Esperin Raeghar
I calici si sollevano uno dopo l’altro in questo brindisi accompagnato da parole d'auspicio e speranza, la gioia e l’allegria per la vittoria sono percepibili dallo sguardo di ognuno dei presenti, uomini e donne che hanno lottato per un ideale comune mutando se stessi ed il destino del Regno, fieri di essere e definirsi reietti. Ognuno di loro mi ha insegnato tanto, soprattutto a rivalutare certezze e modi di vedere le cose assolutamente sbagliati e superficiali, frutto di una vita passata sotto una campana di vetro che finalmente è andata in mille pezzi lasciandomi libera di mostrarmi per quello che sono, una donna forte e determinata che lotta per quello in cui crede e che vuole essere trattata come tale, non come un fiore fragile e delicato, mio marito l’ha capito prima ancora di me. E’ proprio lui a prendere la parola nell’allegria generale, parla con commozione della sua decisione di cambiare cognome ponendo fine alla casata Leithien e svela a tutti di suo figlio, finalmente potrà riconoscerlo e sarà anche lui un Fenner, come il nostro bambino e gli altri che verranno. Sorrido dolcemente e ricambio la sua stretta quando augura a tutti di essere felici ed è quello che spero anch’io per ognuno di loro, le discussioni sono ormai superate e sento di poterli chiamare tutti amici, spero che trovino il loro equilibrio e la loro strada lontano dalle armi e dalla violenza di quest’ultimo periodo, spero anche che un giorno quel peso che opprime Drako si dissolvi nel nulla permettendogli di essere finalmente felice come ho sempre desiderato che fosse “Buonanotte reietti, per quel che rimane di questa notte” mi alzo mentre Sage lo abbraccia con allegria e lui ricambia con una pacca leggera sulla spalla “Buonanotte a tutti, domani sarà un grande giorno per i reietti e per Dohaeris” aggiungo anch’io e mentre sorrido nel sentire le battute di Elen e Dahmer mi avvicino a Drako e lo stringo in un abbraccio “Buonanotte” gli sussurro ancora, prima di sciogliere il contatto ed avvicinarmi a Ryuk che sorridendo mi porge il braccio. Entriamo così in tenda e dopo esserci liberati delle armature ci stendiamo sul pagliericcio esausti, mi stringe a sé coprendomi con una coperta per poi accarezzarmi la pancia con quello sguardo che per me ormai rappresenta tutto. Vorrei aggiungere altro, rimandare ancora nonostante la stanchezza il momento di dormire e dire addio all'equilibrio che abbiamo instaurato in questo campo, ad abitudini e legami che sono entrati a far parte della nostra vita in modo così imprevedibile. Le tende, la paglia, gli insetti, il bagno comune ed il cibo improvvisato...non avrei mai pesato di provare malinconia nel lasciare tutto questo, nel lasciare persone con le quali fino a poco tempo fa non avrei avuto nulla in comune e che ora invece sento così vicine. Vorrei stringerlo e dirgli ancora una volta che mi sento la donna più felice del mondo ma che proprio per questo e nonostante la vittoria ho ancora paura di domani, perché non sono ingenua e so che Drako è un uomo d'onore e si comporterà come tale, anche se ha accantonato il desiderio di ucciderlo e sembra ricambiare la mia felicità, e che non permetterò a nessuno, neanche a lui, di portarlo via da noi e di togliergli la possibilità di veder nascere e crescere nostro figlio, non di nuovo. Ma in fondo... per tutto questo non servono parole, tra noi ormai non è più necessario dare voce ai pensieri ed il suo sguardo, il suo sorriso, sono sufficienti a rinsaldare la certezza che qualunque cosa accadrà domani sarà solo il preludio della nostra vita insieme, di altri sguardi complici, di altri baci intensi come quello che ci stiamo scambiando adesso, di altri momenti solo nostri, da custodire e raccontare...e né il volere degli uomini né quello degli Dei riuscirà a privarci di tutto questo. Gli sorrido ancora mentre la sua mano continua ad accarezzare la mia pancia, poggio la testa sul suo petto e sento il mio respiro regolarizzarsi col suo fin quando non mi lascio andare, chiudendo gli occhi più serena. Per un momento la mia mente torna da loro, da mio fratello e mia sorella, gli unici due tasselli ancora mancanti nel puzzle che è oggi la mia vita e per i quali intendo continuare a lottare, finché non torneranno a farne parte come, nonostante le incomprensioni di quest'ultimo periodo, ne farà sempre parte anche Drako. Perché questa non è la fine ma un nuovo inizio, per la mia famiglia, per i reietti, per tutte le persone che amiamo e per il nuovo Regno, l'inizio di qualcosa di ancora più grande e bello del quale abbiamo avuto solo un piccolo assaggio.