Niniel...
Avverto una voce melodiosa, ormai familiare, echeggiarmi nelle orecchie. Mi sono addormentata?
Mi sono addormentata. Cavolo. Non avrei dovuto. Non dopo tutto ciò che mi è capitato l'ultima volta.
Stupida, stupida Niniel! Ma più tardi preparerò quella tisana... ehm... quali erbe dovevo usare per quella tisana?! Vabbe, quella! Mi verranno sicuramente in mente prima di...
Niniel...
Apro gli occhi e...
"
Oh no! Non di nuovo!"
Mi guardo intorno piuttosto seccata e si... sono di nuovo qui.
"
Sono felice di rivederti, figl..."
"
NO! - enuncio rabbiosa, mentre mi volto verso di lei -
Non dire quella parola. Non la dire. Non la voglio sentire. Perché mi hai portata di nuovo qui, si può sapere?! Cosa c'è? Non posso nemmeno più dormire, adesso?! Ogni volta che chiuderò gli occhi, mi trascinerai qui per tormentarmi?!"
Non riesco a guardarla negli occhi. No. Lo sguardo si alterna tra lo stomaco ed il petto. Istintivamente.
"
Comprendo i tuoi sentimenti e volev..."
"
Comprendi i miei sentimenti?! Oh no! No, io non credo proprio che tu possa anche solo immaginare come mi sento! - sbotto palesemente irritata -
E non osare, capito?! Non osare avere la presunzione di dire che capisci come mi sento, perché non è vero!"
Abbassa lo sguardo. Forse ferita, forse delusa, forse rassegnata.
Non mi interessa. Non ho ancora finito con lei.
"
Non hai idea di cosa sto passando. Di cosa... di cosa possa aver provato nel vedere tutto... tutto... quella scena. Non lo sai!"
Solleva di nuovo il capo e mi rivolge un sorriso. Un sorriso dei suoi. Così caldo, così dolce, così gentile... Un sorriso che non avrò mai.
"
La nostra tribù ha tramandato il dono dell'oniromanzia da generazioni, proprio come ti ha detto il venerabile Saggio ed ora sei tu a custodire questo prezioso potere. Come l'ho custodito anch'io prima di te - sorride ancora e si avvicina lentamente. Vorrei allontanarmi da lei, eppure non ce la faccio. Perché? Perché il mio corpo non vuole muoversi? -
Sono così felice di poter condividere questo dono con te, non immagini nemmeno quanto..."
Si ferma davanti a me, ma mantiene un minimo di distanza.
"
Tsk. Potevi lasciarmi una collana, guarda. Avrei gradito di più. È questo che si eredita di solito. Soldi, gioielli, una bella casa, magari, ma non un potere che mi ha quasi uccisa!" replico sulla difensiva, con il mio solito tono strafottente.
L'unico che conosco. Quello che mi ha permesso di proteggermi e di andare avanti in tutti questi anni.
"
Ho provveduto anche a quella - afferma con tono amabile, indicando la collana che porto al collo -
La realizzai con le mie mani, quando scoprii di essere incinta..."
Un altro sorriso compare sul suo volto, ma diverso dal precedente. Decisamente più triste e malinconico.
Tocco istintivamente la collana e senza rendermene conto inizio a giocarci.
"
Quello che hai visto - pronuncia in sussurro, come se stesse soppesando le parole -
Non avrei mai voluto che lo scoprissi in quel modo. Devi credermi. Ma dovevi conoscere il tuo potere, sapere la verità. Sei in pericolo, Niniel e quello era l'unico modo a cui potevo ricorrere per avvisarti della minaccia incombente. Mi dispiace..."
Sembra sincera, affranta e gentile. Maledettamente gentile.
Perché avverto la voglia di abbracciarla? Di dirle che andrà tutto bene? Di rassicurarla?
"
Ma dai?! Era l'unico modo? Quanto sono fortunata. Beh, la farò breve: questo "dono", come lo chiami tu, non lo voglio. Puoi riprendertelo!"
Incrocio le braccia al petto. Voglio andarmene. Certo. Voglio farlo.
Devo solo svegliarmi. Ora lo faccio.
Ohhhh, mannaggia a me!!! Perché?! Perché non vado via da qui?! Perché sento di voler restare ancora?!
"
Non è un qualcosa che puoi restituire al mittente, Niniel. Fa parte di te. E sono orgogliosa: hai ereditato un altro potere unico e prezioso, la rigenerazione. Ho ammirato estasiata il tuo potere, mentre curavi il braccio di quel ragazzo. Dahmer, vero?"
Dahmer. Conosce anche il suo nome?! Com'è possibile? Il suo potere... è... è davvero così potente?!
"
Sei diventata Maestra! Io e tuo padre non potremmo essere più fieri" aggiunge sorridente.
Sorriso che, immediatamente, svanisce dal suo viso, non appena i nostri occhi si incrociano.
"
Mio padre?! Intendi dire... l'uomo che voleva uccidermi?! - l'espressione di stupore che compare sul suo volto, è come sale su una ferita aperta -
Eh già. Ho visto tutto. Cosa c'è? Speravi che non vedessi quel "piccolo dettaglio"? Volevi proteggere quell'essere disgustoso, per caso?!" enuncio furiosa.
Non abbassa lo sguardo stavolta, bensì continua a fissarmi negli occhi.
"
Sono sicura che non voleva Niniel... - afferma con tono deciso -
Devi capire che è un sovrano ed il suo ruolo..."
"
ED IO ERO SUA FIGLIA! - replico furibonda -
COSA C'E'?! VUOI PROTEGGERE UN ASSASSINO?! VOLEVA UCCIDERMI!!! VOLEVA TOGLIERE LA VITA A SUA FIGLIA! COME PUOI GIUSTIFICARLO?!"
"
Non lo giustifico! - afferma con voce tremante -
Se hai visto tutto, sai bene che non l'ho mai fatto, ma la paura, Niniel, la paura è un'arma potente. E quella donna ha usato..."
"
TI SBAGLI! - strepito sempre più arrabbiata -
QUELLA DONNA AVRÀ AGITO SUBDOLAMENTE, MA LUI ERA MIO PADRE! AVREBBE DOVUTO PROTEGGERMI SEMPRE E COMUNQUE, INVECE HA PENSATO DI SACRIFICARMI. DI... DI TOGLIERMI LA VITA - stringo forte i pugni -
E TU..."
Si avvicina pericolosamente a me, ma riesco ad indietreggiare...
"
NINIEL, TI PREGO! Ho cercato dì proteggerti, ho tentato! Ma... ho fallito..."
Non riesce più a sostenere il mio sguardo. Le lacrime iniziano a rigarle il volto.
"
E COME PENSAVI DI PROTEGGERMI? TOGLIENDOTI LA VITA?! ABBANDONANDO UNA BAMBINA,CHE NON ERA IN GRADO DI DIFENDERSI, AL SUO DESTINO?!"
Solleva lo sguardo. Gli occhi sono colmi di lacrime.
"
Il villaggio sarebbe stato un pericolo maggiore per te... io... io volevo solo... volevo..."
"
AVRESTI DOVUTO PORTARMI VIA! NON UCCIDERTI! FUGGIRE CON ME ED I MIEI FRATELLI, PERCHÉ SI, LA NOTIZIA DEL GIORNO È CHE HO ANCHE DEI FRATELLI ORA, E PORTARCI VIA DA UN UOMO CHE NON ERA IN GRADO DI FARE IL PADRE! INVECE... INVECE AGENDO IN QUESTO MODO HAI SACRIFICATO TUTTI NOI, NON SOLO TE STESSA! - la rabbia... la rabbia pulsa nel petto e non riesco a controllarla. Devo tacere, devo farlo, altrimenti... -
CHE RAZZA DI MADRE SEI, SI PUÒ SAPERE?!"
Spalanca gli occhi. Mi fissa senza parlare, per secondi che sembrano interminabili. Poi mi dà le spalle, si asciuga gli occhi e torna a guardarmi.
"
Oggi è il tuo compleanno..."
Resto immobile. Trattengo il fiato e continuo a guardarla, con espressione sorpresa. Oggi è... è... cosa? È per questo che lei... è per questo che mi ha fatto venire qui?
"
L'unico regalo che posso farti - pronuncia con voce incolore -
È metterti in guardia. Quella donna non si fermerà. Ora è più debole, ma non avrà pace finché non ti avrà trovata ed uccisa. Devi raggiungere tuo padr... Amdir Gilthainiel. Re e Capo clan del popolo degli Eldaosseon. Lui potrà darti tutte le risposte che stai cercando. È il tuo destino. Il tuo cammino. È sempre stato questo, che tu mi creda o no..."
"
Il... il mio destino? Ma come..."
"
Come lo so?"
Annuisco senza proferire parola.
"
Perché l'ho visto. Quando sei nata. Ho visto questo preciso momento. Usa il tuo potere, Niniel. Impara a controllarlo. Sarà solo il tuo potere a rivelarti la verità. Il tuo destino ti aspetta. E non preoccuparti: come l'acqua che nelle sue sorgenti si rinnova, così sarà per te il cambiamento. Non avere paura. Ed ora vai. C'è qualcuno... qualcuno che sarà felice di vederti..."
Qualcuno? Ma... ma di cosa...
"
Buon Compleanno, figlia mia"
ASPETTA! NO! NO, NON TE NE ANDARE! IO NON... ECCO NON VOLEV... NO, NO, SMETTILA DI LECCARMI LA FACCIA!
Di leccarmi la faccia?! O.o
Apro gli occhi ed il cucciolo di lupo mi sta... ohhh, fantastico! Mi sta riempiendo il viso di bava!
"
Si,si, ho capito, mi alzo - borbotto per poi alzarmi dal pagliericcio ed aprire la tenda -
Vuoi uscire?"
Noto solo ora un bicchiere. Lo afferro e lo annuso: sembra la tisana preparata da
Valerius poco fa, quindi mi attappo il naso con le dita e mando giù tutto insieme, come fosse una medicina. Più tardi dovrò ringraziarlo... ha avuto un pensiero davvero carino e gentile. In tutta risposta, il cucciolo scodinzola felice e...
"
Oh, no. No,no. La sottoscritta deve prima farsi una bella doccia. Poi giocheremo" pronuncio dolcemente, mentre poggio il bicchiere sul pagliericcio, afferro tutto l'occorrente e mi dirigo nella tenda per la doccia.
Devo togliermi il sangue di dosso. Mi sarei dovuta lavare anche prima, mannaggia a me ed a quando mi sono addormentata! Il cucciolo mi segue scodinzolando e mi osserva incuriosito mentre mi libero dei vestiti e mi lavo velocemente.
"
Che c'è? Vuoi fare anche tu un bel bagno, forse?! Più tardi faremo anche quello. Sto praticamente dormendo in piedi per colpa tua, sai?!"
In realtà non dormo bene a causa di tutti gli eventi che si sono susseguiti in queste ultime ore, ma perché assillare anche il povero Rolly con i miei problemi?!
Finito di lavarmi, torno verso la tenda (non ho incontrato nessuno, ma è normale visto che è ancora presto), ma prima di entrare noto che il cucciolo è fermo davanti alla tenda di
Dahmer, per poi correre al suo interno.
Lancio tutte le mie cose sul pagliericcio, alla faccia dell'ordine e della pulizia, ed entro in fretta nella sua tenda, stando attenta a non essere vista da nessuno. Dorme beato... non voglio disturbarlo, ma...
"
Esci subito da qui - affermo abbassando la voce -
Il tuo papà sta dormendo adesso (il tuo papà?! O.o),
giocherete più tardi. Avanti, vieni qui..."
Cerco di afferrarlo, ma cavolo se è veloce! Non sta fermo un secondo!!!