va tutto bene e raggiungo la mia, domani mi accerterò che si senta meglio. L'alba è alle porte ed a momenti Alinor dovrebbe entrare per cambiarsi ed indossare l'armatura, mi siedo sul pagliericcio e l'aspetto, non posso lasciarla partire senza salutarla. Quando entrerà la abbraccerò forte e l'aiuterò a sistemare l'armatura, probabilmente le risulterà strano indossarla per la prima volta dopo quella dei reali ed avrà bisogno di aiuto, le dirò che so che si farà onore e che le voglio bene, che sta mostrando un coraggio ed una forza ammirevoli. Terrò invece per me l'ansia di saperla in campo che non deriva da dubbi che non nutro affatto sulle sue capacità ma semplicemente dalla mia eccessiva apprensione nei suoi confronti.

    *Frasi ed azioni di Niniel concordate

  8. #3058
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    E' l'alba

  9. #3059
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Rientro in tenda dopo aver parlato con Dahmer.



    Non so perché ho deciso di recarmi da lui, dopo le parole poco carine che mi ha detto quando sono tornata dalla battaglia, ma è un mio compagno ed ha appena varcato il Glados per combattere a nome degli ideali di una fazione di cui faccio parte, quindi... dovevo farlo. Inoltre... non aveva torto.
    Cosa mi infastidisce di più? Che non avesse torto oppure il gesto che ho fatto? Probabilmente entrambe le cose, in egual misura. Le parole di Esperin continuano ad affiorare nella mia mente: è un bravo ragazzo. Com'è possibile? Come... come ha potuto allora... Ok,basta. Devo stare calma il più possibile.



    Sono riuscita a dormire pochissimo, ma almeno il dolore è cessato, anche se non riesco a capire perché queste fitte si manifestino all'improvviso, e non è affatto il caso di pensare troppo. Il dolore era decisamente insopportabile.



    Forse dovrei preparare dell'altra tisana. Magari stavolta mi sarà maggiormente d'aiuto e riuscirò a risparmiarmi un altro mal di testa. O forse dovrei meditare. Sì. Decisamente meglio. Tutto pur di evitare quella sbobba.
    Il miele aiuta un po', ma non fa di certo miracoli.



    Prima, tuttavia, dovrei cambiarmi. Dopo l'intenso allenamento di ieri, una bella doccia è ciò che ci vuole.
    Afferro il mio zaino per cercare un cambio d'abiti, prendo del sapone, un telo, i vestiti puliti e mi dirigo nella tenda per farmi una bella doccia.



    Aiuterà sicuramente a rilassare i nervi. Perché sì... questa sensazione di confusione e tensione non accenna a diminuire. Purtroppo.


    NB: Dialogo con Dahmer concordato con Mary <3 (che lo riporterà nel suo post! ^^)
    Ultima modifica di valuccia85; 14th March 2016 alle 01:17

  10. #3060
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    L'alba è sorta ed i combattenti sono partiti, Alinor mi è sembrata molto determinata e grintosa, ne sono contenta. Sono stata con lei mentre si preparava ed ho visto poi Drako accompagnarli verso il Glados prima di tornare a stendermi per qualche ora sul pagliericcio, senza riuscire a chiudere occhio. Continuo a ripensare alle ultime cose successe, all'epilogo dell'incontro con mio fratello ed a quello di Ryuk con suo figlio, a quanto questa guerra sia imprevedibile e non lasci spazio ai "potrei farlo domani" dato che il domani potrebbe non esserci come è stato per Elwing e per Niniel. So che probabilmente non sono affari miei, so che non dovrei interessarmene e soprattutto non intromettermi, ma spesso dall'esterno la realtà appare molto più chiara ed in quel caso non è ugualmente un errore lasciar correre soprattutto quando si è certi che sia sbagliato? Non so neanche cosa sia scattato nella mia mente in queste ore passate a rimuginare tanto che realizzo di aver preso una decisione solo quando dopo aver attraversato il Glados mi ritrovo di nuovo in questa valle ad avanzare verso la cascina per poi fermarmi davanti al portone in legno per qualche minuto indecisa su come comportarmi e cosa dirgli, sono cosciente di aver agito d'istinto e per motivazioni troppo personali e probabilmente presuntuose, avrei dovuto forse rispettare la sua scelta di non dirgli nulla, almeno per ora, ma la consapevolezza che potrebbe non avere la possibilità di farlo un domani non mi da pace, non è giusto che finisca così almeno per loro che hanno una possibilità di chiarirsi, a differenza di me con mio fratello.



    La sola verità è che non riesco a restare indifferente davanti al dolore che stanno provando entrambi in questo momento per essersi lasciati in quel modo, né davanti al timore che restando in questa cascina, con Lantis totalmente privo di controllo, Auron corra ogni giorno che passa un pericolo sempre più alto, dovrebbe allontanarsi fino alla fine della guerra perché se è vero che scegliendo di vendicare l’ipotetica morte di suo padre rischierebbe la vita è anche vero che lo sta facendo già adesso semplicemente vivendo qui, senza protezione e con l'esercito reale pronto a seminare nuovamente morte e distruzione. Se dovesse succedergli qualcosa per colpa di mio fratello non potrei mai perdonarmelo, non posso permetterlo, e se non riuscirò a spiegargli nel modo giusto la decisione di suo padre di allontanarlo cercherò almeno di convincerlo a lasciare il Regno per qualche giorno, ormai la guerra è quasi giunta al termine e sarebbe una soluzione temporanea, è un ragazzo intelligente e credo che capirà. Nei dintorni della cascina non intravedo nessuno, i campi sono deserti, probabilmente ancora non si è messo al lavoro. La porta in legno è leggermente aperta e dall'interno proviene una dolce melodia, non sembra prodotta da uno strumento ma più simile a quelle che risuonano nei carillon. "Auron?" lo chiamo a voce non troppo alta quasi col timore di disturbare senza però ricevere risposta, apro ancora un pò la porta provando nuovamente a chiamarlo ma anche stavolta la melodia non viene interrotta da alcuna risposta, decido così di entrare e mi ritrovo ad attraversare nuovamente l'ingresso dove sono disposti tutti i ritratti della sua famiglia adottiva, dei contadini che lo hanno cresciuto, e quel cavalluccio in legno che gli ha intagliato Ryuk e del quale lui conserva ancora gli scarti a Faradorn.



    Raggiungo facilmente la cucina e trovo il ragazzo seduto al tavolo con l'aria pensierosa e, come avevo supposto, un carillon tra le mani. Ha addosso abiti puliti ed ordinati quindi probabilmente non ha avuto testa dopo quello che è successo ieri per mettersi a lavorare né per riassettare la cucina a giudicare dal disordine sparso in giro "Ciao" lo saluto quando si volta nella mia direzione con quello sguardo triste che avevo già notato entrando "Ciao..."



    Torna ad abbassare lo sguardo sul carillon, inizio a pensare che sia un oggetto importante per lui, magari legato a qualche ricordo del passato oppure semplicemente qualcosa che lo aiuta a pensare o rilassarsi "La porta era aperta, scusa se sono entrata così ma non..."



    Interrompo la frase quando mi accorgo che probabilmente non mi sta neanche ascoltando, mi avvicino al tavolo e dopo un attimo di esitazione sposto una sedia per poi sedermi accanto a lui, finendo con l'osservare anche io in silenzio il tessuto rosa che riveste l'interno semplice e vuoto del carillon "E' una melodia molto dolce..." commento per interrompere il silenzio e d'un tratto mi rendo conto che affrontare il discorso, considerato che non sembra avere molta intenzione di parlare, sarà più difficile di quanto pensassi. Solleva lo sguardo incrociando il mio e noto i suoi occhi lucidi ed arrossati, resto a guardarlo in silenzio e per un attimo non sono più così certa che sia giusto rivelargli quella verità così difficile da accettare "lo credo anche io, me l'ha regalato Ryuk... qualche settimana fa" abbassa nuovamente lo sguardo sul carillon continuando a rigirarlo tra le mani, non lo conosco molto ma è la prima volta che lo sento chiamare suo padre per nome e con quel tono, mi sembra totalmente sbagliato ed ingiusto, ha diritto a sapere come stanno le cose perchè per quanto Ryuk si sia sforzato non c'è ombra di odio nei suoi occhi ma solo tanta tristezza ed in questo preciso istante mi accorgo che qualsiasi dubbio si è dissolto nel nulla...ho fatto la cosa giusta raggiungendolo qui.



    "Sono venuta qui per parlarti di lui" inizio a dirgli con calma, immagino che lo abbia capito nel momento stesso in cui mi ha vista e se non mi ha mandata via è perchè probabilmente quello che ho da dire gli interessa ancora.

 

 

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