Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

Elen Nárë Vanya

(SOTTO SPOILER IMMAGINI VIETATE AI MINORI)

Occhi dentro agli occhi. Occhi in cui potrei affogare.

Sono riva di un fiume in piena, i movimenti di Dahmer si fanno più decisi e possenti per poi culminare nel gemito di piacere finale.

Lo sento scivolare via da me, lasciandomi vuota, temo se ne vada lasciandomi per sempre ora che ha colto il fiore.
Invece si corica accanto a me e mi accoglie tra le sue braccia <<Ti sembrerà sciocco, ma... sono felice, Elen. Se domani ti sentissi mancare le forze, pensa che dovrai tornare da me, che ora al mondo hai anche me>>.
Lo guardo negli occhi <<Anche io sono felice... Vorrei rimanere così per sempre, dimenticarmi della guerra e fare l'amore senza fine... Domani cercherò di dimostrare il mio valore, ma ti prometto che non farò mosse azzardate e che tornerò da te tutta intera... - sorrido - Hai qualche consiglio da darmi?>>

Mi accascio su di lui, senza fiato, ad ascoltare il battito del suo cuore. Resto, così, in attesa delle sue parole e col polpastrello inizio a "disegnare" dei cuori sul suo petto che si alza e s'abbassa ritmicamente cullandomi.

Prima di andarmene gli dirò ancora <<Oggi... Parlando... Mi hanno messo in guardia, mi hanno detto di non fidarmi di te... Io ho risposto che si sbagliano, che non ti conoscono... - sollevo il capo per guardarlo negli occhi - Non mi farai del male vero? Dimmi che si sbagliano... Dimmi che mi vuoi bene...>> Spero di non dovermi pentire di questo moto di sincerità, ma con lui sono un libro aperto, sono senza filtri.


nota: ho linkato la canzone "senza fiato"... se volete ascoltatela... io la adoro!

Larieth Slagant

"Potrei decidere di farmi picchiare più spesso, se dopo ti prendi cura di me in questo modo, sai?" afferma Ryuk spostandomi una ciocca di capelli dal viso sfiorandomi la pelle.
Con me non attacca, puoi fingere di essere un agnellino, ma ho vissuto per anni a palazzo e la tua fama ti precede, non sono così ingenua, penso tra me, guardandolo in cagnesco.
Poi si offre di curarmi visto che a quanto pare Elen è impegnata a parlare con Dahmer.
Non so perchè, ma mi sembra tanto una scusa di Ryuk per sedurmi e poi gettarmi via, ma non cederei mai, nemmeno se il mio cuore non fosse già impegnato.
Elen è così buona e altruista, non lo avrebbe mai mandato via in quello stato.
<< La tua proposta è davvero allettante, fammici pensare…..>> gli rispondo piegando la testa di lato e picchiettandomi il mento con l’indice della mano destra, <<mmm, no grazie credo che andrò in cerca di Elen >> Così dicendo mi volto e mi avvio ferso la tenda di Elen, sperando di trovarla lì.

Ryuk Leithien

<< La tua proposta è davvero allettante, fammici pensare…mmm, no grazie credo che andrò in cerca di Elen >>
Ma che carina, fa la difficile, come se questo possa dissuadermi. Decido di alzarmi e di seguirla, si trova accanto la tenda di Elen, dove sicuramente non c'è al momento, a meno che Dahmer non duri qualche secondo, cosa molto probabile
"Aspettami, se non vuoi farti curare, mi puoi aiutare almeno a camminare? So dove si trova Elen, non è nella sua tenda, ci andiamo insieme" Le dico simulando una faccia sofferente. Allungo il braccio sperando che lei mi offra il suo in appoggio, lo terrò molto vicino al busto, così le tocco una tetta. "Andiamo" mi incammino comunque con passi lenti verso il lago, così offro maggior tempo a Dahmer per avere ancora le mani in pasta. Mi fermo quando sento un certo vociferare "Senti anche tu?" Aspetto che sia lei a coglierli di sorpresa, non voglio perdermi la sua faccia

Drako Kalisi

"Ti ringrazio per avermi concesso un po' del tuo tempo e non ho intenzione di fartene perdere molto, quindi arriverò subito al dunque. Dahmer. Quel tipo. Chi è?"
Ci risiamo, ma non posso dar loro torto, siamo in guerra ed ogni persona va guardata con sospetto.
Premetto che non voglio mettere in dubbio il tuo giudizio: se gli hai concesso di unirsi al nostro gruppo, sicuramente sai cosa stai facendo ed avrai valutato la situazione con la dovuta attenzione, ma sarò sincera... non mi piace. L'istinto mi dice che non c'è da fidarsi di quel tipo e forse peccherò di presunzione ma... finora l'istinto non mi ha mai tradita.
L'istinto può portare a considerazioni molto sbagliate, lo so sulla mia pelle, ma non ho intenzione di spostare l'argomento sul mio modo di vedere le cose, sopratutto al riguardo dell'istinto
Ammetto che non mi piace, forse non mi piacerà mai fino in fondo, e probabilmente non riuscirò mai a fidarmi pienamente di lui, ma anche essere prevenuti è sbagliato.
Potresti darmi qualche informazione su di lui? Lo conosci bene? Se il mio istinto stavolta è in fallo... sono anche disposta a cambiare idea... od almeno ad impegnarmi nel farlo..."
Guardo a terra e respiro profondamente, necessito di trovare le parole giuste, senza metterla in allarme, ma non voglio mentirle, ci manca solo una guerra all'interno del gruppo e tutto andrà a rotoli velocemente.
"Vedi Niniel, potrei dirti molte cose in questo momento...ad esempio che il tuo istinto sbaglia e che lo conosco così bene da sapere che, in realtà, Dahmer non rappresenta alcun pericolo, così tu andresti a dormire serena e tranquilla, poi al primo suo errore, ai tuoi occhi sembrerò io il vero pericolo: un capo incompetente che fa entrare chiunque tra le proprie schiere" Dopo un secondo respiro la guardo in viso "E' una mina vagante, è pericoloso e solo la somma Saraswaty sa quanto io desideri cacciarlo via da qui, assieme a Ryuk, ma la realtà è che sono dei guerrieri nati e noi abbiamo bisogno di loro. Da quando eravamo considerati dei disertori, ora siamo temuti, sanno che non scherziamo. La prima battaglia è stata vinta perchè Zagarth e Ryuk si sono fatti valere, a loro modo sicuramente, ma adesso... Lantis ed Efrem sono coscienti del fatto che il gioco non è interamente nelle loro mani. Quello che ti chiedo è un immenso sforzo Niniel, quando tutto questo sarà finito ognuno avrà quel che si merita, loro compresi. Cerca di non provocarli con atteggiamenti scostanti, non intendo che devi farci amicizia, ma... resta guardinga, tieni gli occhi aperti, perché io ho tante di quelle cose da fare ed a cui pensare che non posso coprirvi sempre le spalle, nonostante io ci provi costantemente... potrebbe sfuggirmi qualcosa. Ma ti assicuro... che se faranno qualcosa di male, li rimetterò in riga personalmente.

*Saraswaty è la Dea della Luce - la divinità pregata dai Maghi

DAHMER GRAY

Un altro difetto ben noto del genere femminile è che una volta dato il la per una conversazione, loro riescono a tirarti fuori tutti i discorsi più remoti e sconclusionati del mondo. Riescono, poi, a parlare con una tale velocità dialettica che sarebbe quasi da ammirare, se gli dei non l'avessero data in dono solo per crocifiggere noi uomini. Elen si posa sul mio petto, con il dito disegna dei cuori, posso avvertire la sagoma della figura strisciare sulla pelle. Oh per tutti i demoni dell'Abgruntis! Questa cosa è quasi più inquietante di me! E, modestia a parte, ce ne vuole per esserlo. Mi fa delle domande, mi riferisce i dubbi su di me che le hanno riferito le sue amiche: oh ma che carine, tanto preoccupate per te e intanto non sono qui a proteggerti. Vuole anche dei consigli su come comportarsi in battaglia... qui, non saprei come esserle d'aiuto, mi sono sempre buttato a capofitto nella mischia senza riflettere troppo su ciò che stava da fare. Non mi pare la strategia adatta ad Elen. "In una battaglia normale, sei in linea con altri, non hai di che riflettere molto, ti abbatti sul nemico e colpisci chi ti capita a tiro, magari cercando di fare attenzione anche al colore della casacca" le dico un po' vagamente. Ryuk è famoso per questo suo tipo di daltonismo. "A Solumquae, domani, sarete solo tu e Larieth, avrete più possibilità di riflettere... io mi butterei contro il nemico più esile, essendo tu di corporatura magra. Sei veloce e minuta, quindi non cercare un combattimento corpo a corpo, basato sulla forza... ogni guerriero ha il suo stile, e quello alla Ryuk non è nelle tue corde" le dico abbassando il capo per sorriderle. Non smetto di accarezzarle i capelli argentei, mentre mi parla di quelle lingue biforcute. Le do un bacio sulla fronte, un tocco di classe prima della mia arringa. "Immagino tu ti riferisca alle tre altre donzelle del campo... sono delle tue amiche, non so quanto tu possa essere in intimità con loro... quindi, non voglio certo creare diatribe. Niniel trovo che sia una persona sleale, ero inerme alla mercè di Drako... tu stessa hai visto come mi ha ridotto il nostro capo... senza difese, lontano da lei, la tenevo pure di lato... e mi ha colpito con una freccia al braccio, mentre nel precedente allenamento, era rimasta immobile, paralizzata dalla paura probabilmente... e io non me la sono sentita di continuare il mio attacco con una persona terrorizzata, mentre lei non si è fatta scrupoli a fracassarmi il bicipite. Questo episodio non mi ha creato una buona opinione di lei, ma forse mi sbaglio e devo solo conoscerla meglio. Elwing mi è parsa, invece, affabile, anche se in effetti ci ho scambiato due parole in croce. Non c'è stato tempo, ma per ora posso dire che ho un'impressione positiva. Larieth, invece, mi pare proprio a posto. Ieri sera mi è parsa un po' brusca, ma oggi ci siamo chiariti... figurati, manco ci pensavo più" continuo a sorriderle mentre mi guarda negli occhi. "Mentre eri svenuta, Larieth si è subito prodigata per te, mentre le altre due... si son fatte un po' i fatti loro. Anzi, Niniel è venuta pure in tenda solo per sfottermi ancora, ma ero troppo preso dalle tue condizioni per darle retta... ti dico queste cose perchè mi son spiegato questi comportamenti come un'antipatia a pelle... non so cosa io abbia fatto di male, ma bho... se vogliono accettarmi lo faranno, se non vogliono non è un problema mio. Non sono tipo che si mette a litigare per queste sciocchezze" continuo serio. In un altro frangente, la sua implorazione d'affetto mi avrebbe perturbato non poco, ma arrivata adesso, rientra perfettamente nel mio quadro di dominio. Ho fatto davvero passi da gigante in poco tempo, Elen sarà il mio capolavoro in assoluto. "Non mi sento mai felice con gente per cui non ho affetto. Certo che ti voglio bene, Elen, è stata una cosa a prima vista, come se la tua luce mi fosse arrivata subito al cuore" concludo la mia sviolinata cercando di baciarla sulle labbra. Oh dei, se non fosse per la battaglia di Solumquae, le darei una ripassata anche ora!

Questo è un vero Leader.



Leale, diretto, che tiene ai suoi compagni (e di conseguenza veglia su di loro), ma che si aspetta pure che siano indipendenti e che agiscano seguendo la propria razionalità ed i propri sentimenti.
Drako è stato onesto con me e questo mi piace. Avrebbe potuto raccontarmi qualsiasi fandonia, invece ha preferito dire la verità, guadagnandosi definitivamente la mia fiducia ed il mio rispetto.
E sono veramente poche le persone in cui, nella mia vita, sono riuscita a riporre fiducia. Si contano sulle dita di una mano... anzi... nemmeno.



"Ho compreso chiaramente il tuo ragionamento - affermo decisa - e posso assicurarti che non mi comporterò in maniera scostante con loro. Piuttosto resterò in silenzio, ma riuscirò a contenermi. Apprezzo il fatto che tu mi abbia parlato apertamente e con onestà. Almeno adesso sono pienamente consapevole della situazione. Ti posso assicurare che terrò sempre gli occhi aperti e che potrai contare su di me, anche sotto questo punto di vista. Anzi... riguardo quest'ultimo argomento, c'è un altro fatto che vorrei sottoporre alla tua attenzione. Da quanto ho capito, e correggimi se sbaglio, Dahmer si trova in questo accampamento da pochissimo tempo. Secondo te è possibile che conoscesse Elen prima di unirsi alla nostra fazione? Perché osservandolo ho avuto modo di notare una strana "fissazione" per la nostra giovane curatrice e non ti nego che la cosa mi sembra parecchio anomala. Forse Elen non avrà bisogno di un'elfa estranea che si preoccupa per lei, dopotutto tra poche ore scenderà in battaglia ed affronterà una dura lotta, ma mi sembrava giusto riferirti questa mia... osservazione.
Meglio dire le cose come stanno e chiarire eventuali situazioni sospette, piuttosto che restare col dubbio e doversene pentire, per qualsiasi motivo, più avanti."

Cavolo... anche stavolta ho parlato senza sosta. Stento a riconoscermi.

"Inoltre... - aggiungo con una certa titubanza (e, non lo nego, anche con un velo di imbarazzo) -... stai bene?
Ho saputo che hai avuto un malore l'altra sera e... scusami se sono indiscreta ma... sì, insomma... ecco... tutto ok?"



-Sei sempre così sicura di te Niniel, ottima figura di cacca!-

Sì, insomma, non è colpa mia, ma proprio non sono in grado di relazionarmi con gli altri.
Dovrò allenarmi, cavolo.

-Idea! Potrei iniziare con Elen e Larieth - penso, emozionata dall'aver avuto un'idea così "brillante" (certo,Niniel... come no! ) - Sì, potrei passare nelle loro tende per augurare loro buona fortuna. Non è granché, ma da qualche parte devo pure iniziare,no?-

Attenderò la risposta di Drako e non appena il nostro dialogo sarà terminato, mi dirigerò verso la "zona dispensa" per vedere se troverò le ragazze ancora sveglie. Dopotutto è già tardi e non vorrei correre il rischio di svegliarle, recandomi nelle loro tende. Devono pur riposare in vista della battaglia...

Drako Kalisi

Niniel mi osserva con una luce nuova negli occhi, è facile carpire la sua diffidenza, ma se ha deciso di unirsi a noi, dovrà avere delle motivazioni valide alle spalle, le chiederò qualcosa in più se deciderà di fidarsi di me. La guardo mentre mi parla, cerco di apparire non troppo duro in viso, è da tempo che non riesco ad assumere una espressione serena, senza aggrottare le sopracciglia o con la mascella contratta, non devo essere un bello spettacolo da vedere.
“Non credo si conoscessero già, Dahmer non era solito frequentare le Tribù e da quello che ho intuito, Elen non ha viaggiato molto. Fissazione dici? A dire il vero non ho notato atteggiamenti particolarmente strani, prima hanno combattuto e ieri notte… ieri notte non ero nel pieno delle forze, puoi capire” Che cosa avrà notato? Conoscendolo è facile intuirlo, quando punta qualcuno fa di tutto per apparire come un agnellino indifeso, purtroppo Vicent ne ha subito le conseguenze… spero che stia bene quel ragazzo, lo spero veramente. “Hai fatto bene a dirmelo, come ho detto prima, molte cose potrebbero sfuggirmi e conto su di te e gli altri per questo. Per quanto riguarda la mia salute, mi sento decisamente meglio, sarà stato un accumulo di stress misto al digiuno, non so quante volte Larieth mi ha offerto del cibo, ma per un motivo o l’altro non ho mai mangiato” Cerco di sorridere ironizzando. “Comunque, se posso chiedertelo… cosa ti ha spinto a…”
“Relata refero Drako Kalisi”
Una voce a me familiare giunge alle mie spalle, mi volto senza esitazione e per la seconda volta in pochi giorni Mercur è venuto a richiedere la mia presenza alla Valarmorguli. Le sue ali bianche e semitrasparenti riflettono la fioca luce delle torce, un bagliore che ipnotizza e che danza sotto l’effetto della leggera brezza. Mi porge una lettera con un sigillo di cera ed una V impressa su di esso. “Ryuk Leithien” aggiunge, una missiva per lui probabilmente, dove si sarà cacciato quel pianta grane? Prendo la lettera e la porgo a Niniel
“Per favore, potesti dargliela tu? Devo seguire Mercur, domattina terminiamo il nostro discorso”
A passo veloce mi reco nella mia tenda e mi cambio di abito, la lunga giornata li ha logorati nell’aspetto, preferisco rendermi presentabile, spero solo che non sia nuovamente Lady Feralys, la sua presenza mi infastidisce, spero di rivederla solo sul campo di battaglia.
“Sono pronto”
“Absit iniura verbis”
Seguo Mercur lungo il percorso per giungere al Glados, mi sento nervoso, ogni passo che muovo verso la Valarmoguli mi sembra sempre più pesante, ho un senso di oppressione al petto, questa guerra è appena agli inizi e mi sento già così provato, dovrò trovare la forza di andare avanti, lo farò per noi… i reietti e lo farò per loro, che nonostante tutto amo come ho sempre fatto, col cuore a pezzi, ma l’animo integro, riuscirò a ricostruire tutto, è una promessa che faccio a me stesso. Poggio la mano sulla superficie del Glados e trattengo il respiro.

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Larieth Slagant


Ryuk non molla la presa, anzi insiste per accompagnarmi da Elen e allunga un braccio per farsi sorreggere.
Sbuffo, ma decido di aiutarlo, quindi gli afferro il braccio e glielo metto attorno al mio collo per sostenerlo.
Lui non perde tempo, fa aderire il suo busto alla mia schiena e mi tocca un seno.
<<Ti conviene togliere la mano di li se non vuoi che te la morda>> sibilo a denti stretti.
Ci incamminiamo lentamente verso il lago quando comincio a sentire delle voci e dei gemiti.
<<Senti anche tu?>> mi chiede lui.
Mi avvicino maggiormente e quello che vedo mi lascia senza parole, sgrano gli occhi per la sorpresa e mi metto la mano davanti alla bocca sconcertata, Elen e Dahmer sono nudi sdraiati in riva al lago, non c'è alcun dubbio su quello che stanno facendo.
Mi giro verso Ryuk e gli punto un dito contro << Tu.... Tu lo sapevi è>> gli dico a voce bassa per non farmi sentire dai due.
Credo che andrò ad aspettare Elen nella sua tenda, lascio li Ryuk e mi avvio a passo veloce.
Non so davvero a cosa pensare di quello che ho visto.

Elen Nárë Vanya

Resto in ascolto, la voce calda di Dahmer è una dolce melodia. Mi dice di puntare sul nemico più esile, adatto alla mia corporatura, e sfruttare la mia velocità. Ironizza sullo stile di Ryuk e io ricambio il sorriso intanto sciolgo la treccia, ormai sfatta.
I miei lunghi capelli cadono dolcemente sulla mia schiena e sul suo petto, coprendoci come un manto di neve... Le sue mani li accarezzano, le sue dita sono come i denti di un pettine, ogni tocco è un brivido. Devo concentrarmi sulle sue parole altrimenti rischio di impazzire e tra poche ore ho una battaglia.

Mi da un bacio sulla fronte, sospira e mi confida ciò che pensa delle ragazze, soprattutto lo strano atteggiamento di Niniel nei suoi confronti... Colpirlo così alle spalle quando era già ferito brutalmente, non è una cosa leale! Gli accarezzo il bicipite dove poco prima vi ho estratto la freccia, non vi è più alcuna traccia.

Mi racconta ancora cosa è successo durante il mio svenimento, la sua preoccupazione e quella di Larieth, l'apparente disinteressamento delle altre ragazze... Ciò mi rattrista un po', ma in fondo ci conosciamo da poco e fino ad ora mi sono legata solo a Dahmer e Larieth. Lo guardo commossa per le belle parole <<Non mi sento mai felice con gente per cui non ho affetto. Certo che ti voglio bene, Elen, è stata una cosa a prima vista, come se la tua luce mi fosse arrivata subito al cuore>>
Lo sento, mi sto per mettere a piangere, ma ingoio le lacrime e mi avvicino a lui pronta a ricevere il suo bacio.

Un rumore. Poggio l'indice sulle sue labbra <<Shhh... Mi è parso di sentire un rumore... Ci sarà qualcuno?>>

Rimango un attimo ad ascoltare la notte rimpiangendo di non avere i sensi degli elfi e quando penso non ci sia più nessuno mi alzo alla ricerca degli abiti <<Vorrei rimanere ancora qui a parlare... ma si è fatto tardi, devo riposarmi per domani... Grazie per i consigli e per... Tutto. Ma dove sono i pantaloni? E la maglia?>>
Infilo le mutande, l'unico indumento trovato, quando vedo il sangue ormai secco tra le cosce.
<<Ohhhhh>> esclamo prima di immergermi in acqua a lavare via la mia infanzia, la mia innocenza.

Torno a riva e indosso la camicia di Dahmer <<La prendo in prestito, tanto sta meglio a me!>> scherzo mentre mi avvio correndo alla mia tenda.

Ryuk Leithien

Ma che carina che è Larieth, addirittura mi fa poggiare il braccio attorno alle sue spalle, così me la tengo stretta stretta e con la scusa di avere la presa salda, piazzo una mano piena sulla tetta, dopo tutto... mi sto solo mantenendo
<<Ti conviene togliere la mano di li se non vuoi che te la morda>>
"Hai detto qualcosa? Scusami non ho sentito bene" Faccio finta di niente e continuo ad arpionarla, però... mica è messa male eh, bella abbondante, soda, si tengono su da sole, hai capito un pò Drako che si perde.
Arrivati tra le fresche frasche, anche Larieth fa silenzio e a giudicare dalla sua espressione, si aspetta esattamente quello che i suoi occhi le offrono poco più in là dei cespugli: Dahmer ed Elen avvinghiati, nudi come vermi, che si sono appena rotolati uno sull'altro.


E bravo... è qui da appena un giorno ed ha già affondato il colpo, quel suo bel faccino da ragazzino sbarbato serve ad ingannare alla meglio, uno rude come me, ama giocarsi altre carte.
<< Tu.... Tu lo sapevi è>>


"Perchè ti arrabbi? Che fanno di male?"
Non mi da il tempo di finire la frase, che se ne va, lasciandomi solo a fare il guardone
"Dopotutto è un allenamento anche questo, che ne dici di picchiarci in orizzontale anche noi?
Le dico con fare ironico, mentre si allontana.



Comunque sia, hanno finito, tutte ste chiacchiere sono superflue, avanti Dahmer levati dalle palle e fammi curare, avanti... quanto ci metti? Elen si tuffa nel lago e si ripulisce alla meglio, ma mentre si avvia verso la sua tenda mi piazzo avanti a lei.



"Hem.." Esordisco, uscendo allo scoperto "Non vorrei interrompere l'idillio d'amore, ma qui c'è gente che butta sangue, mentre vi rotolate tra le piante, non vi giudico eh, anzi se volete mi unisco a voi, ma domani c'è la battaglia, sai com'è" Osservo Dahmer "Se alla piccola qui viene una bronchite, non penso che potrà reggersi sulle sue gambe e probabilmente domani la aprono in due a Solunquae, quindi non potrete più intrattenervi nei vostri giochetti amorosi"



"Non mi imbarazzi piccolina, potresti essere mia figlia, comunque... che ne dici di guarire la tua amica Larieth, mh? Così domani non vi trinciano in due? Io... me ne vado a dormire, poi se vuoi passare da me, per guarirmi intendo, fai pure anche se dormo. Con permesso" accenno un inchino mentre soffoco le risate e me ne vado nella mia tenda