Esperin Raeghar
Stringo la mano di Ryuk e lo guido fino al carretto dove l'ultima volta che ho raggiunto la colombaia, quando ho ricevuto la missiva di Alinor con la notizia della sua fuga imminente, ho trovato quei quattro bellissimi micetti assieme alla loro madre. Le avevo portato del cibo ed infatti accanto al carretto c'è ancora la ciotola ormai vuota, avevo anche provato a prenderli in mano scoprendo proprio in quella circostanza quanto fosse protettiva nei loro riguardi, quei graffi mi hanno dato fastidio per un bel pò. Continuo a sorridergli ed a stringere la sua mano anche quando conferma di volere dei gatti ed anche un bel cane, non riesco a spiegarmi come sia possibile sentirsi così felici parlando di cose così irrilevanti. Distolgo lo sguardo dal suo viso ed osservo la gatta guardarmi male nel tentativo di proteggere i suoi cuccioli e per un attimo abbandono il dispetto nei suoi confronti e mi ritrovo a provare una forte tenerezza, spero che si abitui presto alla mia presenza “E’ molto territoriale, si abituerà a te e ti cercherà dimenticandosi di me. Dobbiamo trovare loro un nome” quasi come se mi avesse letto nel pensiero Ryuk mi parla di lei per poi stringermi a sé ed io ricambio dandogli un bacio leggero sul collo "Dovremmo dare un nome alla madre intanto, non è possibile che ancora non ne abbia uno. Fammi pensare..." chiudo gli occhi ed inizio a scorrere mentalmente i nomi da gatto più comuni, ma non mi attira realmente nessuno di essi, il nome è importante in fondo, va scelto con... "Caccola!" mi scanso leggermente da lui e lo guardo perplessa "Caccola..." ripeto alzando un sopracciglio, come se pensassi di aver capito male, ma lui annuisce sicuro e non posso fare a meno di scoppiare a ridere "Va bene...ma gli altri li scelgo io."

Sciolgo la stretta e rientro in casa per prendere del cibo e riempire la ciotola, poi con ancora la mano nella sua raggiungiamo il Glados ed in pochi istanti ci ritroviamo all'accampamento. Faccio qualche passo ma inizio a sentirmi un pò in ansia, a Faradorn era tutto così perfetto, così intimo, così nostro. Ora ci troviamo nuovamente qui, a scontrarci con le conseguenze di questa guerra, con la disapprovazione prevedibile e scontata di Drako, abbiamo da poco chiarito e superato le discussioni di questi giorni ed ora... “Sappiamo entrambi che non la prenderà bene, sono fortunato se non cerca di tramortirmi appena apro bocca”

Ryuk mi stringe quasi come se avesse percepito il mio stato d'animo, mi lascio andare tra le sue braccia e porto le braccia oltre il suo collo, stringendomi a lui. Non sarà facile per me scontrarmi con la reazione di Drako, ma quello che ho ora è troppo importante per accantonarlo o per non affrontarne le conseguenze. Non ho alcuna intenzione di rinunciare a Ryuk, ai nostri progetti ed a questo senso di appartenenza e di completezza che provo quando gli sono vicina, come non permetterei né a Drako né chiunque altro di provare a tramortirlo "Capirà, prima o poi...capirà che con te sono felice e lo accetterà" non riesco ad essere del tutto sicura delle mie parole, ma è l'unica cosa che può fare, accettarlo, non ci sono molte alternative. “Gli dirò che non cerco il suo consenso, ma voglio solo metterlo al corrente, considerato il rapporto tra voi… a proposito: che ne dici di ridurre tutti quei fastidiosi abbracci, mh?” sorrido per la sua battuta sarcastica e mi limito a dargli un altro bacio, mi piace quando si mostra geloso anche se non ne ha proprio motivo.

“Andiamo” mi sento prendere nuovamente per mano e trascinare, ormai è assodato che sia un suo vizio con cui dovrò imparare a convivere ma in questo momento sento la stessa fretta che ha lui di affrontare la questione e così accelero il passo fin quando non ci ritroviamo nelle tenda di Drako. Lui è seduto al tavolo e ci osserva da subito interdetto soprattutto quando nota Ryuk stringermi la mano, inizio a pensare a come affrontare il discorso, a come dirgli quello che c'è tra noi, magari parlandogli con calma di quello che “Io ed Esperin stiamo insieme” Dei...Ryuk! Devo ricordarmi di fargli promettere che sarò io a parlare d'ora in poi nelle situazioni delicate “Il nostro matrimonio è partito come una mossa politica ed economica, ma ora è tutt’altro. Non abbiamo intenzione di lasciarci quando la guerra sarà conclusa. Non ti sto chiedendo il consenso per nulla, tu non sei suo padre, tu non sei suo fratello e neanche ne sei il tutore, ma sei ciò che si avvicina di più ad una sua famiglia e non ho intenzione di rinunciare a lei, che tu lo voglia o meno” respira Esperin... Hai voluto perdere la testa per un uomo rude e diretto in grado di travolgerti e tenerti testa invece che per un soldatino di piombo impostato e noioso tra i tanti che avrebbe potuto affiancarti Lantis e che non avrebbe mai osato parlare a Drako in questo modo col rischio di farsi ammazzare? Ora non lamentarti se mostra la delicatezza di un elefante quando avresti preferito affrontare la questione con calma, tanto beh... la reazione di Drako sarebbe stata la stessa in ogni caso. Però Drako rappresenta molto per me ed anche se non mi lascerò condizionare nelle mie scelte tengo comunque molto alla sua approvazione, vorrei che capisse quanto Ryuk significa per me e che riuscisse a fare lo sforzo di accettarlo, nonostante quello che ha fatto in passato e l'odio che prova per lui. "Esperin? Che… che cosa vuole dire? Non voglio credere che tu ti sia fatta abbindolare da questo individuo, è un Leithien!” mi rivolge la parola dopo aver completamente ignorato il suo discorso "Drako..." inizio a dirgli, ma si volta nuovamente verso Ryuk con lo sguardo carico di disprezzo senza darmi modo di continuare “Se speri che le tue parole mi abbiano anche minimamente colpito, vuol dire che sei più stupido di quanto credessi. Non sarò io a poter decidere di questa unione, ma posso mettere fine alla tua vita ugualmente, se non l’ho fatto fino ad ora è per l’apporto che hai dato alla fazione e per tuo figlio, ma stai mettendo a dura prova la mia già precaria pazienza”
Sento un fastidio crescente per le sue parole, un fastidio che mi fa tremare impercettibilmente tutto il corpo per un istante e stringere ancora di più la mano di Ryuk, ma mi sforzo di restare calma e di affrontare la questione pacatamente, voglio credere davvero che sia possibile spiegargli come stanno le cose, che sia possibile parlare "Drako ascoltami" ripeto ancora, richiamando la sua attenzione "E' una mia scelta, lo so che ti risulta difficile da comprendere e da accettare ma non mi ha né manipolata né raggirata, Ryuk non è più l'uomo che era prima di questa guerra, l'ha dimostrato a tutti in più di un'occasione" mantengo il suo sguardo, mentre il contatto con la mano di Ryuk e la consapevolezza di quello che abbiamo ora mi da la forza di esprimere a parole ciò che sento nonostante sia ben cosciente di cosa stia pensando Drako di me in questo momento "entrambi abbiamo provato ad opporci inutilmente a questo sentimento, è stato lui il primo a farlo, ma è qualcosa di più forte di noi ed ora che ci siamo trovati non ho più intenzione di rinunciare a lui. Sono felice Drako, felice davvero per la prima volta, e vorrei... che nonostante tutto tu lo fossi per me" parola dopo parola vedo la sua espressione dapprima rabbiosa lentamente addolcirsi e divenire più consapevole, anche se qualcosa mi dice che sia per il motivo sbagliato "Esperin, non metto in dubbio che quel che provi sia vero, sei giovane ed hai scarsa esperienza in queste cose, Ryuk ne ha manipolate tante, pensi che non riuscirebbe a farlo anche con te? E' un uomo adulto e.... insomma. E' chiaro che ti sta usando" stringo la mano libera in un pugno mentre l'altra rimane stretta a quella di Ryuk, le sue parole mi feriscono e mi infastidiscono terribilmente, mi sento come se mi stesse trattando da stupida o, come al solito, da bambina. E nonostante la rabbia sento una profonda tristezza e delusione, perchè sapevo che sarebbe stato difficile ma speravo che un minimo desse credito alle mie parole, che si fidasse di me "Anche io sono una donna adulta Drako, dovresti ricordartelo ogni tanto. Non sono una come tante e no, non sarebbe riuscito a farlo con me, non avrò esperienza ma ho un cervello e so come usarlo, so distinguere un sentimento vero da una menzogna. L'unica cosa chiara qui è che non ti fidi del mio giudizio"

Si altera di nuovo, lo vedo chiaramente dalla sua espressione, si alza in piedi e continua a mantenere il mio sguardo alzando il tono della voce, mi sembra tutto così tremendamente sbagliato "Tu non hai idea delle menzogne che è capace di propinare pur di ottenere ciò che vuole, ti ha riempito la testa di farneticamenti sulla vostra futura vita insieme, non è vero? Di quanto tu sia diversa, di quanto tu lo capisca... cose che ha già fatto e detto a tante altre prima di te. E visto che lo conosci così bene, perchè non gli chiedi quante volte ha fatto questo gioco per portarsi a letto qualcuno. Io so a cosa sta mirando, lui ti vuole usare come scudo, ti sta piazzando tra me e lui in modo da assicurarsi di vivere dopo questa guerra" non lo sopporto più, non sopporto più il suo tono, le sue parole, le accuse che gli sta rivolgendo ed il modo in cui sta sminuendo quello che c'è tra noi. Capisco la sua difficoltà ad accettarlo, capisco l'odio che prova, capisco che lo sta facendo per il mio bene e che conosce il passato di Ryuk forse più di chiunque altro, capisco tutto... ma qui si tratta di me, del mio futuro e non del suo passato. Del futuro che ho intenzione di costruire assieme a Ryuk, della felicità che ho trovato assieme a lui, non ha il diritto di parlarne così, di trattarmi da idiota.

Lui non sa, non ha diritto di intromettersi "Non ti permetto di parlarmi in questo modo, tu non sai niente di noi due! Non sai cosa c'è tra noi, come si è evoluto il nostro rapporto e cosa ci ha portati a scegliere di restare insieme. Non hai il diritto di giudicare! E' proprio per la sua consapevolezza di poter morire che lo stavo perdendo, che stava allontanando anche suo figlio per proteggerlo e sai che ti dico? Che non me ne importa nulla della tua approvazione, io so che il nostro legame è sincero e non ho bisogno di altro" esclamo con tono più alto, arrabbiata.

Sento la gola secca ed il respiro alterato, sono nervosa e discutere con lui mantenendo questo tono mi sta facendo male, non avrei mai voluto arrivare a questo punto, non è affatto vero che non mi importa della sua approvazione ma non mi sta dando altra scelta, non mi sta lasciando il diritto di replicare, non mi ascolta e mi guarda come se fossi pazza, sono stanca... stanca di mantenere il suo sguardo, stanca di sentire come si rivolge all'uomo che amo, stanca di parlare con un muro, voglio solo andarmene da questa tenda. "Vuoi veramente che ti dimostri che mente?" insiste ancora, con quell'aria supponente che non tollero più, come se possedesse la verità assoluta arrogandosi il diritto di giudicare e calpestare un rapporto che non conosce affatto "non ho bisogno di alcuna dimostrazione, so che è sincero con me."
*Reazioni e frasi di Drako concordate