Afferra la bottiglia, inizia a ridere e mi sento subito più leggera.
La Niniel di non molto tempo fa... avrebbe assistito a questa scena inorridita, rifiutando anche solo l'idea di condividere la stessa aria con lei, ma ora... ora posso veramente affermare di aver trovato un'amica in
Esperin e questo non può che farmi piacere. Nella mia mente affiorano, inevitabilmente, i volti di
Elwing e
Keyra... le uniche due amiche che abbia mai avuto, così diverse, ma comunque ugualmente importanti. Afferro di nuovo la bottiglia e bevo un altro sorso, per poi rivolgerle un sorriso. Il nostro rapporto è cambiato così velocemente... io sono cambiata così velocemente che... quasi stento a riconoscermi. Allora perché fatico così tanto ad accettare il cambiamento di
Dahmer? Io... l'ho visto, insomma... l'ho vissuto... lo vivo ogni giorno... eppure... è così difficile.
Non dipende da lui, in cuor mio lo so bene, dipende da me: quel ricordo è riaffiorato così violentemente ed inaspettatamente... che mi ha colpito come un pugnale in pieno petto. Direi che il paragone è calzante... posso dire di sapere perfettamente cosa si prova. Un brivido mi percorre la schiena, mentre rivedo il volto di mia madre nell'esatto momento in cui la vita ha abbandonato il suo corpo. Quello sguardo spento, assente, vuoto.
Mi rendo conto di essere rimasta in silenzio per un po' di tempo, ad osservare la bottiglia, quindi mi schiarisco la voce e, continuando a fissare la bottiglia che ho tra le mani, esprimo di nuovo il mio stupore per l'incremento dei miei poteri. Davvero è... sorprendente. Non c'è altro modo per definirlo. Le porgo nuovamente la bottiglia e dopo averla osservata ingerire un generoso sorso di idromele, l'ascolto con interesse mentre mi parla del... turbine. D'acqua, deduco, visto che è l'unico potere, dopo la telecinesi, che condivido con lei. Riprendo la bottiglia tra le mani per poi lasciarla a terra, tanto non avrei comunque più bevuto, e resto semplicemente incantata... senza parole... mentre ammiro il suo potere prendere vita davanti ai miei occhi: un turbine d'acqua che danza maestoso davanti a noi. Lo sento così affine a me, alla mia essenza, a tutto ciò che sono. E' come se mi stesse chiamando, come se mi esortasse ad agire, a manifestare, a mia volta, il potere che da sempre mi appartiene.
"
Allora... che stai aspettando?"
Mi rivolge uno sguardo carico di sfida ed un sorriso che riesco a decifrare immediatamente: mi sta spronando a fare lo stesso, a manifestare il mio potere, ad imparare a gestire una forza che, forse, è molto più grande di me.
No. Posso farcela. So che posso. Sono maestra ormai, il controllo sul mio elemento mi è sempre venuto naturale, molto più di quello sulla simbiosi per assurdo, quindi riuscirò ad evocare il turbine.
"
Non pensare a come si fa, segui l’istinto"
Il suggerimento calza proprio a pennello: l'istinto non mi ha mai tradita.
Mi alzo da terra, mi allontano giusto di qualche passo e chiudo gli occhi.
Inspira ed espira.
Inspira ed espira.
Inspira ed espira.
Continuo a respirare, mentre tutti gli altri sensi sono concentrati sul turbine che, nel frattempo, continua a vorticare davanti a noi. Posso udire il nostro elemento dimensarsi, toccare gli schizzi d'acqua che mi bagnano la pelle, assaporare quelli che arrivano sulle mie labbra, annusare l'odore dell'acqua che seguita ad agitarsi senza sosta, come il mare in tempesa. Apro lentamente gli occhi ed osservo stupefatta il turbine, il mio turbine stavolta, prendere vita davanti a me.
Distruzione Previa concentrazione si è in grado di generare all’interno della propria mano, una quantità controllata di acqua, la quale può essere lanciata con forza contro l’avversario, causandone danni da impatto: Maestro - Ira di Nettuno – L’incantatore è in grado di generare un turbine di acqua nelle sue immediate vicinanze (alto al massimo tre metri e largo due) e direzionarlo, lanciandolo con forza contro il nemico, il quale, se colpito, viene imprigionato nel vortice. Chi subisce le conseguenze di questo potere, può riportare gravi danni da contusione ed ossa rotte. Chi si trova nel turbine non affoga
Mentre il mio cuore inizia a battere all'impazzata, il turbine diventa sempre più imponente ed è soltanto la scarica di adrenalina che mi permette di contenerlo, mentre avverto, contemporaneamente, la spossatezza farsi strada nel mio corpo. Riesco a gestire la mia forza e, sebbene con fatica, a direzionare il turbine verso quello di
Esperin.
Ora, ancora in piedi nonostante la stanchezza, li osservo con soddisfazione mentre si uniscono, vorticando insieme in quella che sembra una folle danza.
"
Wow... - sussurro estasiata, mentre continuo a fissare il turbine con immensa compiacenza -
Con questo potere riuscirò sicuramente a spaccare il culo a Dahmer! - sorrido soddisfatta -
Lui e quel fottuto pozzo di sabbia malefico!!!"
Mentre il turbine continua a volteggiare, con la coda dell'occhio noto che
Esperin accenna un sorriso, si alza e poi inizia ad incamminarsi verso le tende. Cavolo! Sono stata troppo esplicita, vero? Sto per rincorrerla e scusarmi, ma all'improvviso si ferma, si volta verso la mia direzione e dopo qualche esitazione...
"
Niniel, non trovo giusto intromettermi ma neanche restare in silenzio. Stai attenta. Dahmer si è comportato molto male con Elen ed anche se ora hanno chiarito non credo che sia pronto ad una relazione stabile, ma è anche vero che lo conosco poco e che fino a qualche settimana fa avrei detto la stessa cosa anche di Ryuk. Spero di sbagliarmi. In ogni caso non voglio vederti soffrire"
Per un attimo, solo per un attimo, mi si gela il sangue nelle vene.
Poi, con tono palesemente imbarazzato, e con sguardo triste e rassegnato, mi limito a risponderle: "
Sì, ma non mi interessa di Dahmer... cioè, figuriamoci, no.... lui... è semplicemente un amico, diciamo. Ma grazie per il consiglio" concludo in un sussurro. Non è solo un amico... ma chi voglio prendere in giro?
"
Buon viaggio" aggiunge con un sorriso e dopo il mio augurio per la battaglia imminente, mi volta le spalle e riprende il suo cammino verso le tende.
La battaglia. Avevo quasi rimosso questo... dettaglio. Domani... lei...
Non posso credere nemmeno io a quello che sto per fare, ma... non mi importa... devo e voglio farlo.
Corro verso di lei che, non appena percepisce il rumore dei miei passi sull'erba, si volta verso di me, le getto le braccia al collo e la stringo in un forte abbraccio.
"
Vedi di tornare indietro, sana e salva. Non ti perdonerò mai se non lo farai..." enuncio in un sussurro, mentre continuo a stringerla forte.
NB. Post concordato <3