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  1. #3181
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien


    Tutto sommato non sono malaccio questi pagliericci, con mia moglie che mi poltrisce addosso starei bene ovunque. Peccato che si stia già svegliando, perchè cominciava a venir un pò di sonnolenza anche a me, ma ora posso godermi la sua reazione da vicino, così le sorrido in maniera calma in modo da mostrarle i denti nuovi “Ryuk…” E' incredula di ciò che vede e ci credo bene, starà pensando che è un miraggio dovuto al sonno, così mi porta la mano alle labbra e tocca per accertarsi che sia tutto vero “Che… cos’hai fatto…” alza il busto dal letto, mentre io mi avvicino a lei continuando a sorriderle, per poi prendere la sua mano e baciarla, sta tremando, non pensavo che potessi colpirla fino a questo punto col mio gesto, mi sta spiazzando Dei...non è possibile! Ti avrà fatto un male atroce ed io ero qui a dormire senza sapere nulla! Non dovevi farlo, non era necessario Ti fa ancora male?" Provo a tranquillizzarla portando la sua mano sul mio viso, in modo da farle capire che non ho neanche l'accenno di un gonfiore e riprendo a sorridere "Mi ha aiutato Elen, il dolore c'è stato, ma è passato totalmente. I denti non li ho gettati, li conserverò, rappresentano il mio passato e non ho intenzione di dimenticarlo" Non è il caso che glieli mostri ora, nudi come sono, sembrano ancora più grandi di quando li avevo in bocca e non ho intenzione di smorzare questo momento “Sorridimi ancora.” Mi salta al collo ed io la stringo, spostandole una ciocca di capelli dal viso “Sei un pazzo, totalmente pazzo!” Sorrido e questa volta mi sento alquanto inebetito, ma di slancio la tiro a me e la bacio di forza, non per farle male ovviamente, ma perchè ora non devo più pensare a dosarmi "Ora non dovrò più preoccuparmi di tagliarti le labbra" e con un sorriso mi sposto sul mento dove le do un piccolo morso "O qui..." scivolo fino all'incavo del collo dove ancora la mordo piano "O qui..." fino all'orecchio, alle spalle e tra le scapole "Mi sento un'altra persona" le dico tornando a guardarla negli occhi "O forse sono solo come dovevo essere, non tornerò mai più quello di prima e tu non lo permetterai, ne sono certo" Resto stretto a lei tornando a stendermi sul pagliericcio, voglio godermi questo momento di pace, forse uno degli ultimi che ci restano, ma pur sempre migliore della maggior parte dei ricordi della mia vita.

  2. #3182
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Ryuk porta la mia mano sul suo viso, tremo ancora per l’agitazione e la sorpresa ma non appena sfioro la sua guancia e mi rendo conto che non è gonfia e che il contatto non gli fa male mi tranquillizzo, accarezzando piano il suo viso "Mi ha aiutato Elen, il dolore c'è stato, ma è passato totalmente. I denti non li ho gettati, li conserverò, rappresentano il mio passato e non ho intenzione di dimenticarlo" lo osservo ancora in silenzio, non riesco a smettere di farlo, non ha alcun segno… è come se non fosse accaduto nulla, come se non avesse mai avuto altri denti, eppure non sopporto che sia stato male e che io non fossi con lui “Devo ringraziarla, per fortuna c’era lei. Ma tu sei un testone, non dovevi farti del male” mi sorride e di slancio mi bacia con forza, senza più freni o timore di farmi male, ed in un istante ritratto mentalmente quello che ho appena detto, è stata indubbiamente un’ottima idea "Ora non dovrò più preoccuparmi di tagliarti le labbra" scende con un morso leggero sul mio mento mentre io ricambio il suo sorriso e lo lascio fare "O qui..." socchiudo gli occhi mentre le sue labbra scendono nell'incavo del mio collo e le mie mani risalgono sulla sua schiena stringendolo a me "O qui..." dall'orecchio passa alla spalla, non è assolutamente giusto che abbia questo potere su di me, non… "Mi sento un'altra persona" Mh. "O forse sono solo come dovevo essere, non tornerò mai più quello di prima e tu non lo permetterai, ne sono certo" torno a guardarlo negli occhi e gli sorrido mentre si stende sul pagliericcio e mi tiene stretta a sé, “Sei finalmente te stesso, l’uomo che dovevi essere da sempre” alzo di poco il busto e gli do un bacio sulle labbra “Sei il mio uomo” con un sorriso mi porto a sedere sopra di lui, guardandolo negli occhi “E sei esattamente come ti voglio” ed è chiaro che non mi riferisco solo ai denti. Cerco le sue labbra e lo bacio, lo bacio con passione e desiderio fin quando non mi impongo di allontanarmi, prima di perdere il controllo, e gli sorrido di nuovo. “Non cambierai, è impossibile. Sarai troppo impegnato con me e con la nostra famiglia, non avrai il tempo per perderti di nuovo” aggiungo con ironia e lo bacio ancora , questa volta dolcemente, prima di stringerlo a me.

  3. #3183
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Fine della nona turnazione
    le valutazioni verranno effettuate fino qui

  4. #3184
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE



    Gomiti appoggiati al tavolo, guance tra le mani e sorriso ebete mentre ripenso alla torta di pinoli (forse anche qualche briciola che mi casca dalla bocca): è questo l'aspetto che ho in questo momento, immerso nei miei pensieri e nei ricordi.




    E quando Niniel, uscendo dalla tenda di Drako, si rivolge a me quasi sobbalzo: "Sage volevo chiederti scusa. Prima sono stata... ecco... scortese. Eri preoccupato per me ed io ti ho ignorato. Ti chiedo... sì, insomma... ti chiedo scusa. Ora devo andare, ma... quando torno... potremmo... non so... parlare. Va bene? Buon appetito"
    Resto un attimo a bocca aperta: "Grazie" - farfuglio con un pezzo di pane in bocca - "Figurati non ti preoccupare, l'importante è che adesso tu stia bene. E poi anch'io ti ho mollato quando volevi allenarti. Direi che siamo pari. Ti aspetto per parlare allora, e anche per allenarci insieme, se ti va ancora. Ci vediamo dopo."



    La guardo mentre si allontana di nuovo: in fondo è una brava ragazza, sotto quella sua scorza da dura, si nasconde una persona buona.
    Nel frattempo anche Elen e Ryuk raggiungono le loro tende, è notte e nessuno si è ancora fatto vivo dal campo di battaglia. Non voglio andare a letto, voglio aspettarli qui, anche se dovessi passare tutta la notte sveglio, per questo dovrò passare un pò di tempo così finalmente potrò usare quei pezzetti di legno ricavati dal tavolo la notte in cui ci ho rimesso le dita. Meglio che non ci pensi più, ho ancora male.



    Recupero un pezzo di legno e un coltello ben affilato e comincio ad intagliare, oggi è la giornata dei ricordi per me, anche se quello che mi è venuto in mente adesso non è proprio felice, smetto di intagliare un attimo e seguo la linea della cicatrice con un dito.


  5. #3185
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Attraverso il Glados con passo incerto, ma sono tornata.



    Troppe informazioni e tutte insieme... non riesco ancora a comprendere come mi sento e forse non voglio nemmeno scoprirlo. Per ora voglio restare lucida e mantenere una giusta dose di razionalità per comprendere come agire.



    Dentro di me ho solo una certezza: conosco la prossima mossa da fare, ma... ho davvero voglia di farla? E questa "mossa"... a cosa mi porterà? Riuscirei davvero a sostenere le conseguenze di questa scelta?



    Confusione e certezza. Come si fa ad essere divisi in questo modo?! Perché devo sempre essere così maledettamente complicata, mannaggia a me?! Perché?!



    Avanzo lentamente verso le tende e quando riesco a vedere il tavolo, noto con piacere che Sage è ancora seduto li.
    Intento a fare... non so bene cosa, ma...



    "Ehi! - enuncio cordiale - Sono tornata - mi siedo al tavolo e gli rivolgo un sorriso - Cosa fai di bello? Ti disturbo, per caso?"
    Ultima modifica di valuccia85; 14th April 2016 alle 19:12

  6. #3186
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    Non so bene quanto tempo è passato, fatto sta che Niniel riappare dal nulla e si siede al tavolo, di fronte a me.
    "Ehi! Sono tornata. Cosa fai di bello? Ti disturbo, per caso?" - sorride mentre mi parla, che strano vederla così, di solito ha sempre il broncio, ma sono contento che questa sera sia diversa.


    "Scherzi? Niente disturbo. In realtà mi fa piacere un pò di compagnia" - continuo a intagliare con calma per non farmi male, ricordo un litro di sangue l'ultima volta che ho fatto una cosa del genere - "Sono un pò in ansia per Dahmer e Alinor, è notte e non sono ancora tornati, possiamo aspettarli insieme e fare due chiacchiere se ti va. Pensavo di passare il tempo intagliando un piccolo oggettino utile per noi machi dai capelli lunghi" - rido - "E va bene, possono usarlo anche le ragazze." - le faccio un piccolo occhiolino mentre il coltello mi scivola male sul legno e quasi mi sfugge di mano.


    "Ti fa mai male?" - dice all'improvviso. Alzo la testa e la vedo indicare discretamente la mia cicatrice.
    "Questa? Solo quando c'è molta umidità" - il mio sorriso non è sincero come speravo che fosse, me ne accorgo da me, ma non posso farci niente: brutti ricordi.
    "Come te la sei fatta, se posso chiedere?" - la vedo titubante, è una ragazza discreta, questo l'ho capito, ma mi fa piacere scambiare due parole con lei.
    "E' successo tre anni fa. Allora ero un ragazzo scapestrato mica uno serio come lo sono ora, mi sono fidato di qualcuno. E non avrei dovuto." - mi fermo un attimo ad ammirare il mio lavoro, un'altra spuntatina ai denti e sarà quasi perfetto.


    "Avevo deciso che la vita all'allevamento mi stava stretta ed ho abbandonato la mia casa e la mia famiglia per cercare un lavoro più emozionante ed elettrizzante. Per mia sfortuna mi sono imbattuto in un gruppo di imbecilli, il guaio è che me ne sono accorto quando era troppo tardi! Per farla breve, mi sono lasciato convincere a distrarre una ragazza che lavorava in una locanda mentre gli altri, erano in tre, l'alleggerivano dai guadagni e dalle vettovaglie. Era una cosa stupida, adesso lo so, ma allora cercavo solo un brivido e credevo che questa vita me l'avrebbe dato.



    Ricordo che lei era molto carina e aveva i capelli lunghi raccolti dietro con un pettine tutto dipinto di rosso ..."
    - rigiro tra le mani l'oggetto, è quasi come quello della giovane locandiera, tranne per il fatto che non è colorato - "Peccato che ai miei amici era venuto voglia di prenderle dell'altro. Quando ho capito quello che avevano in mente ho cercato di fermarli, abbiamo lottato, ma ero uno contro tutti e mi hanno sopraffatto quasi subito. Ho comunque provato a fare qualcosa e mentre mi dimenavo ho congelato la mano ad uno di loro, pessima scelta: il tizio se l'è presa a morte e mi ha colpito in faccia col suo pugnale, puntava ad uccidermi e io, non so come, sono riuscito a scansarmi quel poco da permettermi di salvarmi. Il sangue che ho perso e il colpo ricevuto mi hanno comunque messo a tappeto ed ho perso i sensi, devono aver pensato che ero morto. Quando mi sono svegliato, ho visto la ragazza senza vita, il corpo seviziato e martoriato da quegli animali ... mi sono vergognato.



    Mi sono vergognato di me stesso, di essere un uomo, di aver permesso che le facessero tutto questo ... Ho giurato a me stesso che non avrei mai più fatto nulla di simile, nessuno merita un tale trattamento e sono tornato a casa pregando mio padre di perdonarmi per essere stato così stupido da non capire che in realtà la mia vita era perfetta così com'era. E per fortuna mio padre è una persona intelligente, mica come me! Questa l'ho lasciata, non ho voluto che un guaritore la facesse scomparire nel nulla, devo ricordarmi, devo ricordarmi tutto."
    - ho parlato quasi tutto d'un fiato. Erano anni che non parlavo di questa storia, anzi l'ho detto solo a mio padre perchè mi vergognavo troppo che mia sorella sapesse e adesso, adesso l'ho detto a Niniel. Non so perchè, forse perchè so che non mi giudicherà per come ero, ma per quello che sono adesso. Almeno lo spero.
    "Ti ho annoiata, vero? Tieni, te lo regalo se ti piace." - le porgo il pettine, i miei capelli continuerò a ravviarli con le mani o mi deciderò a tagliarli. Prima o poi. Meglio poi.

    *frasi di Niniel concordate con Valuccia


  7. #3187
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Valle di Candonga



    Non riesco a tagliarle la gamba, ma le ho fatto un gran bel taglio che si ricorderà a lungo. Sono comunque dolorante dappertutto, ora vorrei solo tornare a casa perchè è ovvio che siamo diventati carne da macello per i reali. Aiden sfrutta le mie radici per parlare alla ribelle... è così vicino, ora l'ammazza. E poi toccherà a me. Devo fuggire, mettermi al riparo e così faccio appena fendo la coscia ribelle. L'altra prova ad attaccarmi con la freccia, ma riesco a evitarla senza problemi ho solo... una debolezza alle gambe. Le ginocchia mi fanno male... eppure non sono ferito lì. Il braccio è andato, Aiden... non si limiterà a parlare. Allora perchè non mi ha ucciso? Forse punta Alinor... no... non fa nulla... la battaglia è finita con la vittoria dei reali. Sono stranito. Aiden Urthadar poteva fare una strage invece... oh Dei ma che ci ha fatto sta guerra? Quindi possiamo tornare... mi sento di merda. Cado seduto sul culo a terra per riprendere fiato... sono vivo, quasi non ci credo. La morte era così vicina, aveva gli occhi azzurri di un Urthadar. Ma respiro, sono vivo. Gli Dei vogliono che viva. Alzo gli occhi al cielo: è notte e le stelle brillano su di noi come tanti occhi curiosi. Provo a rialzarmi usando il mio unico braccio e vado verso Alinor, raccolgo le sue gambe e inizio a squadrare la situazione: come me la carico addosso? Mi metto in ginocchio e le volto le spalle: "Alinor, aggrappati al collo, torniamo all'accampamento" le dico con voce stanca. Sono stanco, mi fa male ogni cosa. Il braccio... come recupero il mio br... ma... "Ehi guarda che quello appartiene a me!" dico allegro. Gli occhi cerulei di un lupacchiotto mi guardano innocenti, mentre tra le piccole fauci stringe il mio braccio. Si sarà perso dall'Adamantem... sembra un lupo d'argento del Nord. Può avere circa un paio di mesi, sua madre deve averlo disperso... morirà qui da solo. Dovrei strappargli quel braccio dalla bocca e mollare tutto, altrochè, non posso prendermi cura di lui, non sono pronta a prendermi cura manco di me stesso. Poi mi affezionerei, l'ultima volta con Ripper è successo un casino. No, non so gestire certe cose. Proverò ad alzarmi, sia che Alinor avrà fatto come ho detto sia no. "Lasciami perdere cosetto" dirò andando verso il Glados. Se Alinor sarà con me, mi volterò a controllare che il cosetto mi abbia o meno seguito. Devo recuperare il mio braccio, posso lanciare le gambe di Alinor prima, riprendermi ciò che mi appartiene e tornare a casa.

  8. #3188
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    Non ho mai avuto occasione di approfondire la conoscenza con Sage ed ammetto che mi dispiace.



    E' un ragazzo molto gentile, socievole, sorridente e sempre con la battuta pronta. Proprio il mio gemello,eh?!
    Accetta volentieri la mia compagnia e mi propone di attendere insieme il ritorno dei guerrieri. Perché no?
    Sono in ansia anch'io per lu... ehm... per loro. Ormai è notte e non sono ancora tornati. Cosa sarà successo?

    "Pensavo di passare il tempo intagliando un piccolo oggettino utile per noi machi dai capelli lunghi. E va bene, possono usarlo anche le ragazze."

    Sorrido quasi senza rendermene conto. Un pettine? Non lo avevo notato. Sembra decisamente bravo.
    Un po' meno bravo nel cercare di mascherare ciò che prova davvero, ma chi sono io per giudicare?
    Ultimamente ho perso davvero colpi, anche sotto questo punto di vista.



    Fino a non molto tempo fa, per dire, non mi sarei mai permessa di chiedere informazioni personali ad una persona quasi sconosciuta, mentre adesso sono seduta qui, completamente rapita dalle sue parole.



    Sage.



    Non avevo idea che avesse vissuto un'esperienza così orribile. Dev'essere stato davvero doloroso. Non lo conosco bene, eppure, dopo aver ascoltato il suo racconto, avverto un'affinità con lui: quante volte ho fatto finta di sorridere ed essere forte quando, in realtà, volevo solo piangere e lasciarmi andare?
    Afferro istintivamente la sua mano e mentre gli rivolgo un altro sorriso, gli dico...

    "Non vergognarti di ciò che eri, perché ti ha reso ciò che sei oggi"

    Lo penso davvero. E' un bravo ragazzo.

    "E no... non mi hai affatto annoiata... anzi. Grazie. Anche per il pettine... è bellissimo, complimenti!" concludo per poi iniziare a pettinarmi i capelli.

    Leggerezza, Niniel. Serve anche quella nella vita.



    "Sarà meglio prendere qualche pozione e portarla qui. I guerrieri staranno per tornare ed è meglio essere pronti ad ogni evenienza. Che ne dici?"

    Mi alzo dal tavolo, raggiungo l'infermeria e prendo... sì... quattro dosi dovrebbero bastare. Anche qualche panno pulito. Può essere utile, no? Lascio tutto sul tavolo, mi dirigo verso la dispensa, afferro due bicchieri e ritorno di nuovo al tavolo.

    "Ora dobbiamo solo aspettare" dico, per poi sedermi di nuovo accanto a Sage.



    NB. Post concordato con Polliciotta

    Ultima modifica di valuccia85; 14th April 2016 alle 19:34

  9. #3189
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    Quando varco il Glados, mi rendo conto che i guerrieri non sono ancora tornati, c’è calma piatta ed avanzando per le tende noto che quella di Esperin è vuota, ancora. Rivolgo un saluto ai presenti al tavolo e mi dirigo verso la mia tenda, magari posso concedermi un po’ di risposo, che spero non duri troppo, perché comincerò a temere il peggio se Alinor e Dahmer non saranno qui al più presto. Proprio quando mi siedo sul pagliericcio, mi rendo conto di una lettera sul mio cassettone, prima non c’era, possibile che non me ne sia reso conto? La prendo e la apro con un po’ di ansia, queste missive non portano mai notizie liete ed ora che ci troviamo alla resa dei conti, mi rendono ancor più nervoso.
    Drako,

    il mio ritardo nella risposta è imperdonabile, ne sono cosciente. Ma tra battaglie, visite alla torre, doveri da Lord e questioni di carattere personale di cui credo tu sia già a conoscenza ho avuto pochissimo tempo. Ti ringrazio per la lettera di condoglianze, la morte dei Dreth è stata un duro colpo, soprattutto quella di mia madre, Sybil Dreth. Tenevo molto a lei e prego gli Dei che un giorno i colpevoli paghino per il loro crimine. Una minima parte di loro, purtroppo, è riuscita a scappare. Ma, come mio solito, sto divagando quindi vado dritto al punto. Rinnovo la mia fedeltà a Lantis perché, anche se è una scelta sofferta dati gli ultimi avvenimenti accaduti alla torre, l’idea di tradirlo non mi sfiora minimamente la mente. Il lupo è un animale fedele, ed io, spero, di rappresentarlo bene. Sappi però che non sono più il ragazzino di qualche mese fa, segretamente innamorato di Esperin e troppo stupido ed ottuso per capire cosa lo circonda. Ho provato sulla mia stessa pelle la crudeltà dei Leithien e, tra tutti loro, Lumen Leithien si è distinta dimostrando la cagna che è realmente. E, nonostante tutto, voglio farti sapere che non ho mai creduto alle accuse nei tuoi confronti perché ti conosco, almeno un po’, credo, e quelle non potevano essere altro che bugie volte ad incastrarti... Ti stimo e ti devo molto, forse troppo, per gli insegnamenti che mi hai impartito in passato come mio maestro d’armi di cui ti sono grato e che ricorderò fino alla fine dei miei giorni. Concludo dicendo che, comunque andrà, spero che Dohaeris torni allo splendore di un tempo e che questa guerra finisca al più presto.

    Tuo amico,
    Vicent.

    Ps: Odio quel maledetto titolo...
    Scuoto il capo quando mi concentro sulle righe che parlano di Lantis, probabilmente deve aver frainteso qualcosa nella mia missiva, mai e poi mai gli avrei chiesto di tradire la propria causa, non mi è neanche sfiorata l’idea. Mi consolano le parole gentili rivolte a me, sulla stima che nonostante tutto conserva e per la presa di coscienza su Lumen, una Leithien… istintivamente getto uno sguardo fuori dalla tenda, in direzione di quella di Ryuk, ma torno ad osservare la lettera. Credo che Vicent non sia più fedele a Lantis per via del legame Dreth – Raeghar, piuttosto per preservare la propria casata, si sta battendo per altri ideali che rendono comunque onore, perché al di sopra dei legami politici, vi è sempre la famiglia… per quei pochi che gli sono rimasti. Spero che trovi pace dopo questa guerra, la sua giovane età va vissuta oltre la trincea, non auguro a nessuno una vita come la mia, costantemente vestito dall’armatura. Chiudo la lettera e la ripongo nel cassetto, sto accusando forte stanchezza… è il momento di risposare un po’.

  10. #3190
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Non so chi di noi due ha l'espressione più scema, ci vorrebbe un ritratto in questo istante, così me la guardo per il resto dei miei giorni, per ricordarmi quanto si può essere felici grazie ad una singola persona, nel momento più brutto della storia di Dohaeris e della mia casata... ex casata. “Sei finalmente te stesso, l’uomo che dovevi essere da sempre” Forse è così, anzi è proprio così, non replico, le sorrido mentre mi guarda ancora ed io non riesco a fare a meno di continuare a fare lo stesso, mi sento come un ragazzino alla prima cotta, incredibilmente stupido e felice di esserlo “Sei il mio uomo” Mi scappa da ridere per il modo in cui lo dice, dopo avermi chiamato in tutti i modi possibili, questo è l'ultimo che mi sarei mai aspettato di sentirmi dire E sei esattamente come ti voglio. Non cambierai, è impossibile. Sarai troppo impegnato con me e con la nostra famiglia, non avrai il tempo per perderti di nuovo” Inizio a pensare di dover temere per la mia sanità fisica, insomma... non ho più vent'anni, resto un uomo forte e vigoroso, ma Esperin ha un bel pò da recuperare... credo e mi sta dimostrando che non vede l'ora di darsi da fare con il suo marito nuovo di zecca, cosa che assolutamente non dovrà ripetermi due volte. Mi sono sempre detto che se non posso battere il nemico con la forza, lo devo fare con l'esperienza e povera moglie mia... ne ho parecchia! La guardo più seriamente questa volta e le levo i capelli dal viso, nonostante il momento non posso fare a meno che pensare all'ultima battaglia, è imminente e qualsiasi sarà l'esito di quest'ultima è certo che dovremo combattere ancora, almeno contro i ribelli di Targaryus se i Reali hanno perso Candonga "Vorrei offrirmi volontario per la battaglia all'Adamantem..." le dico con un tono della voce calmo "E' giusto che vada io... è casa mia e l'ho praticamente tolta da sotto al naso di Lantis. Ma qualsiasi cosa accada, io tornerò da te, dovessi strisciare in terra o pregare un demone dell'Abrguntis affinchè mi porti qui... è una promessa"

 

 

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