Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

Elwing mi conferma la sua diffidenza. Non avevo dubbi al riguardo, ma sentire queste parole uscire dalla sua bocca... non so... mi rendono allegra. Sono contenta di non essere l'unica a pensare che non ci si può fidare, almeno per ora (certo, come no!), di un tipo come lui o di altri soggetti simili a lui.

"Anch'io mi fido di Drako. Forse ti risulterà difficile da credere... Niniel che si fida di qualcuno? Wow! Forse a questo starai pensando ora, ma... sì... credo di potermi fidare. Mi sembra un guerriero molto preparato che conosce l'onore ed il rispetto per i suoi alleati e... forse anche per i suoi nemici. Non mi ha convinto l'idea di mandare Elen e Larieth insieme in battaglia - proferisco quest'ultimo pensiero abbassando ancora di più la voce- Insomma... diciamo le cose come stanno: se mandasse noi due... cosa potremmo fare per assicurarci la vittoria? Dovrebbe abbinarci - dico simulando le virgolette con l'indice ed il medio di entrambe le mani - a dei guerrieri molto più capaci di noi. Tutto qui. Ma forse mi sbaglio. Forse... c'era una strategia anche li"

Un paio di morsi al panino per poi proseguire...

"Mi trovo... abbastanza bene. Sai come sono fatta... mi conosci. Forse una come me non si troverà mai veramente bene da nessuna parte, ma per ora... qui può andare. I tuoi genitori... - in un attimo mi vengono in mente i loro volti - Posso solo immaginare la tua preoccupazione. Sono sicura che stanno bene. Sicura. Sono delle brave persone e sono in gamba... se la caveranno, vedrai"

Abbozzo un sorriso ed allungo la mia mano sinistra sulla sua.
Non è da me cercare un contatto, ma... è questo che fanno le amiche... giusto?
Spero di non crearle disagio con questo gesto.

"Che ne dici se andiamo a riposare un po'? Dopo le ferite riportate non dovremmo strafare, ma domani mattina, o meglio tra qualche ora, potremmo allenarci insieme e dare il massimo. Che dici?"



A prescindere dalla suarisposta, me ne andrò a letto. Vorrei riposare almeno un paio d'ore o non riuscirò ad allenarmi a dovere, sebbene la rigenerazione mi abbia ricaricata parecchio.
Sempre meglio non straf...

"Cavolo - dico guardando Occhi di Falco, mentre ci passa vicino - Ma in questo accampamento conoscono le mutande?"

PIOVE

Elen Nárë Vanya

Tic tic tic

Tic tic tic
<<Visto? Te lo dicevo che si sarebbe messo a piovere... Siamo distanti ore di cammino, non torneremo in tempo per il pranzo...>> si lamenta Mornon.

<<Scusami... Io volevo solo trovare una crisalide uguale a quella che le abbiamo perso...>>
<<Bla bla bla... Siamo bagnati e infreddoliti... E tutto questo per uno stupido insetto.>>

<<Non è uno stupido insetto, è un raro esemplare di farfalla e la vecchia ci tiene molto!>>
<<Lascialo perdere Elen, aveva solo da rimanere al villaggio... Vieni a ripararti sotto questa corteccia!>> interviene Mel.

Io, Mel e Mornon ci abbracciamo stretti nel tentativo di scaldarci e rimaniamo così ad ascoltare la sinfonia della pioggia nella foresta in attesa di poter riprendere la ricerca dell'Ornithoptera Alexandrae per la vecchia Chiyo.

Tic tic tic
Rabbrividisco per la sensazione improvvisa di freddo e mi stringo alle braccia che mi avvolgono... Mel.
"Mel... Mel?" <<Mel?>> sobbalzo svegliandomi dal sogno. E' stato solo un sogno, ma il ricordo di quella giornata è tornato vivo.
Mi volto e vedo Dahmer, devo aver dormito profondamente visto che non l'ho sentito arrivare. Mi accoccolo tra le sue braccia e rimango ad ascoltare il dolce suono delle gocce sulla tenda, mi sento protetta e serena... Ho sempre amato la pioggia.

<<Dormi?>> sussurro piano. Se non risponderà rimarrò lì a godere del suo tepore cullata dal suo respiro.
Tic tic tic

DAHMER GRAY

Tette, tette che ballano, che si muovono, che vengono verso di me. Tette che si stringono sul mio petto, che si strusciano, che risvegliano il mio guerriero. Tette in cui ci perderei ogni senno. Un sussurro mi sveglia da questo incantevole sogno, un piccolo guaito della mia cagnetta che mi chiede se sto dormendo. "Non stavo semplicemente dormendo, sognavo..." le tette di Larieth? Il sesso da cui sei sfuggita ieri? Allungo le mani verso le sue natiche, le stringo sensualmente tra i palmi. "Sognavo... una cosa bella... se vuoi te la mostro" le mormoro guardandola negli occhi, con un mezzo sorriso intenditore. Senza aspettare la sua risposta, cercherò di baciarla e poi voltarla a gattoni. Se me lo permetterà, sarò dietro di lei, in ginocchio, pronto ad affondare la spada dopo averle dato una piccola e indolore sculacciata su una chiappa, e le dirò: "Ieri sei stata birichina... devo punirti". Il tono di voce non avrà niente di cupo o spaventoso, la cagnetta non è ancora pronta per questo, ma sarà sensuale, farà capire tutta l'eccitazione che sta esplodendo in me.

Elen Nárë Vanya

Dahmer si sveglia e mi dice che stava sognando <<Anche io ho sognato eventi che credevo sepolti nella mia mente... E' stato - sussulto quando stringe le mani sulle mie natiche - piacevole!>>

<<Sognavo... una cosa bella... se vuoi te la mostro>> mi dice guardandomi ammiccante prima di baciarmi.
La tenda è chiusa e lo scrosciare della pioggia attenuerà le nostre voci, l'idea che Drako possa vedermi baciare con lui dall'infermeria non mi piace.
Mi sento afferrare per la vita e voltare a carponi <<Vuoi giocare alla lotta?>> scherzo e lui mi sorprende sculacciandomi <<Ehi!>>.

Il colpo non è forte e mi lascia un piacevole pizzicore sulla chiappa, ruoto leggermente il busto per poterlo guardare, <<Ieri sei stata birichina... devo punirti>> mi dice con tono allusivo.
<<Guarda che sono un angioletto, io... Sei tu il bimbo cattivo che verrà mangiato dalla strega dell'Ovest!>> scherzo, ironico che faccia il suo nome in questo contesto giocoso quando solo il giorno prima era mia rivale in battaglia.
Ma la risata dura poco, Dahmer affonda il suo sesso nel mio, inaspettato e prepotente. Non ero pronta e il bruciore è forte, mi irrigidisco e sul volto segnato da una smorfia di dolore scende una lacrima.

Resto senza fiatare per paura che mi sentano da fuori. Qualcosa mi impedisce di fermarlo o di sottrarmi a lui, è come se il corpo fosse fuori dal mio controllo.
Rimango alla sua mercede sperando che capisca il mio disagio e quando mi lascerà gli chiederò <<E' così che ti piace? Vuoi sentirti dominatore delle situazioni?>>. Il tono non sarà accusatorio, voglio cercare di capire meglio il suo carattere, la sua personalità.

Nota: Mary, spero di non essere andata oltre le tue intenzioni, in caso modifico. O_o

Larieth, Elen, Niniel, Elwing e Dahmer riacquistano tutta la costituzione

<<Sì sono d'accordissimo....qualche ora di sonno dovrebbe bastare...è già l'alba e il cielo oggi è scuro...corro a farmi un sonnellino...mi raccomando riposa anche tu!>>

Non appena finisce di parlare, mi alzo dal tavolo e mi reco verso la mia tenda.

"Allora... buonanotte El. Cerca di riposare bene. Ci alleniamo tra qualche ora".

Le faccio l'occhiolino e mi volto per entrare nella mia tenda.
All'improvviso, però...

"Pioggia" sussurro aprendo le braccia ed "accarezzando" le gocce con i palmi delle mani.



-Amo profondamente la pioggia. Il suo profumo, il dolce suono che emette quando tocca qualsiasi superficie... amo tutto della pioggia... -

Adesso sono di ottimo umore!
Ho proprio voglia di addormentarmi ascoltando questa dolce melodia...

Zagarth Sovengard

I due marmocchi sembrano alquanto sorpresi della mia presenza, quasi mi dispiace aver interrotto il loro idilliaco momento. Anzi, non mi dispiace affatto: trovo la situazione alquanto comica. I giovani di oggi... io alla loro età mi rifugiavo dietro le fratte, in mezzo al fango... quello si che era sesso selvaggio... questi invece non si accontentano di niente, vanno sempre a cercarsi i posti più confortevoli.
La ragazzina fa la finta pudica, dicendomi di non guardare. Rimango disteso nella vasca, ad occhi socchiusi, accennando un sorriso beffardo. Devo ammettere che la metamorfosi di Elen da "piccola bambina innocente" a "troione da battaglia" mi ha alquanto sorpreso. "Sai, se avessi deciso di farti il bagno nel lago, avresti beccato Larieth nuda insieme a Ryuk e non avresti rottole uova a me... spero che il corpo completamente nudo e bagnato di Larieth che ti sei perso, sia una punizione sufficiente" Il ragazzo cerca di provocarmi, ma di certo non do importanza a delle parole che provengono da una bocca che puzza ancora di Latte. Le tette di Larieth, come se non le avessi viste... 'sto idiota. Aspetta... Ryuk?
Con la coda dell'occhio lo vedo spogliarsi ed entrare nella doccia, insieme al suo "amichetto olandese" [cit.]. E' lapalissiano che il ragazzo mi vada stranamente a genio, ma non voglio dargli la soddisfazione di sentirsi il maschio alfa della situazione.
Continuo a rilassarmi nella vasca, accompagnato dallo scrosciare dell'acqua. Gli occhi si fanno pesanti: la stanchezza comincia a farsi sentire.
"E senza rancore, preghiamo tutti i demoni dell'Abgruntis che la bella Larieth ci doni altri spettacoli come questi" Aggiunge il giovane, prima di uscire. La sua voce improvvisa mi fa sbalzare dalla vasca, destandomi del tutto. Questo proprio non demorde. Mi limito a fargli un cenno con la mano, quasi scocciato dalle sue parole.
Esco dalla vasca e mi dirigo verso la mia tenda.
Fuori piove: vorrei imprecare in aramaico gli Dei. Mi dirigo a passi pesanti e con la faccia imbronciata verso la mia tenda. E' ormai l'alba, ma qualche ora di riposo non fa male a nessuno.
Finito il riposo andrò a cercare Ryuk. Non vedo l'ora di divertirmi un pochino...

DAHMER GRAY

Non mi fermo, vado avanti per un bel po', una mezz'ora probabilmente. Alla fine mi accascio accanto a lei, ho avvertito del dolore da parte sua, o comunque che fosse stranita dalla posizione, ma questo non ha fatto altro che accrescere il senso di dominio, di controllo: per me è stato soddisfacente, questo è l'importante. La cagnetta, dopo l'ultimo guaito, mi pone una domanda bizzarra, posta con un tono comprensivo, ovvero se è questo ciò che mi piace, ovvero il dominare qualcuno. Accidenti, dovrebbero darle un premio per l'arguzia! Indubbiamente, questa ingenuità è data dalla sua fanciullezza: ogni donna sa bene quanto gli uomini amino dominare, anche quando fingono di essere sottomessi. Se si lasciano comandare da una donna è solo perchè in qualche altro ambito possono tenerla per i capelli. Posso far leva sulla sua inesperienza e raccontarle un mucchio di balle: tra Larieth che avrà sacrificato quel suo bel corpo alla santità di Drako, le due elfette che non sapranno manco com'è fatto un maschio, non ha molti termini di paragone femminili.



"Pensi che quello fosse "dominare"? Mi dispiace tu abbia avuto quell'impressione... stavo solo giocando, come tu ieri con me nella doccia... alla fine mi hai stuzzicato e mandato in bianco e non me ne faccio un pensiero... sai in queste cose, tra uomo e donna si crea un po' un gioco di ruoli, ma fa tutto parte della normalità del sesso" le dico con un sorriso radioso sulle labbra. Anche quando ti legherò e ti sculaccerò con una briglia di cavallo sarà tutto normale, non preoccuparti, mia piccola Elen! Le strofino la punta del naso sulla sua, come fanno nella Terra dei Ghiacci in gesto d'affetto e poi mi rialzo, mi rivesto. "Sei così bella che ti desidero ardentemente... ho ventuno anni e posso sembrarti un po' avventato, ma vabbè siamo giovani, mica vogliamo diventare babbioni come Drako, no?" rido aprendo la tenda e vedendomi proprio l'uomo ancora disteso davanti a me nell'infermeria. Larieth ha dormito da sola e non vedo più le elfette. Oh piove! Io adoro la pioggia! Non avevo badato al suo dolce ticchettare prima, ma ora che l'odore di terra, di umido e di putrefazione è nell'aria, respiro a pieni polmoni! Sarà una gran bella giornata questa! "Ci conviene mangiare qui, il tavolo all'aperto non è adatto per questo tempo... che vuoi che ti prenda?" le domando già pronto per fare man bassa della dispensa. Mi affaccerò pure alla tenda di Drako: mi assicurerò che Larieth sia sveglia e la inviterò a unirsi a noi per la colazione in tenda di Elen.