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  1. #3411
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius Urthadar

    Assolutamente fuori dal mio controllo, il fischio assordante si placa e in pochi istanti scompare lasciando come traccia solo i graffi che mi sono procurato io stesso intorno alle orecchie. Mi rendo conto di non avere più aria nei polmoni perciò comincio a respirare affannosamente con la bocca, stavolta non per la stanchezza ma solo ed esclusivamente per la paura. Qualcuno mi solleva, è sicuramente Drako, mi sento appoggiare sul pagliericcio e mi sembra di avere i piedi più leggeri. Mi sta rimboccando le coperte... dopo non so quanti minuti, lo sento finalmente parlare. Mi chiede se sto bene e gli rispondo annuendo, sono cosciente, oserei dire lucido ma non riesco ancora parlare, la gola mi fa troppo male e devo riprendermi dallo spavento. Però riesco a seguire senza problemi il suo discorso, conferma i miei sospetti sul maleficarum e mi rivela che ha rilasciato la sua potentissima aura mentre stavamo parlando per vedere come avrebbe reagito. Non c'è alcun dubbio, quello che è successo è stato scatenato dalla sua aura e dalla conseguente reazione del maleficarum, oppure... è stata una cosa automatica legata alla sua presenza nel mio corpo e la volontà dello spirito non c'entra nulla, Drako stesso ammette di non capirne molto e, sinceramente, come biasimarlo? Stiamo superando i limiti dell'assurdità con questa storia. "Ascoltami, mi domando come reagirebbe ad una forte aura di tenebra, è evidente che questo maleficarum è in netto contrasto con me, ma se sentisse qualcosa di affine? Se quest'aura fosse così forte, molto più della tua, potrebbe scegliere di uscire dal tuo corpo per possederne uno più potente?", la logica del ragionamento è ineccepibile, dovrei rifletterci su, ma ora come ora non sono nelle condizioni di farlo. Però, mi chiedo: nel caso Drako fosse sulla strada giusta, sarei davvero disposto a sacrificare qualcun altro per permettere a me e ai miei parenti di sopravvivere? La verità è che mi sento talmente male che non sono sicuro della risposta. Mi tenta... e quando mi rendo conto di quello a cui sto effettivamente pensando provo un immenso disgusto nei confronti di me stesso. Infine il Dragone mi suggerisce di riposare. No. Basta riposare. <<Sto bene>>, lo rassicuro con la voce un po' roca a causa delle urla. <<È passato. Ho sentito... un fischio, credo... all'inizio pensavo fosse la mia immaginazione, ma più passavano i minuti e più diventava insopportabile. Sembrava nella mia testa... Dei, chissà cosa sta succedendo là dentro>>, scuoto il capo e tento di sedermi sul pagliericcio, mi rifiuto di rimanere ancora a letto come un infermo. <<Non voglio riposare. Non voglio neanche dormire, quando dormo vedo... cose, incubi che non ricordo, ma so di farli e so che mi lasciano sempre un nodo allo stomaco>>. Occhi rossi che mi osservano, volti che non conosco, posti che non ho mai visto... una volta è successo anche mentre ero sveglio, meno male che si è trattato di un caso isolato. <<Ti ringrazio per tutto, anche per l'offerta di portarmi da questo Zed... sopravviverò all'assalto e verrò con te. Te lo prometto>>. Recupero le scarpe e le indosso. <<Raggiungiamo gli altri. Tu meriti di festeggiare con i tuoi soldati e io desidero trascorrere le prossime ore con i miei amici, non steso su un letto>>. Mentre indosso le scarpe, con lo sguardo rivolto verso terra, vedo una goccia di sangue a fianco del mio piede sinistro. Un'altra goccia cade sulla scarpe, un'altra ancora sul terreno. Mi porto la mano sul volto e avverto un contatto umido, caldo e pastoso, proprio sotto all'occhio sinistro. Ma non è il bulbo a perdere sangue, è... la cicatrice, quella che lo attraversa. È bollente, come se fosse infetta. Non dico nulla e, una volta indossate le scarpe, esco dalla tenda dopo aver salutato con un cenno Drako. Raggiungo gli altri e mi siedo al tavolo, sperando che nessuno noti niente. Mi sono stancato di questa storia, fino all'alba non esiste alcun maleficarum, niente sangue, niente debolezza, niente maledizioni, niente di niente. Solo noi e i festeggiamenti. <<Anche io voglio il gelato>>, dico una volta seduto, cercando di sorridere.

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  2. #3412
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    A poco a poco, gli altri mi raggiungono; Ryuk mi affianca e mi da una mano con quello che sto facendo, poi mi dice: "Sage, la mia signora ha già iniziato con le voglie, le faresti il dolce... prima del pranzo? Vuole un bel gelato"
    Ancora inginocchiato davanti al fuoco mi volto verso Esperin e la guardo sornione, mentre me la rido sotto i baffi.
    "Questa cosa delle voglie inizia a piacermi, potrei approfittarne. Ti aiuto a prendere gli ingredienti: latte, zucchero e...? Abbiamo ancora del cioccolato? - cinguetta mentre si avvia verso la dispensa. La raggiungo a passo svelto per poi afferrarla per le spalle, farle fare un giro di 180 gradi e rispingerla verso il tavolo: "Stai buona qui, mammina. Ci penso io al gelato, tanto ho capito che lo vuoi al cioccolato."
    Esperin si lascia trasportare senza opporre resistenza, raggiunge un tronco e si siede, poi mi ringrazia sorridendo e io non posso che sorriderle di rimando.
    Nel frattempo, anche Valerius ci raggiunge al tavolo e chiede anche lui una porzione di gelato; lo vedo stanco e provato, mi fa molta tenerezza e vorrei vederlo sorridere, fosse anche solo per una volta: "Al vostro servizio, signore. Gelato al cioccolato per due in arrivo."
    Rientro in dispensa e cerco di ricordarmi quello che mi disse Ryuk su come preparare questa delizia: latte c'è, zucchero c'è, mmmmmh la panna eccola là ... e il cacao? Rovisto un pò in dispensa e ne trovo quanto basta per preparare una porzione per tutti.
    Se mi riesce bene voglio provare a farlo anche per Erin e Nadya. E per papà. E' un pò brontolone, ma sono sicuro che piacerebbe anche a lui.
    Prendo due ciotole e le riempio di latte, poi verso la polvere di cacao e inizio ad evocare piano il mio potere, fino a sentire il palmo della mano freddo. Lo avvicino al composto per raffreddarlo e dargli la consistenza giusta, mentre continuo a mescolare per amalgamare il cacao.
    Mi fermo un attimo per controllare, sembra buono. Mi guardo intorno per controllare che non ci sia nessuno, intingo un dito nel gelato e lo infilo in bocca: mamma che buono!!!
    Dopo dovrò darmi da fare per gli altri, dopo la cena, magari farò più gusti: cioccolato, fiordilatte, limone ... Quando sarò alla fattoria potrei utilizzare il mio latte, ho già l'acquolina in bocca.
    Prima che il gelato si sciolga raggiungo Esperin e Valerius e porgo loro la ciotola col gelato, facendo un occhiolino ad antrambi e chiedendo: "Mbè, com'è?"
    Dopo aver ascoltato la risposta, tornerò in dispensa e porterò una piccola botte di idromele, così non dovremmo fare su e giù ogni volta per riempire i boccali.
    "Dahmer? Niniel? Elen? Dove diavolo siete? Draaaaakoooooooo?"

    *azione di Esperin concordata

    • Esperto Iceberg –Congela una porzione del corpo, causandone la paralisi e medi danni da congelamento


  3. #3413
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Sage mi raggiunge mentre sbircio nella dispensa e prima ancora che riesca a rendermene conto mi ritrovo a fare un giro su me stessa "Stai buona qui, mammina. Ci penso io al gelato, tanto ho capito che lo vuoi al cioccolato" sorrido divertita mentre mi spinge fuori dalla tenda fino al tavolo e lo lascio fare ringraziandolo, mi siedo su uno dei tronchi e sorrido ancora in attesa del gelato e dello stufato, ho davvero una fame tremenda. Mi guardo intorno e mi accorgo che anche gli altri ci stanno raggiungendo, Valerius è uscito dalla tenda di Drako ed ha preso posto a tavola ma il suo aspetto non è dei migliori, sembra stare peggio minuto dopo minuto ed anche le sue cicatrici ora hanno un aspetto diverso, sono molto più arrossate, ma lui si sta chiaramente sforzando di essere di compagnia e di sorridere ed io faccio lo stesso di rimando, credo che sia bene per tutti, soprattutto per lui e per lo spirito della fazione, goderci queste ultime ore in tranquillità, gioendo del risultato ottenuto tutti insieme e preparandoci per domani. Al resto penseremo con calma e lucidità dopo l'ultimo sforzo che quest'armatura ci richiede, ogni cosa tornerà al suo posto ed andrà tutto bene, ne sono certa. "Al vostro servizio, signore. Gelato al cioccolato per due in arrivo" rido divertita mentre Sage rientra in dispensa per preparare il gelato e sposto poi lo sguardo su Ryuk alle prese col pentolone, anche lo stufato deve essere quasi pronto a giudicare dall'odore. Le ragazze non ci hanno ancora raggiunto, non ho ancora visto Alinor dopo il mio ritorno, spero che si unisca a noi per cena e che non stia già dormendo, ormai avrà sentito del nostro arrivo. L'esuberanza di Sage mi distoglie da questi pensieri, porge a me e Valerius una ciotola di gelato al cioccolato dall'aspetto davvero invitante e ci guarda allegro "Mbè, com'è?" ne prendo una cucchiaiata ed assaggio di gusto "E' davvero buono!" esclamo allegra e soddisfatta osservando anche Valerius in attesa del suo parere, mentre Sage lancia un urlo per richiamare gli altri. Faccio appena in tempo a finire di gusto il gelato che "Lo stufato è pronto" Ryuk porta la cena e le ciotole a tavola, contemporaneamente vedo Drako raggiungerci e mi fermo ad osservarlo ricordando la sua espressione di poco prima in infermeria ma ora mi sembra più tranquillo e prende posto... proprio accanto a Ryuk. Lo osservo in silenzio senza dire nulla, perplessa ma contenta di questo suo cambio d'umore, se così si può definire, mentre aiuto Ryuk a riempire le ciotole ed a passarle ai presenti, è bello stare così, tutti insieme. Ne prendo una bella porzione anche per me e mi siedo stranita, ho davvero intenzione di mangiare carne dopo il gelato...?


    *azioni concordate

  4. #3414
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Esperin sembra divertita dalla giravolta, dovrei ridere anche io, non c'è niente di male... eheh sì non c'è niente di male, mh! Sorrido, si vede che sto sorridendo? Non sono per niente forzato, tutto naturalissimo. Valerius si unisce a noi, non alzo lo sguardo dal pentolone, ma riconosco la sua voce, così come la presenza successiva di Drako, il quale si posiziona proprio accanto a me, quando comincio a distribuire le ciotole. Certo che mangiare il gelato come antipasto non è proprio il massimo per aprire lo stomaco e preparalo al cinghiale, ma chi se ne frega, ne prendo una porzione anche io. Ho Esperin alla mia destra e Drako alla sinistra, l'uomo mi da una leggera gomitata ed io mi volto verso di lui "Ho avuto notizie dalle tue armate, la torre è stata conquistata, sono pronti agli imbocchi, sono pronti a combattere alle prime luci dell'alba" Lo guardo seriamente è un uomo che conosce il fatto suo "Sono tutti nelle tue mani" Mi sorride e mi stringe il braccio con una mano, mentre comincia a mangiare, ma si ferma poco dopo e torna ad osservarmi "Esperin è felice ed io lo sono per lei, ma Ryuk, nonostante io ti debba molto..." abbassa la voce per non farsi sentire da nessuno"...se è vero che sei diventato un uomo d'onore, sarai pronto a scontare ciò che devi" La sua voce è calma, pacata, sono certo che abbia cambiato idea in merito alla mia esecuzione, non di certo per me, piuttosto per Esperin. Annuisco, sarò pronto ad ogni sua decisione "Tu ed Esperin avrete lunga vita insieme" mi rassicura ed allora io sollevo il calice e mi alzo dal mio posto "Brindo ai nostri nemici, brindo in onore di Lantis ed Efrem, perchè se non avessero rispettivamente condannato e fatto evadere Drako, ora non saremmo qui a festeggiare la nostra vittoria, io non sarei sposato con la mia amata Esperin e non avrei mai scoperto degli amici come voi. Brindo a loro. Brindo a noi, per un nuovo regno" Anche Drako solleva il calice, sorride, proprio come faccio io.

  5. #3415
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius Urthadar

    Detto, fatto: dopo pochi minuti di attesa Sage mi piazza davanti un'invitantissima ciotola di gelato al cioccolato, forse è pure troppo, non credo di essere in grado di mangiarlo tutto... vabbè, tanto vale iniziare: afferro il cucchiaio e lo assaggio, senza fare troppi complimenti, e... dopo due minuti la ciotola è vuota. <<Dei>>, commento, guardando Esperin che ha potuto gustare il dolce insieme a me, <<non mangiavo un gelato così buono da anni>>. In realtà, pensandoci bene... <<Anzi, non mangiavo un gelato da anni. Punto>>. Rido di gusto, sono contento di essere qui con loro e un pensiero assurdo mi attraversa la mente: quasi mi spiace che domani sarà tutto finito. Niente più vita da campo, niente allenamenti, niente pasti improvvisati preparati col pentolone. Ma è giusto così, abbiamo giocato il nostro ruolo in una delle guerre più importanti della storia di Dohaeris e abbiamo vinto, rimane solo da festeggiare e all'alba, dopo l'assedio, torneremo tutti alle vite di un tempo. O meglio, torneranno... io, se gli Dei vorranno, comincerò una vita del tutto nuova. Una vita che pensavo di aver perso. Ryuk fa partire un brindisi, annuisco alle sue parole e sento il bisogno di dire qualcosa anche io. Ancora non capisco da dove venga questa bocca larga. Mi alzo dal posto e sollevo il calice verso il cielo. <<Anche io brindo ai nostri nemici. Ma brindo ai nemici di ognuno di noi, non i nemici della fazione reietta, ma i nemici personali di ogni reietto seduto a questo tavolo. Brindo alle persone che ci hanno tradito, che ci hanno bistrattato, che hanno provato a portarci via la speranza, ma che ci hanno anche portato qui, intorno a questo tavolo, stasera, a festeggiare la vittoria>>. Brindo agli Urthadar, ai Leithien, ai Dreth, a chi ci ha fatto del male e a chi non ha creduto in noi. Brindo a te, madre, sperando che tu non abbia ancora finito di scontare la tua pena nei Campi Elisi. <<Che gli Dei ci proteggano domani, tutti>>. Bevo un sorso di idromele e poi torno a sedere, non riesco a stare per troppo tempo in piedi.
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  6. #3416
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Inizio a mangiare forse troppo in fretta tanto che dopo poco la pessima scelta di mischiare gelato e cinghiale inizia a disturbarmi, i sapori e gli odori si sovrappongono ed iniziano a farmi avvertire un leggero senso di nausea così lascio metà porzione ancora nella ciotola limitandomi a bere dei lunghi sorsi d'acqua per scacciare quella fastidiosa sensazione. Valerius si è complimentato per il gelato strappandomi un sorriso divertito con una battuta ed un'allegria che rispetto ai primi tempi non è più così insolito associare a lui, Ryuk e Dahmer hanno spazzolato sia gelato che stufato senza battere ciglio, anche Drako sta mangiando e sento che sta parlando a bassa voce con mio marito, prima ha nominato la torre di avvistamento quindi credo che stiano discutendo delle armate pronte per la battaglia di domani. Non riesco a sentire il loro discorso e neanche mi sforzo di farlo, non voglio sembrare impicciona o eccessivamente prevenuta, almeno non ora che sembrano iniziare ad avere un rapporto quantomeno civile, spero che le cose continuino a migliorare in futuro, abbiamo fatto notevoli passi avanti in appena pochi giorni. Entrambi hanno un'espressione tranquilla, la cosa mi rassicura, e ad un tratto Ryuk si alza sollevando il calice in un brindisi "Brindo ai nostri nemici, brindo in onore di Lantis ed Efrem, perchè se non avessero rispettivamente condannato e fatto evadere Drako, ora non saremmo qui a festeggiare la nostra vittoria, io non sarei sposato con la mia amata Esperin e non avrei mai scoperto degli amici come voi. Brindo a loro. Brindo a noi, per un nuovo regno" solleva il calice con un sorriso e Drako fa lo stesso seguito poi da Dahmer mentre Valerius prende la parola <<Anche io brindo ai nostri nemici. Ma brindo ai nemici di ognuno di noi, non i nemici della fazione reietta, ma i nemici personali di ogni reietto seduto a questo tavolo. Brindo alle persone che ci hanno tradito, che ci hanno bistrattato, che hanno provato a portarci via la speranza, ma che ci hanno anche portato qui, intorno a questo tavolo, stasera, a festeggiare la vittoria. Che gli Dei ci proteggano domani, tutti>> imito il loro gesto sollevando anche il mio calice per brindare assieme a loro, ognuno di noi con le proprie esperienze, con i propri demoni più o meno difficili da affrontare e superare, ma alla fine in un modo o nell'altro ce l'abbiamo fatta e siamo arrivati a questo punto, a conseguire questa vittoria, ed è soltanto merito dei nostri sforzi e della nostra tenacia "Al nuovo Regno guidato dai nostri ideali, ai legami che sono nati da tutto questo ed a quelli che la vittoria ci darà modo di recuperare e rinsaldare, a tutti noi che abbiamo lottato e perso tanto...ma anche imparato e guadagnato tanto" e dicendo ciò prendo la mano di Ryuk, stringendola alla mia. Ad Efrem e Lantis... perchè il primo possa perdonare ed andare avanti, ed il secondo ritrovare se stesso anche grazie alla nostra vittoria ed all'amore di chi, come me, in fondo non ha dimenticato la persona che era. "Che gli Dei ci proteggano domani" mi unisco all'augurio di Valerius e porto il calice alle labbra ma poco prima di bere mi fermo, l'idromele potrebbe far male al bambino? Rickard è forte, a pochi giorni dal concepimento ha già affrontato e vinto una battaglia, sarà degno erede di suo nonno e di suo padre... ma nel dubbio preferisco evitare, così mi limito a poggiare il calice sul tavolo sorridendo ancora.

  7. #3417
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    E’ notte fonda, l’ora più buia è sempre quella prima dell’alba ed ora… sta per arrivare in tutti suoi significati. L’ora più buia è finita, porta via con sé i suoi strascichi, le stelle tornano ad essere luminose, visibili, forse le guardo per la prima volta con la mente lucida, cosciente di qualcosa di più grande che va oltre la mia volontà, quella di tutti noi. E se questo mio percorso non fosse altro che la volontà di qualcun altro, qualcuno di più forte di me, di più grande e distante, che può osservarmi con i suoi grandi occhi che tutto vedono dall’alto, che sia un dio o meno, che sia mia madre che mi ha guidato, che sia mio padre o chiunque altro, forse dovrei ringraziare questo qualcuno, dovrei inginocchiarmi e rivolgere il capo al cielo in quest’ora che comincia a rivestirsi di luce e ringraziare. Sussurro un “Grazie” guardandomi attorno, ai miei compagni, alla mia compagna, al mio comandate, alla volta che ci sovrasta, un semplice grazie che racchiude ogni cosa, come la commozione per ciò che è finito, la commozione per ciò che ci attende. E forse dovrei ringraziare affinchè tutto questo continui, che la felicità che provo in questo istante sia solo il preludio di qualcosa di ancor più grande, la punizione di Drako non mi spaventa, è un purgatorio, sconterò ciò che merito per ascendere a ciò che desidero realmente. La famiglia è tutto ciò che mi è mancato e tutto ciò che desidero avere ora. Auron, non vedo l’ora di riavere mio figlio, non vedo l’ora di conoscere la sua compagna, mio nipote, non vedo l’ora di raccontargli ogni cosa: che avrà un fratello, sono certo che sarà maschio, che ha una zia, che ha una famiglia, la nostra e che Esperin ne fa parte. Non più Leithien, nessuno nascerà più sotto questo vessillo, nessuno lo diventerà mai. “Prima di ritirarmi a dormire, ci tengo ad informarvi di due cose: Il casato Leithien cadrà, prenderò il cognome di mia madre: Fenner.” Faccio un attimo di silenzio e stringo maggiormente la mano di Esperin, prima di tornare a guardare i miei compagni “Sono già padre da lungo tempo, mio figlio si chiama Auron ed ha diciannove anni. Nessuno sa di lui tranne Drako ed Esperin. Ha vissuto lontano da me, non è mai stato un Leithien e mai lo sarà, è stato cresciuto da una famiglia di contadini dopo che… dopo che sua madre ha perso la vita ed io ho scelto di abbandonarlo. E’ un uomo buono e forte.” La commozione si fa strada mentre parlo di lui, sento gli occhi farsi lucidi e bruciare “Presto diventerò nonno, un giovane nonno. Ho intenzione di riconoscerlo e dargli il mio cognome, quello nuovo. Auguro a tutti voi la felicità che sto provando in questo momento” Sollevo ancora una volta il boccale, mi alzo in piedi e rivolgo un inchino a tutti i presenti “Buonanotte reietti, per quel che rimane di questa notte” porgo il braccio ad Esperin prima di incamminarci verso la nostra tenda. Dormirò bene… me lo sento.

  8. #3418
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    SAGE BLOODBORNE

    Il gelato era buono. Sono contento.
    Esperin e Valerius lo mangiano tutto e subito dopo Ryuk porta in tavolo lo stufato.
    Ci riuniamo attorno al tavolo: assaporo il piatto fino all'ultima goccia, seduto accanto a Valerius, dopodichè mi unisco al brindisi prima di Ryuk, un boccale; poi di Valerius, un altro boccale; infine di Esperin, il terzo boccale. Non vorrei aver bevuto un pò troppo, ma ... no: vedo ancora un solo Dahmer, un solo Drako, un solo ...
    "Val!!! Assumimi, ti faccio una fornitura a vita di ottimo gelato di latte de toros" - rido, non so perchè, forse sono solo un pò brillo ma avevo voglia di sentirmi leggero, leggero come non sono mai stato in vita mia.
    Dovrei fare il serio, Ryuk sta dicendo una cosa importante prima di andare a letto, lo ascolto cercando di non ridacchiare e quando si allontana insieme ad Esperin non posso fare a meno di andargli incontro per cercare di abbracciarlo.
    Domani userò il mio arco e le mie frecce, spero di farlo per l'ultima volta per uccidere esseri umani, non è così che voglio la mia vita. Se dovessi tornare tutto intero giuro sugli dei che non li toccherò più per fare del male, ma soltanto per necessità: mangiare e difendere la mia famiglia.
    Mi avvicinerò a Dahmer facendogli passare un braccio intorno al collo e se riuscirò gli dirò: "Hey, tu. Mi devi una caccia al cinghiale, vedi di non dimenticartelo."


  9. #3419
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY DRETH

    Il brindisi, il gelato, i discorsi... tutto sembra perfetto, tutto gioioso. Eppure non riesco a non pensare che tra qualche ora rischieremo di nuovo la pelle, che dopo quest'ultimo assalto avrò tanto da sistemare nella mia vita. Capo Terrore, Aeglos... mi volto verso Sage... no, lui e la sua famiglia saranno la mia priorità finita questa guerra, ho promesso e ho intenzione di mantenere la parola data. E poi chissà, con Niniel mi aspetta la libertà, un futuro più sereno. La Princy sarà una brava moglie e mamma, con Ryuk fanno proprio una bella coppia. Chi l'avrebbe detto? In pochi giorni la vita di tutti noi è decisamente cambiata in modo radicale, questo perchè abbiamo lottato per un futuro migliore, per i valori che prima erano di Drako e poi man mano sono entrati dentro ognuno di noi. I discorso del nonno è galvanizzante e commovente, come tutti i suoi, sarà un ottimo Lord di Capo Tempesta, un nobile che non metterà i piedi in testa alla povera gente. Nel suo discorso sento ogni parola, ogni sillaba come mia: reietto, lo sono sempre stato. Ora sono fiero di esserlo e quella rabbia che ribolliva dentro di me è sparita. Anche se per mio padre... nutro ancora del rancore che però cercherò di non lasciar vincere. Ripenso a quello che ho detto a Niniel nella sua terra e ci credo fermamente. Tra qualche ora combatterò spalla a spalla con mio padre, come suo figlio e non più solo il suo bastardo. Di mio, non accetterò mai quel cognome, dopo quello che ho fatto non potrei mai fregiarmi di essere un Dreth. Ma se gli Dei mi concederanno una famiglia, dei figli... voglio che loro abbiano tutto ciò che io non ho potuto avere o che mi sono tolto da solo con la mia stupidità. Sage mi passa un braccio intorno al collo, distraendomi dai miei pensieri e riportandomi al presente. La caccia al cinghiale, ricordo quando gliel'ho proposta... volevo davvero essere suo amico. "Domani andremo a caccia di culi reali, in fondo è un po' la stessa cosa, no?" gli dico ironico, bevendo dell'idromele. Sono allegro, voglio essere allegro per questa notte che ci sembra ora così lunga. "Spero che Gaearmir sia piena di cinghiali" gli dico più sereno, così da riconfermare che terrò fede a ciò che ho promesso a sua sorella. E già mi vedo, chino sulla lega da levigare per sistemare quelle finestre malandate della casa. Sorrido tra me e me, per poi voltarmi ancora verso di lui: "Tutto andrà per il meglio, lo sento". Sì perchè questa notte, in questa festa, posso sentire che gli Dei sono dalla nostra parte, che lo sono sempre stati. Lo sento, l'alba di domani sarà la più luminosa di quelle che abbiamo mai visto in tutta la nostra vita.

  10. #3420
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen


    Datemi un pizzicotto, non mi sembra vero. La vittoria, la gravidanza di Esperin, Cullen... Stringo tra le mani la risposta alla mia missiva, risposta che non si è fatta attendere.

    Mia adorata Elen,
    e perdonami se oso chiamarti in questo modo, ma ogni volta che pronuncio il tuo nome mi accompagna un sospiro ed il tuo viso non ha mai abbandonato i miei occhi. Io sono un uomo semplice, vengo da una famiglia semplice e se mi sono arruolato è stato principalmente per aiutare a sostenere i miei genitori, non ho l’indole del guerriero, traggo la mia forza dalla volontà di proteggere chi mi sta a cuore. La notte che è appena trascorsa ha visto l’epilogo di un regno che non ho mai voluto servire, ma anche l’alba di una nuova era dove ogni cosa potrà riprendere a fiorire, spero con tutto il mio cuore che i tuoi sogni si realizzino. Ti accompagnerò ovunque mi chiederai di andare e presterò le mie braccia per aiutarti a ricostruire il tuo villaggio, anche le terre che abita la mia famiglia sono andate distrutte, chissà se tutto questo potrà portare una nuova casa anche a loro. Domani sarò al Castello, aspetterò di incrociare il tuo volto, la mia spada sarà in tua difesa.

    Con tutto il mio cuore
    Tuo Cullen
    Spero che tutta queste belle notizie non richiedano qualcosa come pegno... Ma no, che vado a pensare? Qui tutti abbiamo sofferto e ci meritiamo tutta questa felicità. Raggiungo gli altri e mi unisco al brindisi buttandomi sul gelato prima che finisca <<Val!!! Assumimi, ti faccio una fornitura a vita di ottimo gelato di latte de toros>> Sage ride e io cedo all'euforia generale commuovendomi alle belle parole di Ryuk. Famiglia, forse non è troppo lontano il giorno in cui ne avrò una anche io, ma a pensarci bene loro, i reietti, sono già la mia famiglia e domani combatteremo insieme per l'ultima volta. <<Domani andremo a caccia di culi reali, in fondo è un po' la stessa cosa, no?>> bevo l'ultimo sorso di idromele, voglio rimanere lucida e l'alba non è così lontana <<Ai grossi e grassi culoni reali! - alzo il boccale al cielo - Al domani!>> Mi congedo e raggiungo la mia tenda, il pagliericcio mi attende.

 

 

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